#KdL - KIAVE di LETTURA n° 566 |
Di nuovo.
Di nuovo un finale noto a tutti.
Di nuovo evidente che sarebbe stata solo una questione di ore e/o giorni.
Di nuovo una trama orridamente conosciuta.
Di nuovo speranze che erano di cuore e sentite ma che non potevano purtroppo albergare in percorsi concreti.
Di nuovo un vigliacco mostro.
Di nuovo una vita finita atrocemente presto.
Di nuovo una donna vittima di un'atrocità, atrocemente diventata abitudine.
Di nuovo - anche - una famiglia distrutta di dolore.
Di nuovo "IL GIORNO DI DOLORE" per una ragazza "colpevole" di aver incontrato sulla propria strada la schifosa sensazione di possesso di un piccolo essere definito uomo.
Di nuovo il "difendiamo le nostre figlie" e non il "educhiamo i nostri figli".
Di nuovo sensazione di un loop infinito che nessuno evidentemente vuole interrompere davvero.
Di nuovo il numero di vittime da aggiornare.
Di nuovo la voglia di urlare.
Di nuovo il riflettore che si spegne per la risoluzione (ovvia dal primo istante) del caso.
Di nuovo l'atroce sequenza di nomi femminili che verranno accantonati fino al prossimo.
Di nuovo la voglia di urlare.
Di nuovo un sorriso che si potrà vedere solo in foto del passato.
Di nuovo un post pieno di schifo e privo di parole.
Di nuovo.
Ciao Giulia.
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