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lunedì 7 giugno 2010

Una vita fragile...

"E la vita continua anche senza di noi, che siamo lontani ormai, da tutte quelle situazioni che ci univano, da tutte quelle piccole emozioni che bastavano, da tutte quelle situazioni che non tornano mai…..perché col tempo cambia tutto lo sai e cambiamo anche noi, cambiamo anche noi e cambiamo anche noi..na na na na na…….” urlato a squarciagola da un Elio Germano sconvolto dal dolore in un’interpretazione davvero Maiuscola. Da ieri sera ho in testa questa scena del film “La nostra vita”. Immaginatevi un primo piano di profilo di un Germano in preda alle lacrime di una rabbia e di un dolore che solo un urlo può “spiegare”. Quel dolore che non riesce ad esprimere a parole….e che trova il modo di buttare fuori solo attraverso parole non sue, note struggenti, tonalità portate al massimo per scaricare tutto. In quel momento i brividi per chi guarda il film sono scontati e scommetto che gli occhi di tutti in quel punto del film si bagnano…troppo forte quella immagine, troppo carica quella scena per non sentire scendere le lacrime…sembra riduttivo fotografare un film con un semplice “spot” di un paio di minuti, ma secondo me l’intensità di quella scena rende perfettamente l’idea di questo bellissimo film. Parlo dell’ultima opera di Daniele Luchetti (palma d’oro a Cannes proprio per il protagonista maschile Elio Germano) è davvero un bel film, per niente banale nonostante la storia sia ambientata in una vita quotidiana, semplice, di un muratore e della sua famiglia alle prese con le difficoltà di arrivare a fine-mese senza troppi patemi d’animo e rischi da portafoglio vuoto. Poi lo scenario si modifica improvvisamente ed il protagonista si ritrova con la vita che gli “RIDE IN FACCIA” e lo sberleffa mettendolo a durissima prova e segnandolo nel profondo. Tutto sembra crollare, vede sempre più accrescersi l’inutilità nella vita di tutti i giorni trovando un senso solo in una ricerca di riscatto a livello economico per la soddisfazione dei suoi figli, riscatto ostacolato da mille problemi e da una “coscienza” che sempre senza scrupoli non è, in un mondo che intorno invece gli dice “basta una stretta di mano, siamo persone oneste noi….facciamo tutto a nero….”. Intorno a lui “corre” la realtà difficile di una società che mira solo ai soldi, in difficoltà perenne per l’integrazione dei più emarginati ma che si riscatta nella bellezza di rapporti familiari solidi e con la ritrovata felicità di un letto pieno di bambini strettistretti tanto che quasi quasi “famo la marmellata de vasco”…..

BIGNAMI: film veramente bello, “anima fragile” riscoperta come canzone splendida, ennesima conferma di Luchetti come regista e interpretazione DAVVERO da palma d’oro per Elio Germano, semplicemente straordinario…

5 commenti:

  1. Sì in effetti si è pianto poco... specialmente io...

    MdM

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  2. Penso proprio che vedrò il film, la trama è tutto ciò che mi passa in testa tutti i giorni. Poi beh se ci si infila in mezzo pure una poesia di vasco.....

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  3. Maso te 'un tu puoi proprio perderlo!!! Conoscendoti però fai come me....pacchetto di fazzoletti Coop in tasca....
    :-)

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  4. No io da quei Comunisti non ci vo a comprare i fazzoletti!! Che li vendono alla Standa? Che esiste sempre la Standa?

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  5. Mi sà che di qs periodi i fazzoletti alla standa sono di un formato diverso....più largo tipo bavaglio....
    :-(

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