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domenica 16 gennaio 2011

Sergio Pascoski

Leggendo l'editoriale di Padellaro sul FQ stamani è come se avessi realizzato all'improvviso che su Mirafiori non avevo scritto niente. E non riesco a capire come l'umanità sia potuta andare avanti. Il punto è che il "fatto" del referendum dei lavoratori Fiat mi provocava molte reazioni ma che non riuscivo a convogliare tutte in un unico post.
Rabbia. Enorme. Per come un imprenditore dai maglioni poco presentabili potesse imporre un accordo totalmente impresentabile per violazione degli accordi sindacali; come se non bastasse ha condito l'accordo con la presunzione e l'arroganza tipica del padrone che fa il padrone, dimostrandolo ampiamente nel momento in cui ha metaforicamente (e nemmeno troppo) puntato una pistola alla tempia dei lavoratori dicendo "o si fa così o vado all'estero". Per chi conosce i film di Francesco Nuti in pratica la stessa presunzione di Caruso nel film "Caruso Pascoski" in cui afferma "per forza porto via il pallone, è mio. Mi buttano fuori, porto via il pallone e non gioca più nessuno".
Vergogna. Perchè in tutto questo il Governo non è intervenuto, non ha tenuto una posizione neutrale e si è schierato totalmente dalla parte di mr. maglioncino apprezzando e condividendo la tesi "o così o vado all'estero".
Vicinanza. Per chi con magari un mutuo da pagare, bambini a cui pensare ha dovuto rispondere con una pistola puntata alla tempia. E nonostante questo non hanno mai mancato di apparire a testa alta.
Incazzatura. Perchè l'unico politico con una posizione netta a favore dei lavoratori è stato Vendola, mentre il PD continuava a giocare a nascondino quando si trattava di difendere i lavoratori esaltando invece le doti del fenomeno Marchionne con molti suoi esponenti (Chiamparino, Fassino, D'alema, Renzi...proprio gente..."sinistra"..).
Tutte queste reazioni sono sfociate nell'ammirazione del popolo dello stabilimento di Mirafiori per la maturità con cui hanno affrontato il tutto e per la dimostrazione di schiena dritta che hanno dato con i risultati che sono scaturiti. Gli operai si sono completamente divisi, alla faccia di quei sindacati gialli che parlavano di 60-70 per cento ed alla faccia di politici più preoccupati di un 2% in più alle future elezioni che non ai diritti dei lavoratori. Con la votazione degli impiegati il divario si è un pò allargato ma non andando oltre il 54%, che per una partita FIOM contro il resto del mondo "CREDO PROPRIO SIA" un risultato storico. In un paese con Uomini e Donne dalle lettere maiuscole si riaprirebbe la trattativa, si cercherebbe di capire, si penserebbe ad un nuovo dialogo ed a nuove forme di collaborazione. Ma in questo paese le maiuscolo per Uomini e Donne sono troppo spesso usate solo per il titolo del programma di Maria De Filippi....
ps. Ascanio Celestini ha realizzato un perfetto pezzo che spiega molto meglio delle mie parole...5 minuti spesi bene....
BIGNAMI: come dice Padellaro nel suo editoriale, è bello risvegliarsi in un paese formato da "uomini e donne davanti a cui togliersi il cappello. E non solo di vermi che strisciano, di minorenni comprate e di dignità venduta"...diventerà meraviglioso quando ci sarà il rispetto da parte di tutti di questi uomini e donne...rispetto vero..

9 commenti:

  1. Argomento tosto e complesso.

    Un collega sindacalista alla domanda cosa avresti consigliato ha risposto "Bisognerebbe essere li per capire e consigliare"

    Concordo.

    Ma da buon bastian contrario voglio dire la mia, e la mia è contro corrente. Marchionne si è esposto personalmente ci ha messo la faccia. Forse senza rispetto del lavoro e della famiglia, ma ha dato una scelta. Una scelta del c...o, ma pur sempre una scelta. Lavorare con peggiori condizioni o non lavorare. Molte azienze (prato ne è leeder) spostano le produzioni all'est europeo o in Cina senza dare scelte, senza che nessuno faccia o dica niente. E tante famiglie stanno a casa.

    Da anni sono contro i sindataco-pensiero fatto da chi forse non ha nemmeno lavorato e allora vi dico quello che avrei voluto sentire da un sindato serio: "Votiamo SI perchè il lavoro serve a queste famiglie, ma votiamo SI cercando di ottenere in cambio proposte/vantaggi in base alle vendite, al volume della produzione o all'utile dell'azienda"

    Scusate lo sfogo

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  2. Ste ma credi davvero che il problema produttivo della Fiat sia nei 10 minuti in meno di pausa per i lavoratori, o nella pausa mensa a fine turno, o nel cancellare un sindacato che non è d'accordo (ed ha la maggioranza degli iscritti) dalle decisioni aziendali per sempre?
    Credi sia giusto limitare il diritto di sciopero sancito dalla costituzione?
    Credi che sia giusto indire un referendum con la pistola puntata alla tempia? Per me quando una va a votare vorrei che fosse libero di scegliere!
    Credi sia giusto che dalla politica nessuno abbia detto una parola contro questo italo canadese che per decenni, lui e chi prima di lui, ha avuto aiuti statali come nessun'altra azienda italiana e ora si permette di fare questi ricatti???
    Credi che magari il vero motivo di questo accordo non risieda totalmente nell'aumento della produttività della FIAT, ma che ci sia un piano nazionale maggiore e che ai politici fa tanto comodo (senza perdere voti)???
    Poi, per chiudere ricordiamoci sempre che se abbiamo un lavoro in cui abbiamo dei diritti veri (malattie pagate, ferie, premi produzione, pause) è solo grazie a chi col e nel sindacato ha lottato (rimettendoci soldi e salute) per avere una condizione lavorativa migliore.
    Ricordiamoci che in questo paese si stanno firmando accordi nazionali senza una legge di rappresentanza ed escludendo il più grande sindacato italiano (firmano le minoranze e il contratto vale per tutti!!!)
    Ricordiamoci che a Mirafiori la FIOM si era presentata con delle proposte per aumentare la produttività, come richiesto dal mercato, ma che non sono state nemmeno prese in considerazione...........chissa perchè!!!
    Scusate ma quando sento attaccare il sindacato così in modo qualunquista un ci vedo più!!!

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  3. No non ci credo, ma credo alle lacrime di chi era davanti al cancello nei giorni prima della votazione e credo nella necessità dello stipendio per pagare il mutuo, credo che un'azienza in perdita chiude e che meglio lavorare peggio che non lavorare. Credo che di situazioni simili sono state vissuti in tantissime altre parti e nessuno ha detto nulla (esempio Maserati). Credo che ancora una volta il sindacato abbia fatto politica e non gli interessi del lavoratore. Cosa ha ottenuto?!?

    Strano perchè c'eri anche te alla GKN quando ci federe votare per "forza" un Si al rinnovo di contratto nazionale chiedendo 10€ di aumento quando i chimici avevano appena ottenuto 70€... già c'era D'Alema al governo e quindi non si poteva fare niente...

    Non attacco il sindacato a caso, attacco il sindacato che fa politica.. nel mio mondo "surreale, ma bello" le due cose sarebbe notevolmente distinte.

    PS: scusate ma quando si difende a spada tratta il sindacato non ci vedo più!!

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  4. ci sarebbero 1000 cose da scrivere però credo che tutto il discorso si possa chiudere con una frase di questo post :

    "In un paese con Uomini e Donne dalle lettere maiuscole si riaprirebbe la trattativa, si cercherebbe di capire, si penserebbe ad un nuovo dialogo ed a nuove forme di collaborazione."
    Aggiungo che non verrebbe nemmeno permesso il ricatto....
    per me si ritorna sempre lì è un Paese non governato da troppi anni e composto anche da italiani, siamo il popolo penso più strano nell'universo, se ci mettiamo in testa di fare una cosa bene siamo i MEGLIO di tutti, il problema è metterselo in testa.....

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  5. Ste contro-corrente forse in questo blog, perchè in giro c'è solo un "lingua in bocca con Marchionne" da parte di tutti. Da ReSilvio al PD. Dai giornali alle TV. Chi sta contro è un utopista/sognatore.
    Anche io sono in parte deluso dall'atteggiamento di buona parte del sindacato per buona parte degli anni, ma la FIOM su questa partita ha fatto il ruolo che le competeva. E' arrivato un imprenditore che ha detto "queste regole non mi piacciono se volete i miei soldi le regole si cambiano a gusto mio, chi ci sta ci sta". Il sindacato dei lavoratori, per come vedo io il suo ruolo, doveva solo dire quello che ha detto la FIOM. Non difendo il sindacato a spada tratta per partito preso, ma lo difendo totalmente su questo caso. Occuparsi di politica vuol dire occuparsi della "cosa pubblica", cosa diversa i partiti. Su questo concordo. Un errore è sempre un errore qualsiasi sia il suo colore "partitico". Cosa diversa la politica nel senso alto del termine. E qui in questo periodo di politica e di "governo" nel senso di scelte, decisioni, tutele ed altro non c'è niente (come dice Andre).
    Io sono sincero. Con la pistola alla tempia e con una situazione diversa dalla mia attuale e quindi con figli, mutui ed altro non so cosa avrei votato. Sono sincero. Il punto è che non si può far votare qualcuno un democratico referendum se a monte di democratico non c'è niente dato che un ricatto non può mai avere questo aggettivo. Come può un governo (di qualsiasi colore) ed un'opposizione (di qualsiasi colore) non vedere questa abnormità? Prima di Pomigliano le limitazioni erano state dichiarate come "una tantum" come caso speciale non ripetibile...rieccoci....
    E' vero che non lavorare è peggio che lavorare male....ma per quanto? Se si prende questa discesa i lavori usuranti senza tutela saranno sempre più usuranti ed i lavoratori quanto potranno reggere? Non è così (ancora?) ma anche per gli schiavi c'era un'alternativa: la schiavitù o la morte...non per questo la condizione di schiavi era "auspicabile"....

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  6. Dunque, rispondiamo punto per punto:
    - quando il sindacato fece firmare (io non me lo ricordo sinceramente) l'accordo che dici solo perchè c'era al governo d'alema (per me potrebbe andare a farselo stroncare sia chiaro) beh ha sbagliato, ma nel caso specifico di Pomigliano/mirafiori la FIOM è l'unica che non ha ceduto ad un ricatto, magari con l'appoggio della politica (tutta) avrebbe potuto fare qualcosa, magari con una lagge sulla rappresentanza pure. Invece è stata lasciata sola ed esclusa per sempre dalla rappresentanza in FIAT.
    - Se in altri casi nessuno ha detto nulla, beh semplicemente ha sbagliato
    - Ti ripeto che la partita in gioco è ben più alta e ci coinvolge tutti, non solo i lavoratori FIAT (che godono della mia stima perchè anch'io non so cosa avrei fatto al posto loro...........a Pomigliano due contro sono stati licenziati! Poi reintegrati dopo la sentenza)
    - Mi dici quali errori ha fatto la FIOM in questo caso? La Camusso (CIGL) ha più volte invocato un incontro con mister canada, si sono presentati al tavolo con delle proposte concrete per migliorare la produttività così come richiesto da mister canada(ignorate), stessa cosa nel rinnovo del CCNL dei metalmeccanici. Dove è che ha fatto politica, nel senso che intendi te, in questo caso?
    - Come dice enzo, credo che in un paese normale se vinci col 54% sia giusto sentire anche quelli che hanno perso e non escludere definitivamente il loro sindacato dall'azienda, così sembra tanto una forzatura per farlo fuori
    - La fiat va male per colpa di quei lavoratori che si approfittano di malattie, pause ecc??? Son d'accordo che sia questa una situazione da sistemare, ma non colpendo tutti i lavoratori (non solo fiat) mettendoli sotto ricatto.

    Ragazzi ripeto, non dimentichiamoci che se abbiamo un lavoro a tempo indeterminato con determinate regole, protezioni e sicurezze è merito del sindacato (tutto). Poi il sindacato ha le sue colpe ed ha fatto i suoi sbagli (le pensioni dei nostri genitori che ci pesano sul groppone per esempio) ma in questo caso (e nel rinnovo nazionale del CCNL) come si fa a non essere d'accordo con FIOM ed esserlo invece con FIM e UILM???
    Poi sulla politica non commento, ho perso ogni speranza e sto parlando della sinistra

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  7. Ah dimenticavo:
    ricordiamoci che stiamo parlando della FIAT, l'azienda italiana che non ha eguali negli aiuti di stato, quindi magari la politica si poteva anche fare sentire un attimino

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  8. sulla politica italiana in generale credo sia superfluo anche solo parlarne

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  9. Tanto per ribadire la buona volontà della CGIL contro quella non proprio limpida degli altri sindacati:
    "MILANO - Tentativo — fallito — di riavvicinamento sul fronte sindacale. Dopo il referendum di Mirafiori, la Cgil di Susanna Camusso ha scritto alla Cisl di Raffaele Bonanni e alla Uil di Luigi Angeletti.

    LA MISSIVA - Nella lettera, una proposta su rappresentanza e democrazia sindacale, più la disponibilità a un incontro per far partire il confronto e la discussione. Ma, dalla Cisl, è arrivato un no: il sindacato di Bonanni ha bocciato una proposta che, si legge nella nota di risposta, «sembra più mirata alla soluzione di un problema interno di organizzazione che a trovare una base proficua per un accordo interconfederale, di cui la Cisl conferma la opportunità ed urgenza». Al centro del «no», il capitolo con cui la Cgil chiede di alzare sopra il 51% la maggioranza necessaria per rendere valida la firma di un accordo sindacale nelle vertenze più calde."

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