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giovedì 7 ottobre 2010

Voli "sparati"....

Giornata lavorativa che si avvia alla conclusione (in teoria, da orario, sarebbe già conclusa….) e pesantezze che pianopiano si allontanano con i sorrisi reali e i sorrisi da smile….ed allora per accentuare il loro effetto serve qualcosa che possa rilassare prima di andare via…e mi ritrovo a cercare un autore che sia una sicurezza, “CHE POI ALLA FINE IL SENSO” della ricerca è trovare chi sappia mettere in musica questa atmosfera di tranquillità e crei una buona atmosfera…no non è IL POETA, almeno per una volta….la traccia parte ed è giusta giusta per il sole che si sta abbassando..ed allora ti senti più sereno per quel sorriso che hai strappato o per quella battuta che ha fatto sorridere o per quella frase definita bella tanto da definirla “adorabile”… parte la giusta strofa dopo l’introduzione tutta musicale….e quel sorriso è come se tu lo vedessi riflesso nell’azzurro di una tenda contornata di stelle…..e non puoi non ricordare l’oro e l’argento di cui quella stazione si è contornata nel momento della partenza del treno, che parte lo stesso alla faccia dei maligni o quel giorno che alle porte della notte si è bloccato come in attesa del volo reale o immaginario di una donna come di uno sparo di un cannone….una canzone accompagnata da mani, parole e cuori…tutte unite in un applauso che vola via in un ricordo, in un’immagine, in gambe non perfette ma veloci che si affiancano a mani che ti prendono per non tenerti più lì e per non farti più tornare…..
Butterò questo mio enorme cuore tra le stelle un giorno,
giuro che lo farò,
e oltre l'azzurro della tenda nell'azzurro io volerò.
Quando la donna cannone d'oro e d'argento diventerà,
senza passare dalla stazione l'ultimo treno prenderà.
E in faccia ai maligni e ai superbi il mio nome scintillerà,
dalle porte della notte il giorno si bloccherà,
un applauso del pubblico pagante lo sottolineerà
e dalla bocca del cannone una canzone suonerà.
E con le mani amore, per le mani ti prenderò
e senza dire parole nel mio cuore ti porterò
e non avrò paura se non sarò bella come dici tu
ma voleremo in cielo in carne ed ossa, non torneremo....più…
…………
E senza fame e senza sete
e senza aria e senza rete voleremo via.
Così la donna cannone, quell' enorme mistero volò,
sola verso un cielo nero s'incamminò.
Tutti chiusero gli occhi nell'attimo esatto in cui sparì,
altri giurarono e spergiurarono che non erano rimasti lì.
E con le mani amore, per le mani ti prenderò
e senza dire parole nel mio cuore ti porterò
e non avrò paura se non sarò bella come vuoi tu
ma voleremo in cielo in carne ed ossa, non torneremo....più…
…………
E senza fame e senza sete
e senza aria e senza rete voleremo via

TRACCIA: FRANCESCO DE GREGORI – “La donna cannone”

4 commenti:

  1. Questa canzone è una veramente un CAPOLAVORO. Che dire poi di un vero poeta come De Gregori, voce non proprio potente, ma parole che ti avvolgono e ti fanno entrare in un vortice di brividi. Se molti dei cantautori più giovani di lui lo prendono ad esempio un motivo c'è.

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  2. So che mi pentirò di scrivere questo commento ma....questa versione del Maso critico musicale mi piace parecchio...
    ;-)

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  3. Sieeeee, un ci sono più gli enzini acidi d'una vorta!!!

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  4. Tranquillo...l'è solo un momento....'un ci fare la bocca!!!
    ;-)

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