Kiave di lettura n° 189 |
Leggo il titolo riguardante Papa Francesco e sembra una clamorosa apertura di quelle da far tremare i polsi e magari dire "l'era l'ora".
Poi leggo le dichiarazioni e si parla di "la Chiesa dovrebbe chiedere scusa". Dovrebbe? La Chiesa? E lui chi l'è?
Ma dire "come rappresentante massimo della Chiesa chiedo umilmente scusa" faceva schifo? Unn'era più chiaro? Già...forse troppo.
Continuo a leggere l'articolo e trovo "Si può condannare, ma non per
motivi ideologici ma di comportamento politico, una certa manifestazione
offensiva per gli altri. Ma sono cose che non c’entrano col problema: il
problema è che una persona in quella condizione che cerca Dio chi siamo noi per
giudicarla?". Ah ok. Ricapitolando quindi: se stanno nel loro, se non offendono gli altri (in che modo? facendo cosa? chi giudica il limite? siamo punto ed a capo..), se cercano Dio.....allora il buon lenzuolato si sbilancia dicendo che non devono essere giudicati. Oh, vedi, apertura clamorosa propria, svolta epocale.
Ma solo a me quel "una persona in quella condizione che cerca Dio" sembra clamorosamente simile al "io razzista? No, figurarsi ho tanti amici gay e se stanno nel loro...." oppure peggio "bisogna volergli bene come se fossero normali" ?
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