sabato 30 aprile 2016

Sbadigli di novembre

36^ - Campionato
CHIEVO - FIORENTINA = 0-0
PRIMO TEMPO:
Per la trasferta di Verona, dopo la "botta finale" della scorsa settimana, c'è l'attesa e l'interesse che più o meno mi suscita l'uscita del nuovo album di Gigi D'Alessio. Non giocano Ilicic, Vecino e Berna e son sostituiti da Zarate, Mati e Tello. Sembra una partita amichevole di inizio stagione e da annotare sono solo le antiestetiche scarpe di due colori diversi di alcuni viola chissà se "per riconoscere la destra dalla sinistra?". Ritmo soporifero e nella prima mezz'ora si segnalano (giusto per non lasciare il post in bianco) due cartellini, un tiro fuori di Mati ed uno fuori del Ceo. Al 35' Tomovic si invola (avete letto bene...) assist a Kalinic e bella parata di Bizzarri. Poco dopo Cacciatore meriterebbe il rosso per una reazione su Alonso ma viene graziato dal giallo arbitrale. Tutto qui. Finisce tra gli sbadigli il primo tempo ed il livello d'interesse, se possibile, cala "dell'attro".
SECONDO TEMPO:
Si riparte con un ritmo in crescendo ed in dieci minuti prima Tomovic sbaglia una chiusura e lascia libero Pellissier che spara in bocca a Tata, Kalinic guadagna una bella punizione dal limite che Zarate calcia benissimo, anche troppo, traversa e Alonso spara altissimo. Infine Rigoni, per far pari il conto dei pali, trova un gran tiro che fa tremare il palo con Tata che sembrava "esimo". Squadre più lunghe e un pò il gioco ne guadagna con qualche occasione, come Kalinic che si gira bene ma trova una deviazione o Zarate che trova un buon tiro centrale. Dopo un inizio promettente, le occasioni svaniscono fino a dieci dalla fine quando da una mezza buca difensiva il neoentrato FloroFlores spara su Tata, dopo che Zarate aveva avuto un paio di spunti interessanti deviati sul più bello. Come ciliegina finale Tata si fa autotunnel su un tiro di FloroFlores e giusto la linea lo salva, mentre Ilicic potrebbe regalarci una gioia che invece allarga troppo e ci manda a casa sullo 0-0
KOMMENTO:
Per l'interesse che poteva esserci per questa partita, il match ha rispettato le attese. "FORSE E' UNO" spettacolo atteso ma resta comunque poco piacevole. Nel primo tempo il nulla assoluto, nella ripresa qualcosina, ma anche qualche rischio. Tutto sommato una partita da amichevole e sbadigli, degno proseguo di un finale poco guardabile. Un crollo nel gioco, nell'intensità e nell'attrattività di una squadra che ad inizio anno sembrava davvero altra cosa. Adesso portiamo in fondo questo piazzamento europeo e questa stagione....e se magari si riuscisse a non far sbadigliare come stasera.....
FORZA VIOLA...sempre...
"TAKKO AI' GIRO" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...per il tempo pare novembre, menomale siam già salvi a novembre...no, no io 'undico più nulla..."
LE PAGELLE
Tatarusanu 6
Finchè non tirano o gli tirano addosso, va tutto bene
Tomovic 5,5
Preciso e una buona progressione nel primo tempo, sbavature importanti nella ripresa
Gonzalo 5,5
Impreciso nei lanci e poco sicuro negli anticipi
Astori 6,5
Fa il suo e copre anche le disattenzioni dei compagni
Alonso 6
Molto confusionario, ma volenteroso e propositivo
Badelj 5
Fa poco e male
Borja Valero 6
Si dà da fare ma senza la solita precisione
Tello 5
Non trova il passo giusto
Mati Fernandez 5,5
Mille errori di precisione, un paio di spunti poco incisivi
Zarate 6,5
Si accende soprattutto nella ripresa, sfortunato nella traversa
Kalinic 6
Ci prova e si sbatte
Bernardeschi 5,5
Una giocata iniziale poi sparito
Ilicic sv
All. Paulo Sousa 5,5
Partita con poco ritmo e squadra che sembra in ferie
Il migliore: Zarate
Il peggiore: Tello

Scorci fortunati

Kiave di lettura n° 181

A volte noi fiorentini non ci rendiamo conto o meglio non ci ricordiamo sempre della bellezza infinita in cui viviamo e che possiamo ammirare in ogni attimo delle nostre giornate e della relativa fortuna nell'avere quel FI nella provincia di nascita o di residenza. Come spesso accade le diamo in alcuni casi per scontate o per abituali e magari quando ci capita di essere a "contatto" con queste bellezze siamo troppo impegnati ad allungare il passo per raggiungere il nostro prossimo impegno o a controllare il cellulare per le nostre varie cose, dimenticando di ammirarle sempre nel giusto modo. 
Invece a volte basta davvero poco, un passo meno affrettato ed in buona compagnia, lo sguardo un po' più alto, la voglia ed il desiderio solo di "fare due passi" e semplicemente ti capita di terminare via dei Brunelleschi girare per via dei Pecori verso il Duomo e rimanere colpiti da uno scorcio. Certamente non sorprendente perchè noto e magari neanche quello che mette in mostra al meglio il profilo migliore, ma che nel "suo piccolo" e nella sua semplicità ti fa davvero tornare in mente tutta la fortuna di cui parlavo ad inizio post. "ERI BELLISSIMA LASCIATELO DIRE" Firenze, in quel piccolo riquadro che si apriva agli occhi giustamente e dovutamente ammirati. 
Bellissima come solo tu sai esserlo in quel modo.

lunedì 25 aprile 2016

Come sempre con loro...

35^ Campionato
FIORENTINA - JUVENTUS = 1 - 2
GOAL: Mandzukic, Kalinic, Morata

foto gentilmente
concessa da Maso













PRIMO TEMPO:
Senza Vecino, Pauuuulo si affida ad una Viola piuttosto offensiva con Kalinic davanti ed un trio composto da Tello, Ilicic e Berna alle spalle mentre in cabina di regia ad affiancare Badengj c'è Borja. Davanti ci sono i loro "bada come son brutti, anche solo a riscaldarsi" (cit), i gobbi che stanno annusando il profumo dell'ennesimo scudetto e che per fortuna soltanto il calendario ha impedito potessero festeggiarlo matematicamente proprio sotto i nostri occhi. Cominciamo con il passo giusto e sembriamo altra squadra rispetto a quella con poca grinta e poche idee dell'ultimo periodo, tanto che su invenzione di Ilicic, Berna troverebbe anche il gol che però viene annullato per un fuorigioco tra il millimetrico e l'inesistente. Poco dopo lo stesso Berna impegna Buffon, che risponde presente. I gobbi sono chiusi e sembrano poco pericolosi ma come sempre ci smentiscono, Tomovic si fa sovrastare da Pogba che appoggia a Mandzukic, primo tiro primo gol "tutte le volte così con queste merde" (cit). Nel finale Alonso viene tirato giù in area a pochi passi dalla porta, ci sarebbe rigore e rosso ma coi gobbi è normale che si passi sopra quindi all'intervallo è 0-1.
SECONDO TEMPO:
Si riparte e i gobbi ci provano a chiuderla ma Pogba fa tutto bene meno il tiro. Noi non ci stiamo, non siamo demoralizzati ed anche se pungiamo il giusto e l'onesto prima Zarate, entrato per un acciaccato Ilicic, poi Kalinic ci provano a mettere in difficoltà una Juve che sempre di più è ben chiusa e difende una vittoria che la porterebbe a un soffio dallo scudetto. Anche se non riusciamo ad essere fluidi e "belli" come nel girone d'andata facciamo un buon secondo tempo, con una voglia di pareggiare che si percepisce. Dalla voglia di Zarate di crederci e far pressing nasce l'occasione grazie ad un errore di Bonucci, manca poco al termine, Kalinic prende la mira e fa: 1-1. "Vedi a mettere un centravanti" (cit) il commento prima di autosommergerci in un abbraccio unico con tutti quelli più vicini. Non riesco ad arrivare ad abbracciare i "ritornati" Samu e Nanne che sono un paio di file più in basso, che da un angolo gobbo, un minuto dopo, Tata resta inchiodato sulla linea, la palla batte e ribatte, Badengj respinge sulla linea ma Morata insacca. 
"uncicredo" (cit) par di leggere su tutte le bocche. "E' finita, sempre così con loro" il commento effettivo di tutti "E NEANCHE SAPPIAMO" cosa ci attende di lì a poco. Kalinic prova e trova la giocata e va giù dopo un contatto con Cuadrado dubbio ai limiti dell'inesistente tanto che vien da dire "ci darà proprio rigore" (cit) invece....Kalinic ha l'opportunità di regalarci una gioia grande ma tira piano e male e Buffon respinge anche la ribattuta, vista sempre con una mano davanti agli occhi per paura di vedere quel che temevamo. "'A 'sto giro è proprio finita" (cit.) ed invece a stratempo scaduto di nuovo Kalinic, metri zero, traversa di testa. Incredibile. "come sempre con loro" (cit). 1-2 
KOMMENTO:
"Anche ieri la legge del prepartita non ha lasciato scampo" (cit) infatti il prepartita era cominciato presto ed aveva avuto la colonna sonora costante del coro prima sconosciuto e poi cantato a gran voce nel pub (undici minuti continuativi il tempo da battere) ad accompagnare un pomeriggio davvero speciale con la parola d'ordine "sosteniamola" declinata un po' alla pizzaiola, alla boscaiola, alla pep guardiola, alla birraiola, alla fruttaiola, alla carriola, alla salamoia. Era stato un gran bel prepartita anche dentro lo stadio con i soliti dolci buonissimi, con un gran gruppo a dopo versione allargata che ha fatto davvero bella compagnia tutta la stagione e con l'aggiunta anche di due ritorni di spessore. 
Ma soprattutto con la voglia di toglierci una delle ultime soddisfazioni di questa stagione altalenante. Invece, dobbiamo solo ringraziare il calendario altrimenti i quasi festeggiamenti del tricolore sarebbero diventati ufficiali. Abbiamo di nuovo buttato un'occasione, perdendo in maniera "solita" con i gobbi: un pizzico di sculo, un paio di pizzichi di arbitro contro e tanta tanta ingenuità/disattenzione. Non è ammissibile prendere un gol dopo un minuto che hai segnato, non lo è continuare a prendere "un tiro un gol", e non lo è al 90' ed oltre ti capita rigore e palla ad un metro dalla porta avversaria sulla testa del centravanti non puoi fare zero gol in queste due occasioni. La voglia di vincerla e di spendersi da parte dei viola c'è stata, le lacune solite anche. Peccato perchè quella coreografia e quel pre (e durante) partita meritavano una bella e diversa soddisfazione. Adesso restano tre appuntamenti che interessano quasi più gli statistici che i tifosi, resta l'amaro in bocca per l'evoluzione finale di una stagione iniziata in tutt'altra maniera. Anche se al "solito" con l'amaro in bocca contro la #juvemerda...
FORZA VIOLA....sempre....
"TAKKO AI' GIRO" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...poi tu mi chiedi perchè un seguo più neanche la Viola dopo aver smesso di seguire tutto il calcio. Oh, ce l'hanno fatta...hanno vinto loro..."
LE PAGELLE
Tatarusanu 5
Due tiri due gol e sul secondo murato in porta
Tomovic 5
Sovrastato da Pogba, sul secondo gol in ritardo
Gonzalo 5,5
Perde Mandzukic sul gol iniziale, qualche errore di troppo
Astori 6
Partita precisa e sufficiente
Alonso 6,5
Tra i migliori per grinta e posizione, troverebbe rigore e superiorità numerica
Badelj 5
Salva sulla linea sul gol juventino, poco altro 
Borja Valero 6,5
Solito cuore e tanta tanta corsa, cuce bene tra centrocampo ed attacco
Tello 5,5
Partita opaca con pochi spunti
Ilicic 6
Trova un assist prezioso per Berna ed è poco fermato dai difensori juventini pur non essendo mai troppo pericoloso
Bernardeschi 6,5
Torna a buoni livelli con diverse giocate, un gol regolare e il quasi tap in sul rigore
Kalinic 6-
Trova un gran gol, la giocata per il rigore poi lo sbaglia e prende la traversa da pochi passi
Zarate 6,5
Solita pericolosità sulla trequarti e il recupero giusto che porta all' 1-1
Mati Fernandez 5,5
Titì e titò anche quando non sentiva davvero il bisogno
Roncaglia sv
All. Paulo Sousa 6,5
La squadra c'è ed è messa bene in campo, decidono gli episodi
Il migliore: Bernardeschi* 
*però Ciccio l'abbraccio amorevole con Buffon proprio proprio no....
Il peggiore: Tomovic

sabato 23 aprile 2016

Fu....l'Unità.....

Kiave di lettura n° 180

L'altro giorno, alla mia quotidiana sosta all'edicola per l'acquisto del Fatto c'era davanti a me un signore a cui il mio giornalaio di fiducia ha dato in automatico l'Unità, proprio come fa con me con il FQ. Signore distinto attorno alla sessantina abbondante che ha pagato, ringraziato e salutato "a domani". Più o meno come faccio io tutti i giorni. Non so perchè ma questa scena mi ha fatto venire in mente i racconti di mamma su mio zio che la domenica andava a vendere l'Unità, casa/casa e mi è venuto da chiedermi: "che ne penserebbe lui del livello che ha raggiunto il "suo" giornale?". Chissà se come il signore incrociato l'altro giorno continuerebbe a comprarlo giornalmente oppure...........
E' di questi giorni la presa di posizione del presidente dell'Ordine dei Giornalisti contro il video pubblicato dallo stesso giornale sulla possibile somiglianza di Virginia Raggi (candidata a sindaco di Roma del Movimento Cinque Stelle) con una ragazza di un vecchio video di Forza Italia. "Una vergogna" la definizione del presidente, soprattutto la non rettifica e il non chiedere scusa da parte del direttore dell'Unità che si è appellato ad un fantomatico "giornalismo 2.0" dove evidentemente le notizie sbagliate fanno parte del gioco così come il "TUTTI VOGLIONO VIAGGIARE IN PRIMA" pazienza se "arrotando" verità, correttezza e buon gusto.
Quello però che a me fa più impressione del giornale che fieramente porta in prima pagina "fondato da Antonio Gramsci" è il livello raggiunto o meglio il fondo che ha toccato. Non sono un grande esperto e non seguo con costanza e da vicino le rassegne stampe ma ho ben evidenziate in testa molte perle inanellate dal giornale "unitario" e dai suoi giornalisti. Ricordo ad esempio che dopo la morte di Valeria Solesin, Emergency è stata accusata da una delle sue firme di punta (che tristezza infinita....) di aver strumentalizzato la notizia per farsi propaganda, che la stessa Emergency è un'organizzazione politica antioccidentale, dai finanziatori occulti e mascherata da ospedale ambulante, che quindi deve essere isolata e boicottata visto anche che Gino Strada è un imbroglione perchè utilizza il lavoro dei volontari per costruirsi una posizione politica. La stessa firma di punta (sigh...) che battezza Roberto Saviano come dis-informatore che lancia il sasso nascondendo la mano e soprattutto meritevole (lui da sempre sotto scorta per la lotta alla camorra) dell'appellativo di  "mafiosetto" perchè colpevole di chiedere chiarimenti all'intoccabile Ministro delle Riforme e le sue ombre. Lo stesso letterato che definisce i magistrati barbari contro i quali difendersi con ogni mezzo. Ovviamente il gioco del direttore dell'Unità è più nell'ombra e consiste nel farlo scrivere, parlare e poi dissociarsi ma continuare a tenerlo a libro paga; tecnica nota, trita e ritrita.
Non più tardi di pochi giorni fa, a casa facendo zapping, invece mi sono imbattuto nel vicedirettore dell'Unità. Lo stesso che l'anno scorso attaccò la Bindi colpevole di aver pubblicato, a suo dire, per la prima volta nella storia la lista dei candidati impresentabili che tanto aveva innervosito Matteino. Per poi dover chiedere scusa il giorno dopo, dopo essere stato sbugiardato. L'altro giorno in tv invece disquisiva invece sul fatto che a fare chiarezza sui coinvolgimenti derivanti dalle intercettazioni lucane e da una più generale responsabilità politica, ci penseranno i giudici mentre i giudizi morali lasciano il tempo che trovano. Mi è subito venuto in mente Borsellino con il suo distinguo in cui specifica l'importanza delle responsabilità "morali" al di sopra di quelle giudiziali e che un politico non condannato non è automaticamente un politico onesto e soprattutto moralmente accettabile: "non solo devono essere onesti ma anche devono apparire tali", ma capisco che il paragone o anche solo citare Borsellino per tale vicedirettore è fin troppo azzardato
Della vicenda della falsa notizia sulla Raggi e la "normalità" della sua pubblicazione nel nuovo giornalismo 2.0 stileUnità ho scritto su, ma onestamente non ci vedo niente di nuovo, visto il capovolgimento delle notizie molto frequente su quelle pagine.
Per fare un esempio l'altro ieri veniva totalmente stravolta la questione Napolitano/Travaglio sulle intercettazioni e le implicazioni delle stesse sulla morte del consigliere dello stesso expresidente della Repubblica. Io, premetto, sono di parte (e ne vado fiero) e capisco che il mio giudizio possa essere considerato influenzato da questo, però i fatti sono oggettivi e "il tifo" c'entra ben poco. A muovere rilievi su chi avesse provocato la morte di D'Ambrosio è stato Napolitano accusando le "intercettazioni manipolate" pubblicate dal Fatto di esserne la causa. Travaglio da direttore del giornale "assassino" ha semplicemente riportato i fatti, dicendo che le intercettazioni erano state riportate completamente. Bene, ieri sull'Unità il primo passaggio dell'ex presidente della Repubblica è stato omesso e viene evidenziato che Travaglio si è svegliato una mattina e non sapendo che fare ha accusato Napolitano di aver causato la morte del suo consigliere, il tutto scrivendo un post/articolo tagliando pezzi del  fondo dello stesso Travaglio ed omettendo parti fondamentali dello stesso. Ma soprattutto non citando il contendere ("pubblicazione manipolata") e l'origine dell'accusa (proveniente da Re Giorgio)......che stranamente oggi è l'autore del pezzo (di altro argomento) di prima pagina...
Per non parlare del fatto che un giornale come l'Unità abbia una rubrica ("fattone" ...quale simpatia....) praticamente quotidiana per screditare un altro giornale, affidata alla penna di punta di cui sopra. Figuriamoci, Travaglio è il primo ad essere caustico con i colleghi ed ad usare toni molto "sprezzanti" e per di più non ha bisogno certo di essere difeso nè sicuramente sarà turbato da questo tipo di attenzioni e vezzeggiativi. Ma una rubrica apposita personalizzata contro di lui/il giornale di cui è direttore mi pare oggettivamente roba da amari sorrisi, soprattutto nel giornale "fondato da Gramsci".
Detto questo, ieri l'altro appunto questo vitale pezzo di accusa a Travaglio campeggiava nel sito del giornale tra le prime tre notizie mentre lo scioglimento per mafia del comune di Brescello era in fondo, in fondo....a destra dopo il bagno. Da un lato lo stravolgimento dei fatti in una rubrica...da gossip di scuole medie...dall'altro un fatto di cronaca avvenuto e di tale portata, la scelta mi pare ovvia, no? Primo piano alla penna di punta ed al suo sagace "fattone".
...........in tutti questi casi mi sono immaginato mio zio, appassionato di Unità, Berlinguer e la relativa questione morale, e mi sono chiesto quale sarebbe potuto essere il suo parere su tutte queste parole scritte e dette dal "suo" giornale e soprattutto il suo giudizio dallo stile editoriale di giornale e giornalisti. Beh riflettendoci, penso che chiederebbe, per decenza, di togliere almeno quel "fondato da Antonio Gramsci" dalla prima pagina e di aggiungere un "fu" iniziale alla testata.
O magari in maniera molto più social e quindi "yeah" direttamente cambiare nome in "ciaone", che va tanto  di moda.

giovedì 21 aprile 2016

Nelle condizioni di...


Premesso che penso che l'Italia debba fare tutto ed anche di più per pretendere dall'Egitto tutta la verità sul caso di Giulio Regeni, qualsiasi cosa e con toni fermi e non trattabili. Detto questo, guardando il servizio su Giuseppe Uva di "Le Iene", mi viene da domandarmi provocatoriamente: ma abbiamo davvero le carte in regola per dare lezioni a qualcuno e pretendere verità e giustizia da altri, se come Paese  permettiamo ed accettiamo il caso Uva (purtroppo solo uno dei tanti)? Siamo davvero nella condizione di poterlo fare? 

Scoppiati

34^ Campionato
UDINESE-FIORENTINA = 2-1
GOAL: Zapata, Zarate, Thereau
vedi sintesi - tratto da youtube
PRIMO TEMPO:
Nemmeno il tempo di prendere posto sul divano e "un minuto un tiro un gol, bada oh che inizio" (cit). Dopo la zuccata di Zapata cominciamo ad analizzare la formazione e qualcosina nella formazione sembra non tornare "ma astori? kuba mezzala? senza ilicic?" (cit) e quel che sembra evidente è che rinunciare in un periodo del genere a Borja, Kalinic ed Ilicic tutti insieme pare un azzardo che in questo momento questa squadra non si può permettere. Infatti fatichiamo non poco a trovare i ritmi giusti e riusciamo a far sembrare "Zapata sempre stato veloce..." (cit) tanto da rischiare il rosso per Troppovic in ritardo. Teniamo palla ma senza essere mai pericolosi, fino a quando prima uno sprint di Tello (resterà l'unico) provoca un intervento dubbio su Alonso e subito dopo un bel cross di Tomovic genera colpo di testa e poi tap-in di Zarate: 1-1. Prendiamo un po' di campo come possesso ma quando l'Udinese verticalizza ci mette in difficoltà e prima Badu su regalo di Tata e poi Thereau con una deviazione colpiscono due traverse a Tata battuto, anzi "Tata c'era...proprio lì..." (cit). Sensazione di partita recuperata ma come spingono ci sciogliamo. 
Per il momento finisce il tempo, 1-1.
SECONDO TEMPO:
Si riparte con una crosta di Facundo che genera uno spontaneo "Astori dove cazzo sei?!?!?!" (cit.), un giallo quasi arancione e una punizione pericolosa dal limite tirata per fortuna addosso alla barriera in pieno stile fiorentino. Ma dopo poco un'ennesima palla persa da Berna innesca la ripartenza che porta Widmer a crossare e Thereau a segnare: 2-1. Si pensa a possibili cambi per riprendere la partita "Io metterei Tello, Io metterei Berna....ma Astori?" (cit.) mentre Paulo opta per Kalinic e Borja e poco dopo anche Ilicic; ma è di nuovo il "fulmine mista a scheggia" (cit) Zapata a metterci a rischio. Rischi che l'Udinese non corre se non per un passaggio dello sloveno che potrebbe essere determinante ma viene intercettato. Lo stesso Iliciccio sfiora il palo su punizione e invoca un rigore che non sembra esserci e la reazione viola finisce qui mentre l'Udinese gestisce il tutto senza correre troppi rischi. E mentre su segnalazione biondina concordiamo tutti che "segna per le pagelle, meglio in campo Astori", finisce 2-1.
KOMMENTO:
Non c'è molto da aggiungere al titolo del post. Dopo un primo tempo fortunoso per le due traverse friulane, qualche timidissima speranza c'era ancora, poi le zero occasioni della ripresa fotografano bene la situazione. Siamo scoppiati e certamente non dare certezze a questa squadra con una formazione "stravolta" non ha aiutato; la sensazione però è che davvero questa squadra abbia davvero dato tutto e si sia sgonfiata sul più bello, rischiando (riuscendo?) di buttare via anche quanto di buono (molto) aveva fatto nella prima parte di stagione. "PERSI O NO SIAMO ANCORA IN PIEDI"? Domenica è la prova giusta per rispondere a questa domanda. Sperare che l'Inter continui a fare peggio di noi concedendoci ancora qualche timidissima speranza, tenere a distanza il Milan e la gioia di una serata speciale con la #juvemerda sono a questo punto gli unici obiettivi rimasti. Sembrano roba da poco, ma potrebbe essere "saporiti" se li raggiungessimo tutti, a partire da domenica sera. FORZA VIOLA....sempre....
"TAKKO AI' GIRO" - Spazio tecnico Bollins Gestito
"...se continuano dell'altro ti passa anche la voglia di aggioranre il K-Blog..."
LE PAGELLE
Tatarusanu 5
Primi due tiri nello specchio due gol. Errore clamoroso sulla traversa di Badu
Tomovic 5
Buon cross sul gol ma meriterebbe il rosso e sbaglia tantissimo
Gonzalo 5
Serataccia, Zapata lo fa ammattire e non trova mai la giocata da leader
Roncaglia 5
Allineato al livello dei compagni, sbanda e rischia il rosso anche lui
Tello 5
Uno sprint ed un cross in tutta la partita
Vecino 6-
Da' sostanza alla squadra ma poca precisione
Badelj 6-
In affanno in alcuni momenti del match ma uno dei meno opachi
Kuba 4
Incomprensibile il ruolo e che resti in campo per 90' minuti
Alonso 5,5
Ci prova a dare vivacità ma soffre molto Widmer 
Bernardeschi 4,5
Non è serata e lo si capisce dai dribbling mai riusciti
Zarate 6,5
Senza fare grandi cose, ci prova e trova lo spunto del gol ed un altro paio di giocate
Borja Valero 6
Prova a rimetterci in partita
Kalinic 5,5
Qualche spizzata ma lontano anni luce dai tempi d'oro
Ilicic 5,5
E' vivace e ci prova ma il passaggio sbagliato a Zarate pesa; bella punizione
All. Paulo Sousa 5
Stravolgere la squadra non è sembrata una gran mossa così come alcune scelte specifiche (kuba mezz'ala su tutte)
Il migliore: Zarate
Il peggiore: Kuba

lunedì 18 aprile 2016

Trenta motivi

Ci sono strade che affronti quasi inconsapevolmente ogni giorno e che la quotidianità ti fa dimenticare essere così "in salita". Le affronti con la sicurezza mista ai dubbi che il tuo passo ed il tuo piglio riescono a regalarti, ma la salita rimane anche se l' "abitudine" spesso fa sembra quella percentuale di pendenza come "normale".  
Non sempre però è così ed oggi quella salita fa venire un po' il fiato corto, non è sufficiente l'allenamento e ci sono trenta motivi che si sono piano piano accumulati e che ti tolgono un po' quel passo e quel piglio abituale. 
"TUTTO IL TEMPO LI' A TENERE IL TEMPO" giusto e poi basta un diciotto sul calendario e lo stesso tempo va fuori ritmo e ti presenta un po' il conto. Son solo ricorrenze, son solo giorni e come tali passano, ma a volte banalmente e semplicemente fanno più fatica a scivolare con la stessa rapidità. Così rivedi quei trenta motivi, quei trent'anni in cui quell'uomo coi baffi è mancato così tanto a quel piccolo che da lui ha imparato a giocare a pallone e tifare Viola, ma anche che "poeri e bischeri uncisideve mai far vedere" così come che "una parola data è una parola data e non va mai rimangiata".
Sono trenta oggi quei motivi ed oggi pesano un po' di più. Uno per il videoregistratore, uno per quel pallone di spugna, uno per i Mondiali in Messico, uno per quel gol di Baggio, uno per il primo allenamento di calcio, uno per la forza con cui mamma è riuscita a "far tutto", uno per le scuole medie, uno per il primo gol fatto, uno per la bottega ed il suo significato, uno per i mondiali in Italia, uno per la scelta delle superiori, uno per la prima cotta, uno per il primo bacio, uno per le vacanze da solo, uno per le delusioni, uno per il Bati, uno per la patente, uno per la uno, uno per la prima ciucca, uno per l'Università, uno per l'obiezione al militare, uno per mamma commossa alla laurea, uno per lo scoprire il gusto nel mangiare la buona carne, uno per il primo lavoro, uno per la soddisfazione del lavoro "mio", uno per gli amici e gli amori con la A maiuscola, uno per la presentazione del "motivo" per cui cambiavo casa, uno per la soddisfazione per una passione da dieci, uno per farti leggere quella dedica, uno per quei baffi. Son trenta e sembrano solo l'inizio di molti molti molti molti più motivi che oggi arrivano e si sommano tutti insieme. Solo un giorno di calendario, per la trentesima volta, ma oggi quella salita lascia davvero col fiato corto. Un saluto particolare oggi, uomo coi baffi

domenica 17 aprile 2016

Bentornata vittoria

33^ Campionato
FIORENTINA-SASSUOLO = 3-1
GOAL: Gonzalo, Berardi, Ilicic, Consigli (Aut)
Qualche cambio dovuto alle indisponibilità (Tomovic per Astori), qualcuno per la forma fisica (Tello per Berna) e la squadra è fatta. L'impatto è positivo ed il Sassuolo è messo in un angolo e "ci s'avesse un centravanti, sarebbe più facile" (cit) mentre ci andiamo solo vicino con un tiro da fuori di Vecino "d'altra parte più che vicino, Vecino..." (cit). Invece a svettare e regalarci il gol dell' 1-0 è Gonzalo su azione da angolo dopo che il nostro buon Gjjilberti aveva preannunciato "da quant'è che 'unsisegna su angolo? da quanto 'unsegna Gonzalo?" (cit). Potremmo, per il gioco espresso raddoppiare, anzi lo faremmo anche con Alonso ma Kalinic riesce a fare un fallo poco utile e farlo annullare. La partita la gestiamo ampiamente ma coi minuti che passano caliamo un po' e rivediamo un po' il percorso di domenica scorsa. Defrel ci grazia ed il pericolo vola via mentre vola via anche l'occasione di Kalinic che spara sul portiere in uscita e continua nel suo periodo di astinenza. Finisce il primo tempo ed è 1-0.
SECONDO TEMPO:
Si ricomincia con un buon passo ma il ritmo sembra calato "E MI SA CHE" il rischio recupero c'è davvero e lo pensa anche Facundo vista la chiusura sbagliata che lascia Berardi libero di punirci con il primo tiro nello specchio e con il solito gol che ci fa quando ci vede. Per fortuna i due mancini in maglia viola dialogano al meglio con Ilicic che lancia Alonso che crossa perfettamente cercando lo stesso sloveno al limite che al volo ci regala una perla ed il 2-1. Ci mettiamo di nuovo a tentare di complicarci la vita ma Acerbi la tocca fuori da buona posizione e vien da dire "menomale va, tutte le volte che prendono la porta da un po' si piglia gol" (cit). La partita resta in bilico ma solo a livello di punteggio perchè sembra che la partita piano piano si spenga fino a quando ad un "Andre ma te chi hai in porta?" risponde direttamente l'interessato Consigli che trova un autogollonzo da cineteca: 3-1 e tutti a casa.
KOMMENTO:
Alla fine è tornata la vittoria. Mancava da due mesi e la sua assenza ci ha portati lontani dalla lotta che conta ed attualmente al quinto posto e dire che il calendario non era neanche impossibile, anzi. Oggi abbiamo rivisto una buona Fiorentina per una buona mezz'ora nel primo tempo e una ventina di minuti nella ripresa e per tutta la partita non abbiamo sbandato subendo un solo tiro nello specchio. A tratti si è rivista una Viola apprezzabile ed apprezzata in passato, anche se restano "tratti" e non costanti. La cosa fa ancora più rabbia per i punti lasciati andare e che adesso avrebbero fatto tanto comodo per mettere pepe a questo finale. Adesso infrasettimanale e domenica prossima......LA partita....con la frase che ha rovinato la domenica di Andre "c'è il rischio che vengano a Firenze a festeggiare lo scudetto". Ecco, cari undici/ventidue in maglia viola, vedete cosa potete fare per evitarlo e fatelo, senza se e senza ma, grazie.
Sempre FORZA VIOLA....
LE PAGELLE:
Tatarusanu 5,5
Periodo sfortunato, ogni volta un tiro un gol (quando va bene)
Tomovic 6
Fa il suo
Gonzalo 6,5
Gran gol e buona partita in difesa
Roncaglia 5,5
Grave errore sul gol del Sassuolo
Tello 5,5
Parte bene, calando poi e facendosi notare poco
Vecino 6,5
Buon passo e partita energica
Badelj 6,5
Torna a giocare su livelli sufficienti, acuto con assist a Gonzalo
Alonso 7
Gran corsa, un assist, un gol annullato ed una grande punizione
Ilicic 7
Una perla sul gol e qualche giocata di livello
Borja Valero 6,5
Gioca a buoni ritmi e con i soliti colpi di classe
Kalinic 5,5
Si mangia un gol importante e ne fa annullare uno ad Alonso
Bernardeschi sv
Zarate sv
Kuba sv
All. Paulo Sousa 6,5
La squadra torna a buoni livelli anche se non in modo costante, buoni segnali
Il migliore: Ilicic
Il peggiore: Kalinic

venerdì 15 aprile 2016

Vota il tuo Baldini preferito

Kiave di lettura n° 179

Come sempre quando il calcio mercato si avvicina, "LO ZOO E' QUI" e parte la ridda di voci, smentite, indiscrezioni, controvoci, controsmentite. A Firenze non vogliamo essere secondi a nessuno e quindi partiamo ancora prima, con anticipo, "un s'abbia a trovà coda".
C'è sempre qualcuno che ne sa qualcosa in più, che ha la notizia di prima mano,  ha il vero scoop. Così nasce la voce che nella mia Viola sia in programma a breve una vera e propria rivoluzione, e come non confrontarmi con il mio esperto "takko ai' giro"?
K: sentito? pare ci sia movimento in dirigenza....
Bollins: ma ci sono notizie ufficiali? Tipo 'i zio l'è rifallito pe' capissi...
K: Secondo te?!? Figurati....occhè hai furia?
Bollins: No figurati....secondo fiorentina.it ci s'ha anche il blitz di livello superiore....un c'è motivo di avere furia....
K: apposto....comunque parlavano di Baldini.....mi chiedevo ma Baldini giornalista rai, il maratoneta o il deejay coi debiti?
Bollins: quella geniale che s'è candidata con Fucsia People....
K: tu sei troppo avanti pensavo tu mi rispondessi lo stopper dell'empoli di spalletti...
Bollins: c'è anche l'allenatore...ma oltre a baldini speriamo 'un ci sia dopo anche castoldi....
K: quasi quasi ci fo un referendum.....tanto l'è periodo....per capire ikkè vole il popolo viola....
E tu? Quale Baldini preferisci?

giovedì 14 aprile 2016

Astensione


Non ero deciso al 100% se andare o meno a votare domenica, perchè ritenevo il referendum in questione al tempo stesso abbastanza "inutile" (per i suoi effetti) e troppo "specifico" (per l'argomento, secondo me più da tecnici che non da referendum). 
Detto questo, il dubbio non era certamente legato all'invito al "non voto" di Matteino visto che lo trovo allucinante data la carica che ricopre e ricordando le sue invettive contro i vecchi metodi della prima repubblica (cit. Craxi "domenica andate al mare") e il mancato spessore civico di suoi predecessori (visto l'articolo 48 della costituzione (prima che la cambi...), forse a ripetizione di civica dovrebbe andare lui cit. "..il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico..."). 
Ma la spinta decisiva all'intenzione di cercare la mia tessera elettorale in vista di domenica l'ha data Re Giorgio I e II che oggi, dall'alto dell'essere stato l'unico Garante della Costituzione per più di sette anni, ha sostanzialmente detto che il referendum è pretestuoso, ha legittimato l'astensione e conseguentemente sottolineato che l'articolo 48 c'è ma in fondo del dovere civico ce ne possiamo allegramente "infischiare". Ecco, sentivamo proprio la mancanza di un suo bel monito.
Complimenti all'ex-ex Presidente della Repubblica (e a chi gli ha permesso di essere ricordato come l'unico bi-mandato) ed al suo profilo istituzionale, questo ancora più allucinante

domenica 10 aprile 2016

Illusi e scoppiati

32^ Campionato
Empoli - Fiorentina = 2-0
GOAL: Pucciarelli, Zielinski
PRIMO TEMPO:
Pauuuulo decide probabilmente di dare un messaggio alla squadra ed inizia il match con un 4-2-3-1 offensivo con Borja in mediana e Ilicic-Berna-Tello dietro Kalinic. Il messaggio di "giochiamocela senza paura" (cit) sembra arrivare a destinazione tanto che per mezz'ora abbondante l'Empoli non esce dalla propria metà campo e solo scelte sbagliate nell'ultimo passaggio (Berna) o tiri deviati (Tello) ci impediscono di essere pericolosi davanti dove si segnala solo una punizione non impossibile di Ilicic ed una conclusione di poco fuori appunto di Tello. L'Empoli prende le misure a primo tempo quasi finito e prima ci mette in difficoltà con un paio di allunghi poi colpisce con Pucciarelli (qualche millennio che non segnava) dopo una mezza crosta di Facundo. Proviamo a far pari e patta subito ma Kalinic colpisce alto di testa e Pelagotti (portiere fiorentino ma di casacca empolese) all'esordio compie un bell'intervento su Ilicic. 1-0 e intervallo
SECONDO TEMPO:
Si riparte con convinzione ma si nota che qualcosa è cambiato. Tello si mangia un bel gol, ma l'Empoli tiene bene il campo, è tonica e piano piano prende il pallino del gioco in mano. Noi non riusciamo ad essere granchè pericolosi mentre Saponara si mangia un bel gol. Un paio di sinistri di Ilicic e qualche spunto di Zarate, ma sono solo lampi e neanche troppo accecanti. Caliamo alla distanza, il centrocampo si fa sovrastare e da Kalinic arriviamo solo quando lui è già in fuorigioco (vedi gol giustamente annullato). Non riusciamo a tenere il ritmo e piano piano le nostre velleità di pareggio si riducono fino a sparire con il secondo tiro in porta empolese che prima Tata respinge poi Zielinski ribadisce in rete. 2-0 e mentre nel primo tempo eravamo sotto immeritatamente, il risultato finale è giusto.
KOMMENTO:
La prima parte del primo tempo mi aveva fatto ben sperare; pur senza essere troppi pericolosi avevamo messo l'Empoli in un angolo con ritmi alti, pressing e buon controllo palla e campo. Poi piano piano ci siamo sgonfiati, prendendo un gol immeritato nel primo tempo ma ampiamente poi meritato dai cugini di campagna nella ripresa dove, onestamente, siamo scoppiati e quindi spariti. E' sparito quel pizzico di "SUDORE E UN MINIMO DI CUORE" che invece non ci possiamo proprio permettere di lasciare per strada. Abbiamo lasciato per strada anche il quarto posto, a scapito di un Inter che rispetto a noi ieri a Frosinone ha mostrato solo di aver San Culo dalla sua visti i tre pali della squadra ciociara. Ma non è quello il punto, il punto è che da un mesetto questa squadra ha smesso di essere se stessa e si è seduta smettendo di correre ed iniziando a camminare e giocare ognun per sè e Dio per tutti e visto che non son credente.....
Se teniamo a non far diventare questa stagione come da dimenticare bisogna riprendere a giocare almeno come nella prima mezz'ora, ricordandoci però che di mezz'ore in una partita ce n'è tre. FORZA VIOLA....sempre...ora però serve mettere in campo qualcosa di più di questa convinvizione...ed io per fortuna o purtroppo non posso giocare...quindi tocca a voi...
TAKKO AI' GIRO - Spazio tecnico Bollins gestito
"...l'unico derby sarebbe quello con la Rondinella, il resto son derby per gli altri :-) Ormai ho abbandonato, poi loro invogliano eh....uhhhh 'un monte...."
LE PAGELLE
Tatarusanu 5,5
Parte dopo sul primo e sul secondo gol, due tiri presi e due gol
Roncaglia 4,5
Per mezz'ora non va nemmeno male poi giallo e errore sul gol, non si riprende più
Gonzalo 5,5
Va a farfalle sul primo gol e gioca condizionato nella ripresa
Astori 6
Il meno peggio della difesa e probabilmente della squadra
Alonso 5,5
Spinge poco ed i suoi cross sono sballati a dir poco
Borja Valero 5,5
Inizia non male, tiene il pallino poi si perde nella ripresa
Vecino 5
Scompare dopo trenta minuti, becca un giallo e non trova mai la giocata
Tello 6
Impreciso, ma uno dei pochi a provarci fino alla fine ed ad essere pericoloso
Ilicic 6
Sinistro velenoso messo in mostra più volte, nel grigiore i pochi lampi sono i suoi
Bernardeschi 5
Gioca più per se che per la squadra
Kalinic 5,5
Fa movimento e sembra aver la voglia giusta ma non trova il tempo giusto, spesso infatti finisce in fuorigioco
Zarate 6-
Da' un po' di velocità anche se più in modo personale che non corale
Kuba sv
Kone sv
All. P.Sousa 5,5
Squadra grintosa e giusta all'inizio che si sgonfia dopo un tempo
Il migliore: Astori
Il peggiore: Roncaglia

venerdì 8 aprile 2016

Un amico "matto"

kiave di lettura n° 178

Sono particolarmente contento di aggiungere questo libro allo scaffale della mia personale libreria, una Kiave di lettura con un libro dal sapore e dalla lettura doppiamente piacevole.
AA.VV. - "Repertorio dei matti della città di Roma - a cura di Paolo Nori" - Marcos Y Marcos
Come in parte anticipato un po' di tempo fa, aver "acquistato" un inviato speciale come quello romano, oltre a dare lustro a questo blog, ti permette, con nuove pubblicazioni e nuovi stili, di apprezzare anche quello "CHE NON CONOSCI.
Leggere le storie raccontate dai vari AA.VV. di questo libro è un calarsi in un realtà matta, o magari in una normale fantasia.
Il percorso del libro è facile da intuire leggendo il titolo, meno immediato riconoscere nel vario snodarsi dei racconti la giusta risposta "ma è un matto che tutti chiamano matto o un matto per tutti normale?". Quando leggi la folgorante verità dell'abitante del padiglione 16 "non puoi sapere quanto sia difficile per noi entrare fuori" e l'abbini alla drammatica esagerazione "c'erano decine di migliaia di persone che al grido di un uomo impettito "vincere e vinceremo!", esplosero in grida festanti" capisci che non è sempre facile distinguere il percorso dei racconti e soprattutto l'origine che li fanno appartenere ad una categoria piuttosto che ad un'altra. Dalle "trentottomila apparizioni di Mauro il disturbatore che non disturba" al battesimo della "via meglio di niente", dalla stanchezza di "un vecchio in San Pietro che sentendosi stanco rassegnò le dimissioni dal mestiere di Papa" a quello "sposato con Monica Bellucci ma quella zozza lo tradiva con suo padre e Gerry Scotti", fino ad arrivare a quel "A Cesar Gomez se c'hai 'na penna te faccio l'autografo" diverso da quel "siè semmai te lo fo io l'autografo" a Comotto solo per il diverso "dialetto".
E' un libro di racconti che si legge con il sorriso costante ed incollato, quello a bocca piena di una risata divertita a volte sostituito da un mezzo sorriso tra il toccato ed il riflessivo.
Un libro che fa riflettere e pensare al mondo che in molti di noi magari ignorano e che invece altri vivono ed a ragione non vedono per niente diverso da quello più frequente, perchè il termine normale è davvero osceno. 197 pagine che vi consiglio di leggere, magari usandolo come pillola da prendere qua e là quando il proprio "mondo quotidiano" ti fa dire "sono tutti matti, siamo tutti matti". Un gesto che vi consiglio, cliccate qui prendete la carta, digitate numeri e codice di sicurezza ed acquistate.
Ma nessuno però potrà avere la soddisfazione che ho io tutte le volte che apro la prima pagina e leggo quelle sei righe e quella firma qui di fianco.
Complimenti "inviato speciale" e.....tante care cose....

mercoledì 6 aprile 2016

E' innaturale


Quando leggi quotidianamente (o quasi) una certa "penna" ti sembra un po' di conoscerla, anche se magari quel che conosci è solo il suo nome e cognome. Ecco, Emiliano Liuzzi mi sembrava un po' di conoscerlo, per i suoi pezzi, per i suoi post, per il suo stile a volte autodefinito "acidulo". Acquistando il Fatto Quotidiano ogni mattina, iniziando gli articoli "SENZA SAPERE" il nome dell'autore, spesso sono stato invogliato a tornare all'inizio dello stesso per leggere chi fosse la "penna" autrice, questo per la condivisione di quanto leggevo e per l'ammirazione nella capacità di scrittura.  
Ecco, molto spesso trovavo scritto " >>EMILIANO LIUZZI" e sorridevo dicendo "ah ecco" e così piano piano, la sua "penna" è diventata nota così come la sua persona, pur conoscendo di lui solo la firma ed il suo (molto) apprezzato stile. Per questo stamani leggere della sua scomparsa mi ha colpito particolarmente, mi ha lasciato....anzi "l'ho presa così" e tra le varie cose che ho pensato c'è stato che il tutto davvero "è innaturale".
Per "salutarlo" quindi mi va di riportare un suo post di non troppo tempo fa nei giorni del dibattito sulle unioni civili. Mi mancherà quella "penna".

Il ministro, per mancanza di prove, Angelino Alfano dice sulle unioni civili, basta alle idee contro natura. Cosa sia naturale o meno è un problema irrisolto da tempo: forse di una tra tutte le cose innaturali è quella di votare un partito che governa senza essere mai esistito, se non da una costola (no, quella è una metafora naturale, meglio da un piede) di Forza Italia. Provo a buttare giù una cosa semiseria su cosa, nei miei pensieri, è innaturale. Ma sono pensieri miei, non ho mai fatto il maggiordomo di nessuno, soprattutto di Silvio Berlusconi, né sono ministro. Dunque prendetela così, per dirla alla Lucio Battisti. Io a un certo punto mi fermerò, fate voi.
Ncd al governo è innaturale, mai stata eletta.
Promettere la Salerno-Reggio Calabria è innaturale.
Chiamare gufo chi non la pensa come te è innaturale.
Fare la fecondazione assistita in privato e scagliarsi contro in pubblico è innaturale.
Riformare la Costituzione senza voti è innaturale.
E’ innaturale non piangere per i figli.
E’ innaturale non piangere.
E’ innaturale Giovanardi che paragona il rapporto tra persone dello stesso sesso all’accoppiamento con gli animali.
E’ innaturale credere che il Pd sia un partito di sinistra.
E’ innaturale non pensare che Gigi Meroni sia stato il più grande calciatore italiano.
E’ innaturale, se sei livornese, tenere per il Pisa. E viceversa.
E’ innaturale non conoscere a memoria La canzone di Marinella,Senza Fine e La Locomotiva.
E’ innaturale non cantare Umberto Bindi.
E’ innaturale non aver amato Dalla e Jannacci.
E’ innaturale non sapere chi era Beppe Viola.
E’ innaturale non considerare La prima cosa bella un capolavoro.
E’ innaturale non amare il cinema di Vittorio De Sica.
E’ innaturale non aver dato l’Oscar per la miglior regia a Charlie Chaplin.
E’ innaturale amoreggiare via sms.
E’ innaturale non desiderare la donna/uomo dell’altro.
E’ innaturale pensare che i Rolling Stones siano stati più grandi dei Beatles.
E’ innaturale morire di lavoro.
E’ innaturale essere licenziati senza giusta causa.
E’ innaturale non chiedere scusa.
Soprattutto è innaturale non amare, e non importa di quale sesso.
Il resto aggiungetelo voi. Non voleva essere una cosa seria

Emiliano Liuzzi - tratto dal suo blog

lunedì 4 aprile 2016

Di pareggio in pareggio

31^ Campionato
FIORENTINA-SAMPDORIA = 1-1
GOAL: Ilicic; Alvarez
PRIMO TEMPO:
Pauuulo decide di portare qualche modifica alla squadra titolare viste squalifiche (Kalinic) e livello di forma o stanchezza (Vecino e Berna). La squadra prende il pallino del gioco e la Samp del gileino di ritorno (cit) sembra subire il nostro passo che non è esattamente spedito ma comunque la fa da padrone. Baba non sembra esattamente "pimpantissimo proprio, si vede che ha capito che è un'occasione da non perdere" (cit) ma ci rendiamo pericolosi con Alonso che sfiora il gol ed un paio di buone giocate di Iliciccio che pur non avendo "proprio il passo dell'ala guizzante" (cit) riesce ad essere il più pericoloso e dopo un assist al bacio di Borja magia trova l'angolo giusto: 1-0. La Samp reagisce e Quagliarella che identifica nella Viola "l'unica squadra contro cui segnare ed esultare" (cit) trova una rovesciata che Tata respinge. Poi mentre la palla sembra pascolare tranquilla a metà campo tra i piedi viola e noi parliamo del più e del meno, Alvarez (che finora non aveva dato tracce di vita dal suo ritorno in Italia) spara da fuori, Tata sembra in ritardo e si va al riposo in parità: 1-1.
SECONDO TEMPO:
Dopo una visita ai bagni nell'intervallo per vedere se "il gusto dell'arbre magique è cambiato o meno" (cit) ritorniamo per chiudere con il giro di birre e soprattutto nella speranza di chiudere la partita nel verso giusto. "MI ATTACCO ALLE" profezie del Ghigio che continua a darci certi vincitori ma in campo la notizia deve essere arrivata un po' a stento visto che sembra tutt'altro passo rispetto a quella della squadra che deve e vuole farla sua questa gara. Iliciccio trova un gran tiro ma Viviano risponde presente così come su un tentativo di Zarate (entrato per uno spento e rotto Baba). Correa prova a darci una mano facendosi espellere ma non riusciamo a trovare il passo giusto per chiudere in un angolo la Samp se non con ancora Zarate e Ilicic che trovano un tiro facile da respingere il primo ed una clamorosa traversa su punizione il secondo. La Samp invece trova spazio sul finire per colpire una traversa ancora con Quagliarella dopo una smanacciata di Tata. Finisce 1-1 dopo che Alonso ci aveva illuso del gol all'ultimo respiro dopo una gran giocata di Zarate.
KOMMENTO:
Dopo Verona e Frosinone speravamo nella sosta per abbandonare questa abitudine nuova al pareggio deleteria per classifica e gioco e che ci aveva portato ancora più lontano dal terzetto in fuga, che adesso pare davvero irraggiungibile, più per il gioco che per i punti (che sono comunque tanti). Non siamo più fluidi e costanti ma andiamo con un cilindro almeno in meno e non riusciamo a dare gli strappi giusti, anche oggi che abbiamo ritrovato un Ilicic su buoni livelli. Il centrocampo è molle e gli sprint sono quasi del tutto assenti. Peccato mettere fine ad un grande inizio di campionato con un calo così vistoso e poco comprensibile con l'aggravante di un calendario non impossibile. Peccato, ma sedersi sul "ormai..." sarebbe doppiamente deleterio mettendo a rischio ancora di più di quello che abbiamo già buttato nel cestino. Quindi Viola, c'è da rimettersi in moto nel modo giusto...FORZA VIOLA....SEMPRE...
TAKKO AL GIRO - Spazio tecnico Bollins gestito
"...Viviano uno di "voi"...ahahah...vedo che continuo a non perdermi un grande spettacolo..."
LE PAGELLE
Tatarusanu 6
In ritardo sul gol, decisivo due volte su Quagliarella
Tomovic 5,5
Fa il compitino con un paio di svarioni
Gonzalo 6
Dirige la squadra con precisione ma senza lo smalto solito
Astori 6
Preciso e decisivo nella ripresa dopo un primo tempo un po' in affanno
Badelj 5,5
Non è in giornata e il ritmo ne risente
Tino Costa 5
Sembra proprio un oggetto misterioso
Tello 5,5
Qualche sprint ma senza la solita pericolosità
Ilicic 7
Trova un bel gol ed è il più pericoloso, praticamente l'unico
Borja Valero 6
Assist al bacio e qualche giocata ma meno lucido del solito
Babacar 4,5
Ennesima occasione sprecata
Vecino 6
Dà un po' di ritmo ad un centrocampo spento
Zarate 6,5
Vivo e vivace, non si capisce perchè non giochi dall'inizio
Kuba 5
Entra ma non si nota mai fino a fine partita
All. P. Sousa 6
La squadra è padrona della partita ma non ha lo sprint e la cattiveria di un tempo
Il migliore: Ilicic
Il peggiore: Babacar