GIUSEPPE CULICCHIA – “Brucia la città” – Mondadori
Con il buon ricordo di “Tutti giù per terra” e “Paso Doble” mi sono avventurato nella lettura di “Brucia la città” abbastanza fiducioso. Purtroppo sbagliando. Il libro parte e si snoda sulla volontà di descrivere
Il racconto volge spesso alla voluta meccanica ripetizione di parole e situazioni per dare l’idea del “vuoto” di certe compagnie e vite che per essere un po’ riempite non possono che fare affidamento a sostanze o alcool….ma il loro cielo invece si riempie di “ AVVOLTOI E TORBIDO DI SPIRITI ” non può che volgere al peggio come accade per diversi protagonisti….
La ripetizione continua di eventi e parole fotografa benissimo il vuoto di queste vite ma lascia calare l’interesse e il “brio” del libro che ben presto si ingrigisce rischiando di arrivare al “ripetitivo” in senso negativo. Alcuni fotogrammi interessanti non riescono a risollevare le sorti di Iaio (il dj protagonista) e del suo gruppo che invece che bruciare si fanno bruciare….
La scrittura è piacevole ma il racconto nella sua trama diventa lento….e per il mondo pieno di “dura” musica da discoteca parlare di lenti è tutto dire….. :-)
BIGNAMI: secondo la mia modesta valutazione ed il mio gusto libro da 5…..peccato, perché “tutti giù per terra” mi aveva fatto aprire un gran credito per Culicchia…..ed un po’ se l’è speso con questo libro...
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