venerdì 21 agosto 2015

Le tre scimmiette

Kiave di lettura n° 145

Nel paese delle "tre scimmiette" va in onda una nuova puntata.
Come nel migliore delle trame "padrinesche", le stesse che hanno risuonato per omaggiare il boss durante il suo funerale, ieri Roma è stata protagonista dell'ennesimo capitolo di un romanzo oggettivamente noto e nauseante per la ripetitività e per il solito olezzo di pesantezza e schifo, "ODOR DI MARE DIESEL MERDA MORTE E VITA" che dall'A14 di ligabuiana tradizione arriva direttamente nella capitale.
Nel quartiere Tuscolano infatti ieri è andata in scena una sorta di nuova edizione appunto del Padrino o la rivisitazione dell'ultima puntata di Gomorra (la serie che, se non avete visto, vi consiglio davvero di vedere), con sfarzo e deferenza nei confronti del boss Vittorio Casamonica. 
Leggendo qua e la, vedendo foto e video che circolano su internet la difficoltà ed il voltastomaco è totale anche in chi semplicemente guarda da un monitor, ma evidentemente non lo era per chi era lì ad omaggiarlo come un vero e proprio "signore". Pensare alla folla omaggiante e plaudente fa riflettere sul livello reale di questo paese, sullo stato di asservimento ad una determinata ed arretrata cultura che mette totale e completo imbarazzo.
Imbarazzo che ovviamente adesso fingono tutti, dalla Curia, alla Prefettura, alla Questura, ai vari politici e politicanti che dovrebbero, ognuno con ruoli e competenze diverse, anche prendersi delle responsabilità, ma al solo sentire questa parola partono "le tre scimmiette" ed il relativo finto imbarazzo, dato che arriva sempre "dopo".
La Prefettura non aveva avuto informazioni, la Questura non sapeva, la Curia non avevo visto lo sfarzo ed i politici si sdegnano mentre fino a pochi giorni fa, con emissari di quello stesso clan, erano a farsi fotografare ed hanno fatto affari o peggio. Trovo però che le scuse di Curia e Questura siano tra quelle più "divertenti", da sorriso ironico con "scuotimento di testa", semmai fossero giustificazioni inventate dai bambini per non studiare o non fare i compiti, ma bambini delle elementari perchè già alle medie sarebbero "scuse forzate". La Questura si giustifica non sapendo niente ed è davvero rassicurante sapere che possa non essere al corrente della morte di un boss di un clan noto e potente come quello dei Casamonica; sulla Curia e sulla Chiesa in generale sarebbe da stendere un velo pietoso. Infatti il sacerdote della diocesi ha prima dichiarato di essere all'oscuro di tutto, poi di aver avuto rassicurazioni su un rito da svolgere con discrezione e quindi di conseguenza ammettendo che la situazione la conosceva molto bene. Poi è stato il momento del tentativo di discolparsi "non mi sono accorto dei manifesti evidentemente sono stati messi durante la cerimonia" ma la smentita è arrivata ben presto da Mina Welby che aveva visto i manifesti molto prima del funerale. Infine sono arrivati anche i commenti a chi faceva notare al sacerdote stesso che la stessa chiesa che aveva rifiutato i funerali di Welby stesso per permettere quelli di Casamonica con relativo sfarzo, elicotteri, cavalli trainati e musica del Padrino. "Welby aveva un'evidente discomunione con gli insegnamenti della Chiesa cattolica mentre Casamonica in punto di morte pul aver avuto una conversione" ci fa sapere il brillante comunicato del Vicariato oggi interpellato dal Fatto ed il sorriso ironico per non piangere di prima non appare nemmeno.
Mi viene da pensare a quanto viene incensato Papa Francesco ed il suo "nuovo corso" della Chiesa, tanto apprezzato e lodato da chiesaioli, credenti e non; mi vengono alla mente le tante applaudite sue parole "i mafiosi siano scomunicati", bello vedere come sia seguito e quanto possa contare il suo pensiero nei comportamenti di vicariati, curie e quant'altro. 
Forse alla fine è vero come dice il prefetto Gabrielli che l'episodio "non va sottovalutato ma neanche amplificato" ma......vedere quella folla ieri, cosa gli è stato permesso, un manifesto con un boss vestito da Papa in un sagrato della Chiesa, accordi negati/confessati/sconfessati tra Chiesa e parenti del boss per un rito "discreto", funerali in pompa magna con cavalli e carrozze, le reazioni e dichiarazioni dei cosiddetti responsabili o meglio addetti allo scaricabarile del paese delle tre scimmiette....beh.......
....forse davvero l'episodio non va amplificato....ma solo perchè è così talmente enorme così che non c'è davvero bisogno di aggiungere altro.....

1 commento:

  1. da fb:
    Questo è stato un atto della Mafia per dimostrare la propria superiorità allo Stato. Della serie, qui a Roma comandiamo noi. E il Governo, che con loro ci ha fatto affari, tace e si nasconde.
    Roby

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