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giovedì 7 gennaio 2010

Alte cariche

Riaprendo qualche numero passato del "Fatto" la ricerca "NON VA' PROPRIO LISCIA" senza ragionamenti e pensieri e quindi mi imbatto in qualche "reminescenza scolastica". Mi è capitato, per percorsi di studio sia di scuola superiore che di università, di aprire un libro di diritto ed una delle poche/tante cose (il numero in questo caso non conta poi molto) che ho assimilato è che per l’ordinamento italiano, che salvo sorprese dell’ultim’ora di ReSilvio dovrebbe ancora essere in vigore, la più alta carica dello Stato, dopo il Presidente della Repubblica, è il presidente del Senato. Quindi credo che per ricoprire quell’incarico uno debba essere il secondo cittadino, facciamo politico, più “al di sopra di ogni sospetto” di quelli presenti, dato che al primo dovrebbe spettare il Colle più alto. Perciò devo credere che Renato Schifani (quello vero, non l'imitazione di Marcorè...) abbia questi requisiti. E che quindi le inchieste per mafia che riguardano aziende di cui è stato uno dei soci principali siano “persecuzioni politiche”. Che il fatto di aver difeso come avvocato persone poi condannate per mafia sia soltanto legato alla sua attività professionale ed al fatto che il diritto alla difesa è un diritto riconosciuto a tutti e che il "non aver mai preso le distanze" pubblicamente quando è diventato un politico importante (!!!) sia solo una dimenticanza. Che siano soltanto calunnie le dichiarazioni che parlano dell’allora avvocato di persone coinvolte in processi per mafia, poi deputato di Forza Italia ed ora presidente del Senato, a colloquio con boss della mafia stessa non suoi clienti. Faccio un po’ più fatica a credere che il nostro presidente del Senato (facente funzioni del presidente della Repubblica in caso d’impedimento) fosse totalmente all'oscuro del fatto che il proprietario di un immobile da lui difeso proprio per “problemi edilizi/immobiliari” (minacce, violenze, ricatti....non rate non pagate per intendersi) fosse coinvolto in organizzazioni criminose e che niente sapesse del fatto che in appartamenti dello stesso immobile soggiornassero boss mafiosi che in quei luoghi consumavano delitti e reati. MoltaMoltaMolta più fatica faccio a non ascoltare le "accuse" ed invettive lanciate dal fratello di Paolo Borsellino il giorno del "NO B-Day". Ma dato che è la seconda carica dello stato, credo ci voglia un po’ di fiducia....ecchediamine!!! Via, ci crederò. Anche perché il giorno della sua elezione a Presidente del Senato, non solo i suoi colleghi del PDL lo hanno applaudito. Il Senato era in “standing ovation”, sembrava fosse stata eletta una personalità tipo la Montalcini. Esponenti di spicco del PD a congratularsi, stringere le mani, pacche sulla spalle, baci di circostanza e sorrisi ampi conditi dal classico “buon lavoro”. C’era solo il solito “rompicoglioni” di Travaglio che alzando il dito indice come si fa a scuola per fare le domande chiese “ma come mai tutto questo tripudio di gioia per aver eletto Schifani? Ma sapete che curriculum ha?” ed ovviamente fù etichettato come “forcaiolo” “giustizialista” “antidemocratico” ecc ecc ecc. menomale che Travaglio è solo un giornalista ed al Senato c’è come Presidente Schifani ed il PD a fare opposizione….

Sicuramente sarà innocente, sicuramente non avrà nessuna responsabilità penale/civile/amministrativa. Dando per scontato questo punto di partenza....MORALMENTE, POLITICAMENTE e come SPESSORE...può essere indicato come Presidente del Senato Renato Schifani (sempre quello vero e non Marcorè in azione)? E può essere questa scelta applaudita in maniera bypartisan (si scriverà così?!?!)? Questa è la politica del "dialogo" e delle riforme?!?!

BIGNAMI: dai libri di diritto alle diverse realtà dei "fatti"....c’è qualcosa che non torna……non riesco a capire cosa eh….ma così ad occhio tra la teoria e la pratica deve essere saltato qualche passaggio….

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