Sommario

mercoledì 30 aprile 2025

A casa Ferrara ci sono sempre pagine interessanti....

#Klibro Aprile 2025 
qui il mio intero
Katalogo
BENEDETTO FERRARA
"Il mondo a casa mia"
The dot company edition

Trovare in libreria qualcosa scritto da Benedetto Ferrara è sempre un "bel trovare". Il suo stile, che non manca mai di mischiare ironia e romanticismo, è di quelli che non lascia indifferenti: cattura e crea atmosfere piacevoli. 
Elementi che non mancano neanche in questo nuovo libro dove le trame da romanzo dei precedenti appuntamenti lasciano la scena ad una sorta di autobiografia di un portiere d'albergo. Racconti e vicende che delineano il mestiere come qualcosa di molto diverso da quanto normalmente immaginato e vissuto. "...il mio mestiere valeva più o meno come un corso all’Actors Studio..." dice il protagonista Alberto in una sorta di presentazione del suo lavoro. Seguendo questo input l'intento è quello di calare il lettore nei vari "spettacoli" in cui lo stesso Alberto riveste il ruolo di attore protagonista. L'asse portante del libro sono gli aneddoti dello stesso, ai quali ovviamente si affiancano i diversi "cast" che vicenda dopo vicenda si susseguono nelle pagine del libro e che vanno dai clienti di varia tipologia e natura ai collaboratori ugualmente dalle diverse sfaccettature. Il tutto senza mai dimenticare il giusto richiamo agli aspetti di vita con tutte le sue sfaccettature: lavoro, amore, amicizia, incontri
E' ovvio che con una trama fatta di episodi e di vicende il vero plus sta nel modo in cui questi vengono raccontati e nel colore che viene scelto per dipingere le pagine, ed in questo Benedetto è maestro. Dalla fotografia nitida ma non eccessiva dei personaggi descritti, alla rappresentazione dei luoghi e delle situazioni in modo coinvolgente. 
Come raccontato durante una delle sue presentazioni, l'idea del libro nasce da una sua cena con amici - da anni attivi nel settore - e dai loro relativi racconti di vita vissuta. Impostando il libro in un misto tra intervista, racconto e monologo riesce a declinare le pagine nel modo più interessante per il lettore, oscillando tra percorsi di vita in stile cinematografico e difficoltà/fatiche reali di lavoro, rendendo praticamente libro la cena a cui faceva riferimento. 
Ovviamente non c'è la tensione e/o la curiosità da romanzo ma in ogni capitolo ci si immedesima nella vicenda raccontata e nel percorso del direttore d'albergo per provare a venirne a capo, secondo il "manuale del bravo albergatore". O del provetto studente dell'Actors Studio seguendo il paragone iniziale. Come sempre l' "ATTO DI FEDE" nei suoi confronti viene ampiamente ripagato, quindi non posso altro che consigliare acquisto e lettura di "Il mondo a casa mia" di Benedetto Ferrara.

CINQUE CITAZIONI

1 - "...fin da piccolo ho compreso che la vita ha una musica che ti si appiccica addosso. Risate, urla, sirene di polizia..."
2 - "...mentre lui parla io penso. Devo trovare una soluzione. Siamo quasi dei missionari votati alla risoluzione di problemi altrui..."
3 - "...al chiuso di una stanza hai molto, forse troppo tempo per pensieri sbagliati. Se il tuo male si chiama depressione, l'idea di un luogo anonimo, che sia lussuoso, dignitoso oppure squallido, spesso, se preso da un male interiore violento, ti aiuta a sentirti così: passeggero solitario di un viaggio che vede la sua fine..."
4 - "...quante storie mi sono passate davanti. Tenere o nevrotiche, storie comunque. E alcune di queste ti restano addosso per forza. L'imprevedibilità del sentimento puro mi ha sempre tenuto vivo e sull'attenti in segno di rispetto. Davanti all'amore altrui niente puoi fare se non sorridere con gli occhi..."
5 - "...in quel caso credo di non aver nascosto la mia emozione. Di lei non sapevo tantissime cose, ma qualcosa sì. La sua era una storia piena di fatti, di rischi, di coraggio, di grandi sogni..."

Mia personale VALUTAZIONE: **** - quattro stelle su cinque

domenica 27 aprile 2025

La vittoria che serviva

Campionato - 34^
FIORENTINA - EMPOLI = 2 - 1
GOAL:
ADLI,
MANDRAGORA,
Fazzini

KAPPAPAGELLE
De Gea 6,5
Folorunsho 5,5
Pongracic 6
Pablo Marì 6 +
Ranieri 5,5
Gosens 6 +
Mandragora 7,5
Cataldi 7
Adli 7
Gudmundsson 6,5
Beltran 6 -
Richardson 5,5
Comuzzo 6 
Parisi 6
Zaniolo 6 -
Fagioli SV

All. Palladino 6,5
Al Franchi per la sfida all'Empoli. #KappaDeca Viola per la sfida di giornata.
  1. Amarcord. Partita di fine campionato con l'Empoli in lotta per la salvezza e la Viola per un piazzamento europeo sempre più difficile. La gara è in parità fino alla fine quando un rigore dubbio per l'Empoli gela il Franchi. A segnarlo è Pasqual che corre festante sotto il curvino ospiti convinto di aver regalato la salvezza alla sua nuova squadra. A fine stagione la Fiorentina non andrà in Europa ma l'Empoli clamorosamente retrocederà all'ultima giornata.
  2. Formazioni. Le assenze di Dodò e Kean (e Colpani.....) comportano l'ingresso di Beltran e Folorunsho (adattato come esterno basso) dal primo minuto. Per il resto è il solito 5-3-1-1 d'ordinanza.
  3. Primo tempo. Su un disimpegno errato di Pongracic dopo pochi minuti rischiamo subito di andare sotto ma De Gea non si fa sorprendere. Replichiamo quasi subito con un gran passaggio di Gud per Adli che col suo passo percorre il corridoio centrale e supera il portiere empolese. Ancora il francese protagonista impostando una nuova azione offensiva che poi sfocia in una splendida rovesciata di Mandragora che ci porta sul due a zero. E' solo il venticinquesimo ma sostanzialmente il tempo finisce qui.
  4. Intervallo. "Far rientrare in partita quest'Empoli è roba dura eh....per questo il secondo tempo sarà pericolosissimo....".
  5. Secondo tempo. Al solito non rientriamo troppo pronti e l'Empoli trova il modo di metterci un po' in difficoltà trovando anche un gol con Fazzini. Reagiamo e con Gud andiamo vicino a chiuderla ma poi tra stanchezze, cambi e un po' di "braccino" rischiamo nel finale su Kovalenko (sigh), due volte.
  6. Commento. Contava vincere e poco altro. Così è andata. Nel primo tempo partita non eccezionale ma in totale controllo, nella ripresa qualche sofferenza di troppo ma vittoria meritata. Tre punti presi e seconda vittoria consecutiva contro due squadre di bassa classifica che quest'anno ci hanno messo sempre in difficoltà. Rimaniamo attaccati al gruppetto di squadre che vanno dal quarto al settimo posto, elemento fondamentale per lo sprint finale.
  7. Prestazioni. Impressionante il peso specifico che giornata dopo giornata sta acquisendo Mandragora, quasi come il suo "rovesciarsi" in area di rigore. Cataldi ed Adli giocano un importante partita anche con un passo lento. Molto impreciso Ranieri e molto adattato Folorunsho. Importante la solita solidità di De Gea.
  8. Prossime tappe. Restano vivi "SEMPRE I SOGNI A DARE FORMA" alle speranze di Europa più prestigiosa. La gara contro la Roma in mezzo alle due semifinali di Conference sono il trittico che probabilmente confermeranno o volatizzeranno questi sogni.
  9. Kappa in libertà. Mandragora appena mette la fascia prende un giallo per proteste, litiga con tutti e si accascia per i crampi. "Ma quanto ca**o pesa quella fascia?!?!".
  10. "TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito. "...la guardo eh, poi non rompere eh...voglio vedere la goleada....ottimo iolaeee...non mi dire che la Roma vince davvero a Milano....bada Mandra....benissimo così, a questo punto contano solo i punti....comunque partita abbastanza da pena..."
ps. da quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account Instagram @Kappaviola (clicca qui) e votate nelle mie stories.

AGGIORNAMENTO

I votanti di Instagram hanno deciso così:

IL MIGLIORE: MANDRAGORA
Il peggiore: RANIERI - ZANIOLO

venerdì 25 aprile 2025

Liberazione

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 640

Invecchiare e non sentirne il peso. Oggi infatti compie 80 anni una signora molto bella che negli anni non ha perso un grammo del suo fascino e della sua importanza. Una donna profonda e di spessore che con la sua capacità e la sua azione fondamentale ha permesso a noi di vivere nel mondo libero in cui siamo adesso. Forza e determinazione che non potevano che essere legate ad una parola femminile: liberazione
Donne ed uomini che hanno lottato contro una dittatura ignobile per non abbassare la testa di fronte al pensiero unico di un regime folle ed autoritario. Storia nota ma purtroppo non riconosciuta da tutti e con il passare degli anni messa a forte rischio dalla volontà di tenerla il più possibile lontana dagli onori ed il giusto ricordo che merita.
La parola di quest'anno è "sobrietà". Il tentativo consueto è quello di buttarla in caciara per non fare i conti con il proprio passato. Fascista e dittatoriale. Anime nere e purtroppo anche meno nere che si spendono per premesse e distinguo "pur riconoscendo..." "eh però anche i partigiani..." con una delle ultime mode di qualcuno che ne loda l'importanza ma non può far mancare quel puntino sulle "i" tanto per "eh si sottolinea sempre la lotta ma mai la linea di demarcazione con il passato che voleva far chiudere tutto e tirare avanti...". Un po' come quando qualcuno aveva provato a cambiargli nome.
Purtroppo per loro e le loro intenzioni "I CAMPI IN APRILE PROMETTONO BENE" e la data con il 25 come elemento di riconoscimento resta scintillante di bellezza e riflessi. Quelli di una maturità acquisita ma di un'importanza mai sfiorita nel suo meraviglioso nome - ripetiamo LIBERAZIONE - e nel suo più profondo significato.
Sono state tante le manifestazioni oggi, tanti gli eventi organizzati, tanti i ricordi, tanta la voglia di trasmettere ricordi e messaggi. Credo sia fondamentale che questo desiderio resti così vivo, cercando di far costantemente onore a quella bella signora di ottant'anni. 
Tra le tante iniziative per celebrare questi ottant'anni anche quella di portare un fiore nei luoghi dove sono ricordati momenti/eventi/persone che hanno contribuito a far nascere la nostra libertà. Sono stato in alcuni di questi posti ed ho provato a rendere omaggio e dire grazie. E, senza retorica e banalità, quando ho appoggiato un minuscolo fiore su una corona che ricordava e ringraziava 13 persone che "con il loro sacrificio hanno cooperato alla liberazione della patria ed alla caduta nazista", quel piccolo fiore si è trasformato in un grande brivido.
Facciamo sì che ogni giorno il significato di LIBERAZIONE sia spolverato, lustrato, ricordato, gratificato ed applaudito, rinnovandone ogni giorno la sua bellezza.

venerdì 18 aprile 2025

Trentanove

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 639

Venerdì 18 come trentanove anni fa. Lontano ormai a livello di calendario ma clamorosamente attuale in una dicotomia che tende ad ampliarsi ogni anno in modo non arrestabile.
Che "il tempo passa" è un discorso ovvio ed un po' da anziano, ma allo stesso momento anche tremendamente vero. E più va avanti più "ruzzola via veloce" e ci sono momenti in cui te ne accorgi di più. Questo periodo è uno di quelli, oggi in particolare. Giorno che ha segnato tanti anni fa tutti gli altri che sono venuti. Da allora ad adesso. Pieraccioni ne "I laureati" dice che "i giorni indimenticabili nella vita di un uomo sono cinque o sei in tutto, il resto....fa volume"Il suo riferimento era ai giorni dalle belle sfumature ma il senso vale anche per quelli negativi, e che in tal modo ti segnano. Quel venerdì di trentanove anni fa è stato uno di questi.
Da allora non ne è passato uno di diciottoaprile che non sia stato marcato e legato a doppio nodo stretto a quel giorno. In modo più evidente rispetto agli altri 364 giorni dell'anno che comunque non sono "indifferenti" alla cosa. Ogni volta ripetendosi ed ogni volta diversificandosi per qualche aspetto o sensazione.
Oggi è stato uno di quelli. Con il solito "rito", con il solito "saluto", con il solito "ricordo più vivo". Ma anche con una sensazione nuova. Per il primo anno dopo trentanove infatti, il diciotto aprile mi faceva vedere una foto diversa. Quella determinata da quella cornice cambiata e diventata doppia. Un'immagine che qualche mese fa ho dovuto scegliere e che da quando l'ho fatto mi sembra ogni giorno più bella. Ed un po' come nei film, in una mattinata che sembrava avvolta dal grigio di una sorta di ritorno sgradito dell'inverno fatto di nuvole, aria fredda e pioggia non forte ma insistente, è come se fosse arrivato "UN ISTANTE CHE RIMANE LI' PIANTATO ETERNAMENTE" a stravolgere il tutto. L'acqua ha smesso di venire giù e qualcosa ha come fatto filtrare un'improvvisa e quindi ancora più apprezzata luce tra le nubi addensate. Di fatto cambiando la fotografia della giornata, un po' come è accaduto con quella modificata la scorsa primavera ed allo stesso modo facendomi sentire in qualche modo abbracciato in quel saluto. In quel ricordo. In quel rito. Solito ma diverso. Una foto nella foto. Così, mi son ritrovato a guardarla fissa ed ascoltarmi dire "è davvero una bella foto, sembrano davvero naturali e felici in quell'abbraccio ad incastro". E quella voce, prodotta da quella luce diversa o viceversa, è rimasta lì a scaldarmi.  Anche quando è ricominciato a piovere. Anche per tutta la passeggiata di ritorno, quando la pioggia è tornata protagonista ma non era più così grigia. Trasformandosi anche in questo caso quasi come d'incanto. 
E' un po' il tuo giorno di dolore uomo coi baffi, ma per la prima volta oggi a consolarti c'è la donna con gli occhiali. Il significato di quel trentanove non cambia, per te e per me, ma voglio credere che forse quell'abbraccio oggi la fotografia della tua giornata l'ha un po' migliorata.

giovedì 17 aprile 2025

Terza semifinale raggiunta

Conference - Quarti Ritorno
FIORENTINA - CELJE = 2 - 2
GOAL:
MANDRAGORA
Matko, Nemanic, KEAN

KAPPAPAGELLE
De Gea 6,5
Folorunsho 6
Pongracic 6 +
Comuzzo 6 -
Ranieri 5,5
Parisi 5
Mandragora 7
Cataldi 6 
Fagioli 5,5
Gudmundsson 5
Kean 7 +
Richardson SV
Gosens SV
Adli SV
Beltran SV

All. Palladino 6 - -
Per la terza semifinale di Conference in tre anni, #KappaDeca Viola in pieno stile....universitario.
  1. Amarcord. "L'Università dell'Aurora non tradisce mai. Si è perso solo contro il Tottenham quando si era forti e ci si lamentava di essere deboli. Ora invece siamo a fare la coppa del nonno e si fa i fenomeni."
  2. Formazioni. "Ci manca solo il turnover. C'hanno vent'anni e 'unpossono fare dieci partite in du'mesi? Noi si facevano in un fine settimana."
  3. Primo tempo. "Dieci minuti e poi s'è smesso, si dev'essere preso freddo appena è cominciato a piovere un po' di più."
  4. Intervallo. "Te Mandragora tulopigliavi pe'i'cu*o ed invece quest'anno segna e gioca, gioca e segna....e bene sai."
  5. Secondo tempo. "Come da copione, si piglia due gol e poi si pareggia, te l'avevo detto ma te 'untutifidi mai."
  6. Commento. "Muah. Male male oggi ma contava solo passare il turno. Certo che se in certi momenti si provasse anche a correre per esempio."
  7. Prestazioni. "Kean l'è un mostro, fenomeno anche quando sbaglia. Menomale che questi 'undovevano nemmeno tirare....e se 'uns'aveva De Gea. Mandragora da standing ovation, anche perchè a sedere con l'acqua.... Ma 'undoveva mettere Adli? Ah c'era anche Gudmundsson eh...."
  8. Prossime tappe. "Il più l'è fatto. Quelle deboli, quindi per noi impossibili, si son tutte superate. Ora cominciano quelle più forti quindi tutto in discesa. L'unico problema l'è se fossero come noi, in quel caso unno'so magari ai rigori"
  9. Previsioni. "Ora in scioltezza a Cagliari con l'agnello sullo stomaco, poi l'Empoli che deve salvarsi quindi tu lo sai....poi tu vai a Betis....io a Siviglia ci son già stato, son avanti..."
  10. Kappa in libertà. Doveva andare in modo più sciolto ed invece ci siamo complicati la vita come al solito. Il gol di Mandragora sembrava finalmente poter aprire ad una serata più rilassata ed invece un uno/due sloveno ci ha fatto vedere fantasmi e mostri. "NESSUNO IN QUEL MOMENTO VUOL CHIEDERSI" se davvero sia possibile quello che sta succedendo. Grazie al solito Kean ed un VAR millimetrico siamo subito tornati in parità ottenendo la risposta. Il Celje infatti si sgonfia definitivamente, anche se fino all'ultimo dei sei minuti di recupero la partita è rimasta in bilico. Oggettivamente un po' troppo per una sfida contro una squadra di tre/quattro categorie inferiori. Ma quel che contava era "l'arrivo" alla terza semifinale europea negli ultimi tre anni. E quello è arrivato. Adesso comincia il bello.
ps. da quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account Instagram @Kappaviola (clicca qui) e votate nelle mie stories.

AGGIORNAMENTO

I votanti di Instagram hanno deciso così:

IL MIGLIORE: KEAN
Il peggiore: PARISI - GUDMUNDSSON

domenica 13 aprile 2025

Di nuovo occasione persa

Campionato - 32^
FIORENTINA - PARMA = 0 - 0
GOAL: ---


KAPPAPAGELLE
De Gea 6,5
Dodò 6,5
Pongracic 6
Pablo Marì 5
Ranieri 5,5
Parisi 5,5
Mandragora 6 +
Cataldi 6,5
Fagioli 5,5
Gudmundsson 6 +
Kean 6 
Adli 6
Richardson 5,5
Beltran 5
Folorunsho 5
Comuzzo SV

All. Palladino 5
Per continuare la corsa europea arriva il Parma al Franchi, #KappaDeca Viola per la sfida ai ducali.
  1. Amarcord. Palla in area di rigore sotto la Fiesole, Toni si inventa un pallonetto dall'area piccola "E VA FINO IN FONDO" siglando la sua tripletta personale ed il quarto gol di giornata. Fernando Couto ha il mal di testa più feroce della storia ed il Parma è steso. Quella Viola di Prandelli continuerà il suo volo accelerando lo sprint.
  2. Formazioni. Torna la formazione titolare "da campionato". Pablo Marì compone con Pongracic e Ranieri il terzetto di centrali difensivi. Sulle fasce ci sono Dodò e Parisi mentre in cabina di regia gioca la coppia Cataldi/Mandragora con Fagioli. Davanti gli inamovibili Kean e Gud.
  3. Primo tempo. Dieci minuti di infilate del Parma dove De Gea ci mette una pezza ed un paio di cross non sfruttati ci tengono un po' con il fiato sospeso. Reazioni? Assenti. Kean che prova a ripetere lo scippo del pallone all'ultimo uomo come contro l'Atalanta è la cosa più intensa che produciamo nel primo tempo.
  4. Intervallo. "L'umido deve aver inceppato qualche meccanismo, tipo con i cassetti quando si gonfiano e poi non si muovono più bene".
  5. Secondo tempo. Iniziamo con un po' di vivacità la ripresa e Kean su un bell'assist di Mandragora spreca una bella occasione. Dodò ben lanciato da Cataldi si invola e spara su Suzuki. Sembra l'inizio di un assedio ma tranne un cross venuto male di Fagioli non troviamo mai davvero il modo di renderci pericolosi. Il Parma prova su qualche contropiede e su uno De Gea compie un intervento miracoloso ma l'attaccante parmense era in fuorigioco. Nel finale solo un tiro da fuori per loro ben parato.
  6. Commento. Noia e pioggia incessante. Un tempo senza neanche un tiro in porta, una partita senza mai la sensazione di meritare davvero la vittoria. Decisamente passi indietro nella gara che doveva essere quella dello scalino in più per la concomitanza con gli scontri diretti delle rivali ed invece è stata di nuovo un'occasione persa. L'ennesima. Peccato perché a sei gare dalla fine il rammarico è doppio.
  7. Prestazioni. Dodò, leggerino in fase difensiva e molto impreciso nei passaggi finali, è quello che ci prova di più ed in continuazione trovando anche un cross importante e l'unico tiro in porta della gara. Cataldi gioca con impegno e si sdoppia in entrambe le fasi anche non trovando sempre la posizione giusta. Pablo Marì e Ranieri zoppicano un po' troppo ed i cambi come al solito non portano granché per non dire nulla.
  8. Prossime tappe. Come prevedibile, "aumentato" il livello delle avversarie, aumentano i nostri problemi nel far nostra la gara. Considerando che le prossime due sono di pari livello (Cagliari ed Empoli), se vogliamo avere obiettivi europei dobbiamo salire questo gradino e riuscire ad essere capaci di gestire le partite anche contro quelle squadre in lotta per il vertice.....del fondo.
  9. Kappa in libertà. Ma se con il 5-3-1-1 in certe partite non riesci a trovare il bandolo della matassa, se fai dei cambi ruolo su ruolo cosa speri di migliorare, vista anche la qualità non stratosferica della panchina? E soprattutto, in casa contro una squadra più debole di te che devi battere per forza se vuoi agganciare il treno europeo, è vietato mettere tipo due punte vicine e un trequartista a sostegno o due/tre giocatori dietro la prima punta? 
  10. "TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito. "...muah, che dire....senza parole...male male con il Chelsea si farà un partitone, se son davvero più forti di noi....se si perde con loro allora son scarsi....e comunque tutte le storie del turnover son ca***te sennò oggi avrebbero dovuto volare..."
ps. da quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account Instagram @Kappaviola (clicca qui) e votate nelle mie stories.

AGGIORNAMENTO

I votanti di Instagram hanno deciso così:

IL MIGLIORE: DE GEA
Il peggiore: BELTRAN

sabato 12 aprile 2025

Ancora la prima volta a Firenze

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 638
Non avendo la penna troppo carica questa settimana, per la #KdL ho provato a recuperare qualcosa di già scritto e mi sono imbattuto su qualcosa che ho postato qualche tempo fa.
Mi è capitato infatti di aver la fortuna di partecipare con un mio racconto ad un libro "su Firenze"L'ho già scritto qui, sfruttando il mio "blogghettino" per catturare l'attenzione dei frequentatori di KappaViola. E' stato davvero un piacere ed è un racconto a cui tengo particolarmente perché unisce varie cose di me. Mi va oggi di riportare quindi di nuovo un post che lo promuoveva con alcuni commenti che mi sono arrivati da chi l'ha letto. E magari, riprendendo un post che parlava di cose scritte con soddisfazione, provare a recuperare un po' di inchiostro per la suddetta penna.

Buona (ri)lettura.

...per chi vuole portarsi un pezzetto della nostra "PICCOLA CITTA' ETERNA" nella propria lettura, vi consiglio un libro uscito qualche mese fa a cui ho avuto l'onore di "partecipare" con il mio racconto "La prima volta che Firenze si è presentata".
Un libro fatto di diciotto racconti messi insieme e dall'importante azione di raccolta e coordinamento di Giacomo Cialdi, che ha anche firmato uno dei racconti più interessanti e riusciti. Un insieme di dediche alla nostra meravigliosa città attraverso storie personali, romanzate, fantasiose, vissute. Un mix di penne diverse tra cui appunto la mia. E proprio sul mio racconto, alcune delle persone che hanno avuto voglia di acquistare il libro, mi hanno poi fatto avere il loro parere. Che mi piace ogni tanto rileggere e che mi va oggi di condividere. Per provare a darvi qualche elemento in più sul libro e sul racconto e magari convincervi all'acquisto. 
Ecco di seguito un po' di "stralci" di commenti che a seguito della lettura mi sono arrivati:

"...ho vissuto il contesto e sentito le emozioni....applausi....confessa, chi te l'ha scritto?..."
"...un modo di raccontare descrivendo emozioni in modo che il mondo possa sentire quei ricordi come se li avesse vissuti..."
"...dolcemente commovente, veramente bello..."
"....storia e personaggi che tengono così bene che meriterebbero anche una cosa più lunga perché viene voglia di saperne di più..."
"...son sicura che son sempre stati sistemati bene e continueranno ad esserlo..."
"...affettuosa nostalgia che spesso ho incontrato nel tuo modo di scrivere e non solo..."
"...letto tutto d'un fiato, posso solo dire complimenti mi hai commossa..."
"...una firma che ormai ti contraddistingue e per chi ha la fortuna di conoscere quella curva leggendoti par di averla davanti, mi c'hai portato per mano con le tue parole..."
"...ora quando passerò da quel muretto non sarà più come prima..."
"...una sorpresa, mi aspettavo tutt'altro racconto ma devo dire che questo nuovo Enzo mi è piaciuto, scorrevole, scritto molto bene ed a tratti anche emozionante..."
"...complimenti è dritto al cuore della storia, senza andare oltre con parti superflue. Così dritto che non arriva solo al cuore della storia..."
"...la qualità è di livello. La storia tiene, il sentimento è puro, l'armonia si sposa col senso pratico..."
"...molto bello il ricordo di chi ti mostra Firenze da quel punto...."

La prima volta a Firenze
"La prima volta a Firenze" è edito da Edizioni della Sera ed è acquistabile in libreria ed on line, sul sito della stessa casa editrice (clicca qui per acquistare) su librerie online (clicca qui per acquistare ad esempio su Feltrinelli) e su Amazon (clicca qui per l'acquisto).

Adesso tocca a voi e se avete voglia dopo aver letto fatemi sapere.....

giovedì 10 aprile 2025

Giusto la vittoria, hai detto poco.....

Conference - Quarti Andata
CELJE - FIORENTINA = 1 - 2
GOAL:
RANIERI, 
MANDRAGORA (R)
, Chauber (R)

KAPPAPAGELLE
De Gea 7,5
Moreno 5
Pongracic 5,5
Comuzzo 6
Ranieri 7
Folorunsho 6
Mandragora 6,5
Cataldi 6,5
Adli 5,5
Beltran 5
Zaniolo 5,5
Parisi 5,5
Richardson 6
Fagioli 5,5 
Dodò SV
Kean SV

All. Palladino 6
Siamo ai quarti dell'Europa di scorta, #KappaDeca Viola dall'università del calcio nel regno di Scandicci e quindi...tutto "a tema"  TAKKO AI' GIRO (spazio teNNico Bollins gestito).
  1. Amarcord. "L'era un dì che un'siveniva all'Aurora, icchel'era quella....svizzera....ah contro il San Gallo. C'erano ancora Sottil ed Ikonè, che te li ricordi Sottil ed Ikonè?!".
  2. Formazioni. "Ovvai Moreno a tutta fascia, Folorunsho a tutta fascia. Su e giù, bada che lavoro."
  3. Primo tempo. "Loro la fiera dell'esterno della rete, noi attaccati al nostro capitano".
  4. Intervallo. "Ma tutti quelli forti ci sono almeno in panchina vero? Quanti se ne pole mettere?!?!"
  5. Secondo tempo. "State boni state boni....tocca controllare il cronometro anche stasera....ma quanto manca?"
  6. Commento. "La serie positiva continua, anche nel catino sloveno di Celje, mica poco oh".
  7. Prestazioni. "Ah c'è anche Beltran? Bada Adli che voglia che c'ha, 'unsitiene. Moreno a tutta fascia anche no però in generale sì. Ranieri sempre tra i meglio e te tu lo critichi. Bravo Dodò bravo t'hai fatto proprio bene a fatti ammonire, una bella idea. Il tipico cecchino Mandragora."
  8. Prossime tappe. "Domenica il Parma altri tre punti facili. Poi il ritorno ed il Cagliari per il volo ed i sogni. Poi come al solito si perde con l'Empoli".
  9. Previsioni. "Il prossimo anno con la Champions ci 'vole venti euro per venire a vederla all'Università, c'è il pienone con il Celje, figurati contro il Barcellona. Parisi contro Yamal....tu rimpiangerai la Conference....tummirammenterai".
  10. Kappa in libertà. "SIAMO QUI GIA'" ai quarti e manca un paio di passi per arrivare alla fine di questa ennesima galoppata di Conference. Contro una squadra quarta in Slovenia e rivoluzionata dal mercato di gennaio e quindi con una rosa ridotta per l'Europa abbiamo rischiato di non portare a casa la vittoria. Nel finale De Gea si traveste (al solito) da SuperMan e ci salva. Primo tempo grigio ma in controllo, secondo che sembrava chiuso con il raddoppio poi invece un finale ansiogeno con due miracoli del portierone David. Contava portarla a casa e ci siamo riusciti, al ritorno dovrebbe essere relativamente non impossibile. Ma restiamo la Fiorentina ed ogni "impresa" non ci è preclusa, anche quella di rilanciare il Celje.  
ps. da quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account Instagram @Kappaviola (clicca qui) e votate nelle mie stories.

AGGIORNAMENTO

I votanti di Instagram hanno deciso così:

IL MIGLIORE: DE GEA
Il peggiore: MORENO

domenica 6 aprile 2025

Peccato

Campionato - 31^
MILAN - FIORENTINA = 2 - 2
GOAL: Thiaw (AUT) - KEAN -
Abraham, Jovic


KAPPAPAGELLE
De Gea 8 
Dodò 7
Pongracic 5,5
Pablo Marì 5
Ranieri 6
Parisi 6 +
Mandragora 5,5
Cataldi 6,5
Fagioli 7
Gudmundsson 6 +
Kean 7,5
Ndour 5,5
Beltran 6 -
Folorunsho 6
Comuzzo 6
Adli SV

All. Palladino 6 
Dopo #JuveMerda (qui) ed Atalanta (qui)  per provare a chiudere un tris di alto livello, ecco la trasferta a San Siro sponda Milan. #KappaDeca Viola anti rossonera.
  1. Amarcord. Primo anno di Montella, trasferta in quel di San Siro per provare a rimanere nelle zone alte della classifica. Giochiamo a memoria e dominiamo in lungo e largo. Siamo in vantaggio di un gol e la palla arriva al vertice sinistro dell'area di rigore. Borja controlla perfettamente il pallone, punta l'area, "ABRA CADABRA CADABRA ABRA E LA MAGIA": salta due uomini e da solo davanti ad Abbiati ci porta sullo 0 - 2. Finirà 1 - 3 con anche un gran gol di El Hamdaoui nel finale e quella squadra arriverà fino alla fine del campionato lottando per la Champions.
  2. Formazioni. Il Mister, non avendo ancora Gosens, conferma la formazione dell'ultima vittoria. Quella titolare dell'ultimo periodo con Parisi al posto dell'esterno tedesco.
  3. Primo tempo. Partenza clamorosamente sprint. In meno di dieci minuti Musa ci regala una palla velenosa in uscita, Gud la confeziona benissimo con un cross/tiro che Thiaw butta nella propria porta. Pochi minuti e Gud cambia campo trova Parisi che la tocca a Fagioli che sventaglia per Dodò cross/assist e gol di Kean solo nell'area piccola: azione bellissima. Dopo poco Gud prova da fuori ma Maignan risponde presente. Il Milan poi prende un po' campo e su un'uscita sbagliata di Marì , Abraham chiude bene un triangolo offensivo ed accorcia. Si va a scossoni con un paio di sprint di Leao pericolosi ma De Gea non è mai impegnato. Ultimi minuti molti spezzettati e spesso giocatori in terra tra scivolate e sceneggiate.
  4. Intervallo. "Se si resta in piedi tutti ed undici per più di cinque minuti si vince facile".
  5. Secondo tempo. Il Milan entra meglio di noi nella ripresa ma la prima occasione ce l'ha Kean che inizia la sua sfida con Maignan. Subiamo poi un forcing rossonero dove prima De Gea ci salva almeno tre volte poi su un'altra uscita sbagliata di Marì subiamo il gol dell'ex Jovic entrato nel primo tempo al posto del disastroso Musa. A quel punto temiamo addirittura di perderla ma il Milan ha finito la benzina. Entrambe proviamo a vincerla ed un'occasione per uno, più volte, ci andiamo vicino ma i portieri sono più forti degli attaccanti. Nel finale un bel gol di Dodò viene annullato dal VAR per un fuorigioco di poco.
  6. Commento. Peccato. Avevamo iniziato benissimo e potevamo anche chiuderla definitivamente. Purtroppo abbiamo fatto rientrare in partita il Milan con un errore difensivo e subito troppo nella fase centrale della gara. Nel finale avremmo potuto vincerla, come perderla. Pari forse giusto e partita con sbavature ma comunque positiva. Resta però l'amaro in bocca per un'occasione sicuramente un po' buttata via. 
  7. Prestazioni. De Gea ripete la partita miracolosa dell'andata tenendoci in piedi e svelando il suo dente avvelenato verso il Milan. Kean sbaglia probabilmente qualcosa sotto porta ma è mostruoso nel proteggere palla e nel creare pericolo dal nulla. Fagioli disegna calcio e si libera costantemente per prendersi la responsabilità della giocata e dell'impostazione. Dodò fa una bella partita, in alcuni tratti debordante in altri singhiozzante ma sicuramente tra i meglio. Marì esce due volte dalla sua zona e subiamo due gol mentre Pongracic soffre gli attacchi del Milan e ringrazia l'arbitro in un paio di circostanze. L'importanza di Cataldi diventa ancora più evidente quando entra Ndour.
  8. Prossime tappe. Dopo le tre sfide a squadre in lotta per l'Europa troviamo tre squadre in lotta per non retrocedere. Vediamo di non "retrocedere" anche noi nella qualità di gare.
  9. Kappa in libertà. Ad un certo pareva d'essere ai giardini: un'azione di qua, una di là, stop mancati, tiri e respinte, occasioni. Ma per me proprio una bella partita da vedere. Essendo altamente coinvolto come tifo ....un po' troppi pericoli, ma in generale un secondo tempo proprio piacevole: divertimento e coinvolgimento.
  10. "TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito. "...andiamo iolaeee, si stanno asfaltando, che spettacolo... ma iolaeeee....5contro2 si sono fatti bucare.....ohiohi 'unsi sarà mica tirato i remi in barca vero?!? bada il capitano che gol aveva fatto!!! Va bene così, secondo tempo da patire....però così è dura.....maremma impestata.....iolaeeeee....proprio lui no......era perfetto il gol nel finale così.......nulla via....."
ps. da quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account Instagram @Kappaviola (clicca qui) e votate nelle mie stories.

AGGIORNAMENTO

I votanti di Instagram hanno deciso così:

IL MIGLIORE: DE GEA
Il peggiore: PABLO MARI'

sabato 5 aprile 2025

Inside Matisse

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 637

Alla cattedrale dell'immagine di Piazza Santo Stefano è attiva la mostra di Henri Matisse (clicca qui) nella versione immersiva tipica dello spazio fiorentino che appunto la ospita.
Le proiezioni che avvolgono la cattedrale portano inevitabilmente ad una mostra diversa. Di quelle che ti danno un tempo diverso per assaporare gli elementi proposti e per farli propri. Un modo differente di immergerti nell'arte dell'autore. Uno spazio molto più ampio dove apprezzare meglio alcune sfumature ma anche dove un po' rischiare di perdersi tra i mille input. E questo mi lascia tutt'ora un po' perplesso sul giudizio positivo o meno della tipologia della mostra.
Meno dubbi sull'artista e le sue opere rappresentate. Henri Matisse mi ha infatti molto colpito. Ha una linea comune che è rappresentata molto bene dalla mostra. Ritratti, immagini, musiche, quadri, dipinti: "TUTTE LE STRADE PORTANO" ad uno stile affascinante dove i colori, le forme e le composizioni riempiono gli spazi e gli donano una luce completamente diversa. Trovandogli il giusto posto e migliorandoli. Dalla visione alla concretezza senza perdere mai luminosità.
 
Un piccolo assaggio, nelle mie consuete "cinque foto per...".