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mercoledì 19 aprile 2017

#FreeGabriele

Ne avevo sentito parlare ed un po' mi ero informato su quella che è "LA SUA STORIA" o meglio quella che è la sua vera e propria (dis-)avventura. Dopo la segnalazione del mio inviato romano (che ringrazio come sempre), ho letto con più attenzione quello che Gabriele Del Grande ha realizzato, il suo impegno, il suo stile e soprattutto la vicenda che lo vede, purtroppo, protagonista-vittima in questi giorni.
Fermato dalla polizia turca al confine della Siria ormai una decina di giorni fa, solo ieri è riuscito a mettersi in contatto coi suoi parenti; purtroppo però il fermo non è dato sapere quando finirà avendo ottenuto solo la possibilità di telefonare dopo giorni di protesta. Per questo Gabriele ha iniziato ieri lo sciopero della fame chiedendo di dare visibilità al suo caso; per questo ma anche e soprattutto perchè i motivi del fermo sono oscuri a tutti, anche a lui. Forse il suo lavoro di inchiesta su migrazioni e non solo. Forse una generica "attenzione turca" ad un reporter che il mio inviatoromano ha definito "ma lui è uno vero non un cazzabubbolo".
E documentandomi un po' non posso che dargli ragione, basta vedere quanto da lui prodotto e quanto programmato. Uno di quelli con schiena dritta, voglia di conoscere e far conoscere, amante della verità e delle storie REALI, così come della voglia che esse siano diffuse. Magari i motivi del fermo sono proprio questi e questa voglia.
Anche per questo mi unisco al #freeGabriele ed al #iostoconGabriele sperando di avere presto buone notizie. So che è una goccia in mezzo al mare, ma mi va di versarla.

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