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mercoledì 27 maggio 2009

un viaggio...SOLO di lavoro?

E' strano partire per un viaggio che ti porterà per cinque giorni a dormire su una brandina in una tenda con altre sette persone di cui magari ignori anche l'esistenza e non provare senso di difficoltà, partire con levataccia per andare a far cinque giorni di lavoro che saprai già essere “roba dura” e non “stronfiare”, partire “giocandoti” un fine-settimana libero per andare a lavorare e farlo senza sentirne il peso, partire sapendo che vedrai quasi esclusivamente il campo tendato ed avere comunque la “curiosità” e la “voglia” di chi parte per una gita turistica. E’ strano “approcciarsi” ad un viaggio simile. Nella mia testa il “viaggio” è comunque abbinato a parole come “vacanza” – “stacco” – “divertimento” – “posti da vedere” quindi tutti elementi che in parte sembrano venir meno per la partenza per il Meeting in Sicilia. Però. Però l’ANPAS è una strana roba. Una roba che ti mette addosso milioni di sensazioni. Certo, tirare su un campo di protezione civile, le tende, i bagni, le cucine e relativi annessi e connessi per circa duecentocinquanta ospiti al campo mentre si organizzano anche tre convegni ed una manifestazione provoca certamente intoppi, piccoli problemi organizzativi, equivoci, ecc. ed anche se non ne sei "responsabile" direttamente nè come attività nè come organizzazione è normale che alcune cose "a pioggia" ti ricadano addosso ed in alcuni momenti, chi và a “fasi lunari” come il sottoscritto, può anche avere momenti di “evidente acidità” (definizione che mi hanno dato altri in altri momenti ma che faccio mia...) ma che durano talmente poco da meravigliare anche me….ed il tutto lascia il passo alla carica che arriva dall’ambiente….di cui ti senti orgogliosamente parte integrante dato "che andare va bene pero' a volte serve un motivo" e quel motivo ti arriva in pieno in eventi del genere, stordendoti e facendoti sentire in parte anche “inadeguato”….perchè il tuo ruolo è diverso da quelli che sono lì a “impazzire” con una pneumatica o a trasportare brandine….ma poi il “motivo” ti fa sentire parte del movimento ed allora, per quanto puoi e per quanto sei capace, dai una mano, ti metti a disposizione, aggiungi un picchetto, dai spiegazioni o soltanto scarichi/carichi/riscarichi uno dei tanti furgoni pieni di roba….spesso chi (non dentro il mondo Anpas) mi chiede di cosa mi occupo rimane meravigliato quando i miei racconti su cosa posso aver fatto di ritorno da eventi del genere vanno ben oltre il ruolo di segreteria/amministrazione che posso avere….il mondo Anpas è così, aldilà del ruolo “ci si mette a disposizione”….non ci sono steccati….i dirigenti sono i primi volontari, ed i volontari dirigono in base alla loro “esperienza sul campo”….esperienza che ti fa sentire “piccolo” di fronte... a chi per un mese e mezzo ha fatto avanti indietro dall’Aquila; a chi dopo una vita di lavoro potrebbe rilassarsi e godersi una vita “tranquilla” ed invece si mette a disposizione e macina km su km per trasmettere agli altri il “suo spirito”; a chi da dipendente si mette una divisa, si toglie l’orologio, si dimentica dell’orario di lavoro ed azzerando il “contakm” degli straordinari è lì (o da qualsiasi altra parte) perché ci vuole essere e non perché ci deve essere; a chi in preda a mille dolori o pensieri per la sua terra sconquassata dal terremoto c’è perchè ha voluto passare il “messaggio” che uniti si può e per ringraziare i “colleghi” che sono corsi a dargli una mano; a chi dopo una giornata massacrante di turni e sole aspetta chi è impegnato nell’ultimo turno prima di andare a letto per far gruppo, scambiare quattro chiacchere, otto birre, qualche rum e pera anche a costo di dormire solo poche ore; a chi riesce nei discorsi della manifestazione a chiusura di una settimana così intensa a farti applaudire, commuovere e farti sentire orgoglioso di esserci……a chi riesce farti capire che quel movimento senza steccati ha bisogno anche del tuo “piccolo/medio/grande” apporto per essere così GRANDE….

6 commenti:

  1. Come ti ho scritto qualche giorno fa per mail:
    "Immagino le soddisfazione che ti può dare questo lavoro, altrimenti non si spiegherebbe lo sforzo continuo che ti viene richiesto e l'impegno che ci metti."

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  2. O mamma mia....mi mancate!
    Semolicemente questo...
    Stefy

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  3. E' più difficile da spiegare che da vivere. E' un pò come quando stai per andare a giocare a calcetto anche se ormai non hai più l'età, perdi spesso, fuori è un freddo puttano e minaccia pure di piovere e qualcuno ti chiede "Ma almeno ti pagano?" E te candidamente: "No, di solito pago 6 euro" Non è che sei scemo, è che ti piace: ti diverte giocare, ti trovi bene con la squadra, sei anche convinto che faccia bene alla salute, e qui è uguale: infatti in Sicilia ho speso un capitale di bevute!

    PS per Enzo: Accolita di rancorosi
    gelosi, avvelenati, sospettosi
    incazzosi dentro casa
    compagnoni fuori in strada
    ci intendiam solo tra noi!
    ringhiosi che rimangon sempre soli
    gli ingrati se ne vanno
    noi restiamo e ci teniamo la ragione

    La baraonda s'alza allegra come l'onda
    e tutto sprofonda
    nel nettare del vin brulè
    alla morte fan la corte
    ebbri di guai
    inguaiati dalle femmine
    inchiodati sulla croce
    e ruggiscon di Rancor

    RANCOR
    RANCOR

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  4. Solo un'inchino al vostro lavoro, al vostro costante impegno, alla passione che ogni volta dimostrate...a voi!
    Grazie!!!

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  5. Bravo a chi cita Vinicio Capossela..(qualche sospetto ce 'ho di chi sia..!!!)...finalmente qualcuno che gli insegna buona musica...!!
    Stefy

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  6. Non capisco se il calcetto e le bevute era riferito a me o mr Rancor....dato che sia la malattia da "freddo puttano-mettiamoci in pantaloncini" e "ma se le bevute costano 1 euro e mi manca all'appello qualche pezzo da 10 quanto cazzo ho bevuto?" sono frasi che (ri)conosco come mie....
    L'impegno in una bella squadra in cui tutti danno il 200% di quello che hanno viene spontaneo e naturale....sperando sia apprezzato come te apprezzi quello degli altri!
    :-)
    ps. mr rancor può anche farmi da maestro su tante cose.....ma sulla musica proprio no...."la musica fà sempre il proprio dovere"....e la mia musica un pò più delle altre....
    :-)

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