Kiave di lettura n° 68 |
C'è il gioco del pallone e c'è il calcio. Ecco quello visto stasera allo stadio all'Etihad Stadium è puro calcio, quello dove "LO SPUNTO DELLA PUNTA" o la giocata strappaapplausi è un mix continuo ad una velocità che sembra rappresentare un altro sport rispetto a quello che di solito vediamo giocare nel campionato italiano. A Manchester si sfidano City e Chelsea, che con l'Arsenal danno vita ad un vertice di Premier fantastico: in tre punti tre squadre con alle spalle, distanziate sei punti, altre tre squadre in tre punti: in undici punti sei squadre (per fare un paragone in Italia tra prima e terza ci sono quindici punti).
Squadre diverse, distanziate tre punti a favore del City che ha anche dalla sua il fattore campo; ma il Chelsea ha un jolly prezioso nel suo mazzo: Josè, fattore determinante. Il City fa obiettivamente paura per la capacità di andare a rete (quasi tre gol di media) ed il Chelsea contrappone la miglior difesa della Premier.
L'unico Special One piazza sulla carta David Luiz a centrocampo, mentre in realtà gioca da terzo difensore centrale lasciando liberi gli esterni e cercando di reggere l'urto. All'inizio sembra ballare il Chelsea con una ventina di minuti di attacchi del City pericolosi ma poi si accende Hazard (non credevo potesse essere così forte) e la partita cambia verso. Ivanovic (il buon Corvo ci aveva visto giusto....poi "unnà chiuso" ma c'aveva dato su quello che ora è uno dei difensori più importanti della Premier) sblocca la partita. Chi si aspetta a quel punto un unico catenaccio di Mou rimane sorpreso. Willian, Eto'o, Ramires e Matic prendono campo ed il Chelsea è padrone del gioco tanto da colpire tre legni.
E' una partita che corre a mille. Attacchi e ripartenze, forza fisica e tecnica, tattica e fantasia. C'è tutto anche se non arrivano altri gol. Alla fine, senza troppi pericoli finali se si toglie una svirgolataccia di Nastasic nell'ultimo minuto di recupero, Josè trionfa ed aggancia il City a soli due punti dall'Arsenal capolista. L'attacco stellare di Pellegrini rimane imbrigliato nella splendida tattica dei Blues. Josè la studia perfettamente e la vince e rende ancora più intrigante e splendida questa Premier.
BIGNAMI: partita che riconcilia con il calcio, fatta e piena di calcio vero, lasciando al nostro campionato (sempre più "ino" al confronto) pallone e calci.
e bua Jovetic?
RispondiEliminaE' entrato anche lui nel secondo tempo, qualcosina di buono ma la sensazione è che siano di un pianeta ancora lontano per JoJo tanto che credo abbia nel City lo stesso minutaggio di Vecino a Firenze
RispondiElimina:-)