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sabato 21 settembre 2024

Ciao Luigi

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 609

Ci sono persone che rappresentano un po' degli elementi certi. Quelli che in qualche modo hai imparato a conoscere molto tempo fa e che stando lì, nel tuo percorso, ti hanno trasmesso qualcosa. Con i loro difetti e con i loro spigoli ma anche con un bagaglio infinito di elementi da cui imparare.
Luigi Bulleri è stato il primo presidente di ANPAS da me conosciuto e quello che ha rappresentato uno dei protagonisti del mio ingresso in un mondo che da ventiquattro anni "frequento" a vario titolo.
Conoscere un poco alla volta la sua storia, ha rappresentato un elemento di chiarezza su cosa e "CHI SIAMO STATI" in varie categorie. I suoi percorsi hanno infatti intrecciato il lavoro nei campi e quello da sindacalista, il ruolo di parlamentare e quello di sindaco, l'incarico di presidente di associazione e quello di un ente nazionale, l'attività di coordinatore di enti di volontario e di il presidente di circolo, la gratificazione di innovatore e di scrittore. Dal 2000 in poi, in molte di queste sue strade, ho avuto la possibilità di incrociarlo/ascoltarlo ed è stato sempre un grande privilegio. Ne ho apprezzato la determinazione ed il suo essere diretto, anche (e forse soprattutto) quando risultava polemico e "difficile". Non sempre infatti è stato facile entrare in sintonia con i suoi modi e con le sue modalità di lavoro: da subito peró si percepiva la sua schiettezza sinomino di “semplicità” e con il tempo ho imparato a leggere meglio il suo modo di fare e di essere. Quel che invece è sempre stato certo ed evidente era la percezione del suo spessore. 
Oggi ho ascoltato con attenzione gli interventi di chi davvero lo ha "vissuto" bene, ed in tutti ho percepito ammirazione concreta per la sua determinazione, il suo impegno e la sua costante voglia di "fare politica". Non solo partitica, parlamentare o istituzionale. Ma anche e soprattutto sociale, di vita, di associazionismo e di visione. Strade numerose e varie ma tutte con un'unica bussola rappresentata dal "fare per la comunità e per gli altri" come ha sottolineato un'emozionata Livia Turco che non ha voluto far mancare oggi il suo personale ricordo e saluto. Non solo. L'intervento prezioso e commosso di Vanessa, di cui colpevolmente non ricordo il cognome, una giovane volontaria del circolo Arci di Pisa, ne ha messo in evidenza, oltre all'umanità e la dedizione, la capacità di attrarre e coinvolgere generazioni lontane dalla sua. Probabilmente il migliore dei passaggi di testimone possibile, capacità già mostrata in ognuna delle sue esperienze di vita. 
Tra le sue ultime passioni, quella di lasciare traccia del suo impegno attraverso tre libri che fotografano strade percorse con entusiasmo ed amore: la politica, la storia della figlia ed il mondo del volontariato. Volumi per i quali ho avuto la fortuna di avere nella prima pagina una dedica personalizzata che conserverò in modo orgoglioso.
Ciao Luigi, è stato davvero un piacere.

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