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domenica 18 marzo 2012

Uno splendido sabato

Un meraviglioso sabato. Giornata speciale, da calendario, bel risveglio, pranzo spettacoloso e l'emozione di un grande evento. 
Dopo tanti anni la partita dell'anno riprendeva il suo valore. Magari da provinciale, magari da "piccola" squadra, ma sentita/voluta/intensamente aspettata. La settimana dello #juvemerda era filata via tra i ricordi delle gesta di squadre anche più scarse di questa ma che in quella partita davano tutto. Ricordi di mille torti subiti (ed oggi certi tizi che hanno vinto con doping e favori arbitrali si lamentano anche) e di mille battaglie aspettate e spesso vinte. Ricordi di quel gol di Fuser che prima bacia il palo e poi ci fa saltare in aria, Baggino con la sciarpa raccattata dopo il rigore rifiutato, il Bati che sale in cielo e ci esalta, il treazero di Malesani. Ma anche le varie vene tappate per la coppa Uefa e lo scudetto che gridano ancora vendetta. Tutto questo come carica per un sabato finalmente che caricava un ambiente scorato e scoraggiato. Il ritrovo anticipato, il gruppo al gran completo e le mille perle di un'attesa fantastica, uno dei pre-partita più divertenti e belli che memoria ricordi. 
BobMarley, il leone Simba, il pescatore del Tonno Nostromo, "nì bosco 'un tu ci puoi andare", le facce scandalizzate di passanti evidentemente astemi, le mille funzioni dell'iphone ("ma che l'I messo a fuoco" la più comprensibile), le mille battute, lo #juvemerda che imperversa su twitter grazie alla passione di tutti e del Cioppi RTttatore di eccellenza, il kahlua nel bicchiere di plastica del montenegro, il montenegro alla spina/quello gassato/quello dì Coppè, quelli che con la barba sembrano cinghiali, "no no prendi la tre" "Accidenti alla tre che un prende da nessuna parte", il ritorno del duo "ce l'hai due posti, ma che posti di merda", guarda che unnè il cappello di manuel ma l'è la tuta, occhio alla coreografia, "ma icchè c'è la crisi anche nelle coreografie", quanto manca?, prestami il sacchetto dì coppè, vai si parte speriamo di reggerla tutta.
E poi entrano in campo undici merde in maglia d'ordinanza bianconera ed undici splendide maglie viola con dentro undici ridicoli buffoni, allenati da un altrettanto buffone, comprati da un altrettanto buffone, gestiti da una dirigenza di buffoni e presieduta da proprietari buffoni. Tanto per chiarire che è tutto da condannare.
Della partita vorrei non dire niente perchè potrei prendere condanne per vent'anni e non mi pare il caso e perchè mi piacerebbe pensarla davvero come Benedetto Ferrara nel suo post su Facebook
Diciamo che eccetto la pedata di quel ridicolobuffone con la maglia numero 7, mi fa schifo anche nominarlo, nessuno dà una pedata o fa un'entrata che sia una. Non c'è grinta, non c'è voglia, non c'è niente. Annientati nella partita che doveva essere del riscatto. "Che ti volevi aspettare da gente così?" Niente, è vero. Bisogna aspettarsi una disfatta. Ed è arrivata. Ora però basta. Basta "date una mano a questa squadra" o cose simili, che ognuno si prenda quello che merita. Contestazione fino a maggio perchè sinceramente del "diamo una mano per far 40 punti" mi è venuto a noia. Ora voglio che questi simpatici giocatori&resto della baracca che ci hanno regalato "QUESTA MERDA INTORNO" ad una splendida serata di vigilia/attesa/speranza si prendano tutto quello che meritano: fischi ed insulti fino a maggio.
Ed allora per me questo splendido sabato si interrompe alle 20.45, il resto è una parentesi ridicola, troppo ridicola che non deve rovinare la splendida giornata.
BIGNAMI: tutti a casa a maggio, anche a costo di rimetterci qualche buon giocatore. Aria nuova da tutte le finestre. Ora basta.

2 commenti:

  1. Teniamoci il ricordo dello splendido prepartita e basta! P.s. D'ora in poi mi toccherà farmi la barba tutte le mattine, a meno che non decida di andare ni'bosco!

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  2. Sbarbati vai che l'è meglio!!! :-))

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