Kiave di lettura n° 13 |
Confronto impensabile perchè da sempre ReSilvio fugge quando si parla di confronti, figuriamoci quando il confronto glielo propone chi non può essere accondiscendente con le bugie che è avvezzo a raccontare. Ed invece questa mirabolante campagna elettorale ci regala anche la disponibilità del Re a confrontarsi con chi non ha avuto remore e dubbi nell'esiliare dalla Rai.
Prima di dire la mia sulla serata mi sento di dover fare una premessa. Per come la penso io, uno come il Re già dovrebbe ricevere in generale poca attenzione visto la plastica ed il vuoto che porta in giro nei suoi programmi politici (e non solo lì....), la poca attenzione poi dovrebbe diventare nulla se dopo venti anni di presenza dannosa nella politica italiana intende candidarsi di nuovo.
In qualsiasi paese normale, anzi civile, un personaggio come il Re che ha governato otto degli ultimi dieci anni producendo il dramma che ha prodotto non sarebbe intervistato nemmeno per i pareri sportivi, nel nostro Belpaese invece le televisioni di tutte le reti se lo contendono per il suo ridicolo e patetico show. Quindi da questo punto di vista (il mio, piccolo e modesto) Santoro sbaglia come tutti gli altri a dare visibilità e proporre il palcoscenico di una trasmissione come la sua ad un tizio come il Re.
A questa premessa ne aggiungo un'altra, poi ho finito, ve lo giuro :-) .
Ritengo le trasmissioni di Santoro da sempre molto interessanti, costruite bene a livello giornalistico e tra le poche di vero "approfondimento" ed inchiesta; il suo stile di conduzione e gestione della trasmissione invece non sempre mi entusiasma, lo trovo molto spesso troppo personale e con un confronto che scivola a volte nello show anche quando non dovrebbe, detto questo ho una grandissima stima della sua professionalità e lo ritengo tra i migliori e più preparati su piazza.
Detto questo credo di avere della trasmissione di ieri un parere abbastanza diverso da quelli che vedo circolare sui social network, nei giornali o in generale nei commenti sul web. Credo che la trasmissione di ieri abbia messo il Re in braghe di tela varie volte, su vari argomenti e costringendolo spesso al "mi sarò sbagliato", "non intendevo quello" o simile.
Leggo di una "troppa leggerezza" della trasmissione nell'affondare nelle domande cruciali ma non sono d'accordo; posso concordare sul fatto che il giornalismo e le domande troppe volte hanno lasciato lo spazio allo show del Re e dei suoi modi con Santoro che si è portato (per me) colpevolmente troppe volte al suo livello ma sulla poca incisività della trasmissione "A DIRE DI NO CHE SON TUTTE FAVOLE" quelle proposte dal Re non sono per niente d'accordo.
Credo che superata la posizione "nemmeno dovevano invitarlo" (che condivido) poi bisogna analizzare domande e risposte per vedere se davvero sono state così leggere, cercando anche di considerarle in base alla loro attendibilità. Bisogna anche cominciare a chiedere agli italiani di usare quel decino di cervello che in questi anni hanno tenuto ben al riposo andandolo a votare per venti anni, altrimenti ogni trasmissione/domanda/risposta/inchiesta è inutile se al suo sorriso, alla sua autodefinizione di essere un supereroe ed alle sue promesse di bengodi la gente abbocca, spegne il cervello e decide di mettere quella "X".
Andando a memoria, sono molti gli elementi che sono stati esplicitati nella trasmissione di ieri e che non possono che far considerare oggettivamente impresentabile il Re, so bene che non erano necessari per il giudizio visto che già erano palesi, ma per giudicare l'incisività della trasmissione...tant'è.....
Provando ad elencarli:
- con le domande e l'inchiesta di Giulia Innocenzi il Re si è rimangiato il fatto che fosse stata la Banca Centrale Tedesca la causa della vendita imponente dei titoli di stato italiani del 2011 e del conseguente picco dello spread e successiva congiura per farlo dimettere
- con carte alla mano Luisella Costamagna ha smentito che il PDL fosse contro l'introduzione dell'IMU anche per la prima casa, tanto da non averne fatto parola al suo inserimento anzi avendo elogiato Monti per le misure necessarie attuate
- è stato sbugiardato da Santoro e Travaglio sul giudizio che lo stesso Re ha dato nel tempo del Governo Monti, prima necessario ed in linea con le sue politiche poi causa di tutti i mali, tanto che il Re si è rifugiato in un "lo abbiamo sostenuto finchè non ha cominciato ad essere influenzato dalla CGIL e dalla sinistra", tesi credibile come quella di un rapimento marziano
- con la riproposizione del video dove diceva che la crisi era inesistente solo pochi giorni prima delle sue dimissioni, ha candidamente confermato che l'Italia all'epoca del suo Governo non era in crisi perchè "i ristoranti erano pieni" e bla bla bla
- con l'intervento di Travaglio relativo ai pagamenti di svariate ragazze coinvolte nel suo processo ha risposto che lui è generoso a differenza degli invidiosi uomini comunisti e che non ci trova nessun problema se una ragazza da lui aiutata per anni poi viene candidata e da allora non riceve più il suo sostegno
- con le parti delle interviste di Tremonti e Brunetta sul suo governo e su quello di Monti è emerso palese che tutti nel suo partito dicono tutto ed il contrario di tutto e le sue risposte sono state dello stile "sono stati mal interpretati" o "non è così grave" o "io non la penso così"
- con i video sulle sputtananti figure nei g8 o simili gli è stato ricordato quale parere avevano di lui a livello internazionale, cosa da lui smentita con il solito "sono tutti amici miei ed a me si ispirano".
- con richiesta di approfondimenti sulle sue considerazioni economiche è venuto fuori che l'economia sommersa nella sua considerazione è fisiologica e la benvenuta e con essa la mafia non c'entra niente
- insistendo sul punto specifico, a domanda sulla candidabilità di Dell'Utri ha risposto più o meno così "valuterà il partito ma non vedo cosa ci sia in contrario, è un persona perbene dato che è cattolico ed ha dei figli"
- con continue domande sui fatti e richieste di approfondimento e chiarimenti, il Re si è così inalberato da dare in escandescenze contro "i poteri comunisti", contro il Santoro "da Zelig" e "da scuole serali" o contro il Travaglio "diffamatore abituale" e "genio del male"
- con il suo secondo intervento (da applausi) Travaglio ha in pratica messo alle corde il Re che non ha trovato altro di meglio da fare che il guitto di periferia con una lettera basata sul paragone condanne civili per una giornalista=processi, condanne, leggi ad personam per un presidente del consiglio
Tutto sommato non mi sembra che ci siano andati così leggeri, certo se poi alla fine passa solo la scenetta comica e nessuno si sofferma su cosa è stato tirato fuori non c'è speranza.....ma quella è tragicamente un'altra storia e riguarda il cervello e la coscienza degli italiani e non la leggerezza delle domande di un programma televisivo.
leggetelo ed ascoltatelo bene, proprio sicuri che non sia sufficiente anche solo questo "pezzo" per inginocchiare il Re?
Il fatto è che tutti avremmo voluto vederlo uscire di lì, con le lacrime agli occhi, la vergogna addosso, e con la promessa di andare a passare gli ultimi anni della sua vita in qualche sua villa da qualche parte!
RispondiEliminaPurtroppo non è stato così... sembravano quasi vecchi amici, costretti a darsi contro, in un clima, tutto sommato, surrealmente amichevole!
Anche io ho quella speranza ma credo che gli unici a poterlo ridurre così sono gli italiani votandolo in due: lui stesso e fede. Non mi è piaciuto nemmeno il portare tutto in show quasi "da commedia", ma gli elementi di valutazione la trasmissione li ha dati...
EliminaPs comunque due o tre domande di romulo non sarebbero disgarbate...show per show...
:-)