Sommario

giovedì 24 novembre 2016

Rock e Park...Magnifici...

Kiave di lettura n° 211
L'uscita datata una settimana fa del nuovo album, l'imminente ritrovo del Bar Mario ed una corsa ieri a buttare via un po' di pesantezza con in cuffia le nuove parole con la firma LL assaporando nuovi teste e nuove sonorità del mio Poeta, hanno portato la mia mente qualche mese indietro.
Come l'anno scorso infatti, il buon Luciano ha deciso anche per il 2016 di farmi uno speciale regalo. Quest'anno però non al Campovolo ormai diventato "di casa" ma un po' più a nord, in un parco di Monza nuovo per noi e per il mio Poeta. C'erano da festeggiare i 25 anni di urlando contro il cielo e l'uscita (all'epoca solo annunciata) del nuovo album, soprattutto c'era la voglia di tornare sul palco come poi dirà  lo stesso Liga sin dall'inizio. E noi potevamo farci scappare questa occasione? Certo che no.
La vicinanza con quel quattordici che quest'anno ha marcato per me i 40 ha fatto si che questa trasferta monzese avesse i contorni di un festeggiamento ed il regalo i "magnifici 7" * me l'hanno fatto davvero grosso. Insieme al resto dei magnifici del gruppo a dopo avevano già "scritto" un regalo IMMENSO, di cui spero di dimostrare di essere all'altezza. Quei sette hanno voluto strafare regalandomi due giorni semplicemente unici. Sembra ogni volta di ripetere cose già dette ma ogni volta si aggiunge qualcosa, ogni volta qualcosa si modifica e si integra, ogni volta rimango colpito e stupito da quello che questo gruppo riesce a darmi.
La solita partenza per tempo "senza furia e senza far le corse" con il solito "a te conviene Barberino, no Calenzano, un po' un po'" e regolarmente qualcuno che invece che a Barberino si ferma a Calenzano. Mentre nel viaggio si cercano imprese impossibili (realizzate..) come quella di far irritare Enry, calmo anche quando il carroattrezzi gli portava via la macchina "finisco il cappuccino e li raggiungo", ed imprese già più standard come quelle di fare colazione con la Bud, l'arrivo ci regala la solita organizzazione perfetta del Capitano che ovviamente, dopo aver deliziato il gruppo con il suo "esci qua che c'è coda si rientra alla prossima entrata dell'autostrada passando....per i campi...", ci fa trovare albergo di categoria e perlopiù servizio navetta a nostra disposizione. Ma prima c'è il rito del ritrovo in camera.
Nato a Monaco con la consegna della "magliettata" negli anni ha avuto evoluzioni varie che hanno portato a produzionii alcoliche della "birra a dopo", birra paludosa prodotta in pochi esemplari per eventi speciali da consumare rigorosamente con occhiali scuri, e poi...............
Poi arriva il carico. Quello speciale quello che porta in dono la "più bella maglietta al mondo dopo quella viola col giglio", quello che ti fa mettere d'urgenza gli occhiali e dire il più banale ma profondo "non ho parole, GRAZIE". Tra l'altro anche a sorpresa visto il grande riserbo dato alla cosa.....chat comprese. Asciugato il sudore degli occhi, si può partire. Presi i contatti col driver "galga almeno la foto del biglietto tu la potevi fare a 'foco" si arriva in zona e appena preso confidenza col luogo è l'ora del rifornimento che scorre tra un "ma quanto resto c'ha dato?" "tu gl'hai fatto casino...no invece lui..." e  paure di risse scoppiate trasformate in panche volate, patatine e ghiaia.
Da lì è un rincorrersi di "si deve entrare" "una birra e si entra..." mista ad un "madonna che fila....bada c'è un albero" cani castrati, magliette che vengono ammirate da quelli che passano, deviazioni fisiologiche, code sbagliate, code invertite, biglietti cambiati, arrampicate libere per salutare da vicino la vigilanza, discese libere tra i rovi, book fotografici con il solito soggetto alla ricerca di bagni improvvisati ed arrivi nel "pit...del pit". E lì, brividi. Stessa sensazione di Campovolo II. Palco ad uno sputo e folla infinita alle spalle e sensazione clamorosa poco descrivibile a parole. Tra un "ora si ricomincia a bere" ed un "macheeessseeesceeeemo" gli stand diventano amici fraterni ed i bagni vicini fortune insperate, mentre qualcuno "alla vigliacca" approfitta degli occhiali scuri per farci sudare di nuovo gli occhi, il conto alla rovescia si avvicina al momento di toccare "lo zero".
E' abbastanza scritto che la sorpresa iniziale sia quella di partire proprio da Urlando contro il cielo ed infatti, inizio più travolgente non ci potrebbe essere. L'inizio del concerto tiene il passo alto di un inizio con un pezzo da gran finale, è "pesante" e ci ribalta, dando un ritmo clamoroso al concerto, forte così raramente. E quando tra le prime canzoni parte sogni di rock&roll scatta nella mia testa una piccola foto. Il tempo di guardarmi intorno, osservarli giusto un secondo quei magnifici sette che mi circondano, quelle luci, quelle note iniziali e mi viene un sorriso di trequarti e i brividi di quelli dal buon sapore. Scatto quella foto sfiorando la copertina di quella maglia e poi quasi come se sentissero i miei occhi, praticamente tutti si girano e parte un abbraccio di quelli indelebili al passare del tempo. Per paradosso e per le emozioni, dopo uno sputo il concerto potrebbe anche finire. Invece ovviamente va avanti, il ritmo iniziale si spezza un po' per gli inediti che non possiamo far altro che ascoltare ma che tolgono un po' di presa al concerto. La scaletta oscilla tra il ripartire ed il subire nuovi rallentamenti, con però "lettera a G" e "il giorno di ..." che mettono a dura prova la resistenza dei rayban. Il concerto sussulta con "i ragazzi sono in giro" "lambrusco e pop corn" e "balliamo sul mondo" per poi, tra un inedito e l'altro, arrivare a conclusione con il bis di "urlando contro il cielo".
Tira aria di chiusura...guardo l'orologio....troppo presto Liga, ci mandi a casa troppo presto. Ma purtroppo finisce lì. C'è il rito dell'uscita che da prima fila ci vede uscire "per san mai" incolonnati tra un "inno del corpo sciolto" ed un "gelato al cioccolato" per finire sulle "penne alla boscaiola" che evidentemente a monza non mangiano visti gli occhi scandalizzati di chi ci affianca nella coda di uscita. Trovare un panino per aspettare la navetta è impresa non da poco e rientrati alla base la corsa è a chi russa per primo ed a chi russa più forte. La serata fa scorrere i titoli di coda, facendo intravedere nel rientro del giorno dopo il giusto modo per (ri)condividere emozioni e risate ed accarezzare quella foto, quegli abbracci, quella tenuta dei rayban. Sicuro che sia stata l'ennesima tappa unica, che ne avrà prima o dopo un'altra ugualmente e diversamente speciale. Come ed anche più del nostro Poeta a cui ad otto voci non possiamo che dire "a dopo".

* Vi chiederete cosa significa quell'asterisco e cosa significa la definizione dei magnifici 7, non troppo originale, riconosco. Complicato da spiegare, molto complicato. C'è un mix di tutto, un insieme di persone ognuna "A SUO MODO E COL SUO PASSO" ma che riescono ad unirsi in qualcosa di comune e condiviso, dando al totale ognuno qualcosa di speciale con la propria firma e le proprie caratteristiche. 
Uno che da sempre è l'anima del gruppo, il cuore ed il collante e che in più ho l'onore di avere accanto da oltre vent'anni, talmente importante da essere ormai spalla, appoggio, Amico e orgoglio pur non perdendo una virgola del suo essere boccia.
Uno che da uomo con la fascia al braccio ha visto bene di farmi piangere sin dalla sera prima per portarsi avanti con il lavoro, persona di cui hai la certezza nei silenzi, nelle parole, negli abbracci(oni) "più a nord, più a sud" e nelle espressioni di non capisce la battuta.
la vera foto della giornata -
GRAZIE ANDRE
Una che da "ultima arrivata" riesce a sorprendere per il suo essere speciale ogni volta di più, per il suo esserci sempre e comunque, punto tanto certo quanto prezioso capace per di più di coordinare ed organizzare anche un gruppo "alternativo" come il nostro.
Uno che ha snaturato la sua indole impulsiva ed immediata per far cementare pianopiano un'amicizia adesso imprenscidibile e certa, forte come il nodo di una fascia giapponese, con il quale c'è una fiducia così totale che ormai la regola "ci pensi te al mio biglietto" è un po' come era correre sulla fascia quando il pallone era tra i suoi piedi, non buttavi mai via il fiato, la palla arrivava sempre.
Uno che da completamento naturale del mio essere solo Neu oltre a completare le frasi prima di me, mi ha regalato una gioia immensa essendo in quei posti in prima fila, lui poco avvezzo ai concerti ed invece il primo a saltare, a "fare il giro", ad inforcare gli occhiali e tenerli tutta la sera solo perchè "i tuoi 40 unsiposson perdere".
Uno che ogni volta fa km su km solo per abbracciarti, per farsi prendere in giro, per assaggiare le penne alla boscaiola e rendere ancora più magico un gruppo già speciale ed alla fine quello dei km è il regalo minore che ci e ti fa pur essendo già infinito perchè quello che porta pesa più di tutti i km sommati ed ammonticchiati.
Uno che porta sempre la giusta chiave di lettura, la giusta battuta, la giusta e precisa presenza, che è partito una domenica per bere una birra al pub e alla sola frase "manchi solo te" ha visto bene di pagare il biglietto come la prima alla scala in prima fila e per non farsi mancare nulla ha messo il carico di prenderci sottobraccio uno per uno preconcerto e farci piangere uno alla volta, a tradimento.

Ecco, questi sono stati i "magnifici 7" che mi hanno portato in giro sulla magica giostra del LigaRockPark lo scorso settembre a Monza.

2 commenti:

  1. E poi c'è uno che è un esempio di vita da ammirare e seguire che sa far sentire la sua presenza discreta sempre che ti fa emozionare e non ti fa sentire mai solo, uno che con le sue parole ti riporta allessenza di quello per qui vale la pena vivere. Una persona unica di un valore inestimabile. Grazie Amico.

    RispondiElimina
  2. Se tutto ciò esiste è grazie al "magnifico ottavo" che ha scritto questo post, lui che ha il merito di farsi volere bene da tutti, forse perchè è proprio lui il primo a farci sentire il suo affetto, a proteggere e coltivare questa bellissima e preziosissima amicizia che lega tutti quanti noi, e che ci fa vivere sempre delle indimenticabili emozioni...
    Grazie Kappaviola!!!

    RispondiElimina