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venerdì 26 dicembre 2014

Un Nesbo sempre in crescendo

Kiave di lettura n° 115

Il rapporto con alcuni autori può essere definito la classica ancora di salvezza, un porto sicuro di lettura per i momenti in cui per vari motivi non hai "VOGLIA DI BLUFFARE" o di rischiare ma ti serve una carta sicura. Nesbo, puntata dopo puntata, si dimostra sempre più un autore di questo tipo ed in ogni libro aggiunge un pò di sicurezza a questa convinzione.
JO NESBO - "La stella del diavolo" - Piemme
E' diventato quasi un appuntamento fisso ormai il libro estivo di Jo Nesbo. E quello dell'agosto scorso è stato un appuntamento particolarmente riuscito. E' da allora che ho "nella penna" il post su questo libro, ma per un motivo o per l'altro ho rinviato la scrittura vera e propria e la relativa pubblicazione. 
Harry Hole risale dalle tenebre in cui di nuovo era finito, assomigliando sempre più allo spirito autodistruttivo "per tre anni aveva cercato di catturare quell'ombra, ma non era riuscito neppure in quello" ma anche vincente/pieno di sorrisi grigi di McLain in Die Hard "perchè l'acqua, la vigliaccheria e la cupidigia cercano sempre il punto più basso come anche il desiderio". I suoi metodi ed i suoi pensieri "cadere è meglio di bruciare", l'intrecciarsi di una nuova e di una vecchia storia portano l'attenzione di chi legge a non calare mai, anzi ad essere sempre sollecitata ed accentuata.
Nuove avventure e vecchi ritorni fanno avvicinare Harry Hole ad un nuovo caso dove, come spesso accade, l'apparenza ed il primo giudizio ingannano "quando un piano è accordato alla perfezione il suono non è buono. Non è che sia sbagliato ma perde un pò di colore, di senso del vero." ma lo spirito investigativo "prima di riuscire a decifrare il codice vero, dobbiamo conoscere la risposta alla domanda perchè" e la capacità di farsi domande di Hole "il tempo non era qualcosa che passava, era qualcosa che arrivava" riescono ad andare oltre, pur contornato dai suoi dubbi "Per un uomo non c'è niente di più afrodisiaco di una donna che non è innamorata di lui" e dalle sue piste e strade mai chiuse "Rakel si mise a ridere, una risata dolce, morbida come la sua pelle ed i suoi baci". Un caso particolarmente ostico, un percorso particolarmente accidentato, niente però di più avvincente per chi deve leggere e seguire. Di nuovo un colpo ben assestato per lo scrittore norvegese. Non la prima puntata di Nesbo e sicuramente non l'ultima, ma per ora quella di maggior successo sul mio personale "tabellino", tanto da meritare quasi il 5 su 5 nella rubrica dei libri letti (4,5). Alla prossima Harry Hole....

2 commenti:

  1. "...Willy Barly aveva gli stessi occhi tristi, lo stesso sorriso rassegnato di suo padre. Il sorriso di un uomo che guarda indietro, perché è lì che c'è quello che lo fa sorridere."
    Voto: 8. Vamos...
    Caifamp

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    Risposte
    1. Come si dirà vamos in norvegese?
      Grande caifamp

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