giovedì 28 febbraio 2013

Il nuovo che avanza


Dopo i risultati, gli stessi che hanno portato il PD ai brillanti risultati ottenuti nel finesettimana, si riuniscono per decidere cosa fare ed aprire eventualmente a Grillo con nuove proposte. 
Al termine della riunione escono nell'ordine: D'alema, Veltroni, Violante (tra l'altro questi tre non avevano appeso la candidatura politica al chiodo?), Bindi, Franceschini, Finocchiaro, Gentiloni.
C'è bisogno di aggiungere altro?

lunedì 25 febbraio 2013

Tuttologo è il tuo momento

Si sono chiuse le urne alle 15, alle 15.01 già c'erano i primi instant-pool, nuova versione degli exit-pool, che avevano detto non sarebbero stati pubblicizzati perchè poco attendibili. Invece con la premessa "bisogna dare il giusto peso ai dati" tutti danno la loro interpretazione e fanno la loro analisi, non tanto sui numeri non reali ma anche sulle motivazioni ipotetiche di numeri ipotetici "E QUELLI CHE SANNO SPIEGARTI" il tutto si moltiplicano.
Ecco voglio raccogliere nei commenti di questo post, via via, le varie spiegazioni da tuttologo che sento/leggo in giro o i vari commenti dei (supposti)politici, magari commentandole. Mi date una mano? 

domenica 24 febbraio 2013

Vigoria presidenziale


Mentre il Re oggi rompe il silenzio elettorale per definire "i magistrati sono peggio della mafia" il camomillo Giorgino (da garante della Costituzione e da colui che presiede il Consiglio Superiore della Magistratura) reagisce vigorosamente con un veemente "ciò che è scritto nella Costituzione è implicito non ha bisogno di appelli". Avrà usato toni troppo forti? Sarà stato troppo duro? Nel dubbio domani parte e guarderà i risultati elettorali dalla Germania. Poi quando uno spera di MANDARLI A CASA TUTTI è un qualunquista....

venerdì 22 febbraio 2013

In confusione

Kiave di lettura n°19

Aiutato da qualche ora messa a disposizione da un viaggio in treno, ho dedicato un pò di tempo ad una lettura non troppo leggera ma molto interessante e attuale
E' infatti in edicola il numero 2/2013 di Micromega dedicato per intero all' approfondimento pre-votazioni., trovate qui l'editoriale di Paolo Flores D'Arcais che apre il numero 
Ci siamo, tra due giorni si aprono le urne e si chiude questa lunga campagna elettorale ed io mai come questa volta sono in forte difficoltà. Ancora oggi non sono certo di dove metterò le mie due "X" domenica e mai come in questa situazione sono stato così in dubbio. Partendo da una certezza infatti si arriva a tanti "?".
Se infatti l'opzione astensione non riesco proprio a prenderla in considerazione, citando Flores D'Arcais "chi non si reca alle urne si illude di avergliele cantate ma il risultato è quello di aver votato in proporzione a come hanno votato gli italiani...il suo voto è il voto con-forme per eccellenza", i dubbi sul resto del quadro politico restano e sono belli forti.
Il numero di Micromega non mi ha tolto dubbi ma mi ha dato degli elementi in più. Sono interessanti gli approfondimenti su argomenti cardine per la prossima legislatura (lotta alle mafie, lavoro, economia, misure anticrisi), ci sono riferimenti precisi ai programmi delle forze in campo e pareri interessanti di diversi giornalisti/commentatori che illustrano le scelte che faranno tra pochi giorni per poi concludersi con uno splendido articolo di Robecchi intitolato "il gioco dell'urna" che rivede in chiave ironica il gioco dell'oca abbinandolo alla situazione politica italiana e come spesso accade la realtà supera l'ironia.
Vista l'area politica della rivista e conseguentemente gli autori degli articoli, ovviamente le risposte sulle scelte fatte vanno da PD a Rivoluzione Civile, dai Socialisti a Sel passando per il Movimento Cinque Stelle. Ed almeno l'area è quella su cui dubbi non ne ho, perchè se è vero che non sono sicuro di cosa voterò è certo per chi proprio non posso votare, inutile sottolinearlo.
Esclusi a priori quindi gli invotabili per appartenenza ad un mondo diverso dal mio (dal Re a Mari&Monti passando per le varie destre ed i vari centri del caso), resta da scegliere tra i restanti.
Per scegliere da qualche parte si deve cominciare e la prima premessa per la mia scelta è stata "non posso votare chi ci ha portato qui in questi venti anni", tradotto il PD non è votabile.
Ho apprezzato le primarie e la scelta di ripulitura delle liste ma anche quando fanno una cosa buona, la macchiano (sarà forse per far contento Bersani che poi tenta di smacchiare il giaguaro?).
Le primarie con i vincoli per tagliare voti al pericolo Renzi, le liste con esclusione di dissidenti "pericolosi" (vedi iscritti NoTav) ed inserimento di listini bloccati o scelte senza senso per le primarie (candidatura di Rosy Bindi in Calabria), scelte sbagliate in fase di candidatura poi annullate dal comitato etico (comitato non valido per tutti però vista comunque la presenza di persone non totalmente trasparenti), le ancora troppe eccezioni al vincolo dei due mandati imposto dallo statuto.
Se sommiamo a questo, una storia di vent'anni di catastrofi e la passione smodata per il corteggiamento di Mari&Monti abbiamo come risultato una sentenza inappellabile: PD invotabile secondo me. Nel piccolo, stesso ragionamento vale anche per i socialisti, di cui tra l'altro conosco soltanto Bobo Craxi e non credo di dover aggiungere altro.
La mia partita si gioca quindi tra Rivoluzione Civile, Sel e Movimento Cinque Stelle. E qui viene il bello. Perchè se degli scarti sono certo, arrivato al momento di scegliere nascono mille insicurezze, date dai troppi difetti evidenti in ognuno di questi tre movimenti/partiti.
Il cuore sta a sinistra, è ovvio, ma anche le delusioni sono da quel lato. Pensare che votando SEL in pratica voti il PD ed i suoi invotabili mi fa quasi togliere questa possibilità al voto di domenica. Lo so che non è esattamente così e so bene di aver votato Vendola al primo turno delle primarie, ma mi chiedo quanto possa essere utile e di sinistra votare un partito che è in coalizione con chi ha sostenuto Monti e ci flirta per il futuro, che vuole l'abrogazione della riforma Fornero e si allea con chi l'ha fatta, che chiede diritti civili a chi ha come menti pensanti sull'argomento Rosy Bindi e Fioroni.
Gli altri due sono dei movimenti diversi tra loro, molto. Rivoluzione civile ha il pregio di presentarsi come novità e come movimento alternativo al centro sinistra già esistente, con molte personalità interessanti. Ha poi però incamerato molti esponenti di partiti vecchi che fanno calare il proprio fascino in maniera drastica. Perdipiù al Senato le speranze di superare l'otto per cento di sbarramento sono davvero poche e quindi il voto sarebbe quasi sprecato. Si arriva al Movimento 5 Stelle. E ci vorrebbero una decina di post. E' un movimento a cui riconosco moltissimi limiti e difetti (le posizioni deboli sui diritti civili, quelle sbagliati sulla cittadinanza ai nati in Italia, la poca democraticità interna, un gruppo di candidati ai più sconosciuti e candidati da un movimento a forte rischio di crescita) ma che ha anche diversi importanti pregi. Come quello di essere nuovo, di non aver contribuito a questo sfascio, di avere posizioni anticipate sette/otto anni fa e derise da tutti mentre adesso fanno parte di scimmiottanti programmi degli altri (re Silvio che inserisce le liste pulite e il Pd che mette il limite ai mandati sono talmente ridicoli da arrivare al divertente), di voler dare davvero una svolta radicale, di "mandarli a casa tutti". Resta però il grande limite del poco abbinamento alla mia idea congenita di sinistra.
Quindi? Usando un giro di parole direi che è un casino. 
Temo che arriverò a decidere direttamente domenica, con questi dubbi che totalmente non mi si chiariranno ed in qualche modo la lettura di Micromega li ha confermati, forse accentuati invece di dissolverli. Perchè se è vero che istintivamente mi trovo d'accordo con i vari operai del carbosulcis, precari, rappresentanti di Fincantieri (per non parlare di Maurizio Landini che stimo enormemente) e quindi il voto dovrebbe andare in una certa direzione è anche vero che la direzione cambia radicalmente quando leggo quanto scritto da Scanzi sul "virus benefico da inoculare in Parlamento" ed i cinque punti di Travaglio (che accomuna Rivoluzione Civile e Movimento Cinque Stelle come gli unici senza colpe sulla situazione attuale, gli unici con liste "pulite", gli unici contro una grande ammucchiata Sel-Monti-PD, gli unici con una posizione netta contro corruttori e frodatori fiscali, gli unici che si sono schierati nettamente contro la trattativa stato-mafia).
A questo punto cercherò di staccare per la giornata di domani e domenica sul momento farò la mia scelta definitiva, qualcosa in mente già ce l'ho...vediamo se mi vengono ulteriori dubbi....sperando che il resto degli italiani abbia dubbi simili e con solo questa platea tra i votabili se invece, come purtroppo spesso è accaduto, ci dimostreremo un paese che si merita tutto e la maggioranza si rivolgerà di nuovo al Re o allo pseudotecnico più che "X" sulle schede saranno "SFREGI SUL CUORE" di un paese che evidentemente non vuole crescere.
BIGNAMI: a due giorni dal voto, in totale confusione. E voi? Avete già deciso?

mercoledì 20 febbraio 2013

Belpaese e paure


Visto il belpaese in cui viviamo, credo che la persona che ha i maggiori motivi per preoccuparsi della vittoria del Milan di stasera sia...... Bersani.... "Ueh ragassi ma siam passi!!?? Siam mica qui a marcare ad uomo la pulse!!? Se non ci possiam fidar più nemmen del Barsellona...."

lunedì 18 febbraio 2013

Il pallone è quello giallo

Dopo che coi gobbi "IL SABATO E' ANDATO COSI'" male da temere di aver segnato in negativo una stagione, la prova del nove con l'Inter cadeva al momento giusto ma metteva anche paura.
Per questo il "gruppo a dopo - sezione focaccia" ieri si è radunato per tempo, sfidando i rischi dei carciofini ingannevoli e volanti, di fette di speck misteriosamente scomparse, di nuove organizzazioni logistiche per ridurre (!!) i tempi di attesa il tutto agli ordini della "nipote di Monti" (cit. Enry) che seguendo le indicazioni del parente più famoso applicava alla propria maniera la spending review fondamentale.
Superato con impegno il primo ostacolo e con il dovuto premio fedeltà avuto da quei ragazzi ci siamo incamminati verso un Franchi ancora non troppo "presenziato", che ci autorizzava quindi a prendercela comoda e completare il giro alcolico con estrema soddisfazione dei venditori di birre. Dopo aver vinto la concorrenza di milioni altri concorrenti per i soliti posti ambiti ci siamo accomodati in vetta pronti per gli undici in maglia viola. 
Il mister dando ragione a chi chiedeva qualcosa di nuovo, modifica un pò l'assetto e propone un 4-3-3 dove Tomovic si piazza sulla fascia destra e l'omonero arretra un pò rispetto al solito. Davanti confermate le voci che volevano, con mia grande disperazione, Ljiaic al fianco di JoJo. Nel percorso che precede l'entrata avevo fatto la mia previsione alla mago Otelma al buon Enry "Jojo c'è sempre la speranza che si possa svegliare, mentre su Ljiaic ormai non c'è nemmeno quella", quando si dice intendersene.
La Viola torna ai livelli del novembre/dicembre scorso, piazza una partita praticamente perfetta, ad esclusione di alcuni errori sottoporta sullo 0-0. L'Inter è pericolosa solo con un tiro dalla distanza e poi è completamente schiacciata da un centrocampo stellare dove il trio magico si esprime ai massimi livelli con il Pek a dettare i tempi, Borja a farsi in quattro ed il Principino ad illuminare l'ultimo passaggio. L'attacco leggero è in grande serata ed anche se JoJo si mangia due gol quando ancora la partita è in equilibrio si vede che i due sono vivi e con un Ljiaic che finalmente mi smentisce ed è decisivo sottoporta. La partita va quindi in discesa e già alla fine del primo tempo si può iniziare a festeggiare con frittelle e cenci magicamente apparsi per la nostra gioia e quella dello stomaco dove l'alcool comincia a "sciaguattare" un pò troppo.
La paura è solo che nella ripresa riappaia l'Inter che nel primo tempo aveva marcato visita, cosa che non accade e la Viola ne approfitta per chiudere una partita mai aperta. Viola che domina per novanta minuti con un gioco tornato scintillante tanto da far dire al Maso a fine partita "occhè partita s'è fatto!?!?".
Niente può "Rizzoliiiiiiiiiiiiiiiiiii" e l'unico pericolo sono le risate che il "saltellante con il tasto R" ci fa fare ed un Enry in formato mundial che con l'Averna al posto del Montenegro vince il premio della serata, deliziandoci per tutto il secondo tempo con battute dal suo sconfinato repertorio (che purtroppo il livello alcolico ha cancellato dalla mia memoria).
La Viola è tornata, ai livelli che ci hanno fatto lustrare gli occhi per tutto il girone di andata ed i cori "il pallone è quello giallo" "fate ridere" "5a0 perchè no" e un leggero ma presente "Della Valle alè alè" (per il ritorno di DonDiego) sono le ciliegine su una fantastica torta....
NB. per i voti base minima di sette per tutti (con i + e - per la gioia del Biondino)
Campionato - 25^ giornata
FIORENTINA - INTER = 4-1
GOAL: Ljiaic; Jovetic; Jovetic; Ljiaic; Cassano
Viviano 7-
Mai impegnato, forse solo un pò in ritardo sul tiro da lontano di Cassano.
Tomovic 7
Si adatta a fare il terzino con buonissimi risultati.
Rodriguez 7,5
Torna ai livelli splendidi di qualche partita fa, eccezionale in un paio di recuperi.
Savic 7
Mai in difficoltà, peccato per il giallo un pò sprecato.
Cuadrado 7+
Fa girare la testa a Nagatomo e corre instancabilmente.
Aquilani 7,5
Regalo un assist al bacio con un colpo di tacco perfetto, partita di quantità e qualità.
Pizarro 7+
In cattedra come sempre, peccato per l'ennesimo cartellino.
Borja Valero 7,5
Torna ai livelli maestosi a cui ci ha abituati.
Pasqual 7-
Si impegna tanto con le solite imprecisioni.
Ljiaic 8
Il migliore. Sblocca la partita e la chiude in più ci mette massimo impegno. Finalmente decisivo.
Jovetic 7,5
Sbaglia due gol ma poi ne realizza uno di rara bellezza (raddoppiato nel secondo tempo). Bentornato.
Sissoko sv
El Hamdaoui sv
Llama sv
Entrano a partita ormai "chiusa".
All. Montella 8+
Ritocca la squadra senza stravolgerla ed ha ragione. Insiste su Ljiaic e vince la scommessa. La squadra gioca a memoria una partita a livelli del periodo "pre-sosta", non concedendo niente e creando moltissimo.

venerdì 15 febbraio 2013

Credo in....

Kiave di lettura n° 18

Confermando il commento del Galga di ieri e per la gioia del capo ("'un fò pèdire, ma tu potevi risparmià l'inchiostro per il post di ieri"), la kiave di lettura di oggi è fortemente influenzata da ciò che ho scritto per lo Zebuk day o meglio dal libro "liberato". 
Come scrivevo anche ieri, "Fuori e dentro il borgo" porta in automatico alla memoria "Radiofreccia" ed oltre alla lettura del libro quindi le immagini che ritornano sono quelle relative al film, ad uno Stefano Accorsi ancora non troppo noto e soprattutto alla prima da regista del mio Poeta.
Già all'epoca avevo letto il libro, quindi sapendo che il film era basato sul quel "borgo" sapevo a cosa andavo incontro ma Radiofreccia riuscì a superare le aspettative. Diverso, ironico ma anche malinconico e con il taglio speciale che solo il Liga riesce a dare a certe cose.
Ed oggi il ricordo che torna è quindi ancora più speciale del libro, forse anche per la visione con la compagnia giusta, quei due "compagni di borgo" perfetti per assaporare al meglio il film di Ligabue. Gli stessi, con l'aggiunta del Campione, che durante un matrimonio memorabile hanno visto bene di farmi aprire i rubinetti modificando ad arte il pezzo in cui Freccia si mette "a nudo" alla radio. Uno dei pezzi più riconoscibili e conosciuti del film, "ALMENO CREDO"Credo come quello che sembra elencare il buon Benassi nel citato scorcio di film come in una sorta di preghiera o di poesia raffigurante il suo Pensiero con la p maiuscola. 
Ascoltandolo attentamente, oltre la bella interpretazione di Accorsi, viene fuori molto del Liga, raffigurato poi anche nel pezzo dell'album successivo al film dal titolo fotocopia. Ed io in quel credo mi ci ritrovo molto, con le dovute differenze ed i dovuti aggiustamenti ma anche per me quella sorta di preghiera (una delle poche che si può abbinare a me) vale.
Ovviamente al posto di Keith Richards non può che esserci il Liga ed al posto di Bonimba e dell'Inter non possono che esserci il Bati e la Viola ma su quella che è la filosofia generale ci siamo. Dalla poca convinzione nel credere in "qualcos'altro" che non sia quello che c'è qua adesso al poco interesse nel "leccare culi" ai potenti di turno, dalla non sopportazione di "quelli bravi" a conoscere tutto e giudicare alla convinzione che da quello che veramente siamo non fuggiamo nemmeno essendo "Eddy Merckyx", dalla sensazione di "buco" che ogni tanto fa capolino alla convinzione di essere fortunati ad avere delle persone e degli elementi per coprire quella sensazione.
Purtroppo non sempre uno riesce ad essere così bravo da ricordare tutti i lati positivi ed i buoni propositi in ogni momento, ma soffermandosi ogni tanto a pensare e ricaricando le proprie "scorte" quel credo diventa elemento che contraddistingue e seppur faticoso in molti momenti resta motivo di orgoglio e di vanto.
Ed ora.....spazio a Freccia.....
Freccia: Buonanotte. Quì è Radio Raptus, e io sono Benassi, Ivan. Forse lì c'è qualcuno che non dorme. Beh, comunque che ci siate oppure no io c'ho una cosa da dire. 
Oggi ho avuto una discussione con un mio amico. Lui è uno di quelli bravi: bravi a credere in quello cui gli dicono di credere. Lui dice che se uno non crede in certe cose non crede in niente. Beh, non è vero: anche io credo. 
Credo nelle rovesciate di Bonimba e nei riff di Keith Richards; credo al doppio suono di campanello del padrone di casa che vuole l'affitto ogni primo del mese; credo che ognuno di noi si meriterebbe di avere una madre e un padre che siano decenti con lui almeno finché non si sta in piedi; credo che un Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa; credo che non sia tutto qua, però prima di credere in qualcos'altro bisogna fare i conti con quello che c'è qua e solo allora mi sa che crederò primo o poi in qualche Dio; credo che semmai avrò una famiglia sarà dura tirare avanti con trecento mila lire al mese, però credo anche che se non leccherò culi come fa il mio caporeparto difficilmente cambieranno le cose; credo che c'ho un buco grosso dentro ma anche che il Rock&Roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro e le stronzate con gli amici, beh, ogni tanto questo buco me lo riempiono; credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e credo che da te non ci scappi neanche se sei Eddy Merckyx; credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri. Credo che per credere, certi momenti, ti serve molta energia.
Ecco, vedete un po' di ricaricare le vostre scorte con questo. 



BIGNAMI: da youtube, il discorso di Freccia in "Radiofreccia"

giovedì 14 febbraio 2013

Poeta "liberato"

2° ZEBUK DAY
Dopo il piacevole "esperimento" dell'anno scorso non potevo certo perdermi la seconda edizione, quindi ho aderito con molto piacere allo Zebuk day seconda edizione.
Il libro e la preparazione
Penso che chi ha girellato un pò per questo blog ha vagamente intuito che i libri sono tra le mie passioni, quindi non vi annoierò oltre sulla bellezza di leggere, spero di riuscire a farla trasparire in tutto i post che scrivo sotto l'etichetta libreria
Tornando allo Zebuk, anche quest'anno la scelta non è stata per niente facile. Quale libro liberare? Dove? Ed anche perchè? Ed allora mi sono affidato all'istinto che mi ha detto "l'anno scorso Camilleri quest'anno qualcuno ugualmente importante" e mi è venuto in mente il Poeta
Il luogo del "rilascio"
Direte, ma non era un libro da liberare? Infatti! Essendo artista nel vero senso della parola, il Poeta non vuol dire solo canzoni, ma anche libri (oltre ai film, poesie....). 
Mi è venuto quindi in mente "fuori e dentro il borgo", raccolta di brevi racconti tutti legati dal filo conduttore del paese dove si sviluppano. Se il suo attaccamento alla terra di origine è "QUALCOSA NASCOSTO IN QUALCHE CANZONE", in questo libro emerge prepotentemente e con il suo stile unico. Da questo libro inoltre sono tratte buona parte dei percorsi dei protagonisti di Radiofreccia, film che resta qualcosa di speciale per i contenuti e per i ricordi che magicamente tornano vivi in un attimo quando il pensiero ci si sofferma sopra.
Ma tornando al libro, ho deciso di "liberarlo" in un punto per me speciale. La decisione è infatti caduta sull'ingresso della mia vecchia scuola superiore (chi mi conosce avrà riconosciuto il cancello) pensando che ad un 15enne tutto smartphone un bel racconto sulle realtà di un borgo dove il gioco principale era il "rimorso" poteva non essere male.
Il libro "a destinazione"
Per di più proprio quel cancello è stato per diversi anni il "mio borgo", quello delle mattine scolastiche e successivamente il punto di ritrovo per le serate in compagnia. Mi sembrava quindi il giusto luogo per liberare quello che ritengo un libro degno di un Poeta.
Sono soddisfatto della mia scelta, sia per il soggetto liberato sia per il luogo di liberazione. Che ne dite voi della mia scelta? La giornata è ancora lunga....perchè non vi unite?
Intanto, aspettando le vostre liberazioni, anche per quest'anno lo Zebuk è andato, contento di averne fatto parte....ed aspettando il prossimo!!
BIGNAMI: spero che il libro finisca nella mani giuste, ancor meglio in quelle di un futuro (o attuale) fan del Poeta.... : - )

mercoledì 13 febbraio 2013

Si farà pari


Secondo Giovanardi la presenza della coppia gay sul palco ieri a Sanremo è uno spot per Vendola.
Sculo, vorrà dire che si farà pari con gli spot per lui ogni volta che passa una pubblicità sulla diarrea.

lunedì 11 febbraio 2013

Bada il Papa....


Aprendo twitter stamani mi viene spontanea una riflessione:
"Ammazza quanta gente che conosce e segue Papa Waigo, non credevo"

domenica 10 febbraio 2013

Brutta botta

Proprio in quella che doveva essere LA partita, la mia Viola trova la peggiore prestazione di questo campionato. Schiacciati dal pressing juventino e dalla brutta giornata della squadra usciamo da Torino con le ossa rotte. 
Non è basta nemmeno la presenza sul divano di casa dell'amuleto Bollins (solo vittorie fino ad oggi) e del rinforzo Biondo con grandi notizie al seguito (GRAZIE ancora) per riuscire nell'impresa o anche solo in una partita decente. I preparativi erano stati da "stadio" come si può vedere dalla foto, ma anche la sciarpa e la felpa si sono dimostrate scariche come gli undici in campo. Se i primi venti minuti abbiamo sofferto ma siamo comunque rimasti in campo, dopo onestamente i gobbi hanno fatto quello che hanno voluto e non sono riuscito a intravedere mai la mia Viola "VIVA VIVA COSI' COME" in tutte le altre giornate (anche nelle precedenti sconfitte) invece ero riuscito a vedere. Preoccupa la difesa che balla ma anche il centrocampo che sembra aver perso lo smalto che ci ha regalato il bel gioco tanto ammirato. In attacco poi resta il mistero JoJo che sembra lontanissimo parente del giocatore che abbiamo conosciuto in passato.A questo si somma una gara con poco spirito e tantissimi errori personali. Credo che a questo punto debba essere rivisto anche qualcosa sull'aspetto del gioco, perchè quando JoJo ha questa giornata, Toni non ha una palla giocabile l'unico pericoloso, il lato sinistro è ingiovabile, resta il solo Cuadrado ed è oggettivamente poco visto che Borja ed il Pek sono più tessitori di gioco che armi per "far male". Capisco che per il mister non sia facile, ma affrontare il secondo tempo con la stessa impostazione del primo cambiando solo Savic (che tra l'altro mi era sembrato il meno peggio dietro) e i due davanti con altri due con stesse (o quasi) caratteristiche senza toccare l'impostazione mi ha un pò deluso.
Questa è una bella botta, domenica abbiamo subito un altro impegno tosto ed importante, bisogna alzarsi subito ma dopo una sconfitta così netta contro la #juvemerda è più dura. Oggi lecchiamoci le ferite, ma da domani bisogna ricominciare a sudare un pò per riprenderci. Forza Viola, non buttiamo via tutto.
Campionato - 24^ giornata
Juventus - Fiorentina = 2-0
GOAL: Vucinic; Matri
Viviano 6-
Non esente da colpe sul gol del vantaggio bianconero ma evita con buoni interventi un altro paio di gol.
Roncaglia 4,5
In entrambi i gol juventini fa la cosa sbagliata. Impreciso, fuori posizione e per niente grintoso.
Rodriguez 5
Sbaglia pericolosamente su Vucinic, impreciso in diversi passaggi. Guida male una difesa traballante.
Savic 6
Pur non brillando era sembrato il meno peggio della difesa. Sostituito a fine primo tempo ma non sembra il più meritevole del cambio.
Cuadrado 6+
Doveva essere il meno in forma per la trasferta americana con rientro con fuso orario ed invece è l'unico che sembra dare un filo di speranze. Nel primo tempo semina il panico diverse volte nella difesa bianconera e guadagnerebbe diversi gialli per gli avversari se non fosse Mazzoleni l'arbitro. Scompare un pò nella ripresa ma resta il migliore.
Romulo 6--
E' oggettivamente il più scarso della compagnia ma fa il suo compito, corre e recupera qualche pallone. 
Pizarro 5
Non c'è e la squadra ne risente. La peggior partita viola del Pek.
Borja Valero 5,5
Spiace dargli l'insufficienza per l'impegno che ci mette sempre ma oggi è troppo impreciso e sembra scomparire in troppi momenti del match.
Pasqual 5
Colpevole sul secondo gol e sempre in affanno sulla spinta juventina, mai pericoloso in avanti
Jovetic 4,5
Clamorosamente assente salvo un tiro nel primo tempo. Cercasi JoJo disperatamente.
Toni 5
Non arriva un pallone che sia uno e la sua presenza è inutile.
Tomovic 5,5
Entra nella parte di gara meno pericolosa per la difesa, non demerita ma troppo preciso.
El Hamdaoui 5
Non pervenuto
Ljiaic 5,5
Una buona azione ma come sempre zero alla voce decisività.
All. Montella 5
Sbaglia impostazione della gara e non cambia una squadra che messa in campo in quella maniera non sembra aver possibilità.

venerdì 8 febbraio 2013

Capodanno ma non solo

Kiave di lettura n° 17 

Lo so lo so, sono arrivato "lungo" ma credo riuscirete a perdonarmi se solo adesso scrivo qualcosa su un libro che, come capirete dal titolo, avrebbe meritato un post più o meno un mesetto fa. Ma l'importante è arrivare, quindi....buona lettura.....
AA.VV. - "Capodanno in giallo" - Sellerio
Regalato proprio in tempo per Momenti Di Meritato relax derivanti dalle festività natalizie, ho letto con piacere questa raccolta di brevi romanzi, facciamo racconti, di vari autori collegati tra di loro da alcune caratteristiche. Innanzitutto la tipologia di scrittura "gialla", poi la presenza di protagonisti noti per le loro indagini che affrontano un caso come spesso gli accade ma che devono risolvere.....in un numero minore di pagine e di giorni.
Infatti "LO SPECCHIO DI RIFLESSI CHIARI E RIFLESSI SCURI" che accompagna ogni miniromanzo di questo libro è l'ambientazione di ogni storia nei giorni che precedono la fine dell'anno, da qui il titolo (che segue "Natale in giallo"). Gli autori inseriscono i propri protagonisti alle prese con le solite storie tinte di giallo ma con altri "piccole questioni" date dal dove passare la sera dell'ultimo dell'anno (Montalbano per Camilleri), alle condivisioni di feste nello stesso condominio (la casa di ringhiera di Recami), alle difficoltà accentuate in quei giorni delle persone più in difficoltà (l'ispettore Schiavone per Manzini), il caos di gente e gli amori (le vicende di Istanbul di Aykol), gli incontri sbagliati a feste di amici comuni (il poliziotto non troppo in libera uscita di Costa) e la goliardia di un gruppo di amici (il barrista di Malvaldi).
Il libro scorre bene perchè anche nel numero ridotte di pagine i protagonisti tanto apprezzati nei diversi romanzi riescono a trovarsi a proprio agio e gestire al meglio la storia rendendola interessante e scorrevole. Ovviamente trattandosi di "sei penne diverse", ci sono parti e racconti più piacevoli ed altre meno, ma complessivamente il collage tiene ed attrae. Il Montalbano di Camilleri è forse un pò meno brillante ma il suo odio per i festeggiamenti e la ricerca di svicolare da ogni impegno solo per fiondarsi sugli splendidi arancini di Adelina a cui invece dovrà riunciare intonando un "requiem per gli arancini defunti" non può non provocare divertimento e sorrisi ed il barrista di Malvaldi che si ritrova nel Battistero di Pisa a cantare "maremma amara" in una serata che "nessuno solitamente è in grado di ricordarselo. Ed è un bene" sono ovviamente tra gli episodi da evidenziare e tenere tra quelli da non perdere. Ma anche Costa e Recami, finora a me ignoti, sorprendono per la capacità di condensare in un breve racconto l'intensità di un romanzo vero e proprio. Entrambi piacevoli, soprattutto il racconto di Recami che innesca una serie di ministorie all'interno del miniromanzo che riescono ad intrecciarsi ed a creare una serie di equivoci ed una trama davvero piacevole basata su ipotizzati tentativi di aggressioni, vicini impiccioni ed ambulanze sovraffollate. Piacevole ma molto amaro il racconto di Manzini che colpisce per la spietatezza della società moderna ancora più evidenziata dal periodo di festa e dal disinteresse, curioso e dagli evidenti tratti turcheggianti il racconto di Aykol che ci catapulta in un Instanbul vestita a festa per l'occasione.  Dovendo classificarli in un gioco di pagelle come se fossero giocatori della mia viola direi:
Camilleri - Una cena speciale - 7
Recami - Capodanno nella casa di ringhiera - 7,5
Manzini - L'accattone - 6+
Aykol - Rubacuori a capodanno - 6-
Costa - Il capodanno di Atlante - 6,5
Malvaldi - Il capodanno del cinghiale - 7,5
Per un non amante delle feste e dei festeggiamenti, leggere le difficoltà dei protagonisti nel sentirsi parteiintegranti del periodo festivo non poteva che farmi sentire a mio agio, situazione che si è accentuata con la capacità narrativa dei sei autori che globalmente superano senza dubbio l'esame, chi con voti più rotondi chi con sufficienze un pò più risicate ma che in media sono sicuramente da promuovere.
BIGNAMI: libro "leggero" e divertente da consigliare per una lettura anche fuori da Capodanno, a maggior ragione per chi ama i gialli ed i protagonisti dei gialli Sellerio...

lunedì 4 febbraio 2013

Insegnamenti difficili da rispettare


Dopo Giovanardi che conferma le sue tesi su Stefano Cucchi ("morto perchè drogato") ampliandole con "picchiato da amici spacciatori" e "Ilaria Cucchi specula sulla morte del fratello", adesso senatori (tali Balboni e Salato del PDL prima, di Fratelli d'Italia e FLI adesso) che annunciano l'intenzione di andare a portare la solidarietà agli agenti colpevoli dell'omicidio Aldrovandi perchè, a loro dire, vittime di un provvedimento troppo forte dato che il loro comportamento è avvenuto "nell'adempimento del loro dovere".
Ecco...la Vanna mi ha insegnato che "il male non si augura a nessuno" e cercherò di rispettare questo insegnamento anche questa volta, ma a 'sto giro è davvero dura.....

domenica 3 febbraio 2013

Ripartiamo con Febbraio

E finalmente arrivò Febbraio! Dopo un gennaio da dimenticare finalmente si volta pagina, sperando di riprendere quel libro interrotto a dicembre. Gruppo a dopo - sez. focaccia in versione rimaneggiata e con un capitano in difficoltà fisica, maggiore del solito, ma comunque sempre presente nonostante gli arrivi destabilizzanti di un turco amico di Terim e tifoso non si sa bene di quale squadra, di una coppia dal grado di affinità "ESAGERATO PROPRIO IMPOSSIBILE" e dall'arrivo improvvisato del nostromo della pubblicità che si è dovuto confrontare con l'inglese del turco intento a farsi fotografare dal da sempre fotografo Nardini.
Così tra una birra, un opzione di Emre strappata per due grissini e una fornitura di tonno, una birra, un "no ragazzi non mi fate ridere o mi brucia tutto", una birra ed un "ma un'dovea esser freddo oggi?" è cominciata anche la partita. 
Viola che dopo il Gennaio nero torna alla vittoria con un primo tempo non scintillante dove il Parma ha avuto qualche occasione sventata dal ritorno di EmilianoUnoDiNoi ed un secondo tempo dove invece ha dominato e lasciato praticamente zero occasioni agli avversari. Finalmente tornano al gol gli attaccanti, il ritorno del Pek si è sentito in maniera decisiva e la difesa è tornata ad essere attenta nei momenti che contano. Non sono risolti tutti i problemi di brillantezza, ma la squadra è sembrata padrona completa della partita una volta sbloccata. Un ritorno alla vittoria fondamentale per rimanere agganciati al treno europeo che continua ad essere alla nostra portata. Adesso due impegni tosti in fila ci misureranno un pò "la febbre", ma soprattutto da domani comincia la settimana dello #juvemerda in vista del prossimo match. Non dico niente, solo FORZA VIOLA gridato ancora più forte in vista delle 18 di sabato....
Campionato - 23^ Giornata
FIORENTINA - PARMA = 2-0
GOAL: Toni; Jovetic
Viviano 7
Compie due buoni interventi nel primo tempo ed una buona uscita che evita guai peggiori. Voto un pò più alto del meritato perchè tornare dopo tante giornate titolare non era facile.
Roncaglia 6+
Primo tempo un pò sottotono poi recuperato con un crescendo che lo porta anche a spingere con costanza nel secondo tempo.
Rodriguez 6,5
Torna ai suoi livelli se si eccettua un passaggio pericolosamente errato nel secondo tempo. Non soffre mai Belfodil
Savic 6+
Buona la sua partita, forse meno appariscente di altre volte ma sempre positivo.
Cuadrado 7
Solita corsa e capacità di superare l'uomo ammirevole. Tenta sempre l'accelerazione e meriterebbe anche il gol se Mirante non si superasse.
Migliaccio 6+
Assist per il gol di Jovetic e buona presenza in mezzo al campo. Qualcosina in meno per il giallo che gli fa saltare la Juve.
Pizarro 7
Torna e si vede. Tutti lo cercano e lui non si tira mai indietro, si prende responsabilità e gestisce la squadra.
Borja Valero 6,5
Forse meno entusiasmante che in altre partite ma sempre positivo per corsa e presenza.
Pasqual 6
Un paio di cross azzeccati sui soliti mille tentati, un paio di pericolose buche dietro. Corre molto.
Jovetic 6,5
Senza il gol forse sarebbe un voto diverso, ma il gol sembra (SPERIAMO) sbloccarlo. Bentornato JoJo.
Toni 7,5
Il migliore. Gran gol, grande tenuta, presenza fondamentale per peso e profondità della squadra. 
El Hamdaoui sv
Larrondo sv
Llama sv
All. Montella 7
In questo periodo "nero" non ha perso la bussola, ha continuato a professare calma ed a chiedere alla squadra di giocarsela. La squadra lo segue, continua a giocare come lui vuole e torna ad alzare la testa.

venerdì 1 febbraio 2013

152 volte auguri

Kiave di lettura n°16

I tweet di stamani di due Stefani completamente diversi tra loro, gli Stefani ed i tweet, hanno palesemente e forzatamente indirizzato la Kiave di lettura di oggi.
"E' UN COMPLEANNO SU CUI PASSARE" senza neanche un pensiero non si può proprio.
Ed allora ripenso a quello che ho scritto in altre occasioni su di lui, a quello che ha perfettamente scritto proprio uno dei due Stefani suddetti su di lui, ai mille momenti di godimento che ci ha regalato, agli occhi pieni di gioia per ogni suo gol e non può che montare la nostalgia ed essere assaliti dai bei ricordi.
Tra i ricordi anche quello di aver provato a buttar giù un pensiero per lui quando ancora il blog non esisteva ma il piacere di scrivere era già presente, ed allora la Kiave di lettura di oggi altro non è che il copia/incolla di qualcosa scritto un pò di tempo fa ma SEMPRE attualissimo.
152 volte
Semplicemente…….
per il primo gol alla juve,
per i gol di potenza,
per la bandierina,
per i gol di testa dal limite dell’area,
per i gol facili, difficili, impossibili, scontati, decisivi, fondamentali,
per le punizioni al sette,
per le rovesciate,
per gli stacchi di testa,
per la sola potenza,
per la tecnica sottovalutata,
per averci rimesso le caviglie,
per il ritorno dall’Argentina ed il pomeriggio dopo in campo con il fuso,
per Wembley, il Camp Nou, l’Old Trafford, San Siro, l’Olimpico,
per il dito a zittire,
per quelle 12 domeniche consecutive,
per averci fatto sentire la “capolista”,
per quella tripletta ad Udine,
per quella tripletta all’Inter,
per quella tripletta per il titolo di campione d’inverno,
per quella tripletta al Pisa,
per quelle maledette stampelle,
per la maglia numero 9 da ritirare,
per quel coro mai più cantato,
per il conto aperto con Pagliuca,
per la mitraglia,
per quella statua (sempre troppo poco…)
per aver giocato ad Acireale,
per quella maglia della Giocheria,
per l’essere sopra Maradona nei goleador argentini,
per le tre di notte fatte al piazzale con la bandiera,
per quella coppa italia praticamente tua,
per quell’unico gol che non avresti dovuto fare mai,
per quella rete a cui ti sei aggrappato piangente
per quell’assolo di chitarra,
per quella fascia gialla su maglia viola,
per averci regalato la sensazione di avere il migliore,
semplicemente…….
centocinquantadue volte GRAZIE inarrivabile campione.

Tanti auguri IMMENSO Bati