mercoledì 31 agosto 2011

Io sto con questa Fiorentina

Premesso che:
- molte cose sono state trattate da schifo dalla società (dal cartellino di Frey regalato ai comunicati stampa pubblici per comunicazioni private)
- abbiamo preso il primo responsabile comunicativo al mondo che non sa comunicare o meglio sarebbe meglio se non comunicasse
- alcune "uscite" nei confronti di parte della tifoseria e qualche grande ex potevano essere evitate
- la riproposizione dei "quattro scudetti" degli anni scorsi e della squadra meno battuta da dicembre dopo il Milan sono un pò stucchevoli
- magari a gennaio per far pari col bilancio fanno uno smantellamento
- ci sta che il mercato viola sia stato aiutato dalle mancate superofferte per chi doveva partire, frenando di conseguenze le idee di cedere i pezzi migliori
tutto cioò premesso...ad oggi a me questa Viola mi fa essere ottimista.
L'obiettivo dichiarato è 5°-8° posto ed onestamente credo che si possa raggiungere. Partendo dal presupposto che tre squadre fanno un altro campionato (Inter, Juve, Milan) e tre per dimensioni di città e ricavi ci sono superiori (Napoli, Lazio, Roma) io dico che le altre non ci sono per niente superiori, anzi. Ed anche con le suddette sei con qualcuna onestamente penso di potermela giocare (penso alla Juve tutta da verificare ed alla Roma cantiere ancora aperto).
La società ha rispettato la parola "non usciremo smantellati dal mercato ma lavoriamo per rinforzarci" alla faccia dei gufi, delle checche isteriche e dei giornalai che ogni giorno non chiedevano "CHI PRENDE" la Viola sperando e credendo nel buon acquisto ma quasi si divertivano a dare Gilardino in una squadra diversa, Vargas in una nazione diversa e Montolivo in una galassia parallela. In alcuni momenti sembrava che la prossima stagione l'avremmo giocata direttamente con gli allievi. Invece. Invece il buon Corvo pianopiano ha sfruttato (facendoci penare) ogni secondo di questo mercato per costruire una squadra che a me onestamente piace e che onestamente esce rafforzata da questo mercato rispetto all'anno scorso. Ovviamente siamo sulla carta poi toccherà a giocatori ed allenatore (e già qui si potrebbe aprire un dibattito su mr. Persciò...) rendere per le aspettative però tirando le somme dei movimenti viene fuori:
Frey è stato sostuito da Neto (avendo Boruc)
Comotto da Cassani
Piccini da Romulo
Masi da Nastasic
Donadel da Munari
D'Agostino da Kharja
Santana da Lazzari
Mutu da Silva (avendo Jovetic)
per una rosa che sarebbe la seguente:
BORUC
(Neto)

CASSANI            GAMBERINI        NATALI      PASQUAL
(De Silvestri)  (Camporese/Nastasic) (Kroldrup/Felipe) (Romulo/Gulan)

BEHRAMI    MONTOLIVO VARGAS
(Munari)          (Kharja)           (Lazzari)

CERCI           GILARDINO     JOVETIC
(Marchionni)       (Silva/Babacar)    (Ljaic)

Ovviamente si poteva far meglio, si possono trovare mille "io avrei fatto" (inutile dire che io avrei cominciato ad acquistare da un terzino sinistro ma anche magari venduto due o anche tre centrali per uno nuovo anche medio non serviva un fenomeno...della serie, peccato per Bovo...) però va riconosciuto che la parola sul mercato l'hanno rispettata. Ed allora son contento di essermi fidato, di aver aspettato l'ultimo minuto di mercato prima di fasciarmi la testa e di aver continuato a dare fiducia a questa società. Poi se non rispetteranno più le parole date si cambierà opinione, ma analizzando i fatti non si può che dire AVANTI VIOLA. Io sto con questa Fiorentina e non vedo l'ora arrivi domenica prossima...
BIGNAMI: mercato che direi da 7 bello tondo tondo, se fosse arrivato anche un terzino sinistro normale sarebbe stato da otto.... 

martedì 30 agosto 2011

Bentornato Boemo

Quando è calata un la "moda" del suo gioco e del suo stile (magari con qualche spintarella dei poteri forti che poco l'hanno sempre sopportato) mi sono detto: "IL MAGO SI PRESENTERA' DI NUOVO QUA" col suo spettacolo, la sua sigaretta e le sue stilettate dette con un filo di voce. Quindi quando anno scorso è tornato a Foggia, ho sperato per tutto l'anno che riuscisse nell'impresa di riportare in B una squadra organizzata negli ultimi giorni di mercato con pochi fondi a disposizione ed un parco giocatori nettamente inferiori alle rivali per la promozione. Non ci è riuscito e come le grandi persone si è preso tutta la responsabilità "il problema per il Foggia sono io quindi è giusto che me ne vada", queste le parole a fine campionato. 
Ho temuto di vederlo di nuovo sparire invece....il Pescara è venuto a darmi una mano. Offrendogli una panchina, dandogli carta bianca e promettendogli di non buttarlo fuori se dopo sei partite la squadra fosse stata ancora a zero (testuali parole dichiarate dal direttore sportivo che con sbigottimento ho scoperto essere Delli Carri....e chi ha vissuto lo spareggio del Curi per tornare in A sa di chi parlo). Ovviamente "a parole son tutti buoni" però mi sembrava una grande cosa. Una politica perfetta che per diverso tempo ho sperato seguisse la mia Viola. Squadra a Zeman, linea verde, fiducia nel suo gioco e nel suo modo di vedere il calcio. Pulito ad ogni costo, contro il sistema ingiusto, coerente ed a testa alta. 
Così io vedo il "mago Boemo", così ho esultato quando ho sentito dirgli "io sono ancora nel calcio, Moggi no", così ho capito che quest'anno avrei avuto una squadra del cuore in serie B. Il Pescara. Mai lo avrei creduto possibile, di tifare Pescara: evidentemente mai dire mai.
E così stasera mi collego più volte con gazzetta.it per vedere la diretta on-line e grande sorpresa: Pescara in testa alla classifica. Dopo aver espugnato il Bentegodi, stasera battuto l'Empoli e via a sei punti. So che magari non durerà, arriverà il periodo nero delle squadre di Zeman, di solito attorno a novembre, magari a questo giro prima o magari a questo giro ripete il miracolo Foggia di decenni fa. Ma non è nemmeno così fondamentale. Il Boemo e la sua filosofia va oltre. Speriamo che la società mantenga la sua parola e continui ad aver fiducia nel maestro e lui son sicuro che ripagherà col suo 4-3-3 magari pazzo, forse folle ma pieno di spettacolo e soprattutto pieno di calcio. Quello che fa innamorare, quello che fa avvicinarci al gioco del pallone. Corsa, schemi, gioco d'attacco. Con una squadra di semisconosciuti combatterà come al solito contro i mulini a vento, ma in fondo il suo bello è anche questo.
FORZA BOEMO continua a farci sognare, con l'ennesima sigaretta, con la milionesima diagonale degli schemi difensivi che spesso saltano agli attaccanti che segnano valanghe di gol. Da quest'anno anche in B posso fare il tifo per qualcuno...
BIGNAMI: impossibile a pensare ma non posso che dire forza Pescara.....o meglio forza grande maestro Boemo....

lunedì 29 agosto 2011

10 mila volte auguri Fiorentina

GIANCARLO ANTOGNONI a cura di LUCA CALAMAI - "10 modi per dirti ti amo" - Mauro Pagliai Editore
Venerdì dopo una bella cena ed una bella serata ho aperto Facebook ed ho visto che alcuni dei miei amici facevano gli auguri alla nostra passione comune. Era l'85° compleanno della mia passione con la P maiuscola, 85 anni da quel 1926 che vide nascere quella squadra dal colore viola. Avevo già letto gli articoli che rigurdavano la ricorrenza ma quando ho letto su molti status dei miei amici "Tanti Auguri Fiorentina" mi è venuto spontaneo cercare sulla mia libreria questo libro che avevo soltanto sfogliato al momento dell'acquisto. E' come se leggere il libro "DEL DIECI CHE" ha illuminato la storia viola fosse il giusto omaggio per il compleanno della maglia gigliata. Il primo impatto è stato quello di sorridere per il ricordo della serata in cui il libro è stato acquistato. Il Bollins che alla presentazione di Viscardo Antognoni mi grida "AIUTO ma 'indò tu m'hai portaho?!?" ed il conseguente rischio che ci buttassero fuori dal Mandela per il seguito di quella conversazione sono momenti non facilmente dimenticabili. : - ) Superato il sorriso, e c'è voluto un pò, ho cominciato a leggere quella che è la storia di un amore GRANDE, tra Firenze ed il suo numero 10. Dagli inizi nelle piccole squadre provinciali ai primi contatti con gli emissari viola. Antonio ripercorre con parole molto semplici ma chiare ("a differenza delle sue interviste" direbbe il Bollins) gli inizi, il suo affermarsi e l'ascesa a "unico 10". Vengono citati aneddoti e personaggi che per i più appassionati di Viola e storie limitrofe non sono certamente nuovi ma che vengono riletti molto volentieri. Dalla corte degli altri club a cui ha detto di "no" con orgoglio e passione di una bandiera che ormai nel calcio è merce rara quasi introvabile ai duetti sul campo con allenatori e giocatori che hanno segnato la storia di Firenze (Liedholm, De Sisti, Merlo, Chiarugi tanto per citare i primi che mi vengono in mente). C'è un Antonio che si racconta a 360° da giocatore, dirigente e tifoso ripercorrendo i 15 anni da calciatore e i quasi 10 da dirigente. Un libro che vola via come un suo lancio a tagliare il campo certamente per l'argomento leggero e le foto che "alleggeriscono" il numero di pagine, ma soprattutto per quella passione che ti fa leggere storie note come fossero novità editoriali. Un libro che da vero tifoso non potevo far aspettare ancora sulla mia libreria....specie nel giorno del compleanno della mia Passione....TANTI AUGURI FIORENTINA....
BIGNAMI: per chi vuol ritrovare la Fiorentina del "terzo" scudetto, quella del Massaro col "5", quella con Vittorio Cecchi Gori che impone Spadino Robbiati in formazione, quella vincitrice della Coppa Italia a Roma, quella che vedeva quasi morire sul campo il suo figlio prediletto....Antonio è un gran pezzo di questi 85 anni, per chi li ama questi anni...libro da leggere....

mercoledì 24 agosto 2011

Un gioco totalmente riuscito

MARCO MALVALDI - "Il re dei giochi" - Sellerio
Ho praticamente "divorato" la terza puntata dei "quattro vecchietti detective" del BarLume di Pineta. Ho ritrovato in questo libro la spontaneità ed il sarcasmo prettamente stile amaranto che nella seconda puntata avevo un pò smarrito. Giallo dalla trama non troppo difficile ma raccontato con passione ed infarcito di dialoghi che lasciano il nero di una vicenda poco pulita per trovare il bianco dei denti di una sana risata. "..tira tira, poi però 'un ti rialzare e resta chinato, m'arraccomando. Se proprio bisogna fassi incula', armeno si fa presto.." è il primo di una serie di "orecchi" alle pagine del mio libro e siamo solo alla terza pagina. Come negli altri due libri, i protagonisti sono i quattro vecchietti che frequentano il bar di Massimo, il nipote di Ampelio, un po' il capo-banda. Massimo convive tra la voglia di una clientela "diversa" e la simpatia e l'affetto per i quattro anziani che allietano le sue giornate. L'immagine più chiara di questo "odio/amore" è quella di un Massimo con le orecchie tese per il pericolo giornaliero, quello cioè che i "QUATTRO STANNO SFASCIANDO IL" nuovo biliardo con partite rumorose, gelati e bevande appoggiate rischiosamente sul bordo del nuovo acquisto del bar e la soddisfazione dello stesso Massimo per aver dato retta alla proposta di uno dei quattro "perchè non ci metti un bel biliardo, ma di quelli veri..."
In più, ad attivare ancor di più la fantasia dei quattro arriva il terzo omicidio in tre estati "pinetani", l'evento scatena la capacità investigativa che contro ogni logica i quattro riescono a tirare fuori, supportati anche dalla voglia di "primeggiare" di Massimo che "'a passà da scemo coì sù nonno e i suoi amici" proprio non ci sta. Il caso che i quattro affrontano viene portato sulla giusta strada proprio da una loro intuizione, ma servirà il colpo risolutore di Massimo per giungere a conclusione del mistero. Durante il percorso le vicende del bar si intrecciano con quelle più esterne del caso e dalle risate spontanee per i dialoghi sempre più "toscani" del gruppo ("..quando le palle fanno tatà, posa la stecca e vai a pagà...ora te la poso nel capo la stecca...o, se 'un cogli un còomero 'un è corpa mia...") si passa a considerazioni molto più "serie" su Chiesa, politica e fine-vita che fanno sembrare il BarLume un illuminato salotto da cui prendere spunto ("..allora perchè stracazzo il papa mi rompe sul preservativo e non mi dice di non fumare? Perchè se la prende tanto col sesso? Io provo piacere, la persona che sta con me anche, siamo contenti tutti e due non abbiamo fatto male a nessuno e secondo il Papa questo a Dio dispiace? Ma come cazzo è possibile? Secondo questo ragionamento Dio ce l'avrebbe con noi, per il Papa. Non è logico. Non mi torna..."). Investigatori dalla battuta pronta, politicamente scorretti ma con un forte richiamo al ragionamento, all'intelligenza ed a quella morale che troppo spesso viene presa un pò a calci....serve forse qualcos'altro? Direi proprio di no....
BIGNAMI: Malvaldi fa centro con un romanzo davvero in linea con il suo esordio; lettura leggera e divertente ma per niente banale....lo consiglio caldamente (viste le giornate)....

martedì 23 agosto 2011

Un ritrovo così necessario?

Da domenica leggo in giro di queste incredbili dichiarazioni del Presidente della Repubblica, che per l'occasione sono rilasciate "DAVANTI A UN ALTRO MICROFONO" rispetto a quello solito del Quirinale. Prese di posizioni forti, critiche al Governo ed all'opposizione, linea dura per il futuro. Vado a leggere speranzoso queste stravolgenti dichiarazioni e montandomi il "nervo"....come al solito...mi chiedo "sarò io che 'un riesco a farmi andare bene niente?". Mi spiego e spiego perchè. 
Innanzitutto, visto che da sempre il Presidente della Repubblica è attento alla sua "figura terza" ed al rispetto di regole e correttezza, partecipare e di conseguenza dare risalto al "ritrovo organizzato" del Meeting di Comunione e Liberazione non mi sembrava la scelta migliore, vista la rilevanza politica e di potere del movimento ecclesiale e visti i numerosi casi giudiziari "da chiarire", esattamente come diceva Luca Telese nel suo blog prima dell'intervento presidenziale a Rimini.
Poi per le notizie apparse sul metodo di finanziamento di questo immancabile e vitale ritrovo mi sembrava un controsenso che chi (lodevolmente) si era schierato contro gli sprechi pubblici  partecipasse ad un ritrovo di questo tipo, che è stato "tirato su" grazie alla raccolta di tanti e tanti (e tanti) contributi da quegli Enti pubblici che poi non arrivano a fine mese.
Infine l'intervento, definito così "coraggioso". Critiche a Governo per non aver ammesso la crisi, condanna per l'evasione fiscale e chi non la colpisce, critiche anche all'Opposizione (la par condicio prima di tutto si sa), riferimenti ed elogi all'Unità d'Italia e richiesta di coraggio ed impegno per tutti. A me sembra un insieme di discorsi ovvi e frasi fatte (poi il qualunquista è Beppe Grillo...), mi sarei aspettato qualcosa di più "ficcante" e più "incisivo" se la situazione è così grave. Ma questa è solo la mia modestissima opinione. 
I fatti però non sono opinioni. E di conseguenza non capisco come chi si spertica in elogi per questo discorso possa dimenticarsi dei fatti. Per fortuna che c'è il Fatto (gioco di parole voluto), ed oggi aprendolo ho trovato buona parte di quello che volevo dire io.  Pino Corrias infatti elenca alcuni fatti che fanno dire, ok se tutte queste lodevoli cose sono così importanti perchè non sono state applicate prima o meglio non ci si è spesi per realizzarle? Solo uno dei mille perchè che mi vengono alla mente. Perchè permettere al Presidente del Consiglio di non smentire o rimangiarsi le dichiarazioni fatte da capo dell'Opposizione quando affermava evadere le tasse troppo elevate è giusto? Perchè non stigmatizzare (e magari cercare di impedire) il fatto che chi decide le sanzioni sugli evasori è un indagato per evasione e lo stesso che ha cancellato il falso in bilancio? Perchè è diventato legge lo scudo fiscale? Perchè la verità che il lodoAlfano era una legge anticostituzionale non era una verità da dire? Perchè, se l'Unità d'Italia è così fondamentale, si permette a questo Governo di avere un Ministro che parla di Italia fallita la Padania si prepari, di sbeffeggiare l'inno d'Italia, di mettere i tricolori al cesso, ecc. ecc.? Perchè se è così vitale ed importante l'impegno ed il sacrificio di tutti non si chiede conto ai padroni di casa del "ritrovo" di rinunciare a qualcuno dei loro privilegi per alleggerire di un bel pò (circa tre miliardi) il sacrificio di tutti? "
Non per dire eh...e con immutato rispetto e stima...ma Napolitano non è che è Presidente della Repubblica da dù ore e non è che che il Presidente della Repubblica non abbia nessun potere eh....così tanto per la cronaca in questi anni che ci hanno portato ad oggi, lui di preciso dove era?
BIGNAMI: spesso i coraggiosi lettori di questo blog mi fanno notare la mia "pesantezza" con Napolitano, quasi maggiore che con il Re....la spiegazione è facile: del Presidente della Repubblica ho stima e rispetto e lo ritengo una personalità di spessore per questo mi aspetto molto o almeno qualcosa, ma qualcosa DAVVERO....che non può essere andare al ritrovo di CL e dire "bisogna impegnarsi tutti, il Governo ha nascosto la crisi e l'opposizione non è stata collaborativa"....

domenica 21 agosto 2011

Niente scivoloni

La diretta sulla 7, Il caldo e l'orario non proprio comodo mi hanno fatto scegliere il divano piuttosto che la Curva. Prima della stagione con lavori in corso ancora belli presenti. Avversaria un Cittadella che ha corso e messo in difficoltà, ma che si è dimostrato comunque un avversario di B, quindi ognuno si tiene "LE PROPRIE SENTENZE" su mercato e squadra dato che l'impressione è stata di una squadra ancora macchinosa e con diversi "?" ma che almeno non è apparsa abulica e svogliata. 
Per conto mio, la partita è da catalogare come positiva. Poteva prendere il sopravvento il periodo poco indicato per affrontare una partita da dentro/fuori ed invece, eccetto un quarto d'ora del primo tempo, la partita non è mai stata in discussione. La corsa e la grinta c'è stata ed in alcuni momenti ci sono stati piccoli lampi che possono in qualche modo dare un minimo di speranze, da un JoJo finalmente tornato ad un WinstonCerci sempre molto "personalista" ma oggi efficace (bellissimo il suo raddoppio), dall'assist al bacio di Lazzari al gran gol del Gila (sperando che continui a farne con noi di gol così o che arrivi uno che li sa fare uguali). 
Missione compiuta e prima dell'anno "andata".
Coppa Italia - 3° turno preliminare
FIORENTINA - CITTADELLA = 2 - 1
GOAL: Gilardino; Di Carmine; Cerci
Boruc 6
De Silvestri 5,5
Gamberini 5,5
Natali 6
Pasqual 5,5
Behrami 6,5
Montolivo 5,5 (Kharja sv)
Lazzari 6+ (Munari (sv)
Cerci 7
Gilardino 7-
Jovetic 6,5 (Ljaic sv)
all. Mihajlovic 6
Questi i miei voti, voi che ne dite?
BIGNAMI: il rischio di una figuruccia alla prima in casa, visto il caldo, i lavori in corso per il mercato e un clima molto teso c'era...rischio superato, non proprio con lode ma passato con un "più che sufficiente"....

sabato 20 agosto 2011

Cercando la forma...

Ispirato (anche) dall' ultimo post di Benedetto Ferrara (spettacoloso come sempre) è qualche giorno che ho deciso di rimettere in moto queste gambe un po' imballate dal periodo di inattività estiva. E sempre ispirato dallo stesso post mi è venuta la voglia di scrivere questo post, tra la cronaca, Ferrara....e l'ipod.
Ma tornando al tentativo di mettere insieme alcuni minuti di corsa, per la terza volta in questa settimana, cercando un orario decente per non sfidare troppo il ritorno del caldo africano di questa strana estate, mi sono messo in moto. Pantaloncini, maglietta e scarpe al limite del "finito" per l'abbigliamento. Ipod e marsupio per far passare meglio la corsa ed alleviare la fatica che sicuramente arriverà. La scelta dell'accompagnamento musicale è banale, riconosco. Mi affido all'ultimo Liga per andare sul sicuro almeno con la musica, dato che il responso del fiato e delle gambe è misterioso. 
Il pezzo di apertura, "quando canterai la tua canzone", è quello più facile da affrontare dato che le gambe sono fresche e rispondono ai comandi. L'ascolto della canzone è liscio e un paio di volte mi ritrovo ad accompagnare le note cantando il ritornello "SCEGLI TU MA SCEGLI TU PER PRIMO" con un gesto di spavalderia che temo mi si ritorcerà contro. Il primo pezzo sfuma ed io comincio a grondare sul serio anche se per ora il fiato regge ed i dolori sembrano assenti. Ascoltare la "linea sottile" senza poterla cantare è davvero complicato, ma mi sono imposto di dare priorità alla corsa e riesco nell'impresa concedendomi uno strappo solo su "c'è una linea sottile tra star fermi e subire" che da quando l'ho sentito non riesco a non cantare ogni volta che sento la traccia due dell'album. Al termine riesco ancora a respirare senza troppo affanno e le gambe sono ancora quelle buone per andare avanti "nel tempo" che con il suo "rock" riporta ancora un po' di sprint necessario. E' il momento del rischio rallentamento fino allo stop. Siamo attorno ai dieci minuti e per un (poco) corridore (molto) arrugginito incombe il pericolo "per oggi basta", mentre l'obiettivo per oggi è quello di arrivare almeno a superare i sedici minuti dell'ultima volta. Quindi un pò di rock vero serve per rimettere un po' di benzina e così si arriva dritti dritti a "ci sei sempre stata" con il fiato che comincia ad ingrossarsi ma è ancora sufficiente ad andare avanti senza rischi. Canzone lenta che mette a rischio il ritmo che si abbassa, e mentre anche i dolori alle gambe cominciano pianopiano ad apparire, cerco di concentrarmi sulle emozioni ed il peso delle parole di questa canzone e la cosa funziona, si va avanti. Il percorso che mi ero prefissato per ora è rispettato e mentre attacca "la verità è una scelta" mi dico che non posso mollare proprio su questa, la canticchio mentalmente tutta ed assaporo il significato di ogni parola e mi convinco che è la canzone giusta per chiudere il terzo appuntamento podistico della mia estate. La faccio concludere con fiato e gambe che chiedono insistentemente uno stop e su "caro il mio francesco" rallento piano piano fino a fermarmi a respirare. Quando un po' di ossigeno fresco è tornato a circolare guardo il "tempo" ventidue minuti e ventidue secondi. Bello da leggere....22 e 22...e comunque anche non male come tempo in genere (ovviamente per i miei mezzi). Il contapassi (a di più il mio bagaglio tecnico per la corsa non arriva) dice oltre 3200 (...poi scoprirò che tradotto dovrebbero essere non molto meno di tre km...) e Liga invece attacca "atto di fede" che parte piano per arrivare forte ed intenso, un po' come la fatica che però non mi impedisce un rientro comodo verso casa senza troppe difficoltà. 
Bevuta molto generosa e lunga doccia...bella questa "passeggiata" con Luciano....da ripetere...
BIGNAMI: "te tu sè tutto grullo, ci saranno 40 gradi anche in frigo e tu vai a correre....bah...icchè tu voi scritto sulla tomba: correva come pasqual sulla fascia o semplicemente l'era di corsa?" cit. Bollins per inquadrare la mia corsa sotto un'altra prospettiva....

giovedì 18 agosto 2011

5-5-5

La regola col Bollins in periodi di ferie è quella di informarci a vicenda con tutti gli sms che servono per fotografare gli eventuali movimenti di mercato in casa viola. Quindi un acquisto ufficiale non può certo rientrare nel "TEMPO PER TACERE" e parte il mio sms di aggiornamento:
K: "Allora pare che il Corvo si sia "stubato". Gila verso la Lanterna mentre Kharja ufficiale e Ramirez, Bovo, Maxi Lopez vicini vicini. E tu lo sai che a Firenze quando son vicini vicini...."
Bollins: "Uno contro Quattro? Spettacolo!!! Ma la rosa che è sempre corta? Io dico che manca sempre Torrisi e Zauli..."
K: " :-) anche secondo me, ora sento il tuo amico Paloscia. Ore decisive per Longo....e Caracciolo...."
Bollins: "Cmq tornando su Kharja e Ramirez....ci s'ha 5 centrali, 5 mezze punte....meno male s'è dato via 2 portieri sennò si faceva davvero il 5-5-5.....vabbè mi consolerò con GianMatteo Mareggini che ho incontrato qui..."
K: "Poi lamentati...io entro in macchina, radioblu con la diretta dell'imperdibile Reggello-Fiorentina e sento '...primo tempo positivo per i viola ma questo infortunio finale proprio non ci voleva. Speriamo che non sia niente di grave perchè i terzini in casa Viola non sono moltissimi...' alzo il volume e spero '...speriam non sia niente di grave ma sembrava sofferente...' ed io metto a tutto volume e sorrido '...davvero peccato.....per De Silvestri....' mavacahare nemmeno col 50% di possibilità ci se ne libera.....maremma Pasqual..."
BIGNAMI: il mercato estivo Viola.....ed il ritorno del caldo condizionano gli aggiornamenti col Bollins.... : - )

martedì 16 agosto 2011

Una febbre sempre alta

Dopo un Ferragosto fiorentino, ieri sera non potevo mancare ad un importantissimo appuntamento. Infatti alle undici iniziava un vero e proprio "film da non perdere", per capirsi di quelli che andrebbero trasmessi "A RETI UNIFICATE" per raggiungere il maggior numero di italiani. Febbre da cavallo. 
Film di Steno dell'anno del sottoscritto, "febbre da cavallo" è uno di quei film che più guardo e più guarderei, di quelli per cui attiverei la funzione "loop". Un grande Enrico Montesano (Pomata) ed un favoloso Gigi Proietti (Mandrake) sono i protagonisti di un film che è una delle pellicole diventate cult dopo aver fatto una fugace apparizione nelle sale cinematografiche. Le innumerevoli volte che è andato in onda su reti televisive secondarie lo hanno fatto restare "vivo" nella memoria degli amanti di quel genere di film che non è la commedia vera e propria o perlomeno quella che io intendo come tale (o Monicelli si rigira nella tomba) ma una sorta di commedia....passatemi il termine...meno impegnata. Il film rimane indelebile soprattutto per le innumerevoli scene che gli aficionados del genere conoscono ormai a memoria: dal "fischio maschio senza raschio" alla mandrakata a Manzotin, dal vigile dalla multa facile ai vari stratagemmi per trovare i soli per giocare alle corse, dal "ventresca" e soci alla sorella del Pomata e la sua caratteristica principale. Dalle scene alle battute che sono ormai salvate nella memoria più sicura di tutti i conoscitori del film (ogni volta col Biondino è una sfida aperta a chi se ne ricorda di più..): da "Mi chiamo Rinaldi Otello. Sì, tre chili di trippa e due de budello" a "c'ho certi cazzi Mafà che nemmeno tu che sei pratica l'hai visti mai", da "Ti spunta un fioreeee in boccaaaaa" a "Sordatino, Kingghe e d'Artagnan", da "fai conto un Dastin 'Offman, steve mecqueenn, ar pacino....che sò cavalli?...no, fantini....allora che c'è frega!" a "ah gabbriè er momento è grave....e lì l'opera d'arte dell'eloquio di Proietti che non è riproducibile per scritto". 
Difficile da spiegare o da raccontare data la semplicità della trama che alla fine non è nemmeno troppo fondamentale. E' un gruppo di giocatori incalliti che cercano ogni mezzo, lecito o meno lecito, per avere le "ventimila" da giocare sul cavallo vincente, contro ogni buon senso, rapporto o corretto comportamento. Da lì una serie di mandrakate, intoppi, scommesse perse e voglia di rivincita che fa da unico percorso della banda di Mandrake. Il film è tutto qui ma è molto di più. E' una serie di battute, una dietro l'altra...da gustare in un unico modo...vedendolo e rivedendolo come ho fatto ieri sera e come sempre ridendo come uno scemo su battute di cui ormai anticipo anche i tempi.
Un'ora e mezzo da non perdere....e le una fatte stanotte per vederlo tutto sono state ampiamente giustificate!! : - )
BIGNAMI: uno di quei film che non può mancare in un'ideale videoteca....film che fa riposare il cervello e mettere in moto i sorrisi più "semplici"....da tenere per i momenti un pò grigi per cambiare il colore dell'umore o per i momenti già luminosi per evidenziarli ulteriormente....

lunedì 15 agosto 2011

Pagano tutti....o no?

Essendo sia lunedì che Ferragosto, il FQ mi ha abbandonato due volte. Così mi sono diviso in due giorni il numero di ieri ed oggi ho letto con attenzione la posizione di Avvenire su questa finanziaria in via di approvazione. "Tutti, poveri, ceto medio e ricchi pagheranno qualcosa. Politici compresi. Tutti meno gli evasori". Questa la posizione di Marco Tarquinio, direttore del suddetto giornale. Ed a me in automatico si è scatenato un pò di "TRAFFICO NELL'ANIMA". 
Ora, aldilà del fatto che non ho ben capito a quali politici si riferisce dato che le Province ed i Comuni sembra siano tagliati (sono già partiti i primi ripensamenti e le prime avvisaglie di modifiche degli articoli) ma per il futuro e quindi nessuno subisce un danno nel proprio portafoglio e gli stipendi ed i benefit per il momento non sono toccati (solo il declassamento da business ad economy per i voli continentali....un pò pochino mi pare) ed aldilà del fatto che non mi sembra che gli economisti che hanno giudicato questa finanziaria "lacrime e sangue per il ceto medio" abbiano la stessa opinione, mi pare che il buon direttore avveniristico dimentichi qualcun'altro. Mi pare che la Chiesa ed il suo "circondario" non abbia visto toccato nemmeno un euro dei suoi privilegi (già oggetto di un attento esame di Report e, nel piccolo, di un mio post); visto il grigiore dei nostri conti c'erano proposte di taglio in questo senso che avrebbero realizzato circa tre miliardi di euro, non era meglio risparmiare questa cifra dal taglio delle agevolazioni fiscali (famiglie, lavoratori, ecc.)? Visto che "se n'ha pochini" anche per noi di soldini perchè privilegiare stati esteri come il Vaticano? Chiesa tra l'altro toccata nemmeno nel piccolo con lo spostamento delle festività solo laiche. Sia mai. Di conseguenza quindi Liberazione, Festa del Lavoro e Festa della Repubblica si possono spostare mentre Epifania, Pasquetta e Immacolata Concezione no. E poi saremmo uno Stato Laico!?!? 
Ora criticare questa Finanziaria è una posizione che condivido, farlo però dall'alto di un pulpito pieno di privilegi dove nessuno viene mai a "toccarti" mi pare un tantino troppo facile nonché un filino ipocrita....
BIGNAMI: figuriamoci se voglio difendere ReSilvio ed i suoi giochini delle tre carte coadiuvato da "vendiamo la Savdegna" Tvemonti che chiamano Finanziaria e riassetto dei conti pubblici...però sentire muovere critiche del tipo "non pagano solo gli evasori" da chi in realtà paga ancora meno degli evasori mi pare eccessivo....

giovedì 11 agosto 2011

Convocazioni


Aprendo il sito del Fatto Quotidiano leggo: Napolitano convoca al Quirinale Bersani e Casini.
Ecco. Manca il quarto per la briscola, pre-allertati Paperoga, Orazio e Nonna Papera.

mercoledì 10 agosto 2011

Dicesi pisciare fori daì vaso

Ora io non conosco benissimo le carte dello scandalo di Scommessopoli e magari il processo è stato anche troppo rapido/sommario (a Firenze ne sappiamo qualcosa di giustizia sportiva un tanto al kg) però mi sembrava di aver intuito che qualcosa sull'Atalanta fosse effettivamente venuto fuori e che i 6 punti di penalizzazione, visti i sette anni sentenziati a Doni e Manfredini, proporzionalmente non fossero nemmeno "fuori dal mondo". Ma il mio giudizio conta poco. Il punto è che a commentare la sentenza (cosa tra l'altro mai troppo piacevole) è intervenuto Prandelli e le sue dichiarazioni mi hanno lasciato alquanto perplesso.   Arrivare a dichiarare "sentenza ingiusta, bisogna rivederla e cambiare la norma" mi fa venire in mente solo dichiarazioni di politici poco simpatici dopo condanne giudiziarie e non mi pare per nulla "UN GRANCHE' DA DIRE" per il rappresentante massimo del calcio italiano. Da lì mi è venuta in mente una definizione.
DICESI "PISCIARE FORI DAI' VASO" quando da commissario tecnico di una Nazionale e non da ultras di una squadra di calcio dichiari: "La sanzione inflitta all'Atalanta è sicuramente un castigo pesante, va assolutamente riletta e rivista la norma della responsabilità oggettiva. Dire che è una cosa ingiusta è sicuramente poco.”
Poi va benissimo così, "pè icchè me ne frega a me della Nazionale....." : - )
BIGNAMI: immutata stima per il Pranda che è stato il miglior allenatore che ho ammirato a Firenze....però quando ce vò ce vò...

domenica 7 agosto 2011

Provenza....e non solo....

"I soldi spesi per viaggiare e vedere cose nuove sono i soldi spesi meglio" a questa frase sono particolarmente legato ed ogni volta che torno da una vacanza (breve, lunga, ferie, fine-settimana) ne ho una conferma. Anche quando il viaggio non porta esattamente i risultati sperati o immaginati resto un sostenitore accanito della frase. Figuriamoci quando il viaggio, oltre alla soddisfazione di regalarti la sensazione che trovi "NELL'ARIA CHE E' CAMBIATA" rispetto al tram-tram quotidiano, ti porta a vedere dei posti bellissimi come mi è capitato quest'anno in Provenza (e dintorni), in una "dieci giorni" che ha portato riflessi di vari colori e sensazioni di varie forme. Dal viola intenso della lavanda all'azzurro chiaro del mare pulito, dal blu delle indicazioni delle autostrade francesi al verde del panorama che molti punti provenzali offrivano, dall'ocra delle montagne di Roussilon all'oro dei palazzo dei papi di Avignone. Tutti colori mescolati con l'enormità delle diverse sensazioni dalla rilassatezza dei tempi da ferie alla frenesia di vedere un posto in più, dallo spavento per intoppi fiorentini alla tranquillità dell'appianarsi delle cose (grazie anche ad un capo poco capo e molto amico), dallo splendore di posti incantati e visti solo in cartolina alla dolcezza di una semplice camminata per una strada libera nonostante la sua posizione centrale, dalla contentezza per assaporare sapori nuovi alla felicità di assaporarli con la giusta compagnia. La Provenza (e dintorni) ha fatto centro. Il giro che abbiamo fatto ha toccato città (Nizza, Avignone, Arles, Aix en Provence, Toulone), paesini (Lourmarine, Apt, Sainte Marie de la Mer, Gordes, Roussilon, Fontaine de Vaucluse, Cassis), paesaggi e luoghi da cartolina (la Camargue, l'abbazia di Senanque, le calanche, la valle del Luberon) ed il tutto si è mescolato perfettamente, quasi fossero pezzi prestabiliti di un unico puzzle che giorno dopo giorno si è costruito intorno al nostro percorso e che, grazie anche e soprattutto a chi l'ha realizzato con me, non riesco che a definire SPECIALE. Percorso fatto in parte di tappe programmate ed in parte di tappe improvvisate, dagli alberghi già prenotati alle chambre d'hotes trovate sul posto, dai luoghi da non mancare come l'abbazia di Senanque alle improvvisate come la promenade a cavallo nella Camargue, dalla bellezza dei posti prettamente provenzali all'improvvisata di un paesino "marino" come Cassis. Dieci giorni che sono filati via veloci veloci come soffiati da quel vento avignonese che non ci ha abbandonato un minuto nei giorni ad Avignone. Sarebbe difficile e magari anche noioso descrivere oltre o entrare nello specifico di un programma dettagliato ed allora forse meglio affidarsi ad un'immagine per giorno e poi affidarsi alle cinque foto di rito, anche se la scelta non sarà per niente facile.
Le dieci immagini:
- la promenade di Nizza ed il colore limpido del mare che si perde nel blu del mare più fondo
- l'incanto del castello e della cittadina di Lourmarine, piccolo centro isolato dal resto del mondo
- la cena al "Plaza" di Arles dove un menù fisso si è trasformato in una sorpresa di gusti e sapori
- i tori ed i cavalli bianchi che convivono negli spazi incantati della Camargue
- il terrore iniziale e lo splendore successivo della promenade a cavallo sempre in Camargue
- l'ocra che circonda il panorama del centro di Roussilon
- l'abbazia di Senanque con la lavanda in fiore davanti (e la possibilità di sfottere chi per due volte non l'aveva trovata fiorita)
- il fiume limpido ed immerso nel verde di Fontaine de Vaucluse
- la tranquillità e la particolarità di Cassis
- le tanti frasi tormentone di questo viaggio (all'Etap il bagno è più grande della camera ma per risparmio hanno fatto a meno dello scovolino; per attraversare a Nizza serve Pozzetto in "ragazzo di campagna"; avignone è la caianello della Francia; les italiens; 103.3 è di una precisione svizzera; ad Avignone c'è più semafori che in tutta la Toscana; guarda c'è un negozio di souvenir; ecc.) che riportate non hanno molto significato ma che ci hanno tenuto compagnia e fatto sorridere come scemi
Le cinque foto:
TORI E CAVALLI IN CAMARGUE
UNO SCORCIO DI FONTAINE DE VAUCLUSE
LA GIUSTA ANGOLAZIONE PER IL VIAGGIO
LA LAVANDA ALL'ABBAZIA DI SENANQUE
CASSIS ED IL SUO MARE
 BIGNAMI: Provenza? Vacanza da dieci....e non solo per i giorni.... : - )

venerdì 5 agosto 2011

Piccolo libro

FRANCESCO PICCOLO - "Momenti di trascurabile felicità" - Einaudi
Troppo facile giocare sul titolo dell'autore e sulle limitate dimensioni del libro. Però il titolo del post ci sta bene perchè non andiamo oltre qualche sorriso nella lettura del libro "momenti di trascurabile felicità" ecco giusto momenti...ma pochi. Ammetto che partivo con il "piede sbagliato" di un'esperienza non troppo positiva con questo autore. "L'Italia spensierata" non mi aveva per niente fatto impazzire, ma ho voluto dargli e darmi una seconda opportunità dopo averlo ascoltato presentare il libro da Fazio e dopo aver saputo che lo stesso Piccolo faceva parte degli autori di "Vieni via con me" (lo spettacolo).
Il libro è un misto di elenchi di momenti di felicità anche brevi ma intensi e di brevi racconti sulla sensazione di felicità in senso più ampio. Certo, non posso negare che qualche sorriso riesca a strapparlo ("..quando si alza la barra del telepass, che ho paura che stavolta non si alzi..", "..perdersi un concerto jazz..", "..l'idea che adesso ci sono alcune cose che sono anche esfolianti..") e che magari in qualcosa mi ci sia anche "rivisto" sorridendo ("..quando mi hanno spiegato che la prima convocazione della riunione di condominio, alle sei di mattina, era soltanto formale, e non ci dovevo andare.." vero Gabry!?!?) ma alla lunga il filo del discorso si perde un pò ed "E' COME NON VENISSE MAI IL MOMENTO" di uno scatto in più restando invece l'idea (in me ovviamente) che ci siano troppi spunti "simili" e troppi giusto per strappare la risata o l'applauso.
Alla fine qualcosa del libro resta ma è più forte la sensazione di qualcosa di incompiuto...appunto qualcosa di piccolo....
BIGNAMI: se ne farà certamente una ragaione, ma credo che per un pò Piccolo starà lontano dal mio carrello acquisti...