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sabato 16 gennaio 2016

Meno subito ed espulsa

Kiave di lettura n° 166

Rispetto alla Kiave di lettura di una settimana fa, la situazione si è sviluppata, progredendo nella produzione di acre e contribuendo sempre più alla scarsa attrazione che nell'ultimo periodo la politica riesce a suscitare in me. Con ritardo rispetto all'aumentare degli elementi in campo, il M5S ha chiesto un passo indietro al sindaco di Quarto cosa che Rosa Capuozzo non ha in nessuna maniera preso in considerazione. Così, la vicenda è scivolata velocemente verso la stessa cosa accaduta all'assessore De Robbio precedentemente (il cui pesante coinvolgimento è la vera "pietra dello scandalo") e con una comunicazione dall'oggetto "QUESTA QUA E' PER TE" gli è stata recapitata l'espulsione dal Movimento.
Per i giorni questo fatto è stato sotto le luci attente dell'opinione pubblica, clamorosamente diventata svizzera e ligia come non si ricorda, e il Movimento ha cercato di spiegare mettendo insieme aspetti "positivi" ed altri meno da applausi. Ma la sostanza è stata quella che per essere al di sopra di ogni sospetto e per la mancata denuncia i provvedimenti sono stati presi e salati, cosa totalmente nuova per la politica italiana dove per colpe e condanne molto più gravi i provvedimenti non sono neanche stati pensati. 
Provvedimenti sotto forma di richiesta di dimissioni chieste a gran voce sin da subito dalle forze politiche avversarie, che hanno riscoperto il senso dell'essere al di sopra di ogni sospetto, tanto da mobilitare europarlamentari, per poi, una volta richieste anche dal Movimento dire "la sindaco non dovrebbe dimettersi" per bocca dell'esponente massimo e col turbo(Renzi). 
La critica è quella di averla espulsa e lasciata sola contro la Camorra, cosa onestamente evitabile dalla stessa sindaca se, seguendo regolamento ed ideali anche da lei "sottoscritti" si fosse dimessa al momento giusto, facendo la lotta con il Movimento con un ruolo diverso. Ma questo è stato sorvolato in fretta per spostare l'obiettivo su chi non ha controllato adeguatamente. Certamente, come ho scritto più volte e non più tardi dell'ultimo post, la modalità di scelta dei candidati è da migliorare così come i metodi di gestione degli stessi, ma non capisco tutta questa guerra ai "leader" visto che hanno agito e nettamente. Hanno messo la faccia, chiedendo la pubblicazione di tutte le intercettazioni a differenza di attacchi a magistratura e voglia di "bavagli" e spiegando, motivando e mettendo in circolo le prove a disposizione. Non era "comunicativamente" il massimo la diretta online dei tre impacciati portavoce? Si, forse, ma dobbiamo ricordarci chi era particolarmente bravo nel "comunicare" o lo lasciamo al suo cerone ed alla sua calza?
In molti sono convinti che la "verginità" del Movimento è andata a farsi benedire; certamente è stato un caso che ha fatto discutere, ha mostrato difetti e crepe, ha fatto "lavorare" su questioni che non avrebbero mai voluto affrontare in prima persona ma il "chiudere" la vicenda chiedendo le dimissioni di chi ancora è definita parte lesa perchè "si deve essere più che esemplari e dare segni di discontinuità" dicendo che l'esempio vale più della poltrona mi pare un buon modo. In modo confusionario ed in ritardo? Può darsi. Dovranno mantenerlo sempre questo proposito e non è detto che accada? Sì, certo, hanno mostrato lacune ed andranno valutati caso per caso, sempre che ci sia la voglia ed il personale disinteresse generale non abbia la meglio, sperando che i miglioramenti possibili si mettano in atto.
Intanto però chi li critica, quando si è trovato al loro posto, ha chiuso la situazione con la candidatura/conferma/promozione dei propri esponenti chiacchierati e/o condannati....tanto per tenerlo bene a memoria comune.

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