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domenica 14 luglio 2019

Corse e numeri

Kiave di lettura n° 346
Qualche giorno fa, qualcuno ha "ri-tirato fuori" dalla soffitta dei ricordi qualcosa di ben nascosto.
E magicamente, non appena è venuto fuori quello strano barattolo, si sono rincorsi ricordi di varia natura. Il primo più banale è quello che mi ha riportato a ricercare nella mia mente alcune frasi di Sogni di Tricolor:
"...pallone di spugna, terrazza stretta come un campo di serie A e io che gioco fingendomi Daniel Bertoni. La testa fa davvero strani giri, molte volte incomprensibili, e così rivedo mamma che mi dice di stare attento a giocare sul terrazzo e io che continuo a fantasticare su una corsa sulla fascia infinita, più o meno come la fantasia, viste le dimensione super ridotte della terrazza a tetto di quel palazzone dove ho trascorso la maggior parte degli anni della mia infanzia..."
Perchè proprio quel pezzo? Perchè in quelle corse in terrazza in realtà ci sono tante altre e diverse corse. Di un piccolo "lele" che inseguiva un pallone di spugna in un ingresso che adesso mi sembra stretto anche solo per camminare. Ci sono telecronache improvvisate a raccontare le azioni e le partite immaginarie. Ci sono giornate guidate prima da più vicino....poi un più dall'alto...da qualcuno che a quel "lele" quella passione per la palla, di spugna e non solo, gliel'ha trasmessa così tanto da fantasticare di alzare insieme ipotetiche coppe fatte con la sagoma di quello Sprint magicamente riemerso dalla soffitta dei ricordi. Corse vincenti, palloni sostitutivi, coppe improvvisate. E quel sorriso di quell'uomo coi baffi in ginocchio per parare i potenti tiri del piccolo lele prima di condividere la coppa ambita.
Oggi il ricordo è fortemente più presente (ma è davvero possibile?), poiché proprio oggi il calendario segna quel numero così importante da finire nella copertina dei miei Sogni ....e non poteva essere diversamente:
"...a tirare fuori "IL CONIGLIO VECCHIO COME IL TRUCCO CHE FA" stavolta non è lui ma appunto il mio personale angelo custode che dall’alto non perde un colpo. E, quasi per ringraziarlo, quando c’è stato da scegliere il numero di maglia, non potevo che puntare sul suo numero preferito, quel 14 pieno di significato che da oggi diventa il mio compagno di viaggio in questa avventura, un modo per sentirlo ancora più vicino..."
Dal basso verso l'alto, AUGURI uomo coi baffi.

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