Sommario

sabato 2 dicembre 2023

Almeno è di spessore....

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 568

"Beh dai, puoi condividere o meno le sue opinioni, ma almeno lui a livello di spessore/competenza/serietà...".
Di solito questa frase apre più o meno all'Apocalisse. Relativa eh, ma nei fatti l'effetto è proprio quello. Tutte le volte che negli anni ho sentito pronunciare questa frase ho tremato. Primo perché declinata per persone di cui non solo le opinioni erano oggettivamente improponibili ma anche tutto il resto. Secondo perché in un tentativo più o meno indiretto di smentire l'ottimismo della frase iniziale il protagonista o la protagonista dell'affermazione sono riusciti sempre a far rimangiare il briciolo di fiducia mostrata da chi in quella frase credeva.
Partendo da molto lontano: Vittorio Sgarbi. Ed io tutt'ora impazzisco ogni volta che sento qualcuno che commenta "eh, sarà anche insopportabile ma come spiega l'arte lui...almeno porta un po' di cultura....". Eh già, un critico coi fiocchi. Certo io non ci capisco niente d'arte e quindi non mi permetto di giudicare il suo livello di conoscenze nel campo. Ma davvero avete sentito parlare Sgarbi di recente di arte? E per recente intendo da quando è, ahimè, diventato famoso? E soprattutto "TUTTA QUESTA BELLEZZA SENZA NAVIGATORE" di cui pare sia tenutario, l'avete mai sentita oggetto di riconoscimenti di un certo livello, se si escludono i commenti fatti con lo stampino soprattutto di una stessa parte politica? Ecco a tutto questo si aggiunga, e non mi pare poca roba per un uomo che dovrebbe portare ed occuparsi di cultura, tutte le sceneggiate vergognose di cui si è reso protagonista negli anni: morti augurate, offese di genere, epiteti a donne a lui ostili, farse in Parlamento (quando si degna di esserci) con necessità di portarlo via con la forza, liti con anche uso fisico ed aggressivo degli scontri. Come se non bastasse. Assenteismo appunto rispetto ai propri ruoli istituzionali, gestione non esattamente trasparente delle sue attività da conferenziere o simile, l'essere completamente "non pervenuta" l'efficacia della sua attività nei vari ruoli affastellati in questi anni. "Si può non essere d'accordo con lui ma come competenza...". Eh già.
L'esempio di Sgarbi non è ovviamente il solo, ed in politica spesso viene usata questa definizione per inquadrare un avversario di cui si vuole in qualche modo incensare o elevare il rango. E' stato così ad esempio per l'attuale Ministro della Difesa Guido Crosetto che negli anni precedenti al suo incarico attuale ha avuto da sempre questo biglietto da visita. Quello culturalmente pronto, quello di una certa statura (non solo fisica), quello obiettivo, quello con cui è possibile ragionare pur non condividendo. E come primo passo, da "lobbista" del settore armi, il suddetto ha accettato il ministero delle armi dopo aver smentito ogni possibilità al riguardo. E mentre in questi mesi ha gestito (chissà con quale inclinazione...) l'intervento ed il posizionamento del nostro Paese nelle due guerre in corso, in questi giorni ha visto bene di interessarsi di altro. Di giustizia. E con quale importante apporto? Attaccando direttamente la magistratura e parlando di incontri della stessa miranti a far cadere il governo. Tradotto in linguaggio pratico, accusandola di un golpe
Ripeto per i disattenti. Il capo di uno dei più importanti Ministeri, dopo aver giurato sulla Costituzione, fa mettere per iscritto che è in atto un tentativo di rovesciamento della volontà popolare attraverso l'opera di magistrati non allineati. Il responsabile delle nomine dell'arma dei Carabinieri che dice ai giudici ed agli stessi carabinieri che le eventuali inchieste su esponenti politici di centro destra sarebbero e saranno da lui considerate esclusivamente frutto di un piano criminoso studiato a tavolino. Il tutto, ovviamente, senza prendere il coraggio di fare una regolare e concreta denuncia ma solo mettendo in giro la voce e buttando questo quintale di materiale poco profumato su uno dei poteri del nostro ordinamento. In pieno stile berlusconiano e proprio come il suo predecessore ricevendo dai propri sodali applausi a scena aperta e da una parte di fintamente rivali attenzione alle parole ed interesse alle argomentazioni, come se ce ne fossero mai state.
E questo è quello con cui "si può non essere d'accordo ma a livello di spessore politico....".
Sarà. A me è sembrato più o meno la stessa argomentazione di Pupo che recentemente ha denunciato, sempre in un'intervista ad un giornale, che Giorgio Napolitano gli ha scippato la vittoria del Festival di Sanremo nel 2010. Sì sì avete letto bene. 
Ecco. Pensateci. Stesso mezzo: dichiarazioni ad un cronista che evidentemente è il mezzo che, per i reati, ha sostituito la denuncia alla magistratura. Stessa ipotesi: il complotto e l'intervento dal sapore di golpe. Stesso livello di credibilità, autorevolezza e coraggio.
Probabilmente anche Pupo è uno di quelli con cui si può non avere le stesse opinioni ma a cui va riconosciuto lo spessore. Magari anche lui punta al ministero della Difesa. O degli Interni. O magari chissà, anche più in alto. Sempre che i golpe dei magistrati od eventuali interventi di Mattarella glielo renderanno possibile.

Nessun commento:

Posta un commento