lunedì 28 febbraio 2022

Racconti irrequieti

#Klibro Febbraio 2022
qui il mio intero
Katalogo
MICHELE MARI
"Euridice aveva un cane"
Einaudi

Il libro di Michele Mari è una prova non facilissima da affrontare per un lettore "lineare" come me. I racconti che formano "Euridice aveva un cane" hanno un denominatore abbastanza comune: uno stato di generale irrequietezza. Sia dovuta all'ambiente del racconto, allo stato d'animo del protagonista, alla vita sociale dello stesso o ai pensieri/impegni che si affollano nella sua mente/vita. Ma non solo.
L'autore decide infatti di descriverli con un linguaggio quasi sempre molto "pieno" di rimandi ad immagini anche complesse. La scelta delle parole, inoltre, non è mai casuale e quasi sempre vira verso la terminologia più "antica" o perlomeno non comune. Questo certamente non alleggerisce il testo ma lo rende interessante aprendo nuovi percorsi linguistici al lettore che però non ne soffre il peso grazie all'uso costante dell'ironia da parte dell'autore. 
"QUELLO CHE TI TIENE SU" il pezzo è proprio il sorriso velato che le pagine ti offrono in maniera molto frequente. Il mix quindi di eleganza ed ironia riesce ad essere ben bilanciato anche se alla lunga l'abbinamento con la struttura a racconti un po' "paga pegno" al livello massimo di attenzione che a volte viene un po' meno.
Il racconto che dà il titolo al libro, "i palloni del signor Kurz" e "la serietà della serie" sono i capitoli da non perdere. Quelli che lasciano la migliore (a gusto mio ovviamente) sensazione al lettore. Nel complesso libro consigliato, da provare e da cercare di non giudicare troppo pretenzioso, impatto che in qualche momento può emergere.

CINQUE CITAZIONI

1 - "...davanti a se aveva tutta la vita per ripensarsela..."
2 - "...forse stavo già per morire, per dissolvermi aspettavo solo di rivarcare la soglia, di sentir la mia guida armeggiare con le chiavi..."
3 - "...di cose e persone scomparse solo io ero custode, solo io serbavo ordinata memoria..."
4 - "...quando leggiamo un libro il nostro diletto è una menzogna, essendo soltanto lo sbiadito e corrotto riflesso del diletto che prova il libro a essere letto da noi..."
5 - "...ora doveva affrontare l'ingrato esercizio, più non davansi benevole scuse al suo pensoso indugiare..."

Mia personale VALUTAZIONE : *** - Tre stelle su cinque

domenica 27 febbraio 2022

Belli ma buttati via

La mia Viola
Campionato - 27^
SASSUOLO - FIORENTINA = 2 - 1
GOAL: Traoré - Cabral - Defrel

LA PARTITA

Era una partita complicata. Per l'avversaria e per l'attesa del match di mercoledì prossimo. L'abbiamo giocata con la giusta grinta e soprattutto mostrando un bel gioco e un buon piglio pur con molte novità in formazione. Potevano sembrare anche troppe, specie a metà campo, ma alla fine il nostro marchio di fabbrica non è cambiato. E' vero che abbiamo ballato un po' ed il Sassuolo ha fatto una gran partita. Tale è stata in generale, tra due squadre impostate sul "SE NON VUOI LO ZERO A ZERO". Ce la siamo giocata a viso aperto e sicuramente il pareggio sarebbe stato più giusto. Peccato perché averla ripresa in dieci (anche se comprensibile l'irritazione, folle il gesto che ha portato al rosso di Bonaventura) e poi ributtata al quarto di recupero fa davvero male. Bella la gara di Castrovilli, finalmente, e buoni gli ingressi di Saponara e Cabral apparso più in palla di Piatek. Sull'occasione finale, e non solo, la coppia centrale invece ha lasciato qualche dubbio.
Peccato davvero per questo punto sprecato ma resta una bella sensazione data dal fatto di essere stati sempre in gara con la stessa identità, quella improntata al gioco ed al cercare di vincerla. Ora comincia l'attesa per la #juvemerda versione Coppa Italia e per il saluto a cosino. Crediamoci, ce lo meritiamo.
FORZA VIOLA...sempre...

KAPPAPAGELLE

Dragowski 6,5
Odriozola 5,5
Martinez Quarta 5
Igor 5,5
Biraghi 6 -
Castrovilli 7
Amrabat 6 -
Maleh 6
Ikonè 6,5
Piatek 5,5
Sottil 6
Saponara 6,5
Cabral 6,5
Bonaventura 4
Gonzalez SV
Torreira SV
All. Italiano 6
IL MIGLIORE: CASTROVILLI
Il peggiore: Bonaventura

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito

"...le famose leggi non scritte...era quasi palese che le dovevi riscontrare tutte ieri...ma va bene così...tra Bonaventura, Quarta e il rimpallo a culo di Odriozola....comunque preferisco ripagarle a Sassuolo che a Venezia e Torino..."

sabato 26 febbraio 2022

Guerra e sorrisi amari

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 476
Quando leggo le prese di posizioni "contro la guerra", non so perché ma nella quasi totalità dei casi mi vien da ridere. Amaro, molto amaro. Questo il primo passaggio.
Il secondo passaggio mi riporta invece al mio Poeta. "Uh che palle però sempre questo Ligabue" mi sembra di sentire da parte di chi con sprezzo del pericolo ogni tanto mi legge. 
Ed il terzo ed ultimo passaggio è una corsa all'indietro che si ferma a circa venti anni fa. Giugno 1999 per l'esattezza. 
Venne pubblicato infatti in quei giorni il singolo "IL MIO NOME E' MAI PIU'" realizzato da Ligabue/Jovanotti/Pelù. Erano i tempi della guerra in Kosovo (ma non solo) ed uscì questa canzone che ebbe un bel successo e portò i propri proventi nelle casse di Emergency. L'iniziativa suscitò però diversi cori di critica perché vista come una facile presa di posizione, "comoda" rispetto a problemi impossibili da semplificare ed affrontare con una semplice canzone. Come se bombardare invece fosse una cosa complicata e non folle ed assassina.
La critica "troppo facile" è stata spesso mossa anche al fondatore di Emergency che da sempre ha combattuto l'idea di una guerra giusta dando l'unica soluzione possibile: "la guerra va solo abolita" ma rimasta inascoltata. Anzi derisa poiché arrivava da colui che considerato solo una "persona confusa" che regalava concetti considerati irrealizzabili senza aver coscienza delle complesse situazioni internazionali, hanno sempre sentenziato gli esperti del mondo. In fondo Gino Strada aveva "soltanto" speso tutta la sua vita per salvare vite messe a rischio dalla follia bellica perché ritenerlo attendibile. Più giusto considerarlo un portatore sano di utopie distorte vista l'ineluttabilità di certi interventi bellici  da sempre tristemente considerati come "doverosi" al verificarsi di condizioni che qualcuno ha considerato come giustificative per l'uso della guerra stessa. Non rendendosi conto che la soggettività di quel giudizio la rende attività a gusto personale.
Adesso le stesse persone che criticavano Strada, adesso alzano il dito accusatorio contro la follia omicida che sta accadendo in Ucraina, non ricordandosi delle altre guerre che avevano considerato necessarie. Sarebbe bello se fosse una svolta vera nella considerazione generale ma è solo l'ennesima presa di posizione ipocrita di facciata. Perché la voglia di mostrare i muscoli a vicenda è in molti presente anche adesso, perché l'interesse è ora più elevato per molti perché la guerra sembra più vicina al proprio orticello, perché fino a quindici minuti fa le persone che ora vengono additate come criminali di guerra erano portate in palmo di mano nonostante le dimostrazioni già date di quello che era il proprio bagaglio culturale. 
Resterà quindi un sogno quello di leggere e veder concretizzare la condanna "senza se e senza ma" della guerra, in modo definitivo e come concetto universalmente riconosciuto.  In pratica quello che 23 anni fa scrivevano quelli della "canzone facile".
«A pochi mesi dal "giro" di millennio
la nostra cosiddetta società "civile"
conta al proprio interno 51 guerre in corso.
Allo stesso tempo essere contro la guerra
(qualsiasi guerra) sembra voler dire
assumere una posizione politica.
Be' vogliamo essere liberi di sentirci
oltre qualsiasi posizione del genere
affermando che, per noi, non ci sarà mai
un motivo valido per nessuna guerra.»

domenica 20 febbraio 2022

Prestazione che pesa

La mia Viola
Campionato - 26^
FIORENTINA - ATALANTA = 1 -0
GOAL: Piatek

LA PARTITA

Tris. Terza partita contro l'Atalanta del simpaticissimo Gasperini e terza vittoria. Le prime due erano arrivate in trasferta con grinta e qualche difficolta (la partita di andata di campionato, clicca qui) e una buona dose di fortuna (la sfida dei quarti di Coppa Italia). Quella invece arrivata oggi è una vittoria che pesa particolarmente per la modalità netta con cui è arrivata. Senza creare milioni di occasioni forse ma dando sempre la sensazione di essere padroni del match e degli avversari, pericolosi soltanto in due circostanze. Una nel primo tempo ben stoppata dal rientrante Dragowski, una nel secondo tempo stoppata da un fuorigioco un po' curioso ed al limite ma esistente. Il pallino del gioco è sempre stato in mano nostra con alcune occasioni importanti concretizzate di nuovo da Piatek su uno splendido assist di Gonzalez a conclusione di un'azione corale. "GUARDARE COME VA A FINIRE" la partita porta a qualche sussulto dato da un timore per l'eventuale recupero in finale di gara. I rischi in realtà non arrivano e la vittoria ed i tre punti strapesanti sono il giusto coronamento per una prestazione davvero importante.
Gioco, identità e gruppo. Tre elementi che la gestione di Italiano ci hanno regalato dopo anni di anonimato e che emergono in modo prepotente. Oggi l'ennesima conferma dopo diverse prove precedenti, tappe di un percorso che merita applausi e che apre ad obiettivi europei che non sembrano più un sogno. Ovviamente piedi piantati in terra, ma partite e conferme del genere lasciano buonissime sensazioni addosso.
FORZA VIOLA...sempre...

KAPPAPAGELLE

Dragowski 6,5
Odriozola 6,5
Grazie Galga
Milenkovic 6,5
Igor 6,5
Biraghi 6
Bonaventura 6,5
Torreira 6
Castrovilli 6
Gonzalez 7 
Piatek 7
Sottil 7
Amrabat 6 +
Martinez Quarta 6,5
Maleh 6,5
Duncan 6
Terzic 6
ALL. Italiano 7 +
IL MIGLIORE: PIATEK
Il peggiore: Castrovilli

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito

"...come tu la vedi? Finché si vince va sempre bene...s'è giocato in modo un po' diverso...cmq si regala delle occasioni roba da manicomio...solo due oggi dici è un passo avanti?..."

sabato 19 febbraio 2022

Certe cose non si commentano

#KdL - KIAVE DI LETTURA n° 475

La frase della settimana è "le sentenze non si commentano". E fondamentalmente è un concetto che condivido. Quindi cercherò in questo post di non far riferimento alla decisione della Corte Costituzionale di dichiarare inammissibile il referendum relativo al fine vita.
Non lo faccio perché non voglio essere tra quelli che "SPUTANO TUTTE LE PROPRIE SENTENZE, SENZA NEMMENO AVERLE MASTICATE" e perché non ritengo di potermi sostituire a livello giuridico a persone che voglio ritenere (e sicuramente lo sono) MOLTO più competenti di me in ambito legislativo e costituzionale. Parlerò di altro. Cercherò di esprimere la mia opinione su come chi legifera in questo Paese non sia riuscito a dare una legge degna di una nazione civile sull'argomento fine vita.
Quando si parla di questo argomento immediatamente la mia mente corre alla storia di Eluana Englaro. Una storia difficile anche solo da rileggere ad anni di distanza, figuriamoci a viverla in prima persona. Eppure nelle grandi difficoltà, nelle tragedie e nelle loro gestioni spesso si può riscontrare elementi di grandezza e di ispirazione. Parlo di Beppino Englaro che ha fatto del riconoscimento della volontà di sua figlia la sua battaglia. Per lei e per la sua famiglia, ma non solo. Per l'emersione di un diritto assoluto e sacrosanto: quello di decidere della propria vita. 
Negli ultimi giorni di Eluana l'Italia si ricoprì di merda *, scusate il termine ma in altro modo non si poteva dire, anche dopo una sentenza che dava ragione alla richiesta di Beppino Englaro di sospendere l'alimentazione forzata a sua figlia. Si scatenarono ricorsi delle associazioni pro-vita e della Chiesa in generale dimostrando che quando c'è da mettersi su un pulpito autocostruito ed insegnare morale di plastica sono sempre i primi. A ruota ovviamente tutta la peggiore classe politica inimmaginabile che negli ultimi giorni di vita di Eluana occupò il Parlamento tra frasi invereconde ( Berlusconi "Eluana può rimanere incinta" Alfano/Quagliariello "Eluana verrebbe uccisa" Mussolini "Toglierei acqua e cibo a Beppino") e mancate prese di distanze nette (abbandono dell'aula di fronte a certe mostruosità). 
In tutto questo, sommato alla vicenda personale, Beppino ha tenuto alta la testa sempre e si è fatto carico di riportare logica e dignità in un Paese che le aveva perse (e purtroppo mai ritrovate). Chiedendo che la sua vicenda diventasse esempio per regolamentare questo diritto e che le sentenze e gli inviti delle motivazioni delle stesse non rimanessero lettere morte. Era il 2009, questo blog era appena "nato" ed oggi a tredici anni di distanza mi trovo a scrivere le stesse identiche cose (basta cercare con la "lente" in questo blog la parola Englaro e trovate gli scritti di un tempo). 
Gli uomini politici sono cambiati (in parte) la loro inciviltà sull'argomento no. Usando le parole di questi giorni di Beppino “Quando abbiamo iniziato la nostra battaglia per Eluana eravamo soli. Soli a rivendicare un diritto sacrosanto che mia figlia voleva esercitare, non noi genitori. Lei non aveva voce e quella voce gliel’abbiamo prestata. Oggi non è più così. La società civile ha preso in carico il tema, si è espressa in tutte le sedi possibili, con ogni tipo di manifestazione possibile. A non essere cresciuta, maturata, a essere rimasta ferma è solo la politica”. 
La mobilitazione della società civile aveva prodotto un vero e proprio "miracolo" in termini di raccolta firme che la Corte ha respinto con anche il carico di una conferenza stampa sarcastica nei confronti dei promotori della legge, nella quale tra l'altro venivano presentati esempi limite che poi son stati puntualmente smentiti dai fatti puntualmente riportati dai promotori del referendum. Ma non è questo il punto di critica. Scrivere di Giuliano Amato, del suo sarcastico modo di comunicare e del suo ego non rientra proprio nei miei interessi. Magari gli potrebbe essere detto che se noi comuni mortali non possiamo commentare le sentenze magari anche lui potrebbe evitare di fare il commento sarcastico a quanto deciso, ma capisco che sarebbe chiedere troppo. Le sentenze non si commentano, no? Quindi....
Però almeno una domanda si potrà fare no? Ecco. Allora mi limito a fare quella. 
Visto che non bastano esempi di persone (Eluana, Welby, DjFabo.....ma solo i primi che mi vengono in mente) che mettono a disposizione se stessi e le proprie vite per dimostrare quanto sia non più rimandabile uno scatto di civiltà, che la disobbedienza civile porta a qualche minuto di interesse ma a zero risultati concreti da parte di ipocriti opportunisti dell'argomento del giorno, che la politica TUTTA se ne strabatte le palle * (scusate ma anche qui non si poteva dire altrimenti) impaurita dalle reazioni del potere del Vaticano, che i referendum non sono ammissibili, che le sentenze non sono commentabili......cosa cazzo * ci resta di preciso (anche qui scusate la volgarità) per far riconoscere il sacrosanto diritto di poter decidere della propria vita? Ognuno per la sua eh. Perché il bello sta proprio lì. Chi chiede una legge su questo argomento non vuole imporre ad altri di decidere in un certo modo ma vuole solo avere la libertà di scegliere per se stesso. E per questo motivo è considerato pericoloso e le sue intenzioni da vietare. Chi invece ti vieta di poter scegliere è incensato ed applaudito dal pulpito autocostruito da cui si incensa morale di plastica. 
Forse anche in questo caso, meglio non commentare.

* di nuovo scusate per le volgarità, ma questo scempio continuativo su un argomento così importante come la vita di ognuno di noi proprio mi fa bollire il sangue.

lunedì 14 febbraio 2022

Pesantissima

La mia Viola
Campionato - 25^
SPEZIA - FIORENTINA = 1 - 2
GOAL: Piatek, Agudelo, Amrabat

LA GARA

Pre-partita
Dopo la brutta sconfitta contro la Lazio (clicca qui) il Mister ne cambia sette e schiera un centrocampo ed un attacco totalmente inediti. "LI' NEL MEZZO" con le squalifiche di Torreira e Bonaventura il trittico è formato da Castrovilli/Amrabat/Maleh e davanti i ballottaggi sono vinti dal tridente Gonzalez/Piatek/Sottil. Si comincia con uno stadio che a squarciagola "battezza" il Mister come "uomo di Berna" con la stessa intensità con cui il Franchi darà il benvenuto a cosino il prossimo 2 marzo.

Primo tempo
  • Lo Spezia parte forte e pressa alto portando anche tre "mezzi" pericoli con tiri rimpallati o stoppati al momento finale
  • Piano piano usciamo e prendiamo un po' di campo giocando soprattutto sulla velocità di Nico
  • 15' proprio Nico salta di netto Reca che appena dentro l'area lo stende: il VAR conferma il rigore. Piatek va dal dischetto e prende il palo, due errori su tre dal dischetto per il polacco da quando è arrivato
  • 25' dopo dieci minuti di contrasti e schermaglie Igor di testa dopo un calcio d'angolo spara in curva
  • 32' gran giocata di Castrovilli per Gonzalez che di petto offre a Piatek che si fa ribattere il tiro
  • 35' buona percussione Maggiore/Verde che però porta solo ad un tiro sulla schiena di Biraghi ed uno in curva
  • 43' palla recuperata a metà campo e lanciata perfettamente da Castrovilli su Maleh che crossa bene in mezzo, velo di Odriozola e Piatek arriva puntuale all'appuntamento a porta praticamente vuota 0 - 1
  • 45' angolo di Verde insidiosissimo che costringe Terracciano a respingere evitando un gol beffa
Secondo tempo
  • Rientriamo bene in campo e teniamo il pallino del gioco in mano sfruttando la voglia di Nico
  • 50' bella ripartenza che porta Milenkovic ad involarsi verso la porta avversaria, poi stoppato proprio poco prima del tiro
  • Triplo cambio spezzino con inserimento anche dell'unico ex (Agudelo), scongiuri di ordinanza
  • Dopo un paio di buoni cross, Biraghi prova anche il tiro ma la precisione non c'è
  • 70' Biraghi trova la traversa direttamente da calcio d'angolo stimolato dal tentativo di Verde del primo tempo
  • 72' ancora Gonzalez trova lo specchio della porta con un gran tiro al giro che chiama Provedel al miracolo
  • 75' Amrabat perde una palla sanguinosa a metà campo Agudelo si invola incontrastato ed arriva in area sparando forte col sinistro e trovando un 1 - 1 inatteso per come andava la partita, prevedibilissimo vista la nostra storia con gli ex (vedi sopra)
  • 79' Gonzalez perde un brutto pallone sulla trequarti, lo Spezia riparte e Colley dal limite sfiora il gol del vantaggio
  • 87' Biraghi recupera una bella palla e si invola ignorando gli attaccanti nel mezzo e spara forte ma scheggia il palo alto
  • 88' Amrabat riceve una bella palla al limite, se l'aggiusta e trova lo spiraglio in mezzo a diversi difensori: l'angolo è quello giusto e Provedel non può arrivarci 1 - 2
  • 90' Gonzalez fa l'ennesima giocata di classe e lancia Ikonè in contropiede che però spara malissimo fuori da posizione molto favorevole
  • 93' assalto confusionario dello Spezia che trova una difesa attenta, sulla nostra ripartenza e successivo possesso palla la partita finisce  
KOMMENTO

Menomale. Sarebbero stati due punti davvero buttati ma per fortuna, e tenacia, a due minuti dalla fine ci siamo ripresi quello che avevamo meritato totalmente e buttato malamente. Abbiamo "sofferto" tra molte virgolette il pressing alto dello Spezia per una ventina di minuti per poi uscire alla lunga trovando il gol nel primo tempo e meritando il vantaggio nella ripresa. Proprio mentre stavamo ampiamente meritando il raddoppio, Ambarabbaciccicoccò ha prima buttato tutto alle ortiche poi recuperato l'errore con un gol pesantissimo. Tra l'altro la prova del centrocampista ex-Verona era stata fino al momento dell'errore una delle più belle in maglia viola. Insieme a lui, Nico ed Odriozola sono stati praticamente imprendibili per tutta la gara, creando occasioni e superiorità numerica. E' mancata la conclusione in molti momenti ma la partita non è mai stata in discussione. Dopo il pari abbiamo sbandato qualche minuto ma poi abbiamo cercato e fortemente voluto questi tre punti, sapendo bene evidentemente quanto potessero pesare. Bene così.
FORZA VIOLA...sempre...

KAPPAPAGELLE

Terracciano 6 +
Odriozola 7,5
Milenkovic 6 +
Igor 6 -
Biraghi 6,5
Castrovilli 6
Amrabat 6,5
Maleh 6
Gonzalez 7,5
Piatek 6,5
Sottil 6
Duncan 5,5
Cabral 6 +
Saponara 5,5
Ikone 5,5
All. Italiano 6,5
IL MIGLIORE: GONZALEZ
Il peggiore: Duncan

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito

"...iolaeee basta 'untiri i rigori questo.....bravo OdioZola, forse con un altro 80% di possesso palla ci si fa a non subire gol....ma che si pole anche tirare in porta!?!?!...ma Castrovilli? Dai che va bene stasera contro questi scappati di casa...vediamo di non far altre ca**ate....iolaeeee i tre punti di Empoli...."

sabato 12 febbraio 2022

Guerra, di nuovo

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 474
E così, quasi per magia, i virologi pluri-insigniti da nobel per la medicina che pontificavano sul Covid e che erano stati prestati come illuminati politologi ai dibattiti per l'elezione del Presidente della Repubblica, dopo un temporaneo contratto come maestri musicali in quel di Sanremo adesso si sono riciclati come super esperti di curling e delle sfaccettature di stones e scope.
In tutto questo percorso di argomenti totalizzanti per il popolo italiano, in giro per il mondo succede altro. Stati Uniti e Gran Bretagna (ma non solo loro) hanno esortato americani ed inglesi attualmente in Ucraina a lasciare il Paese. "Subito" si legge. 
Mentre sul palco dell'Ariston si dibatteva tra un fantasanremo ed un acuto altrove altri argomenti scendevano in campo. Schieramenti, "diplomazie all'opera", esercitazioni, rassicurazioni, minacce, piani di attacco. Chi immagina un'imminente attacco russo, chi sostiene che chi lo immagina esagera, chi smentisce ogni intenzione bellica, chi dichiara che sono solo frasi di facciata.
Quello su cui tutti convergono è la definizione: guerra. Qualcuno ipotizza anche la specifica: terza guerra mondiale, come se solo la parola da sei lettere non bastasse. Curiosamente proprio in mezzo ad una crisi economica/mondiale/sociale come d'altronde la storia insegna accade praticamente ogni volta. 
Non ho certo competenze internazionali, di politica estera o di analisi mondiale tali da potermi permettere un'analisi. Quello che posso e voglio invece scrivere è altro.
"QUELLO CHE MI FA LA GUERRA" è infatti sempre la stessa reazione: orrore ed incredulità. La sensazione  ha valore personale ma è avvalorata da quanto pensava chi le competenze le aveva e da sempre ha portato avanti l'idea e la convinzione che "le guerre, tutte le guerre, sono un orrore". Parlo di chi da agosto scorso ha lasciato un vuoto incolmabile e da decenni era un punto di riferimento assoluto su (anche) questo. Parlo ovviamente di Gino Strada
Gino se n’è andato l'estate scorsa ma pur mancando clamorosamente ogni giorno di più, quello che ha fatto e provato a spiegare a tutti noi è rimasto vivo e purtroppo tremendamente attuale ogni giorno. Ogni secondo in qualche angolo della terra infatti qualche assassino continua a credere che fare la guerra sia la soluzione poiché "la guerra piace ai politici che non la conoscono" non sapendo che, usando sempre le parole di Strada"una guerra porta sempre un'altra guerra, più violenta"  
Mi tornano in mente le sue battaglie, il suo impegno, il suo coraggio e la voglia di far capire che "la guerra non si può umanizzare si può solo abolire". Lui che l'aveva vista da vicino, toccata con mano e che soprattutto aveva speso una vita intera per cercare di rimediare ai danni di guerre volute da protagonisti di deliri di onnipotenza e/o di violenza.
Penso al suo esempio e lo paragono al clima che stiamo respirando e scuotendo la testa scoraggiato sento la sua voce ferma e piena di significato che fotografa perfettamente il momento e sostanzialmente il mondo dove stiamo vivendo: "se l'uomo non butterà fuori dalla storia la guerra, sarà la guerra che butterà fuori dalla storia l'uomo". Quanto ci manchi Gino. Perdonaci per tutto quello che non abbiamo capito e continuiamo a non capire.

giovedì 10 febbraio 2022

Fortuna ma soprattutto goduria

La mia Viola
Coppa Italia - Quarti di Finale
ATALANTA - FIORENTINA = 2 - 3
GOAL: Piatek (R), Zappacosta, Boga, Piatek (R), Milenkovic

LA PARTITA

In sfide da "dentro/fuori" con in palio le semifinali di Coppa Italia, "SULLA STRADA CHE IMBOCCHERAI" per la valutazione della gara, il risultato finale non può che essere l'elemento principale. Se poi la sfida è ad uno degli allenatori meno amati/più odiati e potrebbe aprire ad una doppia sfida alla #juvemerda diciamo che "'mportasega di come arriva il risultato". Per questo in quell'improvvisato colpo di biliardo di Milenkovic a 2 secondi dalla fine c'è tutta la sfida. Troppo vitale la qualificazione. E quella è arrivata, lasciando l'amaro in bocca agli avversari e portando tutta la squadra a cantare e ballare sotto "il curvino" dei viola in trasferta. Godiamoci la vittoria, la qualificazione ottenuta a Bergamo e una bella carica di adrenalina. Nota disgustosa i soliti cori beceri ormai una costante in quello stadio. Il primo anno il colore della pelle di Dalbert, anno scorso l'origine slava del nostro ex centravanti, oggi la meridionalità di Terracciano. Tre anni di schifo e vergogna.
Analizzando la gara accanto alla gioia si affianca la fortuna, innegabilmente avuta. L'Atalanta che (un po' per scelta ed un po' per assenze) era molto rimaneggiata ci ha concesso campo e qualche occasione nei primi venti minuti dove abbiamo trovato il vantaggio su un rigore regalato da un errore bergamasco e ben trasformato da Piatek. Successivamente abbiamo buttato via tre occasioni, due sprecate da Nico ed una sempre di Gonzalez respinta bene da Musso. L'Atalanta è uscita ed ha trovato il pareggio mettendoci un po' alle corde e colpendo anche un palo. Nella ripresa, cinque minuti non male e poi di nuovo lasciato il campo. Gol di Boga, i nerazzurri che potrebbero chiudere ed invece ci regalano un altro rigore. Pareggio di Piatek sulla ribattuta del rigore sbagliato. 2 - 2 . L'Atalanta costringe Martinez Quarta all'espulsione (cosa ampiamente prevedibile e prevista all'ingresso di Muriel) e Zappacosta trova un altro legno. Ad un minuto dalla fine, con la difesa viola in affanno Djimsiti sfiora il palo a Terracciano battuto e sull'azione successiva la gioia finale del 2 - 3 con anche il fiato sospeso del controllo VAR.
Bella tenuta di squadra nei momenti di maggiore difficoltà e spinta della fortuna. Valutazioni su prestazioni non brillanti (Castrovilli, Maleh, la coppia centrale) o su scelte poco comprensibili a livello di squadra/tattico (Bonaventura e Milenkovic in panca, i cambi) oggi non sono troppo attinenti. Godiamoci vittoria e qualificazione e testa alla #juvemerda in arrivo con testa alta e sciarpa viola bella tesa.
FORZA VIOLA...sempre...

KAPPAPAGELLE

Terracciano 6
Odriozola 6 -
M. Quarta 5
Igor 5,5
Biraghi 6
Castrovilli 5
Torreira 6,5
Maleh 5,5
Saponara 6
Piatek 7 - -
Gonzalez 6 +
Bonaventura 6
Sottil 6 +
Ikoné SV
Milenkovic 7 +
All. Italiano 6
IL MIGLIORE: MILENKOVIC
Il peggiore: Castrovilli

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito

"...a te il VAR ti fa schifo ed invce....andiamo iolaeee, con Gasperini è un dovere..."

domenica 6 febbraio 2022

Vecchi errori sui giovani

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 473
Mentre tutta Italia era impegnata "NEL BEL MEZZO DELL'INCHINO" davanti a Mattarella per supplicare il suo bis, in giro succedevano cose. 
Non parlo dell'altro evento che ha bloccato il Paese questa settimana cioè il Festival di Sanremo, ma di qualcosa accaduto negli ultimi giorni della scorsa settimana.
In molte città italiane infatti si sono organizzate e realizzate manifestazioni di studenti che protestavano o meglio facevano sentire la loro voce a sostegno della memoria di Lorenzo Parelli. Lorenzo, come ho scritto qui qualche settimana fa, era un ragazzo impegnato in alternanza scuola-lavoro ed è deceduto durante un lavoro di carpenteria, schiacciato da una trave. I suoi compagni di scuola e molti altri studenti hanno deciso di provare a farsi sentire, nel suo nome e nel rispetto della vita per chi lavora ed in questo caso anche per chi studia o almeno dovrebbe farlo.
Come purtroppo spesso accade, chi governa questo Paese, che si riempie la bocca con le ipocrite e fasulle parole di interesse nei confronti dei giovani, ha dato l'ennesima pessima dimostrazione di sé
I ragazzi di tante città infatti hanno manifestato il loro pensiero e fatto sentire la loro voce e come risposta hanno avuto l'accoglienza che di solito si stenta a riservare anche a terroristi, facinorosi, criminali. Nelle piazze di Torino, Roma, Milano, Napoli la polizia ha caricato giovani studenti che manifestavano la loro contrarietà alla mancanza d'interesse generale verso elementi fondamentali come lavoro e scuola. Disinteresse che ha portato e porta ad una scarsa o inesistenza cultura del controllo dei luoghi di lavoro ed una totalità afonia rispetto ad eventi che dovrebbero invece risaltare per crudezza ed ingiustizia.
Sono  decine i video che mostrano le violenze gratuite ed offensive delle forze dell'ordine di cortei che non davano nessun segno di aver superato i limiti. Ragazzi con braccia alzate o distesi in terra che vengono inseguiti o colpiti violentemente. Sono immagini che hanno riportato alla memoria la Genova di oltre venti anni fa. Ragazzi in ospedale, fratture, prognosi di settimane/mesi, ricoveri, shock. In tutto questo, i canali informativi hanno dedicato giusto qualche ritaglio dei propri palinsesti agli eventi accaduti, evidentemente troppo impegnati ad inseguire accordicchi fumosi, preghiere a Mattarella e preparativi per il vitale Festival. Non una parola delle istituzioni, silenzio assordante della presidenza del consiglio e del ministero dell'interno. Mentre evidente invece la cosa in altri suscitava (giusta) preoccupazione tanto che Amnesty International ha voluto "controllare" l'andamento delle manifestazioni di questi giorni successive a quelle violente di una settimana fa.
La ministra dell'Interno ha degnato il popolo italiano di una sua considerazione sui fatti dopo interminabili giorni di mutismo, dando la colpa agli immancabili "infiltrati". Il leader del PD ha definito il tutto fatto "abbastanza grave". Abbastanza, troppa grazia. Non pervenuti, e ci mancherebbe, gli altri leader, tranne il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni  che ha usato le parole che c'erano da usare. "Lo Stato la smetta di manganellare gli studenti. Depositeremo un'interrogazione parlamentare al governo, così magari la titolare del Viminale si ricorderà di dover dare spiegazioni e scuse a tanti studenti, alle loro famiglie e più in generale ai cittadini".  
Nello scempio totale descritto, come detto i ragazzi sono di nuovo scesi in piazza in questi giorni ed hanno dimostrato, di nuovo, di essere loro la parte giusta. Manifestazioni di protesta pacifica senza nessuna caduta nelle provocazioni vili e violente di cui LORO erano stati vittime. 
La considerazione dei giovani parte dal rispetto verso di loro. La dimostrazione di essere Governo/Stato/Ministri credibili e meritevoli di quei ruoli e di quelle responsabilità parte dalla capacità di mettere a disposizione di tutti garanti di sicurezza ed ordine pubblico degni di questo nome. Comporta inoltre l'impegno e la capacità di prendersi responsabilità e metterci la faccia davanti ad errori ed orrori, indicando colpevoli e non proteggersi dietro fittizi infiltrati. Altrimenti si può tornare a far altro e lasciare spazio e ruoli ad altri. Magari meritevoli. Magari giovani. Magari stufi di essere presi a bastonate, metaforiche e non. Visto che lo Stato in questi giorni sono stati loro e gli infiltrati evidentemente erano nelle forze dell'Ordine. 

sabato 5 febbraio 2022

Non pervenuti

La mia Viola
Campionato - 24^
FIORENTINA - LAZIO = 0 - 3
GOAL: Milinkovic Savic, Immobile, Biraghi (Aut)

LA PARTITA

Riparte il campionato e per lo scontro contro una delle squadre che potrebbero essere "agganciabili" nell'eventuale corsa-rincorsa europea, il Mister gioca un po' a sorprendere. Dietro giocano Venuti e Nastasic, a centrocampo più o meno tutto come previsto mentre in avanti tridente super inedito con il debuttante Cabral affiancato da Callejon e Sottil. Partiamo non male, aggressivi ed alti ma sembra che la Lazio in qualche modo ci aspetti proprio in quella parte del campo. Abbiamo due occasioni con Cabral (una non valida per un fuorigioco precedente) dove il nuovo centravanti prima non trova bene la coordinazione mentre poi colpisce bene ma si vede il colpo di testa respinto. Bonaventura poco dopo avrà una grande occasione dal limite ma calcerà fuori. Sostanzialmente finiamo qua, purtroppo sono passati solo venticinque minuti. La Lazio esce ed in contropiede e con un gioco verticale che ci mette in forte difficoltà ogni volta sfiora almeno tre/quattro volte il vantaggio. Gol che arriverà solo ad inizio ripresa su un'imbucata per Milinkovic-Savic perso da Milenkovic e non chiuso da Biraghi per lo 0 - 1. Svantaggio a cui sappiamo rispondere solo con un ingresso in area di Castrovilli che si scontra con Felipe. Rigore, anzi no, giustamente. Dopo è in pratica un monologo laziale che ne fa altri due con Immobile e con Biraghi che devia in porta un tiro-cross dello stesso centravanti. 0 - 3 meritato per le sbandate della difesa sui gol ed in altre occasioni e soprattutto per la sensazione di non far rischiare mai niente alla porta biancoazzurra. Finisce anche con il rosso a Torreira, che "corona" una brutta partita con una protesta inutile e stupida.
Poco da dire. Quando su un match di 90-95 minuti ne giochi venticinque ad esagerare non ti puoi permette di poter dir molto. Purtroppo il campo ha dimostrato che le scelte fatte sono state pagate a carissimo prezzo, difesa imbarazzante, il centrocampo ha fallito l'appuntamento e davanti Callejon è sembrato uno che "PASSA PER CASO" in campo, come praticamente sempre: insistere mi pare davvero senza senso. Qualche spunto iniziale interessante di Cabral poi un po' sparito: ovviamente servirà tempo, si sapeva e si aspetterà. 
Il fatto che invece abbiamo di nuovo staccato la spina in modo totale, episodio che purtroppo ogni tanto accade, desta appunto preoccupazione. Raddoppiata se abbinata alle dichiarazioni del Mister in settimana dove aveva visto tutti benissimo o anche meglio. 
Adesso, come è stato fatto dopo i quattro schiaffi presi a Torino (clicca qui), serve solo andare oltre e reagire. Abbiamo la possibilità di farlo subito con l'Atalanta in coppa Italia e poi contro lo Spezia in campionato. Ecco, vediamo di reagire da subito.
FORZA VIOLA...sempre...

KAPPAPAGELLE

Terracciano 6 +
Venuti 5
Grazie Galga
Milenkovic 5
Nastasic 4,5
Biraghi 5
Bonaventura 6 - -
Torreira 4
Duncan 5
Callejon 4,5
Cabral 6 - -
Sottil 6,5
Gonzalez 5
Castrovilli 5,5
Ikone SV
Piatek SV
ALL. Italiano 5
IL MIGLIORE: SOTTIL
Il peggiore: Torreira

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito

"...se si perde mamma mia, se si pareggia mamma mia, se si vince 2-0 eh ma con Vlahovic si sarebbe vinto 4-0, comunque per la LDGN prima o poi con Orsato si vincerà....anche Torreira oggi...partita che va insieme a Venezia, Torino, ecc...la LDGN c'ha beccato con Sarri, mai vincente a Firenze..."

mercoledì 2 febbraio 2022

Deferentemente

(Mi pare di essere un mix per nulla riuscito di Totò, Peppino De Filippo, Troisi e Benigni alle prese con una lettera che deve dire ma non dire, che vuol rimarcare ma non irritare, che prova a spiegare ma senza minimamente voler suscitare rivendicazioni. "Senza nulla a pretendere" direbbe Peppino, "con la nostra faccia sotto i tuoi piedi e puoi pure muoverti" risponderebbe Troisi. 
Ecco con questa premessa provo a partire.)

Deferentemente provo a darti del tu Rocco,
non ti offendi mica? Lo faccio solo perché sei il presidente della mia Fiorentina ("mia" nel senso di tifo eh non pensare subito male...) e per questo ti sento vicino.
Scrivo questa lettera/post a titolo esclusivamente personale e segnalo che questo blog lo leggono in 4 quindi il peso che ha quello che scrivo è più o meno pari a quello dell'incisività di Kokorin nell'attacco viola e con questo non ci leggere una critica all'acquisto del centravanti russo, che come sappiamo è stato soltanto sfortunato e non capito.
La tua improvvisata intervista di ieri (si capiva che le domande erano a sorpresa come in un'interrogazione di un prof cattivo che non ti lascia il tempo ed il modo di preparare prima argomento e risposte) ha colpito nel segno. 
Prima di tutto perché arrivata in un giorno per noi fiorentini di festa. Ieri infatti si festeggiava la nascita della Santità a cui tutti noi viola siamo devoti, quel centravanti che per anni ci ha fatto sentire grandi come poi non è più successo. Erano anni in cui tutto era più facile (e si potevano mangiare anche le fragole direbbe uno...) e il centravanti titolare magari puntava i piedi per avere il ritocchino allo stipendio poi veniva definito incedibile ed accontentato e faceva valanghe di gol facendoci godere come bestie per anni/decenni senza rischi di cederlo a gennaio. Ma era un altro calcio dicono quelli che "NE SANNO UNA LORO VERSIONE" ed è sostanzialmente vero. Resta il fatto che in un giorno così di giubilo sentire le tue parole mi è dispiaciuto particolarmente. Figurati, liberissimo eh. Anzi, anche di più. Fai pure. Però la differenza è esplosa evidente.
Secondo motivo perché, sempre parere personale e sempre detto in modo deferentissimo, la reazione mi è parsa esagerata. Non ti sei offeso per questa definizione, vero? Bene, allora vorrei provare a contestualizzare un filino. Così eh, sempre appunto senza offendere. 
Nelle tue parole "a braccio" di ieri anche tu hai parlato di tifosi dalla tua parte e pochi casi isolati di contestazione. Quindi c'era bisogno di questo canaio? Bada bene non è un'offesa eh, è un modo di dire fiorentino per dire confusione. Per una caricatura su uno striscione tutto questo puzzo? Anche qui modo di dire eh, non ti arrabbiare. Ti ha dato noia il comunicato della Curva Fiesole? Non mi sembrava ci fossero particolari attacchi ma solo una richiesta di vicinanza con la sottolineatura della tua importanza e un appello a stare tutti vicino chiedendoti come mai hai cambiato così radicalmente idea sulla odiosa squadra a strisce, cosa che ha deluso. Puoi dargli torto?
"Mai alla Juve" e "loro sono il male assoluto" il sunto di tutte le tue numerose dichiarazioni fino a qualche giorno fa. Ed ora in fretta e furia si manda, a gennaio quindi a campionato in corso (tra l'altro in una stagione finalmente positiva dopo anni), il direttore sportivo in TV a mettere il cartello vendesi al centravanti più forte del campionato aprendo anche ad i rivali di sempre di cui sopra? Figurati, cosa più che lecita. Anzi. Ci mancherebbe, sia mai. Io ho un parere diverso ma non conto nulla ed è giusto che le decisioni siano prese da te. Ma non ti pare un filino in contraddizione? 
Andiamo oltre. Abbiamo capito tutti che "cosino", quello che faceva il centravanti da noi ed ora c'ha la maglia più brutta dell'Universo, è un cattivone. I tuoi aneddoti, peraltro divertentissimi e ti ringraziamo per questi scoop esclusivi, sul fatto che fosse cattivo e volesse andare via erano davvero così necessari e soprattutto rivelatori? Trovami uno che già prima di ieri dicesse il contrario (cioè che è stata la società che l'ha voluto mandare via a forza mentre lui poverino voleva rimanere) e lo denigreremo con te. 
Anche nelle tue parole di ieri emerge che tutti tranne la Gazzetta (che hai già querelato per altro quindi fuori concorso) hanno lodato la tua operazione dal punto di visto finanziario, quindi? Il problema è davvero lo striscione?
Ti segnalo tra l'altro che la caricatura di joker non è stato l'unico striscione apparso in città in questi giorni. Non parlo di quello che i coraggiosissimi tifosi della squadra dove gioca "cosino" hanno appeso ai cancelli della Fiesole agendo di notte come i ladri (sia detto con tutto il rispetto per i ladri), ma di altri in cui le offese per "cosino" erano dirette e le minacce pure. Mi pare (a sensazione eh ma sicuramente son sbagliato io e chiedo scusa) che fossero vagamente peggio di una vignetta e forse anche quelli fermamente da condannare. No? Nella tua intervista improvvisata ti deve essere scappato di ricordarlo, ma ci sta quando uno non può preparare prima con calma cosa dire.
Poi scusa Rocco se mi permetto, in un anno e mezzo c'hai venduto il più forte giocatore italiano ed il capocannoniere del campionato, entrambi con una decina di anni di carriera in prospettiva ed entrambi alla società più odiata. Uno l'hai sostituito per un anno e mezzo con un trentatreenne svincolato e nessuno ha aperto bocca. L'altro tu l'hai venduto a gennaio a campionato in corso con la squadra virtualmente in Europa e sostanzialmente nessuno t'ha contestato, Nessuno t'ha detto nulla, giustamente aggiungo, perché abbiamo capito cosa c'era dietro e le difficoltà create da entrambi i "cosini" ed i loro procuratori o come si chiamano. Ora per una caricatura su uno striscione che anche tu definisci come "azione di pochi", ci devi allietare le serate così?
Vogliamo poi parlare delle dichiarazioni "dopo di me il buio" "ho fatto di tutto non devo essere contestato" "devo fermarmi e riflettere" ? Oppure di quelle da assessore all'urbanistica ed ai trasporti sull'esigenza vitale e irrinunciabile di "avere presto parcheggi davanti al centro sportivo" o altro? Sempre in modo deferente mi permetto di dire non ti pare di aver un filino, filino eh, esagerato? 
Te lo dico perché riconosco di essere dispettoso (azzardo a dire come molti fiorentini) e sentirti dire certe cose suscita in me l'idea appunto dispettosa di farti un test che più o come si riassume in: se "tutten'hai a male" (tradotto prendi collera) per una cosa del genere, "allora vediamo come tu ci rimani se davvero uno ti contesta".
Bada bene, non è mia intenzione. Hai fatto tanto comprando la Fiorentina e ti è stato riconosciuto sul momento (ricordi lo stadio pieno ad osannarti e tu in lacrime di commozione?) e ti viene riconosciuto oggi. Hai fatto tanto impegnandoti tanto per l'acquisto del centro sportivo e per la voglia di costruire lo stadio e ti è stato riconosciuto (ricordi l'appoggio dei tifosi tra striscioni (quelli si tanti) e manifestazioni?) e ti viene riconosciuto oggi. Sugli investimenti sui giocatori al momento sospendo il giudizio visto che per ora siamo in sostanziale autofinanziamento cessioni/acquisti di questi due anni e mezzo e che quelli venduti per poi rinvestire arrivavano tutti dalla gestione precedente. Come sempre ci sono stati acquisti giustissimi/giusti/normali/scarsi/scellerati a fine campionato tireremo una riga triennale. Tra l'altro ti segnalo che ne mancano un paio (di giocatori) poi quel budget "pre-esistente" che hai acquisito diventando presidente è finito. Solo come promemoria. Non è che per questo ti offendi vero? 
Detto tutto questo e riconosciuto che vogliamo tutti che tu resti, ti sembra questa una situazione per la quale offendersi? Una condizione che necessita di una riflessione con relative "velatissime quasi impercettibili" minacce di andarsene? Però oh se t'hai bisogno di riflettere, rifletti pure ci mancherebbe altro. "Un prego nemmeno in chiesa (non il cosino cattivo di anno scorso ma il luogo di culto)" figurati se posso pregare te. Sia detto sempre con rispetto massimo. 
Togliti tutti i dubbi mi raccomando, fermati e rifletti. Con calma, senza furia. Poi però anche basta. Sia detto sempre senza offesa. Anche BASTA.
Basta continuare a rammentare "cosino" o "cosini" vecchi. Basta dire "son delinquenti ed il male assoluto" e poi vendergli i migliori giocatori che abbiamo. Basta parlare di parcheggi e strisce del campo/pedonali. Basta citare striscioni e striscioncini. E cominciamo magari, sempre senza offesa e disturbo, a pensare anche al pallone. A come giocherà questa squadra con i nuovi acquisti, a come affrontare la prossima partita decisiva, a non spegnere l'entusiasmo di questa stagione, a vedere se c'è verso di arrivare magari in Europa e se non si potrà comunque di provarci.
Spero che questa lettera ti arrivi mentre la riflessione è già a buon punto.
Ovviamente deferentemente ti saluto e ti ringrazio per quanto hai fatto per la Fiorentina, confermando che vogliamo solo te. Ripeto solo ed esclusivamente te. Va bene così?

ps. se poi tu decidessi, a riflessione conclusa, che non hai più voglia, c'è un vecchio detto (non è un offesa significa più o meno proverbio/motto) su Firenze ed il suo essere città d'arte, usato quasi sempre per i calciatori "cosini" che se ne vanno. Dispiacerebbe TANTO, ed ancora TANTO, usarlo per te ma i detti fiorentini sono qui da secoli e se sono ancora "in vita" un motivo ci sarà..

martedì 1 febbraio 2022

Auguri UNICO bomber Viola

Primo Febbraio. Appuntamento fisso. Al più grande uomo portatore sano dello "SPUNTO DELLA PUNTA" non posso infatti non fare gli auguri. In questi giorni contornati da piccoli ragazzotti viziati, esosi e senza spessore e da signori maturi inutilmente e fastidiosamente tra il permaloso e l'arrogante mi tornano in mente le parole di Benedetto (Ferrara) di qualche anno fa: "Arriva Batistuta e tutto il resta diventa maledettamente piccolo".
Allora tanti auguri UNICO bomber viola,  "l'unico a darci la consapevolezza di essere in grado di sfidare chiunque" tanto per usare le parole del Galga
Ogni anno dal cuore, con la passione più profonda, unica come tutto quello che c'ha regalato e fatto vivere.
AUGURI BOMBER! Buon compleanno Bati.
M'innamoro solo se vedo segnar Batistuta,
corri alla bandierina BOMBER della Fiorentina