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mercoledì 27 gennaio 2021

Nebbia e memoria

Dopo quel viaggio di due anni fa (raccontato qui e qui) il giorno della memoria arriva ancora di più come un cazzotto nello stomaco. Ritornano a pelle quelle sensazioni di un pomeriggio pieno di nebbia trascorso tra Auschwitz e Birkenau. Quelle emozioni mescolate tra "VITA MORTE E MIRACOLI" che hanno lasciato il passo alla tragedia. Quella pioggia che non ha coperto nemmeno per un'istante quella triste magia che tutto avvolgeva in quei momenti.
...un paesaggio che adesso ha abbandonato stanze ed oggetti e lascia libero l'occhio nell'immensità di uno spazio aperto. Immenso, come l'orrore. Come i brividi, che "sono nel vento" che leggero si alza. Come le sensazioni di relatività e di totalità che si alternano fino a mescolarsi. Tutto è relativo e totale in quel momento. Tu sei relativo, quello che senti è totale. La nebbia continua a fare il suo lavoro. E ti avvolge. Stretta quanto serve....
Da quel pomeriggio è come se quella nebbia scendesse di nuovo dentro di me ogni volta che questo argomento viene affrontato sperando di riuscire sempre a NON dimenticare nemmeno per un'istante quelle tante sensazioni ed immagini che hanno rappresentato la scenografia e l'anima profonda di quella giornata. "L'indifferenza è più colpevole della violenza stessa. E' l'apatia morale di chi si volta dall'altra parte" dice Liliana Segre. Ecco anche per questo ho voluto provare a scrivere queste poche righe.
Per non essere indifferente. Per ricordare. La nebbia e quelle emozioni. 

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