Kiave di lettura n° 358 |
Questa Kiave di lettura aggiunge un nuovo (per questo blog ovviamente) autore allo scaffale del mio Katalogo. Sto parlando di:
JONATHAN COE - "Expo 58" - Feltrinelli
Scelta dettata da una copertina che si è fatta notare e dalla curiosità di conoscere un autore solo sfiorato in alcune circostanze ma mai letto. Il libro si ambienta in piena guerra fredda con i rapporti tra i due blocchi che ne conseguono. Si sta organizzando l'Expo di Bruxelles e quello che sarà il protagonista viene destinato, nel suo stupore, a gestire il padiglione Britannia presente all'evento. Thomas è abituato alla vita ordinaria ed un lavoro normale e si troverà nel mezzo di nuove conoscenze provenienti da varie parti del mondo e soprattutto una serie di circostanze che lo faranno rapportare con sorprese ed intrighi "...non deve indovinare, perdiana. Sto cercando di assicurarmi che lei non possa vedere dove stiamo andando. Non siamo qui per giocare agli indovinelli. Quante dita vede adesso?..."dovuti a rapporti internazionali tesi, travolgendo quindi il suo "SIAMO CHI SIAMO" ed il suo andamento regolare "...possono succedere strane cose qui se non teniamo la testa a posto...". Troverà il modo di farsi brillare gli occhi "...la sola vista gli faceva battere forte il cuore..." e di vivere più intensamente tutto quello che l'Expo gli pone davanti "...dobbiamo tutti goderci il nostro tempo qui, finché possiamo. Perché potrebbe finire da un momento all'altro e nessuno di noi può sapere quando o come...". La penna di Coe tratteggia bene la storia senza esagerare con il ritmo e con i colpi di scena, che arrivano sempre un po' alla volta e mai troppo di sorpresa. I personaggi sono descritti bene e nei loro atteggiamenti emergono tutte le loro caratteristiche e la storia, anche se in alcune pagine rallenta un po', scorre ed è piacevole da seguire. L'ironia dell'autore è leggera ma presente e in certi tratti la penna tende al profondo "...dopo allora ho sempre creduto che quando si tratta di difendere le cose che sono più preziose per te...non può esserci alcun limite a quello che sei disposto a fare..." ed al romantico "...un lungo bacio tenero, struggente...e quando poco dopo finì...gli sorrise e disse...lo vedi? non è poi così complicato dopo tutto. E' la cosa più facile del mondo...". Percorso interessante e non banale per il protagonista, con un finale che mantiene comunque positivo il giudizio generale del libro. Si esce dall'Expo con una buona sensazione e con la piacevolezza di una storia che non risente del "gelo" della guerra fredda che circonda l'ambiente del libro.
BIGNAMI: esordio positivo ed anche se in alcuni punti il racconto della storia rallenta un po', il giudizio resta ampiamente positivo: per me vale tre stelle e mezzo su cinque.
Scelta dettata da una copertina che si è fatta notare e dalla curiosità di conoscere un autore solo sfiorato in alcune circostanze ma mai letto. Il libro si ambienta in piena guerra fredda con i rapporti tra i due blocchi che ne conseguono. Si sta organizzando l'Expo di Bruxelles e quello che sarà il protagonista viene destinato, nel suo stupore, a gestire il padiglione Britannia presente all'evento. Thomas è abituato alla vita ordinaria ed un lavoro normale e si troverà nel mezzo di nuove conoscenze provenienti da varie parti del mondo e soprattutto una serie di circostanze che lo faranno rapportare con sorprese ed intrighi "...non deve indovinare, perdiana. Sto cercando di assicurarmi che lei non possa vedere dove stiamo andando. Non siamo qui per giocare agli indovinelli. Quante dita vede adesso?..."dovuti a rapporti internazionali tesi, travolgendo quindi il suo "SIAMO CHI SIAMO" ed il suo andamento regolare "...possono succedere strane cose qui se non teniamo la testa a posto...". Troverà il modo di farsi brillare gli occhi "...la sola vista gli faceva battere forte il cuore..." e di vivere più intensamente tutto quello che l'Expo gli pone davanti "...dobbiamo tutti goderci il nostro tempo qui, finché possiamo. Perché potrebbe finire da un momento all'altro e nessuno di noi può sapere quando o come...". La penna di Coe tratteggia bene la storia senza esagerare con il ritmo e con i colpi di scena, che arrivano sempre un po' alla volta e mai troppo di sorpresa. I personaggi sono descritti bene e nei loro atteggiamenti emergono tutte le loro caratteristiche e la storia, anche se in alcune pagine rallenta un po', scorre ed è piacevole da seguire. L'ironia dell'autore è leggera ma presente e in certi tratti la penna tende al profondo "...dopo allora ho sempre creduto che quando si tratta di difendere le cose che sono più preziose per te...non può esserci alcun limite a quello che sei disposto a fare..." ed al romantico "...un lungo bacio tenero, struggente...e quando poco dopo finì...gli sorrise e disse...lo vedi? non è poi così complicato dopo tutto. E' la cosa più facile del mondo...". Percorso interessante e non banale per il protagonista, con un finale che mantiene comunque positivo il giudizio generale del libro. Si esce dall'Expo con una buona sensazione e con la piacevolezza di una storia che non risente del "gelo" della guerra fredda che circonda l'ambiente del libro.
BIGNAMI: esordio positivo ed anche se in alcuni punti il racconto della storia rallenta un po', il giudizio resta ampiamente positivo: per me vale tre stelle e mezzo su cinque.
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