Sommario

mercoledì 12 febbraio 2014

Sogni di martedì sera

Dai Poetici "SOGNI DI ROCK AND ROLL" siamo passati ieri sera ai Viola sogni di martedì sera. Era fondamentale la partita di ieri per tanti motivi: per un posto in Europa già conquistato praticamente a febbraio, per la possibilità di andarci a giocare un trofeo per la prima volta nell'era Della Valle ma soprattutto per il meritato riscatto di una città intera e la giusta soddisfazione per una proprietà che tra errori e grandi scelte ha comunque riportato Firenze ad accendersi per la sua passione (da 10)
I sogni di martedì sera sono proseguiti con un gol che il 23 nemmeno nei sogni ripeterà e con una partita che ha visto dalla nostra anche la sorte. Bisogna ammetterlo, oltre un Neto in serata di grazia, la fortuna ci ha dato una mano negando all'Udinese quel gol che per gioco e partita avrebbe invece meritato. Ce la giochiamo, con un mirto in più nel motore "se poi si vince, vi tocca prenderlo tutte le partite" che fa quasi pensare al "sarà grave se si perde?", ma si vede che abbiamo una fottuta paura del peso di questo match. Nel tennis si chiama "il braccino del vincitore" che viene di solito sul set(match)point, a noi a pochi passi da uno degli obiettivi della stagione, oltre al sentire la partita un grande peso ce l'hanno anche le assenze che pesano parecchio dato i nomi degli assenti (Borja, Mario e Pepito non sono proprio tre riserve). Giochiamo un buon inizio che ci porta al gol del vantaggio poi, quasi come se mancasse poco alla fine, ci chiudiamo a difesa del gol e becchiamo l'ondata friulana: gol mangiato, miracolo di Neto, palo, occasione. Sembriamo in balia delle onde ma non affoghiamo e tiriamo la testa fuori per gli ultimi minuti del primo tempo e per trovare un eurogol di Cuadrado nella ripresa. Nonostante il 2-0 però l'Udinese è sempre a portata di beffa, perchè con un gol ci manderebbe ai supplementari, e quasi riesce a metterla in pratica alla fine quando ancora Neto ed un Nico Lopez in versione splendida (per noi) non vanno oltre il grandissimo spavento che ci fanno prendere. La partita finisce e Firenze può esplodere, perdonando una partita fatta di più sofferenze che sorrisi che invece adesso si aprono per il traguardo raggiunto. Siamo in finale, di nuovo dopo una vita. Avevamo sfiorato quella di Coppa Uefa con Prandelli e con lo stesso avevamo raggiunto delle qualificazioni Champions sul filo di lana che sembravano trofei vinti (per chi non ricordasse perfettamente i rigori contro i Rangers in coppa Uefa o le qualificazioni in Champions con rovesciata di Osvaldo consiglio un testo completo al riguardo), adesso ci siamo di nuovo.
Non sarà facile, visto che chiunque troveremo sarà giocarcela in trasferta (se sarà Roma) o in neutro ostile (se sarà Napoli che porterà più tifosi giocoforza), che sarà comunque contro una squadra in questo momento più avanti di noi in classifica, che arriverà dopo un lungo periodo di partite importanti di campionato e si spera anche di europa, che non sapremo se tutti i lungodegenti saranno presente ed al meglio delle forze.
Ma sono preoccupazioni che affronteremo più avanti, adesso Firenze si gode il ritorno a qualcosa di grande e la soddisfazione di essere considerata finalista. AVANTI VIOLA, orgogliosi di questi colori.  
Semifinale - Ritorno - Coppa Italia
GOAL: Pasqual; Cuadrado
Neto 8 
Il migliore, ci salva nel primo e nel secondo tempo. Le parate all'ultimo minuto lo rendono l'eroe della serata.
Diakite 5,5
In calo rispetto alle precedenti apparizioni, soffre la spinta friulana
Gonzalo 6+
Un pò appannato e meno scintillante del solito, comunque positivo
Savic 6,5
Il più puntuale della difesa, peccato per l'infortunio
Cuadrado 7-
Non sembra la solita "lambretta" viola ma trova un eurogol che ci mette più tranquilli e nel finale ci fa respirare con le sue sgroppate. Il meno per quel giallo inutile che gli farà saltare la finale.
Aquilani 6 
Rientra e non gioca al meglio ma nel secondo tempo preziosa la sua presenza in mezzo
Pizarro 7+
Rischia, ma è il suo modo di giocare. Prende la squadra per mano nei momenti che contano e i due gol partono da sue aperture da applausi.
Mati Fernandez 6,5
Lavoro oscuro ma prezioso
Pasqual 6,5
Trova un gran gol ma poi, pur dando tutto, soffre tutta la partita con chiunque passi dalla sua parte.
Joaquin 7
Preziosissimo nelle ripartenze e nel lavoro di far salire la squadra.
Matri 5,5
La più brutta partita da quando è arrivato
Matos 5,5
Non entra in partita
Compper 6
Si fa trovare pronto nell'emergenza cambio
Vargas sv
All. Montella 7
Non la Viola più scintillante ma quella che ottiene una finale. Assenze pesanti e la paura di sbagliare hanno condizionato ma l'obiettivo è raggiunto.

3 commenti:

  1. Da wa:
    Le pagelle mi piacciono parecchio. Forse qualcosina in più al Pek, ieri vera anima della viola
    Roby

    RispondiElimina
  2. Da wa:
    Ti sei scordato il: "Ma se uno c'ha piacere a dirlo"
    Matteo

    RispondiElimina