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sabato 7 gennaio 2012

Positivo il terzo Cattelan!

ALESSANDRO CATTELAN  - "Quando vieni a prendermi?" - Mondadori
Dopo un libro tosto e di difficile scorrimento come quello di Pennacchi appena finito passare ad un libro come questo è un salto mortale doppio con avvitamento, ma l'operazione è riuscita. Serviva qualcosa che potesse marcare una netta differenza e riuscisse a scorrere bene e veloce. Cattelan aveva tutte le carte in regola per riuscire nell'impresa ed ha mantenuto le promesse e le mie aspettative (quindi grazie mille a chi l'ha messo sotto il mio albero!!!). Definito da Scanzi come "autore di libri genere "Fabio Volo se fosse bravo", la cui forza risiede nella semplicità" nell'articolo di oggi sulla conclusione di X-Factor, nello stile di Cattelan si riconosce effettivamente uno stile non lontano da quello di Fabio Volo, come già notato nella lettura del suo precedente libro
Il libro segue una traccia nota a chi conosce il suo stile, che abbina ironia e riflessioni che fanno diventare la lettura leggera ma non banale. Il protagonista, rigorosamente "io narrante" giovane di un mondo dello spettacolo che l'autore conosce bene, viene travolto dal licenziamento dell'agenzia dove lavora e si allontana da tutto partendo per un lungo viaggio. "DONNE CON LUI NON CE N'E'" ma è come se portasse nel bagaglio più personale la compagna di viaggio più importante: Amanda.
"Immagino l'intera vita come una matita alla quale non si riesce a fare la punta." le difficoltà che incontra nell'affrontare la nuova vita lo porta a decidere di cambiare atteggiamento e lasciarsi tutto alle spalle, almeno provarci per non farsi battere da quella che sembra proprio essere una sconfitta "E' ammirevole  la tranquillità che riescono a dimostrare le persone che te la stanno mettendo nel culo". Non manca ovviamente la malinconia per quello che viene lasciato alle spalle "nella mia personale top five delle immagini più tristi e malinconiche al mondo, alla numero 3 metto la valigia abbandonata all'aeroporto. Grigia, trasandata, sola mentre scivola all'infinito sul nastro trasportatore nella vana attesa che una mano la sollevi di peso e la trascini a sè." ma la bellezza di ciò che lo circonda lo porta oltre "respiro a pieni polmoni e osservo ammirato la vegetazione che sembra dipinta. Alzo gli occhi al cielo, talmente nero da sembrare finto, trapuntato da una quantità di stelle che non avevo mai visto in vita mia, nemmeno col telescopio. Tento goffamente di contarle ma è impossibile anche circoscrivendo un piccolo rettangolo di cielo." fino allo scoprire (ri-scoprire?) quel bagaglio più personale ed avere a quel punto tutti gli elementi per valutarlo al meglio
Meno disavventure/avventure rispetto al precedente "Zone Rigide" ma più racconto del viaggio (Giappone ed Australia raccontate nel loro aspetto "geografico" ma anche nel loro aspetto culturale), inteso in tutte le sue sfaccettature e nelle relazioni che il viaggio comunque comporta. 
Promessa di una lettura coinvolgente e veloce completamente mantenuta....terzo libro di Cattelan, un pò sotto il primo come livello ed idea di scrittura ("ma la vita è un'altra cosa") ma sui buoni livelli del secondo....
BIGNAMI: La trama non è troppo originale ma lo stile permette una lettura snella ed interessante che grazie anche al periodo di feste mi ha permesso di leggerlo molto rapidamente. Bravo Cattelan!

1 commento:

  1. Twitter mi ha permesso di "mandare" la mia opinione sul libro direttamente all'autore....che mi ha risposto!!!!!!... : - )
    “@KappaBlog: grazie per la recensione positiva del libro! Baci http://kappaviola.blogspot.com/2012/01/positivo-il-terzo-cattelan.html”

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