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giovedì 2 giugno 2011

Rivista che "pesa" come un bel libro...

Finito oggi di leggerlo, vi consiglio l'acquisto di Micromega, l'ultimo numero (quello di Maggio) intitolato "Crimini d'establishment". La riscoperta di questa rivista e la scoperta della nuova rivista di Emergency ha un pò rallentato la lettura di libri ma per ora "il gioco vale la candela". I due precedenti numeri di Micromega erano dedicati al Berlusconismo e Fascismo e presentavano un lungo elenco di "belle penne" che fotografavano la situazione dell'Italia attuale tracciando parallelismi inquietanti tra lo stato attuale dell'italica democrazia e la considerazione di una nuova dimensione del termine fascismo. Argomenti non certo leggeri ma che catturavano l'attenzione per quella voglia di non lasciarsi andare ad un potere che ormai imperversa e deborda in ogni campo.
In questo numero invece l'attualità viene analizzata da dodici giallisti (da Camilleri a Vichi, da Lucarelli a Macchiavelli tanto per citarne alcuni) con dodici racconti inediti che "TRA PALCO E REALTA'" di un romanzo giallo fotografano i tanti misteri di questo nostro Paese, troppo spesso incastrato tra politica corrotta, servizi segreti troppo misteriosamente vicini a mondi malavitosi, donne in bilico tra lavori precari e gravidanze indesiderate, vicende di attualità che sono più "comiche" di una divertente commedia.
La capacità di scrittura dei migliori giallisti italiani compie il resto ed ecco che più che una rivista bimensile ti trovi immerso in un vero e proprio giallo fatto sì di racconti separati e diversi l'uno dall'altro ma legati insieme da un unico filo conduttore che non può che interessare: la nostra società.
BIGNAMI: quattordici euro per una rivista cominciano ad essere tanti, ma un numero "speciale" come questo va considerato come un vero e proprio libro ed allora il prezzo può essere considerato spendibile! Lo consiglio a chi piace il giallo ed a chi non vuol abbassare lo sguardo.

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