domenica 27 giugno 2010

Rigidità, ma non troppo

ALESSANDRO CATTELAN - "Zone rigide" - Mondadori
Dopo libri che comunque " UNA SPECIE DI IMPEGNO " lo richiedevano mi sono buttato su qualcosa di un pò più leggero. Dopo la felice scoperta di "La vita è un'altra cosa" di qualche anno fà, ho voluto bissare l'opera di Cattelan con il nuovo "Zone Rigide" che il lancio di copertina prometteva essere una specie di "Bridget Jones" maschile, di un protagonista che per ripicca sputa tabacco sui dvd di "Sex and the city" vangelo femminile dell'amore e del sesso moderno. Il libro non ha la "supponenza" di insegnare niente a nessuno, nè la falsa ipocrisia di usare giri di parole per descrivere le varie situazioni. Le racconta chiare come si raccontassero al bar con gli amici, anzi usa proprio i ritrovi fra amici (calcetto, cene, "briacate" al pub) per una sorta di autorizzazione alla "parola libera". In certi tratti ricorda il primo "viscerale" Fabio Volo, anche se con qualche sfumatura più eccessiva e magari un pò già sentita...ma non mancano gli spunti divertenti e da libro volutamente leggero: il tutto parte da un abbandono della fidanzata che sconvolge il percorso del protagonista, che per non pensarci cerca le vie più strane per andare oltre....dalle nottate nei pub milanesi alle feste da imbucato, dalla conquista di una donna "diretta" con cui girare un molto amatoriale film a luci rosse alla conquista di una troppo giovane e provocante ragazza, dalle partite a calcetto con gli amici e relative "storie da spogliatoio" alla improvvisata ed inaspettata conquista in ufficio circondata da gelosie lavorative....Come spesso accade, la delusione amorosa porta a sciocchezze ed a momenti grigi che cercano di essere superati con la spudoratezza e la convinzione che star male per una donna rischia di "rovinare la propria immagine" agli occhi degli amici del calcetto....ma poi quel numero di cellulare riappare sul display ed ogni certezza vacilla.....per fortuna che ci sono gli amici con cui confidarsi....ma capiranno davvero? O forse solo il proprio pensiero và oltre... "io sono proprio fan del gesto tecnico del sogno. Mi piace lo stato di incoscienza che si può vivere di notte. Mi piace essere altrove e poter dare al tempo un nuovo valore. Mi piace che lo spazio non sia più di una regola. Mi piace che non siano sempre sogni felici e chi si corra il rischio anche di qualche incubo."
Il concetto di sogno non è il solo ad avermi colpito....e non mi riferisco al filmino amatoriale improvvisato, capito Maso!?!? Ci sono delle "vene" e dei riferimenti malinconici ben mischiati nel concetto generale del maschio che non "stà male" ma và avanti ad ogni costo....poi si accorge all'improvviso che a forza di andare avanti....è andato oltre.....
BIGNAMI: il parallelismo con Fabio Volo ogni tanto riemerge, ma secondo me è un libro ben scritto, che scorre bene e che oltre le risate da situazioni "estreme" lascia anche qualcos'altro....

2 commenti:

  1. Icchè c'entra ora rammentarmi quando si parla di filmini porno???
    Comunque il libro mi pare un buon libro estivo, quando finisco "macaronì", sempre consigliato dal mio bibliotekario (che sei bono anche a consigliare filmini hard?) e che mi sta prendendo abbastanza dopo che l'avevo lasciato da parte un annetto bono perchè non mi "fidavo".

    P.S. l'unico libro comprato di testa mia "il invecchia in fretta" di Tabucchi è stato abbandonato dopo poche pagine, mi sa che mi conviene non fidarmi più del mio istinto!

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  2. Se unnò scrivevo tu l'avresti scritto te...ti ho anticipato....
    :-)
    Via...vedrò di ricominciare la mia vecchia funzione di bibliotekario....questo effettivamente è un libro "estivo"...leggero....anche se non così "da leggere" come era briscola in cinque!!

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