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venerdì 2 dicembre 2016

Riforma? NO grazie

Kiave di lettura n° 212
Domenica, aldilà dell'imperdibile sfida col Palermo, arriva il giorno del referendum, ed è proprio il caso di dire....finalmente.
Non tanto per la spasmodica voglia di correre alle urne per mettere la "X" su una delle due caselle, ma per il poter dire, "menomale così l'abbozzano". La campagna di questi mesi ha toccato una vetta ed un tono generale "ESAGERATO PROPRIO IMPOSSIBILE" e parlo sia della fazione del SI sia di quella del NO. Rarissimi i casi in cui i contenuti sono emersi, quasi inesistenti i veri e proprio confronti.
E' stato tutto un "voi del NO siete un'accozzaglia" contro "la vera accozzaglia è quella che vota SI", "te voti come Gasparri" "te voti come Verdini", "a te ti puzza i piedi" "a te il fiato", "te volevi la riforma mille anni fa ma ora voti no" "te non hai mai voluto una riforma del genere ed ora ne sei promotore", "specchio" "specchio riflesso"
Per non parlare poi della corsa all'accaparrarsi testimonial di eccezione, solo di facciata e non di sostanza, a favore di una o dell'altra parte come se il fatto che Zingaretti o la Ferilli votino si o no sia "il punto". Ed almeno loro due sono testimonial vivi, visto che a Fo e Veronesi c'è stata la rincorsa anche una volta defunti. Poi siamo passati ad insulti di varia natura e vario genere per concludere il giro con i votanti all'estero, dove però onestamente la parte da padrone l'ha fatta chi, in barba alle segnalazioni di poca chiarezza e regolarità dei votanti da parte di soggetti terzi come gli ambasciatori all'estero, si è preoccupato solo di prendersi il vantaggio dell'invio della scheda di propaganda ai componenti l'elenco, leggi Renzi&staff ancora non si è capito se come Governo o come staff PD. Il tutto nell'imbarazzante ed imbarazzato silenzio del Presidente della Repubblica che aveva evidentemente altro a cui pensare, tipo farsi intervistare da Scalfari e "farsi sfuggire" il SI alla riforma. Intanto su questo tema delle votazioni all'estero, pare che i voti siano stati circa un milione e mezzo e visti sia i dubbi sulla regolarità della votazione da parte di soggetti terzi (ambasciatori appunto) che i possibili/probabili risultati "vicini" la cosa, leggi conseguenze di questo voto, potrebbe non chiudersi lunedì. Non urlo al complotto, né dico che chi lo fa ha solo paura di perdere, dico solo che sarebbe l'ennesimo motivo per disamorarsi (ulteriormente) della cosa pubblica.
L'asilo Mariuccia in confronto può essere considerato un simposio di scienziati. Di questa campagna referendaria non sentirò per niente la mancanza, sensazione abbastanza comune a quella di "insopportabilità" che ormai da diverso tempo mi provoca la politica in genere.
Detto questo, ovviamente andrò a votare e del mio voto sono sicuro, e solo per voi....eccolo in anteprima nazionale:
Voto convintamente "NO" perché dopo essermi informato (per le mie capacità e le mie conoscenze) ritengo la riforma sbagliata, non produttiva e per alcuni punti anche dannosa. Il mio voto non mira a mandare a casa Renzi, non credo sia questo lo strumento e l'occasione, ed anzi penso che in caso di vittoria del NO non dovrebbe neanche dimettersi. Ho delle riforme costituzionali un'interpretazione diversa della bagarre governativa che si è innescata per la personalizzazione del referendum del presidente del consiglio, imitato e seguito su questo piano dal comitato "no". In pochi sono rimasti sul "merito", cosa invece che per me era e resta fondamentale. Basandomi su quello non vedo nessun beneficio dalla riforma. Ah no, mi correggo. L'abolizione di un'inutile organo elefantiaco come il CNEL sarebbe un beneficio, senza se e senza ma. Ma i benefici in termini economici, tre milioni a fronte dei venti sbandierati secondo dati ufficiali, sono nettamente inferiori di quelli sbandierati e la sua vitalità operativa era ormai "chiusa" da tempo, se mai fosse stata aperta. E comunque poi, per farlo, bisognava toccare 47 articoli della Costituzione? Un filino cara come abolizione. Altri benefici?
Taglio dei costi della politica? Cifre ufficiali parlano di risparmi minimali rispetto ai bilanci dello Stato (qualcosa di più di una cinquantina di milioni) e che potrebbero essere ottenuti con altre "riforme" o con semplici impegnative, tipo la restituzione di soldi pubblici ottenuti dai partiti per il finanziamento che un altro referendum aveva abrogato, la diminuzione di stipendi parlamentari e relativi rimborsi, politiche aggressive contro la corruzione e l'evasione.
I processi decisionali sarebbero semplificati e velocizzati? Ancora non è dato sapere con certezza la competenza del Senato su alcuni argomenti, ma anche ammesso (e non concesso) che non si creerebbero i conflitti di competenza (che invece molti costituzionalisti vedono all'orizzonte), il problema dei processi decisionali è davvero la velocità? E se sì, a rallentarli finora è stata la Costituzione o una classe politica oscena? Se 8 provvedimenti su 10 non hanno rallentato per il pingpong fra Camera e Senato (che sembra alla base della scelta della riforma) di che stiamo parlando? I dati dell'approvazione delle leggi e del "cosiddetto palleggio" fra Camere è pubblico, basta dargli un'occhiata e si scopre che è residuale. E comunque esempi di veloci approvazioni di leggi davvero "a cuore" agli abitanti/maggioranza del Parlamento ne abbiamo diverse (dall'approvazione finale al finanziamento ai partiti senza verifiche di bilancio, la legge Fornero, il lodo Alfano...).
L'economia ripartirà perché finalmente il paese inizierà il percorso di riforme? Ma scusate ma quando si è trattato di approvare "pareggio in bilancio in Costituzione", job act, riforma Fornero, legge Salva Italia di Monti che sono passate come elementi indispensabili per far ripartire mondo economico, ci sono state delle difficoltà dovute dai tempi e modi previsti dalla Costituzione oppure sono andate in porto tutte senza intoppi e singhiozzi? 
Finalmente si passa ad una sola Camera? Ma di che stiamo parlando? Il Senato resta ed avrà voce in capitoli su molti argomenti, tali da poter anche "bloccare" determinati provvedimenti. Ma comunque se dava così noia, non bastava toglierlo il Senato? Con la riforma si passa ad un accrocchio di sindaci e consiglieri regionali, nominati non si sa da chi e non si sa come che faranno un lavoro di senatore part-time a Roma. Scusate, ma se io voto Mario Rossi sindaco della mia città perché deve farlo dividendosi con il ruolo di senatore? E se lo valuto adatto a gestire la mia realtà territoriale, in automatico è adatto anche a gestire quella nazionale? Chi lo stabilisce? Perchè, aldilà dei finti facsimile circolati in questi giorni, non si sa come verranno scelti i magnifici (....) 100 che comporranno il nuovo Senato e lo testimonia il fatto che non ci si sarebbe inventati un facsimile solo per la propaganda comunicativa altrimenti.
Finalmente avremo maggiore stabilità di Governo? Perché, gli avvicendamenti che si sono succeduti sono stati causati dai percorsi costitutivi? Oppure per manovre politiche di correnti e controcorrenti? E soprattutto, questi non sono argomenti specifici da affrontare con una riforma elettorale? 
Non credo che sia a rischio la democrazia con il SI, ma credo che un Senato di 100 lavoratori part/time nominati in base alle scelte effettuate nelle stanze che "contano" sia un brutto accrocchio, credo che riformare 47 articoli della Costituzione per avere un risparmio di spesa grazie all'abolizione del CNEL ed ad una diminuzione di senatori sia un pretesto, credo che il problema non sia nei tempi di approvazione delle leggi (e nel non reale in termini sostanziali pingpong tra Camera e Senato) ma nel reale interesse politico di farne di buone, credo che l'economia ripartirà non per una riforma sulla Costituzione ma quando finalmente scelte politiche ed economiche saranno "di livello", credo che i tagli ai costi della politica si possano fare in cinque minuti, ben più sostanziosi e con ben altre strade che non una riforma costituzionale, credo che accettare di perdere la possibilità di votare il Senato per un risparmio del genere sia controproducente e dannoso, credo che sia un riforma sbagliata. Per questo, domenica voterò NO, convinto e sulla sostanza della riforma, lasciando forma e campagne referendarie "a te ti puzza i piedi" "a te il fiato" ai rispettivi comitati.

2 commenti:

  1. Da fb:
    Oh maremmina santa! Io per la prima volta in vita mia dico "meno male domani è sabato!" e non perchè non lavoro, magari, ma xchè almeno devono stare tutti zitti e almeno per un giorno l'abbozzano di continuare una campagna referendaria così falsa e fasulla che mi fa veramente venire il voltastomaco.. mi trovi d'accordo su tutta la linea (sono commossa) e in più ti dico che mi hai pure spiegato un po' di cose che nn avevo ben chiare.. ma nn montarti troppo ì capo, son cose che capitano una volta sola nella vita ciccio..
    Ila

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    1. "Tutta la linea?" No via....unnè possibile... :-)
      Come fo a non montarmi ì capo?!?!
      ;-)

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