lunedì 31 maggio 2021

La filosofia di una vacanza

Il K-libro di Maggio
qui il mio intero
Katalogo
FEDERICA BRUNINI
"Due sirene in un bicchiere"
Feltrinelli

Ambientato in una splendida isola del Mediterraneo, il libro sviluppa la sua storia o meglio le sue storie in un bed&breakfast molto particolare che diventa paesaggio delle trame dei vari protagonisti. Per accedere alle speciali camere di Tamara e Dana serve non una prenotazione ma una particolare richiesta che viene vagliata dalle stesse proprietarie. Le storie dei clienti con la direzione particolare delle gestrici del b&b si intrecciano in racconti dai colori splendenti del mare e dalla luce del sole dell'isola. "UN CONTO E' VOLERE VEDERE LE STELLE" da un posto panoramico ed un conto è vivere la storia e la magia del posto dove ti trovi in vacanza. Sia Tamara che Dana, pur con i loro caratteri diversi quasi opposti, cercano di far passare questo messaggio ai loro ospiti. Ma non solo. Con un programma specifico di "educazione" e "formazione" dei propri clienti le proprietarie cercano di fargli vivere la settimana di vacanza come un'esperienza indimenticabile e rigenerante. Le caratteristiche degli avventori sono di varia natura e permettono all'autrice di spaziare in vari campi e creare con gli stessi una sorta di cinque mini racconti.
Nonostante il numero elevato di protagonisti la trama del libro si mantiene sempre snella e facile da seguire. Ogni pagina scorre fluida e si fa leggere con interesse. La versione filosofica di Tamara e Dana intente a dare forza e motivazione ai clienti non è mai eccessiva e non travalica mai il reale volere dei cinque protagonisti. Qualche riflesso rosa che non guasta e gli splendidi paesaggi isolani danno quel qualcosa in più.
Le trame delle diverse storie non sono ovviamente "da fiato sospeso" ma riescono a creare la giusta attesa ed attenzione e forniscono il giusto livello di mescolamento. Libro che consiglio per una lettura leggera ma con alcuni riferimenti “filosofici” importanti ed interessanti riflessioni.

CINQUE CITAZIONI
1 - "...il momento in cui avviene è il momento giusto..."
2 - "...il mare restituisce sempre tutto, soprattutto i ricordi..."
3 - "...dopo una certa età i segreti sono l'unica verità che abbiamo..."
4 - "...si guarisce quando non ti ricordi più come ti sei fatta male..."
5 - "...così accade ai sogni quando non si realizzano, si mischiano con la realtà si trasformano, seminano segnali di ciò che avrebbe potuto essere e non è stato..."

Mia personale valutazione: **** - quattro stelle su cinque

domenica 30 maggio 2021

Nessuna scusa possibile

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 438

Un evento che ha lasciato tutti senza fiato. Una funivia che improvvisamente interrompe la sua attività e tragicamente trasforma un viaggio in una tragedia. Un clamoroso e drammatico incidente che ha trasformato il tratto Stresa-Mottarone in un luogo di lacrime e purtroppo vittime.
Una sorta di trama da film thriller dove risalta il dramma di una storia incredibile ed il romanticismo di un gesto epico. Quattordici vite interrotte ed una clamorosamente segnata ed incredibilmente salvata. Parlo della vicenda del piccolo Eitan, miracolosamente vivo grazie all'ultimo abbraccio del padre che "VISSE COMUNQUE MORENDO", riuscendo nell'impresa di salvare il suo amore più prezioso.
Questa storia ha ovviamente toccato i cuori di tutti. Per le intere famiglie che sono state "tragicamente" annientate dalla vicenda. Per la modalità con cui l'incidente è accaduto. Per il coinvolgimento di bambini. Per il numero di persone che nella prima domenica di "libertà" dopo il lockdown hanno visto la loro vita finire. 
Ma sono stati i giorni successivi che hanno messo su una ferita già pulsante chili di sale. Le motivazioni della tragedia sono apparse da subito legate più ad una "mancanza umana" che non ad una tragica fatalità. Sono ovviamente in corso le indagini e stabilire adesso i responsabili ed il loro grado di colpevolezza sarebbe sbagliato. Però emergono già elementi. Sconvolgenti.
Il capo servizio dell'impianto ha confessato infatti di aver messo il blocco del freno ma evidenziando che le anomalie non erano legate alla fune. Il direttore ed il gestore dell'esercizio negano di esserne stati a conoscenza. La procura indaga sulle dichiarazioni dello stesso capo servizio che invece conferma di aver concordato con i suoi responsabili la disattivazione del sistema di emergenza. Motivazioni? I problemi economici che sarebbero scaturiti dal fermo per la manutenzione necessaria e la relativa analisi della situazione susseguente. 
In queste indagini credo anzi temo che ne sentiremo tante di versioni. Di scuse. Di tentativi di sottrarsi alle proprie responsabilità. E sarà invece fondamentale "non abboccare" e mantenere viva l'attenzione ed accesi i riflettori dell'interesse per la vicenda. Non deve e non può diventare una delle tante storie dove colpevoli e condanne sembrano non arrivare mai e quando arrivano è troppo tardi. Ci sono 14 vite interrotte ed infinite esistenze che saranno per sempre segnate da quella fune staccata. Per il loro rispetto, non può essere minimamente modificata l'esigenza primaria: verità e giustizia. Rispetto a questo, nessuna scusa è possibile.
Non cambierà la tristezza e la tragedia ma almeno non se ne aggiungerà una ulteriore: l'ingiustizia di non avere una risposta.

domenica 23 maggio 2021

Giuste deroghe

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 437
Scrivevo qualche settimana fa (clicca qui per leggere il post) che se c'è qualcosa che chi gestisce e dirige il calcio in Italia può sbagliare sicuramente riuscirà nell'intento di farlo anche in modo clamoroso. Una sorta di innata capacità di prendere la strada sbagliata, nel modo e nei tempi errati.
Così anche in questi giorni, la Lega Serie A non ha perso l'occasione e si è ben issata "SEMPRE LI' LI' NEL MEZZO" a quel percorso netto di decisioni senza senso. Anzi con il senso di far perdere quella passione e quell'interesse che è la benzina di un qualsiasi sport. A maggior ragione in un periodo di "distanze fisiche" obbligate.
Parlo della scelta o meglio della conferma del termine di una deroga. Detta così sembra anche una cosa che rispetta norme e regole, quindi da applaudire. Ogni deroga infatti va "oltre" quelle che sono previsioni e regolamenti, ed anche in questo caso lo era.
Da due anni infatti, la Fiorentina era in deroga per la regola della fascia del capitano. A molti nel pensare ad un regolamento per una cosa del genere sembrerà di leggere una barzelletta ma non è così. In uno sport allo sbando come il calcio italiano, la Lega Serie A ha avuto negli anni scorsi uno slancio di "ordine e disciplina" prevedendo una norma (già attiva in altri campionati) che impone la stessa fascia di capitano a tutte le squadre. Il senso? Evitare sponsorizzazione/scritte particolari/abusi di vario tipo. Si potrà obiettare che sarebbe bastato vietare quelle che vanno contro a queste indicazioni e che mentre si regola la fascia di capitano tutto il resto pare "un porto di mare" o "un circo" dove si vende sponsorizzazioni anche per le borracce o non si mantiene un'equità nemmeno nel prendere in considerazione tutti i partecipanti. Ma andiamo oltre.
In questo biennio alla squadra viola era stata concessa questa deroga per ricordare Davide Astori, capitano di trentuno anni che il 4 marzo di tre anni fa è morto nell'albergo del ritiro pre-gara la notte prima di una partita contro l'Udinese. Fascia raffigurante i quattro quartieri storici di Firenze che indossava lo stesso Davide e che è stata "integrata" dalla scritta "DA13" in memoria dello stesso capitano. La storia di Astori ha colpito una famiglia, una squadra, una città, un mondo (calcistico). Ed è stato naturale per tutti definirlo "capitano per sempre". Non per due anni.
La Lega Serie A aveva concesso la deroga affiancando alla stessa l'immutato cordoglio e ricordo per la vicenda di Davide. Ma evidentemente era a tempo. La deroga. Ma anche il cordoglio ed il ricordo. E così è stata già annunciatala rigida interpretazione del regolamento dal prossimo anno e l'imposizione della "fascia unica" anche per la Fiorentina.
Ed allora adesso la palla è in mano proprio alla società viola. A cui mi sento di fare due proposte. La prima, banale, pagare la multa che arriverà e prevedere la fascia anche il prossimo anno per il nuovo capitano. La seconda prevedere sulla prossima maglia viola una piccola toppa ben visibile sulla manica sinistra con la scritta "capitano per sempre - DA13". Entrambe per dimostrare alla Lega Serie A che a volte le deroghe sono giuste e che quando ricordi/vuoi ricordare qualcuno per sempre non ti basta un biennio. 

sabato 15 maggio 2021

Infinita tragedia

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 436

Passano anni. Direi decenni. Cambiano (ma davvero cambiano?) politiche e politici. Arrivano, si accentuano, rallentano pandemie. Ma sembra che ci sia qualcosa, anzi più di qualcosa, che resta immutabilmente tragico.
Si alternano periodi di crisi forse meno intensa con periodi in cui i contrasti sfociano in conflitti. Anzi, chiamiamoli con il proprio nome: guerra. Quella che da un tempo infinito è in essere tra Israele e Palestina. Bombardamenti, morti, distruzioni.
Ragioni e posizioni che ormai si sono talmente incancrenite da non riuscire ad essere distinte e distaccate dai soprusi e dagli errori. Una situazione talmente intricata e ormai indefinita che anche solo il numero delle vittime è complicato da stabilire o anche solo da valutare. Civili, bambini, donne. Ormai anche le cosiddette categorie "da tutelare" fanno parte integrante del mattatoio a cielo aperto che quelle zone sono tornate ad essere.
"IL MIO NOME E' MAI PIU'" non è mai stata una frase "di moda" nella striscia di Gaza e comunque tra Palestina ed Israele. Come in un drammatico loop a comandare nel vocabolario della zona sono i termini suddetti intrisi di sangue.
Quello che nel frattempo invece è cambiato è il posizionamento di alcune rappresentanze politiche. Guardando ieri sera Propaganda Live ho sentito analizzata da Zoro una particolare foto apparsa nei giorni scorsi dove su un palco di Roma si sono radunate praticamente tutte le forze politiche per solidarizzare con il popolo israeliano. La cosa che lasciava perplesso Diego Bianchi era la stessa che aveva suscitato in me identico stupore: la presenza di un alleato di Casapound (Salvini) alla manifestazione pro-Israele nel ghetto di Roma a braccetto del leader del principale partito di (area almeno) sinistra (Letta).
Come in parte anticipato sopra, le motivazioni e tutte le varie ragioni sono troppo complicate e numerose da essere analizzate con precisione ed accuratezza in un singolo post e soprattutto da parte mia che non ho certamente le conoscenze dovute. Quel che invece posso e voglio esprimere è lo stupore rispetto a quella foto che mette insieme Tajani, Letta, Salvini, Boschi e rappresentanti di M5S. Tutti in prima fila dalla parte di Israele che nel frattempo ha oggi fatto saltare in aria il palazzo dei media....ma aveva avvisato prima.
Ecco in questa costante guerra infinita, questo schieramento pro Israele che mette mano nella mano un alleato di Casapound con il segretario del Pd è una novità e mi ha oggettivamente sorpreso. Nonostante ormai la politica italiana non mi sorprenda più per nulla. Non si finisce mai di imparare evidentemente.

mercoledì 12 maggio 2021

Commento teNNico

Campionato - 36^
CAGLIARI - FIORENTINA = 0 - 0
GOAL: ---- (senza tirare l'è dura)

LA PARTITA
Unico commento possibile per la "MERDA INTORNO" a questa partita.
Degna o meglio vergognosa "conclusione" di una stagione che dire da vergogna è dire poco.
Ora però tirare una bella riga (come dice sempre Lapo...) e ripartire. Ma per davvero.

FORZA VIOLA...sempre...

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...pensavo tu facessi le pagelle con tutti S.V. * ....e comunque ora il Benevento vince a Bergamo e torna decisiva la partita di Crotone..."

* si in effetti ho dimenticato LE PAGELLE
Dragowski SV
Caceres SV
Milenkovic SV
Pezzella SV
Igor SV
Biraghi SV
Amrabat SV
Pulgar SV
Bonaventura SV
Kouamè SV
Vlahovic 7
Terracciano SV
Venuti SV
Callejon SV
Castrovilli SV
All. Iachini SV

SV --> SENZA VERGOGNA

domenica 9 maggio 2021

Quanto manchi Robertino

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 435

Quando si dice la lungimiranza. Se c'era una cosa che la barzelletta della Super Lega aveva evidenziato era la sostanziale presa di posizione ad unanimità degli amanti del pallone. Le scelte di campionati a partecipazione limitata a "squadre elette" per un palmares particolare o un conto in banca ingente erano state talmente poco digerite dai tifosi da portare a mobilitazioni importanti.
E che decidono le alte sfere del calcio italiano? Pensano bene di prevedere una Coppa Italia che va esattamente nella direzione opposta del voler popolare e che, nel piccolo, imita la Super Lega. Accesso limitato alle sole squadre di serie A e di serie B. 
Ora, già la Coppa Italia è sostanzialmente schifata da quasi tutti i club ed in parte anche da una buona parte delle tifoserie. In particolare da quelle dei club più altolocati ma anche in generale di quelle che si vedono programmate partite alle 15 di giorni feriali. Per dargli un po' più d'interesse la rivisitazione della formula era anche auspicabile. E non si doveva guardare nemmeno troppo lontano per studiarne una attraente. In Inghilterra da sempre la formula della coppa nazionale funziona. La FA Cup da sempre si ammanta di un fascino speciale che mischia storie e romanticismo. Fonda questa specialità e questa attrattività sulla possibilità di partecipazione di squadre di varie categorie che si sfidano, programmando incontri che vedono le big della Premier League andare su campi di dilettanti o di squadre di serie improbabili rendendo la coppa attraente ed il successo obiettivo reale di club dalle ambizioni importanti. E che vedono bene di fare le nostre menti organizzatrici? Di riformulare una coppa già dall'appeal al minimo sindacale nella direzione esattamente opposta. Formula pensata da chi (giustamente) ha alzato la voce contro l'idea di fondo del campionato delle squadre più ricche e che ora.....fa la stessa cosa.
In questi giorni, accanto a questa speciale notizia, sui giornali sportivi e non solo si poteva trovare un'intervista a quello che è stato il miglior calciatore italiano dell'ultimo trentennio. Colui che "PER OGNI ORA PASSATA IN CAMPO" ha regalato poesia e fascino, il miglior dieci che abbia mai visto giocare in maglia viola: Roberto Baggio. Nelle sue parole semplici ma piene di significato sono emerse delle caratteristiche ed un amore speciale per quel pallone dal quale si è distaccato perché in quello attuale fondamentalmente non si riconosce. Nelle sue risposte ha spaziato dai suoi attuali interessi al momento in cui è stato costretto a ritirarsi, dalle vicende fiorentine ai suoi allenatori, dal calcio di oggi al fascino del pallone di ieri. Leggendo questa intervista ho riacceso ricordi di un calcio che fu e che proprio come lui non ritrovo più neanche minimamente.
A differenza sua continuo a seguirlo, a farmi il fegato amaro per le sconfitte (perché gioire per le vittorie son eventi che da molto rari stanno diventando sostanzialmente inesistenti) ma quel trasporto di allora non c'è più. Sicuramente l'età. Ma anche la mancanza di poesia pura che Baggino portava in quantità industriale e che adesso è sostituita da tentativi cervellotici di riorganizzazione di coppe e campionati e da un interesse quasi esclusivo su tutto meno che sul campo. Diritti televisivi, stadi di proprietà, centri sportivi. Ed intanto i tunnel/tocchi/gol/giocate di Roby restano solo ricordi e magie da rispolverare solo su youtubeQuanto manchi Robertino.

sabato 8 maggio 2021

L'era l'ora

La mia Viola
Campionato - 35^
FIORENTINA - LAZIO = 2 - 0
GOAL: VLAHOVIC, VLAHOVIC

LA PARTITA
Sabato sera decisivo per le ambizioni "laziesi" e le nostre speranze. Alla ricerca disperata di quei tre punti che probabilmente potrebbero essere decisivi nella rincorsa alla salvezza. Sostanzialmente confermata la squadra che è riuscita nell'impresa di far fare tre gol a Palacio (clicca qui). Difesa a cinque, centrocampo a tre (con il solo cambio di Castrovilli al posto di Amrabat), Ribery a vagare per il campo in cerca di ispirazione e davanti possiamo "SEMPRE COMUNQUE CONTARE" sulla ricerca del ventesimo centro in campionato di Dusan. Anzi, resta la nostra unica concreta speranza per portare a casa qualcosa. 

Primo tempo
  • Subito un cross pericoloso a cercare Immobile, buono l'intervento di Pezzella
  • Bel cross di Ribery ma Bonaventura è solo di un passo in ritardo
  • Al decimo Correa chiude una grande azione delle quaglie e chiama Dragowski ad un miracolo
  • Vlahovic non sfrutta un clamoroso sbaglio di Radu e spreca l'ultimo passaggio
  • Varie imbucate per Immobile ci mettono in apprensione e ci fanno rivedere Bologna ma prima il fuorigioco con palo poi la chiusura di Milenkovic ci salvano
  • Mentre la Lazio sembra prendere campo, buona ripartenza di Castrovilli per l'imbucata di Biraghi che trova un assist al bacio per il ventesimo gol di Vlahovic 1 - 0
  • Nuovo miracolo di Dragowski su colpo di testa di MilinkovicSavic che però forse era in fuorigioco
  • Ancora Dragowski si supera su Immobile ma come prima arriva la segnalazione del fuorigioco dopo il miracolo
  • Bella azione di Ribery che appoggia a Pulgar al limite che tira (con deviazione) non lontano dal palo
Secondo tempo
  • Secondo tempo spezzettato dai tanti falli e da molta imprecisione
  • Bella punizione di Biraghi per Pezzella che colpisce bene ma fuori
  • Bella giocata di Castrovilli che trova Vlahovic , il tiro è bello ma troppo su Reina
  • A venti dalla fine Amrabat per Bonaventura
  • Teniamo bene il campo e soffriamo poco il forcing della Lazio
  • Ad un minuto dalla fine grande stacco di Dusan che su un angolo di Pulgar preciso colpisce di nuovo e trova il ventunesimo gol del suo campionato 2 - 0
  • Lazio che ormai fa solo falli e resta anche in dieci
Kommento
L'era l'ora. Partita finalmente da squadra che doveva tirare fuori tutto e l'ha fatto. Abbiamo sofferto per buona parte del primo tempo le imbucate per Immobile ma i centimetri del fuorigioco e un ottimo Dragowski hanno annullato rischi e paure. Dusan ha fatto il resto concretizzando al massimo le occasioni che gli sono capitate. Due gol ed il totale fa ventuno. Ripeto 21. Ed in più una crescita stratosferica nella gestione del pallone durante la partita. La squadra finalmente oggi ha accusato poche amnesie e soprattutto ha dato l'impressione comunque di esserci per tutta la durata della gara. Non c'è ancora la matematica, ma la salvezza pare essere arrivata. Adesso sul portiere e sul centravanti costruiamo una squadra nuova con un mister nuovo ed un d.s. nuovo e vediamo se finalmente il prossimo anno si può evitare di vedere scempi come quelli che si vedono da troppi anni.
FORZA VIOLA...sempre... 

LE PAGELLE
Dragowski 7,5
Venuti 6 
Milenkovic 6 +
Pezzella 6,5
Caceres 6,5
Biraghi 6,5
Castrovilli 7 
Pulgar 7
Bonaventura 6
Ribery 6,5
Vlahovic 8
Amrabat 6
Kouamé SV
Martinez Quarta SV
All. Iachini 7
IL MIGLIORE: VLAHOVIC
Il peggiore: Bonaventura

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...20...e poi 21....sempre difeso anche quando era ancora al Partizan....pensa che va via e che vu volevate Belotti...comunque domani vince il Benevento e fino all'ultimo 'unnè finita, ci si salverà a 45 la salvezza più alta della storia...."

domenica 2 maggio 2021

Buttata via

La mia Viola
Campionato - 34^
BOLOGNA - FIORENTINA = 3 - 3
GOAL: VLAHOVIC (R), PalacioBONAVENTURA, Palacio, VLAHOVIC, Palacio

LA PARTITA
Derby dell'Appennino che vede un Bologna quasi salvo a cui manca solo la matematica, raggiungibile con una vittoria. Domenica di nuovo importante invece per noi, per tentare di mettere distanza con le ultime tre posizioni che pur lontane sono comunque temibilmente ancora "a portata" di raggiungimento, quindi "IL FUTURO E' FUORI GARANZIA". Si parte con la formazione annunciata con Venuti e Biraghi sulle fasce e Bonaventura in mezzo al campo. Difesa e punta-sottopunta confermati. Si parte.

Primo tempo
  • Dopo pochi minuti ripartenza di Barrow per Palacio ben contrastato prima dell'arrivo nella parte pericolosa
  • Un paio di cross non male di Biraghi, su tre tentativi: è RECORD
  • Tiro forte di Pulgar "parato" da Soumaro. Rigore netto e Vlahovic di potenza trova l'angolino 0 - 1 
  • Bel taglio di Orsolini che tocca prima di finire la corsa e crollare su Dragowski
  • Bella punizione di Biraghi per Pezzella che spara alto di testa dopo un buon inserimento
  • Taglio di Vignato, dormita dei centrali ma soprattutto di Venuti e gol di Palacio 1 - 1
  • Ancora Vignato splendida palla in profondità per Barrow che brucia tutti ma Dragowski stavolta esce bene e respinge
  • Di nuovo imbucata centrale Barrow per Soriano che solo davanti a Dragowski non aggancia
  • Bella giocata di Bonaventura che dopo una respinta, dal limite, stoppa e tira al volo, alto non di troppo 
Secondo tempo
  • Palacio crossa per Vignato che arriva un po' in ritardo con il tocco vincente grazie anche ad una trattenuta sospetta di Venuti
  • Dopo venti minuti di niente e sofferenza in possesso palla Venuti crossa da lontanissimo sul secondo palo dove Bonaventura si inserisce bene e trova il tocco giusto 1 - 2
  • Igor per Biraghi è il primo cambio della gara poco prima del settantesimo
  • Bella giocata di Vignato che crossa bene per Palacio che anticipa Pezzella e trova la doppietta. Non segnava da settembre, non oso pensare da quando non facesse una doppietta 2 - 2
  • Angolo viola stranamente bello teso in area, Skorupski a vuoto dopo essere stato impallato Vlahovic c'è e trova il gol del 2 - 3
  • Mi vien da chiedere "ma Palacio l'ha mai fatta tripletta?"
  • A cinque minuti dalla fine di nuovo imbucata di Vignato per Palacio che risponde alla mia precedente domanda: 3 - 3 
  • Contropiede lanciato con Vlahovic che porta palla e non serve Kouamè che gli corre accanto ma prova da fuori colpendo Danilo in piena faccia
  • Finisce 3 - 3
Kommento
Un'occasione clamorosa buttata nel cesso. Avevamo trovato tre gol (un rigore ingenuo, un bell'inserimento con una dormita della difesa e del portiere avversario, una dormita clamorosa con portiere impallato da un proprio difensore) che ci avevano portato avanti, tre volte tre. Ma li abbiamo restituiti con tre imbucate clamorose di Vignato per un trentanovenne che non segnava (un gol) da sette mesi, ed altre azioni simili non si sono concretizzate per un niente. Abbiamo due difensori in palese "bambola" da settimane forse mesi e teniamo in panchina Martinez Quarta che ha sbagliato due partite e quindi non proponibile. Non abbiamo gioco ma ormai non fa nemmeno notizia e soprattutto ad uno che fa diciannove gol in serie a vent'anni non serviamo un pallone giocabile che sia uno da non so quante domeniche. Buttiamo via l'ennesima occasione per tirarci fuori definitivamente da una ridicola corsa salvezza, ma evidentemente non siamo meno ridicoli noi. Passata un'altra domenica, guadagnato un altro punto ma la sensazione è quella di aver buttato davvero un'occasione. Speriamo (visto il prossimo calendario) non unica.
FORZA VIOLA...sempre...

LE PAGELLE
Dragowski 6 +
Venuti 6 -
Milenkovic 4,5
Pezzella 4,5
Caceres 5
Biraghi 5,5
Amrabat 6 - -
Pulgar 6
Bonaventura 6,5
Ribery 5
Vlahovic 7,5
Igor 5
Kouamè SV
Castrovilli SV
All. Iachini 5,5
IL MIGLIORE: VLAHOVIC
Il peggiore: Pezzella

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...Cagliari perde noi si vince a Bologna siamo salvi praticamente...e prima o poi segnerà anche Biraghi...che fatica mamma mia, ci voleva un'altra contestazione....tre volte davanti e tre volte riusciti a rovinalla.....iolaeee...t'hai chiamato la tripletta di Palacio....tu porti merda....ora 'ndosifanno punti?"

sabato 1 maggio 2021

Buon Primo Maggio...sì ma...

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 434

"Tasso di disoccupazione a livelli stellari e memomale che l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro" --- > sì ma...un tasso di disoccupazione è naturale, non è possibile prevedere un lavoro per tutti
"Il lavoro nobilita l'uomo e poi certi lavoratori sono solo schiavi moderni" --- > sì ma...d'altra parte non si può pensare che tutti i lavori diano soddisfazione a chi li svolge
"Non ho un lavoro decente rispetto alle mie professionalità" --- > sì ma...se non ti adatti un po' non potrai mai crescere
"Sono disoccupato" --- > sì ma...almeno c'è il reddito di cittadinanza
"Mi pagano una miseria" --- > sì ma...c'è chi non prende nemmeno quella miseria
"E' tanti anni che devono regolarizzarmi ma sono ancora a nero" --- > sì ma...c'è chi hanno "tenuto" solo per pochi mesi
"CI HAN SPOSTATO SEMPRE UN PO' PIU' AVANTI LA PENSIONE" --> sì ma...c'è chi non ci andrà mai in pensione di questo passo
"Nessuno riconosce il mio lavoro come importante" --- > sì ma...c'è chi viene licenziato
"Mi hanno licenziato" --- > sì ma...la ditta/società/imprenditore ti ha "dato da mangiare" finora e non può rimetterci per tenere a lavoro te se non se lo può più permettere
"Ci stiamo ammazzando di lavoro e non basta mai" --- > sì ma...se non ci fosse lavoro sarebbe peggio
"E' una vita che lavoro qui ma a nessuno interessa" --- > sì ma...in giro c'è una generale e costante situazione di turnover molto più pericolosa
"La pericolosità del mio lavoro mette a rischio la mia salute" --- > sì ma...se non lavori muori di fame
"In questo periodo abbiamo lavorato in condizioni vergognose" --- > sì ma...c'è a chi il lavoro l'hanno "chiuso per DPCM"
"In questo periodo non abbiamo lavorato" --- > sì ma...ci sono stati i sostegni
"In questo periodo abbiamo ricevuto una miseria di aiuti" --- > sì ma...c'è chi non è mai rientrato nemmeno in quei decreti di sostegno
"In questo periodo nessuno si è preoccupato di come le cose potessero stare in piedi nonostante le difficoltà" --- > sì ma...c'è chi ha messo tutti in cassa-integrazione
....
Tutti questi "sì ma" (e sono solo una parte) sono più o meno quelli che in molti (tutti?) ci siamo sentiti dire in momenti diversi dei nostri percorsi lavorativi o di avvicinamento allo stesso. Tutte risposte verissime eh. Però più che passa il tempo (ed il COVID non ha certamente aiutato) e più che mi sembra che la rincorsa all'analisi dei posti di lavoro sia guardare a chi sta peggio ed in qualche modo rallegrarsene. Una sorta di "mal comune mezzo gaudio" che si è trasformato in un "mal peggiore di qualcun altro gaudio pieno per me". Credo che questo sia un valido strumento per non farsi abbattere dalle difficoltà che si incontrano durante la quotidianità lavorativa. Allo stesso modo però penso che questo costante rimarcare che c'è chi sta peggio porta la discussione e la stessa valutazione della qualità di lavoro verso un preoccupante livello di mediocrità. Lamentarsi porta a poco è verissimo. Ma non farlo mai solo perché c'è sempre qualcuno che sta peggio porta ancora a meno, anzi fa danni.
Nonostante questa preoccupante rincorsa verso il basso....buona festa del lavoro...sì ma c'è chi il lavoro non ce l'ha proprio.