domenica 29 novembre 2020

Ed anche a San Siro...

La mia Viola
Campionato - 9 ^
MILAN - FIORENTINA = 2 - 0
GOAL: Romagnoli; Kessie (R)

LA PARTITA
Dopo la partita col Benevento (clicca qui) dove il mister ha chiaramente detto ai giocatori che sono "TUTTI SEMPRE PIU' IMPUTATI" è arrivato il passaggio del turno in Coppa Italia (clicca qui) in una partita che non ha visto in realtà nessun grande miglioramento tranne che per il gol di Montiel e la relativa qualificazione. Oggi di scena a San Siro contro la capolista l'esame è di quelli duri anche se il Milan ha diversi assenti tra cui Ibra.

Primo tempo
  • Formazione che onestamente più logica di così era difficile attendersi, vediamo che dice il campo
  • Nei primi dieci minuti poco o nulla se non due cross di Biraghi che creano un filo (ma giusto un filo...) di apprensione alla difesa rossonera
  • Diciassettesimo. Prima occasione milanista e gol. Da angolo tutti fermi Kessie spizza per Romagnoli che insacca. Ottima l'interpretazione delle belle statuine di Erick (Pulgar) che si perde proprio il centrale rossonero 1-0
  • Reazione viola. Si vede finalmente Vlahovic che detta il passaggio di Ribery, bel diagonale e Donnarumma para sul palo.
  • Buca centrale di Pezzella si infila Saelemaekers che lo stesso capitano viola abbatte. Rigore (dopo verifica) e Kessie fa 2-0
  • Il Milan prende campo e noi subiamo il contraccolpo del raddoppio, Calhanoglu tira forte vicino al palo
  • Callejon alleggerisce la pressione rossonera con un cross interessante ma dove non ci sono maglie viola
  • Caceres si fa bere da Hernandez e lo stende tanto platealmente quanto "leggermente". Abbocca anche l'arbitro al terzino milanista che accentua e fischia il rigore. Kessie stavolta si fa parare il tiro da Drago.
  • Primo tempo che finisce così
Secondo tempo
  • Ripresa che inizia con l'ex Bonaventura in campo al posto di Callejon
  • La prima occasione è ancora rossonera con Calhanoglu che pareggia il conto dei pali
  • Grande occasione viola con Vlahovic che restituisce il favore-assist a Ribery, Franck si invola e solo davanti a Donnarumma prova il cucchiaio ma gli esce di qualità non eccezionale ed il portiere compie un buon intervento
  • Prandelli ci prova con Cutrone e Borja Valero
  • Saelemaekers continua a bere Biraghi e prova anche la conclusione fuori non di moltissimo
  • Entra anche Kouame....ma i cambi portano tra lo zero e lo zero virgola pochissimo
  • Pezzella nel finale colpisce di testa in bello stile ma centralmente
  • Possesso palla ma nient'altro, finisce due a zero
Kommento
Quindi anche a San Siro, finisce senza gol fatti, impauriti alla prima difficoltà e soprattutto alla stessa maniera cioè con zero punti. L'impostazione più logica della squadra e qualcosina di meglio visto in campo soprattutto nella prima parte (ma proprio "ina" eh...) non sono nemmeno lontanamente paragonabili alla sensazione di pochezza che attraversa questa squadra. Centrocampo trasparente e pericolosità sotto porta legate a due verticalizzazioni due o a qualche cross tagliato dei terzini (molto poco pericolosi a dire il vero). Fine. Reazioni poche o punte. Lampadine accese anche meno. Vista anche la cronica astinenza col fine ultimo di questo giochino (il gol) le prospettive non appaiono proprio rosee. Mah. Prossima gara col Genoa, test (molto) importante.
FORZA VIOLA...sempre...

LE PAGELLE
Dragowski 6 +
Caceres 5 -
Milenkovic 6,5
Pezzella 5,5
Biraghi 5
Amrabat 6 - 
Pulgar 4,5
Castrovilli 5
Callejon 4,5
Vlahovic 6 - - -
Ribery 5,5
Bonaventura 6
Lirola 6
Cutrone 5
Borja Valero 5,5
Kouame SV
All. Prandelli 5,5
IL MIGLIORE: MILENKOVIC
Il peggiore: Pulgar

"TAKKO AI GIRO" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...mi fido delle tue buone sensazioni per oggi...ma mi sembrano vergognosi solo a sentirli per radio...voglio la contestazione contro i giocatori....ma quando verranno rincorsi per la via questi?!? Sempre più senza parole...ma se ti lascio solo a fare la guardia te la pigli a male? Quest'anno la vedo messa male...c'è un'aria strana..."

sabato 28 novembre 2020

Guai a toccare il Natale

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 412

Da sempre alla fine del mese di novembre inizia la rincorsa al mese successivo ed alle feste di Natale e di fine anno. Un periodo in cui ti senti "DENTRO L'HAPPY HOUR" e dove per tutti quelli che ti circondano i regali, i saluti, le cene e gli auguri sono la priorità e non possono proprio mancare. 
La situazione mondiale di quest'anno lasciava intendere che qualcosa di diverso ci potesse essere, visto l'anno diciamo "particolare" trascorso. Ed invece, almeno in Italia, niente. In giro è tutto un rincorrersi di pareri, richieste di aperture, necessità di deroghe e proteste contro le possibili limitazioni. Ed allora che "febbre natalizia" sia.
Al netto delle giuste preoccupazioni economiche di chi già in difficoltà da mesi sperava e spera di recuperare qualcosa con il periodo di acquisti natalizi, sul resto si è scatenato il solito tam-tam che fa cadere le braccia e non solo quelle.
"Il Natale non si può festeggiare da soli" "la messa di Natale non può essere anticipata" "il cenone non può essere limitato ai parenti di primo grado" "lo shopping non può essere oggetto di coprifuoco" "ai credenti non si può vietare di festeggiare il Natale come sempre accaduto".
Queste alcune delle frasi che ormai rimbalzano prepotenti. Spesso con portavoce di un certo spessore, da rintracciare frequentemente nei soliti "politici" (sigh...) che per cavalcare l'onda emozionale dello stomaco del paese sarebbero in grado di presentare interrogazioni parlamentari sulla necessaria priorità del panettone rispetto al pandoro oggi e viceversa domani in base alla regione in quel giorno di moda. Paladini dei diritti di festeggiamenti e cristianità così come erano paladini quest'estate della riapertura delle discoteche e del cristianissimo principio dell'allontanamento dei barconi degli immigrati che portavano il covid quando in Italia ormai non c'era più. Così tanto scomparso, il virus, da autorizzarli a fare manifestazioni ed assembramenti rigorosamente non rispettando distanze e precauzioni come le mascherine. Scattata di nuovo l'emergenza, gli stessi promulgatori del "la seconda ondata non ci sarà, perché prorogare l'emergenza?" son diventati i primi ad additare chi stava decidendo, colpevole in quel momento di far troppo poco per impedire i contagi. Adesso di nuovo la necessità di "aprire e dare libertà"
In questo caso libertà di festeggiare in famiglia e con le ritualità consuete. Punto politico imprescindibile. Punto di principio per un Paese che conta ottocento morti ogni ventiquattro ore ma che, secondo la loro analisi, ha evidentemente altre preoccupazioni. Quella di chiedersi se il "servito da dodici" potrà essere o meno sfoggiato nella sua totalità il giorno di Natale così come quella di sapere se la messa di mezzanotte potrà non essere violentata "facendo nascere Gesù Bambino due o tre ore prima". Ecco. In un paese che dovrebbe essere laico tutto ciò farebbe sorridere, se solo fosse il periodo adatto per farlo. In un momento del genere, dopo gli ultimi nove mesi vissuti tra chiusure, crisi, vite interrotte e stravolte, certe considerazioni e "battaglie" fanno rotolare (cadere è troppo poco) non le braccia ma qualcosa di più tondo ed allocato un po' più in basso. 
Da cittadino ateo di uno stato laico credo che certi cristiani dovrebbero smettere di dichiararsi tali e cominciare ad esserlo davvero. Credo anche che chi racconta le preoccupazioni di questo Paese dovrebbe ripassarsi nell'ordine: i mesi trascorsi da marzo ad oggi ed a ruota gli articoli 7 e 8 della Costituzione, magari insieme a chi questo Paese lo governa o aspira a farlo.

mercoledì 25 novembre 2020

Noiosi ma qualificati

La mia Viola
Coppa Italia - Quarto turno
UDINESE - FIORENTINA = 0 - 1
GOAL: MONTIEL

LA PARTITA
Dopo la notizia della morte di Maradona, pensare che il quarto turno di Coppa Italia di una Fiorentina in queste condizioni possa accendere "LE LUCI CHE TI SCAPPANO DALL'ANIMA" è roba pesante. Ma la passione ti porta comunque a collegarti e la voglia di scrivere anche a tenerne traccia, quindi si parte.

Primo tempo
  • Per un minutaggio apparso infinito non succede nulla, ma nulla nulla nulla
  • Amrabat porta avanti un contropiede poi lo chiude tirando largo e piano
  • Vlahovic si pianta contro la difesa dell'Udinese dopo aver stoppato bene in area
  • Deulofeu crossa morbido e la palla tocca la traversa
  • Vlahovic si crea un'occasione recuperando in pressing una palla ma spara in curva
  • Calcio d'angolo pericoloso dell'Udinese con Mackengo (chi?!?!?!) che arriva un attimo in ritardo
  • Finisce il solito tempo inutile e da sbadigli
Secondo tempo
  • Forestieri ricomincia forte forte e crea due semi occasioni, che in una partita del genere sono tantissima roba
  • Entra Eysseric...perchè così unn'era abbastanza...
  • Primo tiro nello specchio (attorno al 65') con un colpo di testa di Milenkovic centrale
  • Entra anche Igor...sempre perchè sennò era troppo facile..
  • Un quarto d'ora finale e pressiamo un po' ma senza mai essere pericolosi
  • Tentativo di coast to coast di Vlahovic che però si pianta sulla trequarti contro il centrale avversario
  • Lirola sostituisce Borja Valero e ho detto tutto e va a fare l'ala....e ho ri-detto tutto..
  • Biraghi rimedia ad una sua crosta che al novantesimo poteva farci evitare i supplementari
  • Dal limite Vlahovic avrebbe lo spazio per il tiro giusto ed invece trova di nuovo la curva....l'altra rispetto al primo tempo
Primo tempo supplementare
  • Cutrone entra da subito per Vlahovic
  • Eysseric e Cutrone giocano a rimpiattino in area avversaria nascondendosi e passandosi la palla con un "tira te" "no tira te" "no no tira te"
Secondo tempo supplementare
  • Montiel entra da subito per Caceres
  • Il ragazzino appena entrato trova subito coraggio e spazio giusto per un bel tiro dal limite: 0-1
  • Eysseric prima con un tiro alto poi con uno fuori cerca di imitare Montiel
  • Mischia finale in area viola e tiro da fuori centrale di Mackengo, nessun problema per Terracciano
Kommento
Ci manca solo il commento. Solita partita senza emozioni, con pochissimo senso e senza un briciolo di gioco. 120 minuti sembrati più o meno 120 settimane. Menomale per la vittoria, prendiamo questo e la speranza che il gol di Montiel (che forse dovrebbe avere più spazio) in qualche modo indichi un minimo di "svolta".
FORZA VIOLA...sempre..

LE PAGELLE
Terracciano 6
Caceres 5,5
Milenkovic 6,5
Pezzella 6
Biraghi 5,5
Amrabat 6,5
Pulgar 5,5
Castrovilli 5,5
Borja Valero 6
Kouame 5
Vlahovic 5
Eysseric 5,5
Igor 6
Lirola 5,5
Cutrone 6 -
Montiel 7
All. Prandelli 6
IL MIGLIORE: MONTIEL
Il peggiore: Kouame

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...ah, io son uscito a comprare il pane, non mi pareva proprio uno spettacolo che inchiodava sul divano...sempre pessimista, hai visto che con Cutrone....comunque ora il prossimo gol si risegna nel 2021..."

Drammaticamente tutto uguale


Qualche mese fa ho "scoperto" questa panchina in un parco vicino all'ufficio (leggi qui). Ho passato diverse pause pranzo estive mangiando di fronte a questa scritta ed ogni volta la schiacciata mangiata ha avuto un sapore diverso dal solito. 
Devo ammettere che oggi, nella giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, ho pensato subito a questa panchina rossa. Poi anche ad altro. Ho pensato alle scarpe rosse simbolo delle donne che purtroppo non ci sono più. Ho pensato ai segni rossi sul volto simbolo delle violenze subite da tante, troppe donne. Ho pensato alle infinite denunce delle vittime di stalking, violenza, abusi, prevaricazioni....immaginandole scritte con caratteri rossi. Ho pensato a donne da nomi conosciuti e  donne dai nomi sconosciuti vittime di uomini abominevoli e me le sono raffigurate tutte vestite di rosso. E l'aria si è fatta pesante.
A renderla ancora più impegnativa, si sono aggiunti i "tragici festeggiamenti" della giornata dati dalle notizie di due femminicidi odierni (uno in Veneto uno in Calabria) che si sono aggiunti ai già orribilmente clamorosi numeri da inizio anno (oltre novanta nei primi dieci mesi) in pieno stile "MERDA INTORNO SEMPRE MERDA RESTERA'".
Ho rivisto e ri-letto quanto ho scritto qualche mese fa:
"... i numeri dicono che mentre tutti i reati sono in netta diminuzione rispetto agli anni precedenti, i femminicidi no. Anzi, sono cresciuti. E come i freddi numeri aumentano, aumenta anche lo stato di disgusto e rabbia. Si stringe il cuore ferito. La memoria riporta a galla brutti ricordi. Alla bocca sale acido e vergogna. "Nemmeno con un fiore" sento spesso dire. Purtroppo solo dire perchè poi nei fatti resta costante la presenza di queste notizie che contengono morte e paura, quelle che attraversano le vite di tantissime donne, colpevoli solo del fatto di essere tali"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" recita quella panchina. Un rifugio che però fa sempre più male ed orrore e che gli incapaci e poveretti uomini in questione continuano a frequentare. Credendosi superiori padroni di vite altrui ed essendo in realtà assassini di vite, umanità e bellezza ..."
ma anche diversi anni fa all'interno di Sogni di Tricolor:
"...un fatto purtroppo che sembra “essere sempre molto lontano e di non poter toccare direttamente la propria vita, fin quando non arriva: un gesto insensato, meschino, improvviso e clamorosamente violento come solo la vigliaccheria e la violenza di una ignobile mano maschile contro la dolcezza di un corpo femminile può essere. Forse non servono parole a risolvere certe situazioni e forse non riesci nemmeno a trovarle, ma gesti anche simbolici ti danno l’illusione di poter essere d’aiuto ...”
o periodicamente in questo blog con qualche post.
E drammaticamente non è cambiato nulla, costantemente non cambia niente. NOI non facciamo cambiare niente. Perché altrettanto drammaticamente DIPENDE DA NOI come ho letto scritto e postato da diverse parti.
Ed allora il rosso di quella panchina e di questa giornata si mescolano ad il rosso del tramonto che ha contorni maledettamente malinconici ma anche tremendamente incazzati.

domenica 22 novembre 2020

Fischi assordanti

La mia Viola
Campionato - 8^
FIORENTINA - BENEVENTO = 0 - 1
GOAL: Improta

LA PARTITA
Per la prima del Prandelli bis, il mister decide di cominciare con un po' di novità. La difesa è clamorosamente quasi a quattro con un Milenkovic che fa l'esterno basso a destra (e spesso si sposta nel mezzo) stile Ufo. Allo stesso modo Castrovilli fa la spola tra l'essere il terzo di centrocampo ed essere nelle tre mezze punte, con Ribery e Kouame, dietro a Vlahovic. "SEMBRA ARIA BELLA FRESCA". Con questa speranza si parte.

Primo tempo
  • Nel riscaldamento Bonaventura alza bandiera bianca e lascia il posto a Duncan
  • Nei primi quindici minuti di pressing alto del Benevento la cosa positiva da segnalare è il buon giro palla viola, nient'altro
  • Due cross tagliati di Biraghi per tagliare la noia, con scarsi risultati
  • Sempre Biraghi calcia altissimo un "piazzato" in onore alla partita di rugby dei giorni scorsi al Franchi
  • Grigiore generale ma anche di più
  • A pochi minuti dalla fine del tempo FranckFranck segue Bonaventura e Prandelli tira fuori dalla naftalina Saponara
Secondo tempo
  • La ripresa comincia con un bell'assist di Biraghi per l'azione avversaria, Igor non chiude Milenkovic si fa anticipare ed il tipico bomber Improta (al primo gol in A ovviamente) ci punisce 0 - 1
  • Biraghi prova a rimediare con un bel cross ma Castrovilli arriva in ritardo ed ottiene solo una botta alla costola
  • Prandelli rimette le mani nella struttura della squadra dandole spinta con Lirola e profondità con Cutrone (ed in teoria Pulgar). Almeno nelle intenzioni...
  • ...perchè poi nella realtà è il Benevento ad avere due belle palle gol sventate da Dragowski
  • Anche fare un passaggio a tre metri diventa roba dura, avvilente secondo tempo
  • Bella punizione di Lapadula, Dragowski respinge un po' per il risultato un po' per i fotografi (ma che ci saranno stati?!?!)
  • A cinque minuti dalla fine primo ed ultimo serio tiro in porta. Colpo di tacco di Vlahovic che da due passi fa segnare la presenza a Montipò
  • Finisce tra fischi assordanti....ben distinguibili nonostante l'assenza di pubblico
Kommento
"Icchè tu vuoi commentare?". Togliendo le parole che non si possono usare direi poco da scrivere. La squadra sembrava messa in campo con logica, i cambi (tranne la sorpresa Saponara) avevano un senso ma questa squadra non ha dato alcun segno di vita. Si stenta a capire come alcuni giocatori dopo tre minuti possano avere il fiatone o come attaccanti non siano in grado di farsi notare in ottantacinque/quaranta minuti o come giocatori di livello siano in difficoltà anche ad azzeccare un passaggio di pochi metri. Sorvoliamo sul resto visto che "...manco le basi...". Prima della pausa avevo detto che non avrei scelto "cavalli di ritorno" ma Cesare è qui adesso e quindi FORZA PRANDELLI. Ti sei preso una situazione difficile anche solo da capire Mister, confidiamo in te. Per il resto, fischi. Parecchi e forti.
FORZA VIOLA...sempre...

LE PAGELLE
Dragowski 6 +
Milenkovic 5,5
Pezzella 5,5
Igor 5,5
Biraghi 4,5
Amrabat 5,5
Duncan 5
Kouame 4,5
Castrovilli 5,5
Ribery 5
Vlahovic 4,5
Saponara 5
Lirola 5
Cutrone 5
Pulgar 4,5
Borja Valero 5,5
All. Prandelli 6
IL MIGLIORE: DRAGOWSKI
Il peggiore: Biraghi

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...sto solo ascoltando Guetta e mi pare più che sufficiente.....o come Improta?!?! Ma come si fa?..."

sabato 21 novembre 2020

Simpatiche costanti

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 411

Passa come un veloce treno il tempo in queste settimane. Sembra lento nel suo continuo susseguirsi di parole e numeri purtroppo mai troppo brillanti e divertenti ma se abbasso gli occhi sulla data del pc in basso a destra mi chiedo come sia possibile si sia già alla fine di Novembre. Sono gli "SCHERZI CHE FA IL TEMPO" ed il suo ondeggiare tra freno ed acceleratore. 
Ci sono però cose che non oscillano e non cambiano. Che arrivano costanti come il ripetersi dell'alternarsi dei giorni in un calendario. E così, immancabile, ecco il nuovo tomo di Bruno Vespa ed allo stesso modo il suo consueto girovagare per studi televisivi. Lento e continuativo nelle sue ospitate ed osannato ovunque come la penna più acuta dell'West.
Questa ennesima puntata della sua scrittura si intitola "Perché l'Italia amò Mussolini e come è sopravvissuta alla dittatura del virus". E fin qui. Ognuno deciderà se e come partecipare ai suoi incassi per le vendite. Nei giorni scorsi però è capitato curiosamente e stranamente in tv a promuoverlo e si è lanciato in una sperticata lode del protagonista del suo libro. E non parlo del virus.
Opere, invenzione dell'INPS, giornalisti pagati benissimo, consenso enorme. Alcune delle sue perle. Curioso come si parli di consenso enorme per un regime dittatoriale dove l'espressione di appunto consenso (il voto) non era esattamente tra le opzioni. Sui criteri di riferimento per definirlo addirittura enorme non mi addentro, penso sarebbe un'attività inutile. Particolare anche che venga attribuito al Benito protagonista del suo libro la creazione dell'INPS che già esisteva da qualche anno con un altro nome e che il fascismo aveva ribattezzato in modo diverso (e non comunque come INPS). Non so inoltre se con opere sociali, il buon Bruno intendesse la considerazione della donna lavoratrice (e della donna in generale) e/o le leggi razziali con successive deportazioni. Infine per i giornalisti pagati benissimo mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i familiari dei giornalisti vessati e radiati dall'albo solo per non essersi allineati alle idee del regime o i discendenti di Giacomo Matteotti
Non avrei mai pensato di dirlo ma ho rimpianto ed ho sentito la mancanza del concetto "...eh...ma quando c'era lui i treni arrivavano in orario...". Rispetto a quanto ascoltato sarebbe stata certamente un'indicazione molto più pregnante. Magari qualcuno che era presente in studio ed ascoltava queste perle "inedite" poteva anche farglielo presente allo scrittore miscelatore di dittatori e pandemie.
Ma il tappeto rosso indipendentemente dalle verità è un'altra simpatica costante in certi casi e non c'è tempo e/o pandemia che tenga.

martedì 17 novembre 2020

Intervista....irriverente...

Clicca qui
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Sogni di Tricolor
Qualche tempo fa avevo condiviso la bella recensione che il blog "Le Penne Irriverenti" aveva fatto dei miei "Sogni di Tricolor" (clicca qui per ri-leggere post e recensione). Dopo un po' di tempo ho ricevuto la richiesta da parte dello stesso blog di un'intervista, un evidente segnale che diceva "PARLIAMO DI TE".
L'intervista è stata pubblicata un po' di tempo fa ma proprio nei giorni della pubblicazione del mio racconto nel libro "Abbi cura di me" (clicca qui per saperne di più). Allora ho deciso di posticipare la pubblicità all'intervista ad oggi che è il quarto anniversario di una splendida serata per i miei sogni: la presentazione del libro alle Murate ("rivedi" quella serata).
Varie domande come spunto per raccontare del libro e non solo. Diversi argomenti per provare a descrivere un po' cosa contiene questa splendida copertina che vedete qui a fianco "...l'idea di “Sogni di Tricolor” nasce invece dal legame particolare con una stagione speciale per i colori viola, rimasta evidentemente ben impressa nella memoria per la straordinarietà dei risultati. Un’annata infatti in cui Firenze ha sognato davvero di poter arrivare a vincere o almeno a giocarsi qualcosa di solitamente impensabile (almeno negli ultimi quarant’anni): lo scudetto, ribattezzato “tricolor” nel titolo per sfruttare una canzone di Ligabue (“Sogni di Tricolor”) che rappresenta la colonna sonora delle mie pagine..." e chi ha provato a raccontare questa storia "...ho sempre avuto la passione del blocchetto e della penna. Mi piaceva inventarmi le telecronache di partite di calcio così come cercare di fare dei piccoli articoli delle gare ovviamente della Fiorentina. Con il tempo la cosa si è allargata anche fuori dal calcio e sono “nati” dei piccoli racconti (ancora rigorosamente chiusi nel cassetto) e dei tentativi di articoli sull’attualità che mi hanno portato piano piano al blog..."Molti spunti di cui ringrazio Elide per la disponibilità e la gentilezza. E soprattutto la ringrazio per una domanda che mi ha permesso di sottolineare un aspetto del libro importante quanto la stagione dei sogni e contestualmente fare una sorta di dedica speciale.

– C’è un aspetto particolare di “Sogni di tricolor” sul quale vorresti soffermarti e renderne partecipi noi lettori?

Oltre a quelli già affrontati nelle risposte precedenti direi che i rapporti di amicizia del protagonista sono certamente uno degli elementi a cui tengo in molto particolare. Ho cercato di ricreare, nel racconto delle vicende di Giancarlo, il gruppo di amici che ho la fortuna di avere nella realtà. Con alcuni anagrammi, neanche troppo misteriosi, ho cercato di inserirli tutti nel percorso del protagonista ed ho provato a descriverne la loro importanza. Non a caso uno dei miei capitoli preferiti è “settima giornata – E dalla nebbia sbuco io…” dove è descritta la trasferta del gruppo di amici del protagonista che lo sostiene prima allo stadio poi nei festeggiamenti di una vittoria. Con il gruppo formato dal Salga, Fabry, il Saso e il Rigio, Giancarlo dice che “il successo è assicurato”. Mi faccio un complimento da solo e dico che non c’è definizione migliore per parlare di certi rapporti speciali.

E' stato davvero un grande piacere ed una grande sorpresa e vederla pubblicata mi ha fatto fare, son sincero, un po' anche il viso rosso. Nel ringraziare Elide e Le Penne Irriverenti

Fai circolare anche te i miei sogni

venerdì 13 novembre 2020

Peccato non sia stato un grande esempio

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 410

Spesso consideriamo quello americano come il paese "ESAGERATO PROPRIO IMPOSSIBILE" da raggiungere per la sua democrazia e la sua organizzazione. Quasi sempre lo prendiamo ad esempio e immancabilmente da molti viene visto come l'obiettivo da porsi per migliorare. Eppure.
La sensazione che emerge invece dalle ultime votazioni americane non è esattamente quella di un'organizzazione impeccabile. Un sistema elettorale "a grandi elettori" che ha visto come protagonista il voto per posta, uno dei candidati che continua a parlare di brogli elettorali dalla poltrona più importante del mondo, uno scrutinio infinito che definitivamente ancora non si è concluso. Ed allora un po' di dubbi su questo clamoroso super esempio da seguire vengono. 
Sicuramente saranno stati più organizzati e con maggiori controlli di quelli da noi previsti o immaginati ma provate a pensare cosa sarebbe successo anche solo a livello di giudizio e critica se fosse stato così determinante per il voto italiano la percentuale di un ipotetico voto per posta. Provate ad ipotizzare cosa sarebbe accaduto se in Italia l'ex presidente sbraitasse da settimane su brogli elettorali e non riconoscesse la sconfitta. Accaduto eh in passato. Sia il voto degli italiani all'estero come ago della bilancia per la vittoria sia l'ex presidente del Consiglio che sbraitava di brogli e di ricorsi (poi finiti magicamente nel nulla). Ma sempre con quel commento "eh...siamo sempre i soliti...". Con quel sottointeso "mica come in altri Paesi, magari in America, lì sì...." Ecco. Questa volta il buon esempio non viene dall'estero.
Conosco poco la politica italiana, figuriamoci quella americana. Credo che uno dei due candidati fosse oggettivamente impresentabile, bastava ascoltarlo per più di due secondi negli anni del suo primo mandato e poi nella sua campagna elettorale. Ha tenuto a confermare questa impressione  di impresentabilità anche nella valutazione dei risultati elettorali e della sconfitta. Ma ripeto non è un discorso di valutazione politica o sui candidati. E' solo una questione di decenza nel suo caso. 
Il discorso di fondo è invece una valutazione più generica e generale su quella che da sempre viene vista come la meta e l'obiettivo di qualità da porsi. Che non mi pare abbia fatto una figura così brillante. E dire che di buoni esempi in questo periodo invece ce ne sarebbe davvero bisogno. Un punto di riferimento da seguire per guardare oltre una situazione che da grigia si sta trasformando in grigia molto scura tendente al nero. Ogni giorno un pochino di più.

sabato 7 novembre 2020

Sbadigli e moccoli

La mia Viola
Campionato - 7^
PARMA - FIORENTINA = 0 - 0
GOAL: ----

LA PARTITA
Per capire quanto la Fiorentina possa essere diversamente messa in campo "MI BASTA CIO' CHE VEDO" nella schermata delle formazioni iniziali. Dopo il 5-5-0 romano (leggi dell'esperimento qui) si ritorna al classico 5-3-1-1 con Kouame davanti sostenuto da FranckFranck. A metà campo il mitologico Erick78 in regia e dietro Venuti e non Lirola ed Igor al posto di Pezzella infortunato e Quarta squalificato. Si parte.

Primo tempo
  • Nell'ottica del "si gioca solo cinque minuti" a questo giro per scaramanzia nei primi trecento secondi solo possesso palla
  • Al sesto il Pezzella parmense crossa forte e Drago respinge 
  • Dall'altro lato bella punizione di Biraghi, non difficile però l'intervento di Sepe
  • Bella giocata di Ribery ma cureggia finale che sciupa la giocata di classe
  • Lo stesso Franck blocca un tiro pericoloso del Parma
  • Bel cross di Biraghi colpo di testa altissimo di Kouame
  • Ci riprova Ribery alla stessa maniera di prima e poi entra in area e cade, contatto accentuato ammonito
  • Poco più di niente fino alla fine del tempo, quindi niente di nuovo
Secondo tempo
  • Al quinto Biraghi impegna per la prima volta seriamente Sepe
  • Sbadigli e moccoli, moccoli e sbadigli
  • Entra Cutrone e si alza il coro "oooohhhhhhhh ora sì"
  • Il Parma è talmente pericoloso che toglie anche le due punte ma noi granitici con tre centrali e due terzini
  • A dieci dalla fine stilisticamente perfetto il tiro di Castrovilli ma centrale
  • Al secondo di recupero Lirola prova lo sprint e ci fa emozionare per un cross respinto, fotografia perfetta della pochezza agghiacciante
Kommento
Credo di aver usato anche troppe parole per una partita che ha dato ZERO spunti di interesse. Due/tre giocate di classe di Franck, due tiri in porta nella ripresa nemmeno così irresistibili e comunque mai da un attaccante. Verissimo che non abbiamo sofferto niente e Drago è da SV ma giocavamo anche contro una squadra apparsa un cantiere che mostrava nell'ultimo quarto della partita zero attaccanti contro i quali abbiamo mantenuto per novantatre minuti cinquedifensoricinque. Solito assente il gioco. Ci sono tante voci in giro, non so se e cosa potrà accadere. So che appena è arrivato Commisso auspicavo una vera rivoluzione ed è rimasto Montella e stato ripescato Pradè. Dopo una stagione onestamente anonima mi auguravo una svolta non appena arrivata la salvezza ed un cambio generale, invece si è traccheggiato ed è rimasto tutto lo staff tecnico e dirigenziale. Ora quello che spererei sarebbe non venisse scelto un "traghettatore" e se si decidesse di cambiare vorrei non venisse scelta una "minestra riscaldata"  (farei forse un'eccezione solo per Terim....ma io son scemo e 'unconto...)*. Poi ovviamente chi verrà si colorerà di viola ed avrà sostegno e cori a favore. Perché ovviamente, banale dirlo ma Forza Viola...sempre...
* magari poi a Giugno un pensierino a cambiare anche chi ha fatto certe scelte di mercato lo farei...

LE PAGELLE
Dragowski SV
Venuti 5,5
Caceres 6 -
Milenkovic 6
Igor 6
Biraghi 6 +
Amrabat 5,5
Pulgar 5,5
Castrovilli 6
Ribery 6
Kouame 5
Cutrone 5
Lirola 6
Bonaventura SV
All. Iachini 5
IL MIGLIORE: BIRAGHI
Il peggiore: Cutrone

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...muah agghiacciante..per vedere un troiaio del genere mi devo anche rompere i coglioni....mi basta rtv38 ogni tanto...Graziani manca poco moccola...delusione Beppe...speriamo nel Pranda, mi basterebbe Jorgensen, ripiglierei anche Liverani, Tanque Silva, Savio Nserenko.. solo uno non lo ripiglierei mai...via via l'è meglio anche Ballando con lo Stelle, dimmi te.."

lunedì 2 novembre 2020

Ciao Gigi

"Febbre da Cavallo", il Cavaliere Nero, Pietro Ammicca, "A me gli occhi please", Giovanni Rocca, diciottodiciottodiciotto, "La signora delle camelie", ciao Core, Bruno Palmieri, gli chansonnier, la telefonata senza dire niente, serenate e stornelli, "Italian Restaurant", le barzellette sparse, "Un figlio a metà", il lonfo, il teatro Brancaccio, Mangiafuoco, "Cavalli di Battaglia", le lezioni agli allievi della scuola di recitazione, "Nun me rompe' er ca". 
Alcune tra le tue innumerevoli facce. Tutte trasmesse con eleganza, maestria e "CUORE"
E' come se tu fossi stato da sempre "di casa". Uno di quei conoscenti che ogni volta riesce a strapparti un sorriso profondo: di quelli che si trasformano in risata vera ma anche di quelli che si aprono alla malinconia. Con la capacità e la voglia di rappresentare tutto ed anche di più, facendo diventare semplice anche la tua straordinarietà. Pierfrancesco Favino su Facebook ti ha salutato così:
"...Però ‘n se fa così, tutto de botto.
Svejasse e nun trovatte, esse de colpo a lutto.
Sentì drento a la panza strignese come un nodo
Sape’ che è la mancanza e nun avecce er modo
de ditte grazie a voce pe' quello che c’hai dato
pe' quello che sei stato, perché te sei inventato
un modo che non c’era de racconta' la vita
e ce l’hai regalato così un po’ all’impunita,
facendo crede a tutti che in fondo eri normale,
si ce facevi ride de quello che fa male,
si ce tenevi appesi quando facevi tutto,
Parla’, balla’, canta’, pure si stavi zitto.
Te se guardava Gi’, te se guardava e basta
come se guarda er cielo, senza vole’ risposta.
All’angeli là sopra faje fa du risate,
ai cherubini imparaje che so’ le stornellate,
Salutece San Pietro, stavolta quello vero,
tanto gia’ ce lo sanno chi è er Cavaliere Nero...."
Non credo di poter trovare parole migliori. Te ne vai lasciando segni e tracce da vero gigante pur non avendo mai preteso di essere considerato tale ma preferendo di gran lunga diventare di casa per tutti. 
Te ne vai te maresciallo Mandrake e noi restiamo senza parole come davanti ad ogni tuo spettacolo. 
Ciao Gigi.

domenica 1 novembre 2020

Modulo rivoluzionario peccato si debba giocare a pallone...

La mia Viola

Campionato - 6^
ROMA - FIORENTINA = 2 - 0
GOAL: Spinazzola - Pedro

LA PARTITA
Siccome tutti rinfacciano a Beppe l'insistenza sul modulo 3-5-2 (che in realtà da sempre è un 5-3-1-1), per dimostrare che tutti "NE SANNO UNA LORO VERSIONE" ma lui invece è capace di cambiare si presenta all'Olimpico con una svolta. Un pirotecnico cinque-cinque-zero con Ribery e Callejon che ci vengono descritti come le due punte ma che partono e svariano in prossimità dei centrocampisti.

Primo tempo
  • Come nelle due precedenti giornate si parte con un buon ritmo ed il Castro in un buon periodo realizzativo prova un tiro dal limite dopo quaranta secondi e fa partire una bella azione che si conclude con un cross pericoloso
  • Dopo cinque minuti pallone filtrante centrale della Roma che costringe Dragowski all'uscita fuori area, ma la sensazione che mette più i brividi è che si sia finito di giocare dopo cinque minuti come al solito
  • Al decimo minuto lancio lungo di Mirante, Milenkovic e Quarta si ostacolano a vicenda bucando l'intervento, parte Spinazzola che chiude il triangolo con Caceres e segna. 1-0 
  • Intontiti dal gol lasciamo due occasioni d'oro a Dzeko: sulla prima Quarta chiude all'ultimo sulla seconda il centravanti giallozozzo solo nell'area piccolo colpisce al volo quasi di ginocchio ma spara alto
  • Al ventesimo Dzeko di testa "chiama" Drago ad un intervento complicato, il nostro portiere "risponde" in bello stile
  • Curiosamente il nostro attacco sembra non tenere un pallone, molto strana come sensazione....intendo quella di pensare di avere un attacco
  • Al trentaseiesimo doppia bella parata del Drago su tiro di Karsdrop al volo ma centrale e su tentativo di tap in di Mkhitaryan
  • Ma la Roma uno con un cognome normale?
  •  Alla fine del primo tempo la soddisfazione è essere sotto solo di un gol 
Secondo tempo
  • Si riprende e come prevedibile si cambia subito ma siccome Beppe c'ha la giornata scherzosa toglie Castro e mette Pulgar....anzi Erik
  • Al quinto del secondo tempo primi risultati del nuovo assetto, Lirola sbaglia l'intervento abbatte Spinazzola e si becca il giallo
  • Al settimo prima Caceres rischia il rigore e poi Veretout cerca l'ennesimo gol dell'ex e sfiora il palo
  • Al decimo Beppe si accorge di aver dimenticato una punta e mette Vlahovic al posto di Bonaventura
  • Percussione centrale dell'armeno (quello col cognome più complicato) che sfiora il raddoppio
  • Kouame sostituisce dopo venti minuti del secondo tempo un nullo Callejon
  • Al settantesimo perfetta ripartenza della Roma: Dzeko per l'armeno assist perfetto per Pedro lasciato solo che tocca a porta vuota 2-0
  • A dieci dalla fine cross di Lirola e colpo di testa centrale di Kouame, primo intervento di Mirante della gara
  • A cinque dalla fine dentro anche Cutrone, 'uns'abbia a dire ci manca una punta
  • Martinez Quarta a forbice su Dzeko rosso diretto
  • Al quarto di recupero finisce uno scempio notevole
Kommento
Difficile capire come si possa regalare un tempo e spiccioli con una formazione da ritiro del patentino.  Impossibile non prendere nota dell'ennesima prestazione senza gioco e senza troppa logica. Poco altro da dire se non che non abbiamo fatto un tiro in porta che sia uno per tutta la gara e che non abbiamo dato idea di essere in gara se non per i primi dieci minuti. Innovativo senza dubbio il modulo ma mi risultava essere calcio e non un ufficio brevetti invenzioni. Giocatori molli che solo in parte possono appellarsi alla poca logica delle proprie posizioni in campo. Mi vien da dire....mah...
FORZA VIOLA...sempre...

LE PAGELLE
Dragowski 6,5
Lirola 5,5
Milenkovic 5
Martinez Quarta 4,5
Caceres 5
Biraghi 5
Callejon 4,5
Bonaventura 5
Amrabat 5,5
Castrovilli 6 -
Ribery 5
Pulgar 4,5
Vlahovic 5
Kouamé 5,5
Cutrone sv 
Duncan sv
All. Iachini 4
IL MIGLIORE: DRAGOWSKI
Il peggiore: CALLEJON

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"...annata no anche questa....bene bene bene....gioca gioca gioca..."