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domenica 25 dicembre 2011

Ciao Giorgio

Natale porta un dono amaro. La scomparsa di Giorgio Bocca. Grande scrittore e grande giornalista, di quella generazione di grandi che comprendeva Biagi e Montanelli. Ma soprattutto Partigiano, nel senso più completo del termine, di quelli cioè che si mettono in gioco per avere un futuro migliore e per consegnarlo a chi li seguirà nel tempo. 
Proprio con questa definizione lo saluta oggi Saviano, prendendolo a modello di insegnamento per la forza di dire le cose esattamente come stanno, denunciandole anche a costo di passare per disfattista o "anti-italiano(meridionale)". Leggendo i suoi articoli e ascoltando le sue parole "VIENE SU IL VELENO" per un'analisi schietta e sincera di quella che è la realtà italiana. Nel ricordo di Travaglio emergono i pensieri di Bocca di quasi due anni fa, ma che in un Paese così avvolticciolato su se stesso come il nostro è l'esatta fotografia attuale. Uomo dalla schiena dritta e dallo sguardo interessato alla limpidezza del possibile futuro è ricordato oggi per la sua coerenza e la sua ferrea aderenza ai suoi ideali anche dagli stessi che nella vita "hanno fatto poi altro" alla prova dei fatti. Sguardo acuto sul presente e memoria lucida del passato ha rappresentato la voce saggia di molti periodi difficili e di tante vicende oscure, sempre invocando per il giornalismo ed i giornalisti il primo e principale obbligo: dire la verità, di qualsiasi colore fosse, qualsiasi odore avesse e qualunque sfumatura e conseguenza potesse portare. Nello spirito partigiano di combattere per il giusto.
Mi piace ricordarlo con una sua frase su cos'è un partigiano che mi pare splendida:
"Ciò che può compiere un partigiano è differente da quello che può compiere un soldato di un reparto. Chi crea è diverso da chi esegue, chi fa volontariamente una cosa è differente da chi vi è costretto, chi persegue un ideale costruttivo non è uguale a chi soddisfa un precetto legale. Nel secondo potrà esistere volontà e determinazione, ma difficilmente entusiasmo."
BIGNAMI: ciao Giorgio, antifascista, partigiano ed esempio di rettitudine....

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