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mercoledì 17 febbraio 2016

Errori Cangurati

Kiave di lettura n° 171

Viste le giornate "frenetiche" in quel del Senato provo a buttare giù piccoli-grandi spunti su canguri, DDL Cirinnà e dietrofront di vari generi.
Ci sono alcune premesse che mi sento di fare: l'argomento sulle unioni civili per me non è affatto delicato o da prendere con "se" o con "ma", secondo me è folle, ingiusto e bieco che in questo Paese ci siano ancora  persone discriminate con minori diritti rispetto ad altri. Punto ed a capo.
Non conosco ogni articolo del DDL Cirinnà ed ogni conseguenza normativa/legale ma sentire che le obiezioni sono "in natura il matrimonio può essere solo tra uomo e donna" o "il bambino ha bisogno di un babbo ed un mamma, soluzioni diverse sono contro natura" mi fa venire "TRAFFICO NELL'ANIMA" ed agitazione pura e semplice. Ognuno è libero di pensarla come vuole, sempre vista così su tutto, se questo però non va a toccare i diritti di altri o non faccia sì che ci siano persone con diritti di serie A ed altre con diritti di serie B, perchè a quel punto non è più un'opinione.
Ecco, precisato questo, vedevo e vedo in questo decreto un netto passo in avanti (per alcuni aspetti magari non completo e per altri nettamente in ritardo visto che (aldilà del fatto che doveva essere OVVIO e LEGGE da secoli) era stato annunciato dal governo col turbo per la primavera 2015 poi per luglio 2015....). 
Queste le premesse per dire che chi non compie/ostacola/è contrario ad allargare diritti in questo ambito e campo compie una scelta sbagliata, anacronistica, arcaica e discriminante. 
Purtroppo però, l'Italia è invece un paese laico solo sulle righe di un paio di articoli della Costituzione "scritta" ma non su quella reale e/o attuata e quindi abbiamo anche assistito a manifestazioni a sostegno delle tesi "antiCirinnà" in cui all'organizzazione della stessa c'era Adinolfi, a reggere i cordoni dei miliardi di manifestanti menti elette come quelle di Gasparri/Quagliariello/Meloni e splendida compagnia "famigliante"; ecco, già il livello di cotanto familyday dovrebbe chiarire dove sta il corretto e dove il folle.
Tra ieri ed oggi si è scatenato il finimondo per quanto successo in Senato e per la decisione del Movimento Cinque Stelle di "affossare" il DDL; così almeno è riportato ovunque, peccato non sia così. 
La scelta, giusta o sbagliata che sia, è quella di non scegliere il metodo del "canguro" (termine da piangere....), non di essere contrari alla stessa. Curioso anche che venga data la definizione di affossatori di leggi a chi sta all'opposizione invece di guardare ed interrogarsi dove mancano i voti reali, cioè nello stesso governo che la legge propone. Detto questo, personalmente, ho capito il principio della scelta del Movimento così come avevo capito quello della libertà di coscienza data da Grillo una settimana fa, ma non lo condivido. Ho letto quel che ha scritto Scanzi al riguardo e mi ci sono ritrovato totalmente, specie nel "ddl Cirinnà è un cul de sac: come si muovono, si muovono male"  credo infatti sia proprio così e che "dovendo" scegliere abbiano scelto dalla parte sbagliata con anche una buona percentuale di "opportunismo politico" di mettere in difficoltà il PD, che su questo argomento proprio si poteva evitare.
Detto questo chi legge titoli e titoletti oggi si domanda: "quindi la legge non è passata per il voto contrario del Movimento Cinque Stelle?" e sentendo conferma praticamente ovunque, commenterà incazzato o contento per la cosa. 
Il punto è che alla votazione ancora non si è arrivati e che il ddl è a rischio molto più per la "libertà di coscienza" delle mille facce del PD, influenzate tremendamente dalla laicità (ahahah) del nostro vaticanPaese, che dalla "libertà di coscienza" data da Grillo al Movimento
Ma questo non può essere una scusa per questi ultimi, che in una situazione certo non facile hanno scelto tatticismo e politichese invece di un giusto provvedimento che togliesse disparità ed ingiustizie. Lo sottolineo non per tentativo di difesa del Movimento, non ne ho nessuna intenzione e loro non ne hanno certo bisogno, ma per reale preoccupazione che limitandosi all'analisi del canguro a cinque stelle si faccia un enorme torto alla fondatezza delle rivendicazioni alla base di questo disegno di legge tralasciando l'ennesima dimostrazione di arretratezza della politica/società italiana, che passa anche attraverso l'errore di valutazione dei cinquestelle ma che è da analizzare preoccupantemente ed attentamente nel livello di contrarietà esistente nel vaticanPaese. Tutto questo, ripeto, anche perchè "alla conta" dei voti quelli del Movimento Cinque Stelle sembrano più certi ed a afavore di quelli dello stesso PD dove tra correnti interne le parole più gentili scambiate in questi giorni sono "hanno rotto il cazzo" (cit). 
Non vorrei che a forza di concentrarsi sulla scelta, ripeto sbagliata, dei cinquestelle il passo del canguro lo facesse l'analisi della reale situazione a scapito di diritti e motivazioni invece sacrosante.
Vi lascio al post del sempre più modesto ed umile Scanzi, che però come spesso gli accade, fotografa alla perfezione la situazione.
Che è successo ieri in Senato? La solita mestizia, tra congiuntivi disattesi, sfoghi rancidi e un caleidoscopio di umanità avariata che mette depressione anche solo a guardarla. Quasi tutti i giornali e tivù hanno così riassunto: “I 5 Stelle bloccano le unioni civili”. E’ vero? No. E’ la narrazione che Renzi sta provando a imporre. Ieri non è saltata la legge ma il canguro, che era e resta un artificio bieco perché nega la discussione parlamentare. Fu schifoso quando il Pd lo usò vilmente per il ddl Boschi e resta concettualmente irricevibile anche se si cerca di applicarlo per velocizzare una legge “buona”. Se il ddl Cirinnà è a rischio, è perché il Pd – che lo ha proposto – ci crede così poco da dare la libertà di coscienza. Avete mai visto un partito proporre una legge e poi sperare intimamente che non passi? Io sì: il Pd. Non tutto, ovvio, ma una buona parte sì. Se il Pd ci credesse, imporrebbe il “sì” senza tanti sofismi. Altro che libertà di coscienza. E’ una legge che tutti a “sinistra” (va be’) dicono di volere, ma che effettivamente vogliono in pochi. A partire dal Pd, che infatti è sempre più diviso. Ancor più dopo ieri. Renzi proverà a dare la colpa ai 5 Stelle se la legge non passerà e se ne attribuirà unicamente il merito se passerà: il solito film. Ma la realtà è diversa. E la sua timidezza nell’attaccare le ingerenze di Bagnasco, o il suo non mettere mai il faccione su unioni civili e stepchild adoption, la dice lunga sulla sua natura smisuratamente democristiana.

Quindi tutto bene dalle parti del M5S? No. Per almeno due motivi: il primo è che il loro essere “parlamentaristi”, cioè propensi alla discussione parlamentare (anche quella più snervante e ostruzionistica), è lecito e condivisibile, ma ieri a cosa ha condotto? A ricevere gli applausi da Calderoli e Formigoni, e io se fossi applaudito da due così qualche domanda me lo porrei. Mi si dirà che “la coerenza non è merce di scambio”, e che fa parte della vita politica votare ora come la Boschi (cioè come Verdini) e ora come Gasparri (cioè come niente). Certo. Però siam sempre lì: se persegui costantemente la “iper-coerenza” senza mai adattarti al contingente, rischi di tagliarti gli zebedei per far dispetto alla moglie. E questo è tremendo, soprattutto se la moglie è Giovanardi. Il secondo motivo è che qui non si parla solo di coerenza “anti-canguro”, ma anche e soprattutto di mera tattica. Dietro il paravento del canguro, i 5 Stelle hanno (tardivamente) agito così per non urtare il loro elettorato di centro-destra e per mettere in difficoltà Renzi. Sono passati dal “la votiamo sicuro” al “la votiamo forse”. E’ evidente come siano scivolati dalla coerenza alla tattica: lecito pure questo, e il nervosismo di Renzi è per loro una vittoria, ma i 5 Stelle dovrebbero ammetterlo chiaramente. Dovrebbero dire: “Lo stiamo facendo per impantanare il Pd”. E nel dire questo, dovrebbero forse anche valutare se alla lunga questa mossa possa trasformarsi in boomerang. 

Di fatto, per i 5 Stelle, il ddl Cirinnà è un cul de sac: come si muovono, si muovono male. Se votavano il canguro, facevano un favore a Renzi (ma anche alle unioni civili). Se votavano contro il canguro, come poi è accaduto, non sporcavano la loro coerenza (ma regalavano un orgasmino ad Adinolfi). E adesso? Idem come sopra. Se votano il ddl Cirinnà urtano metà del loro elettorato, se non la votano fanno perdere al paese una grande possibilità per essere meno bigotto. Per loro una pessima situazione e per il paese una brutta sensazione: quella di vedere un Movimento giocare allo “scacchista” su un tema che dovrebbe vedere unita tutta la “buona politica” (ammesso che ne esista una “buona”). Con tutte le volte che potevate essere tattici e cinici, cari M5S, dovete farlo proprio sulla ddl Cirinnà?
P.S. Per sgombrare il campo da qualsivoglia equivoco: io, se fossi un parlamentare, voterei la Cirinnà così com’è. Senza se e senza ma.

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