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mercoledì 28 dicembre 2016

Appuntamento fisso...

Kiave di lettura n° 215
Dopo un po' di assenza da questi "schermi", torna a farsi vivo Jo Nesbo ed il suo Harry Hole. Nuova puntata della serie, dal titolo:
JO NESBO - "Il leopardo" - Einaudi
Come detto anche anno scorso, la presenza di Harry Hole è una costante nelle mie vacanze estive. Pur pubblicando ora il post, anche la lettura di questo libro è avvenuta sotto l'ombrellone, per potergli dare il giusto e maggior spazio che le vicende "nesbiane" meritano.
Si parte come sempre da casi di omicidi efferati che spingono la polizia norvegese a (ri)contattare l'unico in grado di venire a capo dei killer seriali che da novità stanno diventando frequenti nella fredda Oslo. Ovviamente quell'unico è Harry Hole, che impegnato a placare il suo "TRAFFICO NELL'ANIMA" è rintanato dall'altro capo del mondo. La bella "esca" femminile di nome Kaja riesce nell'intento di scovarlo e far accendare il suo interesse al caso, mischiando vari aspetti di interesse, personali "che totale idiozia chiedersi a chi somigliasse lei. Sapeva a chi somigliava. Somigliava a Rakel. Somigliavano tutte a Rakel" e generali “L’ingiustizia è come il clima. Se non riesci a sopportarla devi andare a vivere altrove. L’ingiustizia non è un pezzo dell’ingranaggio. È l’ingranaggio stesso.”. I soliti fantasmi si annidano in Harry e la degenza in ospedale del padre non fa altro che accentuare pensieri e vuoti d'animo "impariamo con una tale maledetta lentezza che quando ci rendiamo conto di come stanno le cose è troppo tardi" che non gli impediscono però di avere la stessa marcia in più di tutti i precedenti "capitoli" della sua storia investigativa.
Tra colpi di scena e finali che sembrano arrivare a metà libro ed altro non sono che una banale inversione ad U della storia che invece riparte più veloce di prima, il libro come sempre tiene attaccato il lettore dall'inizio alla fine. Anche quando la storia sembra rallentare o perdersi nei meandri di indagini o troppo complicate o dalla soluzione imminente, la penna di Nesbo riesce a riportare ben viva l'attenzione di chi legge con l'inserimento di un colpo a sorpresa, di un nuovo personaggio o della vera sfumatura di una storia a cui aveva in precedenza lasciato i margini del dubbio.
Alcool, indagini "si ricorda meglio una persona che dorme perchè non ti guarda a sua volta e la puoi osservare indisturbato", fughe, delusioni "ti ho creduto veramente, Kaja. Perciò non mi resta che congratularmi per l'incarico portato felicemente a termine. Indugiò nell'ingresso, nel vuoto silenzioso che seguì lo schianto, la quiete improvvisa, il non essere, il piacevole nulla.", riabilitazioni e rivalutazioni, tradimenti "forse così per te è stato più facile tradirmi. Sapendo che ti avevo usata", indagini, inseguimenti, amori "Rakel c'è sempre stata vero? Si Rakel c'è sempre stata", sospettati e veri assassini seriali sono i consueti ingredienti di un thriller giallo arrivato all'ennesima nuova puntata senza però per questo perdere nessuno dei suoi sapori più gustosi.
BIGNAMI: nuovo successo per Nesbo e nuovo libro da inserire nel mio katalogo con particolare orgoglio e con un bel 4 stelle piene ed abbondanti su cinque come valutazione. Alla prossima Harry. 

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