sabato 30 aprile 2022

Festa solo nelle fantasie

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 485
Domani è festa. Ma non solo domenica. E' la festa dei lavoratori. Una giornata di un'importanza tale (o almeno dovrebbe essere così) che ogni anno è bello ribadirla. Anzi. E' così tanto intensa ed importante che negli anni sarebbe stato bello vederla modificare nel proprio significato. Sì, sarebbe stato davvero un sogno se si fosse trasformata in una festa vera e propria, una celebrazione di risultati ottenuti lasciando come ricordo di momenti passati i periodi difficili di problemi e mancanze. 
Ma purtroppo non è andata così e sarebbe bello sapere cosa "IN QUESTA FANTASIA E COME NON E' ANDATA E COSA NON E' STATO" e perché nel 2022 ancora gli argomenti al centro di questa giornata di domani saranno sostanzialmente gli stessi.
Sicurezza, scarsità di opportunità lavorative, necessità di sminuirsi e snaturarsi pur di lavorare, morti svolgendo il proprio lavoro, mobbing, attività sottopagate e non riconosciute, precariato e discriminazioni di vario tipo e genere.
Probabilmente gli stessi punti delle manifestazioni di dieci/venti/trenta (e si potrebbe continuare) anni fa. Sicuramente la stessa sequenza di argomenti che rimbalzano da anni infiniti nei programmi politici/governativi di schieramenti di vario colore e di varia tipologia non solo politica ma anche tecnica/larghe coalizioni. Risultati? Nessuno, quelli nei vari programmi non erano evidentemente previsti. Ed infatti non sono arrivati.
Ogni epoca, ogni fase economica, ogni crisi arrivata sono servite a rimbalzare ed ottenere il solito risultato di giustificare i non avvenuti miglioramenti e di dare alle costanti mancanze una sorta di autorizzazione a rimanere immutate. Nei giorni, nei mesi, negli anni. Nei luoghi di lavoro, nelle vite dei lavoratori e degli aspiranti tali, nelle classi dirigenti ed operaie. 
Così i lavoratori non hanno sicurezze, la disoccupazione non tende a sparire, pur di "far qualcosa" tanti/troppi son costretti ad accettare di tutto, le persone rischiano la vita per uno stipendio che in molti casi è misero rispetto a quanto realizzato e/o vissuto come costantemente l'ultimo della serie, molti lavoratori sono considerati "strumenti meccanici" per l'ottenimento di risultati aziendali o di soddisfazione dell'ego miope di un capo/padrone ancora più miope, donne indirettamente costrette a non avere figli per lavorare o ad accettare di essere considerate in qualche modo punibili se li hanno, i lavoratori complicati (per gestione, ideologie, orientamenti) sono più o meno esplicitamente accantonati o relegati in ruoli non propri né consoni.
Così la festa del primo maggio non può fare  quel salto. Sperato e necessario. Così gli argomenti di confronto di questa giornata sono sempre gli stessi. Per un giorno,  poi prevale altro fino all’anno dopo.
Buon primo maggio a tutti.

giovedì 28 aprile 2022

Nero di maggio....ad aprile....

#Klibro Aprile 2022
qui il mio intero
Katalogo
LEONARDO GORI
"Nero di maggio"
Tea

Avevo conosciuto Bruno Arcieri tanti anni fa in un libro di uno dei miei autori preferiti (Marco Vichi - Fantasmi del passato - clicca qui per leggere la recensione) ma non avevo mai "preso l'attimo" per leggere le storie che lo vedono protagonista nei racconti di Leonardo Gori.
"Nero di maggio" è la prima tappa della serie che vede il capitano Arcieri al centro dei romanzi dell'autore fiorentino. Prima puntata ambientata nel 1938 a Firenze durante i preparativi della visita di Hitler e Mussolini. Accanto all'evento di portata storica vengono piazzati dall'autore eventi di "cronaca nera" con contorni di "ROSSETTI FINTI ED UN ASTUCCIO DI GEMME" della prostituzione di giovani ragazze che vedono collegamenti sempre più possibili/probabili con gli apparati fascisti. Ambienti non facilissimi da indagare in generale, a maggior ragione se intenti ad organizzare un evento di portata mondiale. 
La determinazione e la perseveranza di Arcieri però non subiscono stop e lo porteranno quindi su strade pericolose e molto oscure che sono perfettamente descritte rispetto ai colori del periodo. Accanto a queste, altre strade più o meno convergenti lo porteranno a toccare con mano anche vicende di cuore (il suo) ed il concetto di cultura in un periodo per niente abbinabile ad un termine del genere.
Le descrizioni accurate dello scrittore permettono di immergersi nella Firenze dell'epoca nel modo migliore mentre forse l'aspetto di trama ed i contorni "gialli" del romanzo lasciano qualche perplessità. Non tanto perché di scarso interesse ma forse per uno sviluppo che poteva essere più approfondito e centrale rispetto al percorso del libro. Nel complesso però la lettura scorre bene e le pagine corrono veloci. Un "esordio" molto piacevole ed una lettura consigliata.

CINQUE CITAZIONI

1 - "...il Partito aveva due pesi e due misure. La moralità a tutti i costi, la vita spartana, l'italianità a oltranza valevano per la massa, per il popolo....i quadri della rete di potere, che si ramificava in ogni recesso, anche il più piccolo, della politica e dell'economia della Toscana vivevano secondo regole diverse..."
2 - "...quell'uomo era stato quasi un amico, nei pochi giorni che avevano passato insieme; non poteva credere che si fosse trattato sempre e solo di una recita..."
3 - "...Montedomini...in città il suo nome era sinonimo di abbandono, di decrepitezza, di assenza d'amore...nella fantasia popolare era anche di più: un antro oscuro, un inferno in terra, con i dannati obbligati a vestire una divisa, con tanto di cappello, che serviva soprattutto a umiliarne la personalità..."
4 - "...la città, come per miracolo, manteneva intatta la sua grazia...si domandò quante ferite avrebbe potuto sopportare prima di perdere questa grazia..."
5 - "...i treni passavano fischiando e sbuffando nuvole di vapore grigio e i ricoverati in quegli istanti, sembravano come riprendere vita, quasi che i treni in corsa potessero portarli via da quell'inferno..."

Mia personale VALUTAZIONE : ***° - Tre stelle e mezzo su cinque

mercoledì 27 aprile 2022

Recupero con tonfo...

C
La mia Viola
ampionato - Recupero
FIORENTINA - UDINESE = 0 - 4
GOAL: Pablo Mari, Deulofeu, Walace, Udogie

LA GARA

Da ormai un tempo infinito, ogni ragionamento sulla Fiorentina prevedeva la premessa o la postilla "eh ed in più c'è il recupero con l'Udinese da considerare" come possibile trampolino per un salto europeo. "SIAMO ARRIVATI QUI COME" quando si arriva a pescare un jolly ma poi non si sa di preciso che farne. In tre giorni abbiamo buttato via due clamorose occasioni per portarci al quinto posto a quattro punti dalla Champions e con altrettanto vantaggio sulla sesta in classifica. Le avversarie che hanno depotenziato il suddetto jolly sono l'ultima in classifica ed una squadra di metà classifica che non ha più nulla da chiedere al campionato. Ma soprattutto l'avversaria più complicata da affrontare è stata.....la Fiorentina
Sì perché dobbiamo guardarci in casa se in due sfide del genere abbiamo fatto un gol e subiti sei dando dimostrazione spesso di essere in barca e di avere un serbatoio un po' agli sgoccioli. Per carità, siamo sempre lì eh. E per come vedo questa squadra qualcosa mi dice che possiamo ancora riservare sorprese positive (almeno lo voglio sperare). Ed allo stesso tempo anche questi due svarioni non possono e non devono cancellare un'annata che tanto ha dato anche in modo inaspettato. Però. 
Giornate come quella di oggi non possono essere archiviate come un caso o uno sbandamento. Perchè non è il primo e perché è troppo "forte" per essere solo tale. Oggi abbiamo fatto la nostra partita per una decina di minuti/quarto d'ora nel primo tempo dove però si vedeva che eravamo lunghi e slegati. Abbiamo perso campo e preso due gol. Stesso copione identico nella ripresa. Potevamo anche trovare un gol che avremmo probabilmente meritato ad inizio secondo tempo e che forse avrebbe cambiato il match, ma è anche vero che abbiamo beccato vari contropiedi che potevano finire peggio e far diventare l'imbarcata ancora più umiliante.
Schierare dall'inizio contemporaneamente due giocatori che tre giorni fa non erano nemmeno tra i convocati (Torreira e Bonaventura), due che da mesi per vari problemi non fanno una partita intera (Piatek e Odriozola) e due/tre non titolari abitualmente (Quarta, Duncan, Sottil) non mi è sembrata un'idea brillante, così come pensare di ribaltare qualcosa con Callejon esterno alto al posto di Ikonè/Saponara/Sottil. Ma il Mister non ha colpe specifiche o determinanti. Non mi è sembrato lucidissimo ma sicuramente chi è andato in campo lo è stato meno di lui. Le voci sul suo addio/clausola/rinnovo/feeling in calo con la società possono aver inciso? Boh onestamente non lo so e mi interessa anche molto poco. 
So che abbiamo ancora quattro partite che vorrei fossero giocate dalla Fiorentina ammirata per quasi tutta la stagione e non da quella di queste due ultime uscite....."uscite dal seminato". Ci voglio ancora credere, se non sarà così....pazienza.
FORZA VIOLA...sempre...

KAPPAPAGELLE

Terracciano 5
Odriozola 4,5
Milenkovic 4
Martinez Quarta 4,5
Biraghi 5 +
Bonaventura 4
Torreira 5
Duncan 4,5
Gonzalez 5
Piatek 4
Sottil 5,5
Igor 5
Maleh 5
Cabral 5
Callejon 4,5
Ikoné 4,5
All. Italiano 4,5
IL MIGLIORE: SOTTIL
Il peggiore: Piatek

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito

"...iolaeee pensavo fosse alle 20.30...te lo dicevo si faceva un finalone....pensiamo al prossimo anno vai, quando comincia il calciomercato? In quattro giorni buttato via tutto.....a Milano se ne prende altri 3...s'è mollato tutto...."

domenica 24 aprile 2022

Complimenti vivissimi

La mia Viola
Campionato - 34^
SALERNITANA - FIORENTINA = 2 - 1
GOAL: Djuric, Saponara, Bonazzoli

LA GARA

A Firenze c'era una sorta di quiz su quella che sarebbe stata la partita che avremmo "bucato" nel trittico Venezia, Salernitana ed Udinese che in dieci giorni rappresentavano un calendario morbido per provare a volare. Io pensavo più a quella in casa con l'Udinese ed invece la "labbraha" è arrivata oggi. Bella assestata in pieno viso, ancora più dolorosa perché Salerno è da sempre un campo che apre a brutti ricordi e perché la Salernitana, anche se in forma, era comunque l'ultima in classifica. 
Abbiamo iniziato molli dando alla Salernitana campo e convinzione e non abbiamo sostanzialmente capito granché per tutto il primo tempo. "TUTTO IL TEMPO LI' DAVANTI" abbiamo compicciato poco o nulla se non un paio di zuccate morbide di Cabral (l'unico vagamente sufficiente tra quelli davanti) mentre dietro abbiamo ballato in modo imbarazzante specie inizialmente. Nella ripresa con Saponara prima ed Odriozola poi abbiamo creato qualcosa in più e trovato il pari proprio sull'asse dei due nuovi entrati. Ma invece che provare a dare il colpo di grazia ci siamo incartati e con un nuovo erroraccio di Igor siamo andati definitivamente sotto.
Un colpo davvero basso ed un bel colpo alla possibilità di prendere un po' di margine. Un vero e proprio peccato, soprattutto non averla praticamente giocata subendo per un tempo intero e giocando solo una ventina di minuti nella ripresa. Mercoledì abbiamo una nuova occasione per portarci un po' avanti, vediamo di sfruttarla in modo diverso. Per ora "complimenti vivissimi" per oggi.
FORZA VIOLA...sempre...

KAPPAPAGELLE

Terracciano 6
Venuti 5
Milenkovic 5 
Igor 4
Biraghi 6
Maleh 5
Amrabat 5,5
Duncan 4,5
Gonzalez 5
Cabral 6 -
Ikone 4,5
Saponara 6 +
Piatek 5
Odriozola 6 +
Callejon 5,5
Terzic 5,5
All. Italiano 5
IL MIGLIORE: SAPONARA
Il peggiore: Igor

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito

"...l'inizio è buono....iolaeee subito...un tiro in porta che ci si riuscirà a farlo?!?! Come la si risolve? A Salerno poi.....che legnata.....con questa media di tiro 'unsifa in tempo a fare il secondo....infatti ecco....non seguo nemmeno il finale.....speriamo 'unsia finita la stagione..."

sabato 23 aprile 2022

Tre Quarti...

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 484
Trovare il ritmo. Quello giusto o banalmente anche soltanto il tuo, perché se è vero che "CHI SI ACCONTENTA GODE COSI' COSI'" è altrettanto vero che resta pur sempre un inizio. L'obiettivo è quello di ritrovare passo e fiato dopo un inverno un po' troppo lungo. Recuperare gamba e ritmo partendo dalle basi, cercando di ampliare il giro classico e minimo che da qualche giorno hai in parte ritrovato. Allungando il tragitto, provando a spingere un po' senza soffermarsi troppo su fatiche possibili e doloretti che possono presentarsi. Ti prepari con la tuta che continua ad essere necessaria e le scarpe ben allacciate che sono l'ultimo atto prima di uscire.
Fuori qualche nuvola si fa minacciosa ma sembra poter aspettare nel suo intento temporalesco. Si parte perciò. Con la voglia di ritrovarsi a fine percorso ad esclamare "colpita ed affondata" riferendosi alla tappa odierna. Con l'idea di avvicinarsi a quel numero tondo che è lì a far da bersaglio più o meno mobile. Due allunghi e parte la app che verificherà di quanto il percorso che farai resterà più o meno lontano dalla meta. Ed a ruota a partire è la musica che sarà lì per farti la giusta compagnia e mettere il cervello in modalità ascolto e non pensiero. 
1. "...il buio all'alba che si fa d'argento alla finestra..."
2. "...quelle strane storie di delfini che vanno a riva a morir vicini e non si sa perché..."
3. "...se bastasse un concerto per far nascere un fiore tra i palazzi distrutti dalla bombe nemiche..."
4. "...ogni sogno ti porta più in là cavalcando aquiloni oltre muri e confini ho imparato a sognare da là..."
5. "...chi ha fatto la guerra, chi prende il sessanta, chi arriva agli ottanta, chi muore al lavoro..."
6. "...il passato non dimentica, il futuro fa ginnastica, si prepara tutti i giorni per te..."
7. "...a confondere quello che sei dentro quello che usi..."
7 ½. "...staccare tutti i fili delle tue decisioni, staccare tutti i fili con la tua benedizione..."
E come spesso accade il numero tondo non arriva e tu ti fermi a "tre quarti" per spazio e tempo. Che alla fine non è mica male. Ed anche se ti resta ancora un pezzetto, il più è fatto. Ti resta da completare l'opera e ti vien da pensare che poi neanche è così male averlo come obiettivo.
Fermi il random di quella strana playlist scovata chissà dove e sorridi pensando ai commenti sul tipo di musica che ti avrebbero fatto alcuni amici vicini e lontani se l'avessero ascoltata. Provi a fare qualche allungo finale giusto per "defaticare un po'" e sei pronto a slacciare le scarpe, togliere la tuta ed aprire l'acqua della doccia. Almeno per oggi e pensando alla prossima.

mercoledì 20 aprile 2022

E niente...

La mia Viola
Coppa Italia - Semifinali - Ritorno
JUVENTUS - FIORENTINA = 2 - 0
GOAL: Bernardeschi, Danilo

LA GARA

Prepartita
Eccola. Dal giorno della partita di andata (se proprio volete, cliccate qui per ri-leggere il post di quella sera) il pensiero fisso di ogni tifoso è stato quello di andare a ri-giocarsela a Torino. Sognando di ribaltarla, sperando di arrivarci lanciati. Ed il percorso da allora ad oggi ci ha dato certezze e solidità. Elementi perfetti per provare a giocarcela "TRA PALCO E REALTA'" o meglio tra la concretezza di qualcosa di molto difficile ed il sogno di qualcosa di bellissimo. Il Mister decide di provarci sorprendendo tutti e piazzando a metà campo Saponara/Ikonè in una sorta di 4-2-3-1 almeno nei ruoli. Milenkovic alza bandiera bianca all'ultimo quindi è Quarta ad affiancare Igor nel tentativo di fermare cosino. In porta a sorpresa viene riproposto Dragowski. Con il solito grido #juvemerda si parte.

Primo tempo
  • 3' Cabral diventa difensore juventino a porta vuota su tiro di Torreira, forse il VAR avrebbe annullato per un contatto su Perin ma la bestemmia parte uguale
  • 8' cosino lancia Morata che è ben fermato dal Drago in uscita ma era tutto fermo per fuorigioco
  • 15' cosino si allarga bene e calcia in diagonale, Dragowski si conferma concentrato e reattivo
  • 22' primo quarto di gara che mette in evidenza una #juvemerda ben chiusa che prova a sfruttare il lancio lungo per cosino ed una viola un po' lunga e con una difesa spesso scoperta
  • 26' cosino di nuovo lanciato nello spazio arriva solo davanti a Dragowski e sbaglia il tiro con un pallonetto moscio ma anche in questo caso tutto fermo per fuorigioco
  • 31' Ikonè perde una brutta palla e la Juve riparte: Morata crossa, Drago a vuoto, Biraghi fa un assist al bacio e Bernardeschi ringrazia con una specie di pallonetto 1 - 0
  • 40' Saponara recupera una gran palla soffiandola a De Sciglio, Cabral si libera bene e tira forte da vicino ma centrale, Perin respinge
  • Finisce il primo tempo, siamo sotto e per larghi del primo tempo abbiamo dato l'impressione di essere stranamente scoordinati e lunghi. Finale di tempo interessante che lascia sperare
Secondo tempo
  • Si riparte con Amrabat al posto di Torreira acciaccato
  • 51' da angolo Quarta colpisce di testa, carambola su De Ligt e miracolo di Perin
  • 55' assist di cosino per Zakaria che colpisce il palo esterno da posizione angolata
  • 65' punizione di Biraghi che sfiora il palo di pocopocopoco
  • 66' al terzo quarto di partita la partita sembra in stanca, poche idee viola in fase di ultimo passaggio, Juve ben chiusa dietro che ha sofferto i minuti iniziali e poi sembra organizzata
  • 68' Callejon al posto di Venuti che si perde subito Rabiot che lo punisce per fortuna in fuorigioco dopo visione VAR: gol annullato
  • 78' bel cross di Callejon, contrasto aereo di Cabral con De Ligt e palla che va fuori di poco
  • 80' doppio cambio finale con Maleh e Piatek per Duncan e Ikonè
  • 84' De Ligt beve Quarta e spara forte sull'esterno della rete
  • 91' Sottil trova il primo guizzo e salta l'uomo ma tirando non troppo pericolosamente su Perin
  • 94' Minuto di Cuadrado che per la terza volta su tre partite in stagione nel minuto finale diventa decisivo per il risultato; in questo caso salta netto il suo uomo (Quarta) e trova Danilo libero per il 2 - 0 finale
KOMMENTO

E niente. Come al solito quando arriviamo a giocarci qualcosa contro di loro arriva la ventata sbagliata. L'arbitro a questo giro non è colpevole. I protagonisti sbagliati sono un po' di sfortuna (da sommare con quella dell'andata) e soprattutto una serata no. La respinta di Cabral su tiro a colpo sicuro di Torreira dopo pochi minuti è paradossalmente l'evento che indirizza la gara e colpisce ancora a livello di buona sorte. Poi però ci siamo persi per praticamente tutto il primo tempo lasciando fare alla #juvemerda la partita che sperava: aggrediti alti si sono chiusi ed hanno messo costantemente la palla dietro i nostri difensori confidando nella corsa e nella voglia di cosino. Non ho capito sinceramente perché abbiamo deciso di snaturarci nella partita più importante dell'anno con Ikonè/Saponara/Nico ad alternarsi nell'aiuto a centrocampo e sostanzialmente ad essere costantemente in affanno fuori posizione. Visto il risultato anche la scelta di puntare su Dragowski non è stata così felice, anche se pure Biraghi ha contribuito alla causa del "quasi autogol" con cui abbiamo incanalato la partita nel verso sbagliato. Abbiamo reagito nei cinque minuti finali del primo tempo e con un buon inizio di secondo con le occasioni di Quarta (De Ligt) e Biraghi. Ma la sensazione è che fossimo lontani abbastanza da qualcosa di concreto. Certo un gol avrebbe cambiato tutto ma giudicando la prestazione qualche dubbio e qualche amarezza resta. Peccato perché raramente/quasi mai ho visto la #juvemerda così abbordabile per qualità di gioco, interpreti e forma e questa poteva essere davvero una grandissima occasione visto il nostro momento e la nostra stagione. Davvero un grande rammarico, ma con loro va sempre maledettamente così come dicevo anche dopo la partita di andata. Adesso concentriamoci sulla corsa europea per la via del campionato. Crediamoci per ogni partita che resta da qui al termine del campionato e poi vedremo.
FORZA VIOLA...sempre...

KAPPAPAGELLE

Dragowski 5 - -
Venuti 6
Quarta 6 - -
Igor 6 -
Biraghi 5
Torreira 6
Duncan 5,5
Gonzalez 4,5
Ikonè 4,5
Saponara 5
Cabral 5,5
Amrabat 6
Sottil 5
Callejon 5,5
Maleh SV
Piatek SV 
All. Italiano 5 -
IL MIGLIORE: VENUTI
Il peggiore: Ikonè

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito

"...è dura iolaee....è duraaaaa...inesistenti a centrocampo, regge Torreira, ottimo Igor e Quarta....siamo scollegati...ma Drago cosa voleva fare?!? Iolae....le famose partite coi gobbi....te tu eri fiducioso io non l'ho mai sentita...ora Salerno....ma se il secondo tempo col Venezia s'era fatto cahare perchè si pensava ai gobbi, cazzo hanno pensato allora?!!? Iolaee oggi parecchio da dire...già ti manca parecchia roba, mettici anche il portiere ormai segato da 4 mesi, esperimenti, giocatori fuori ruolo, piedi invertiti...a questo punto mettiamo Biraghi a destra...si sarebbe perso comunque eh, ma così......"

lunedì 18 aprile 2022

...trentasei...

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 483
E' praticamente quasi un rito. Una sorta di abitudine che sfocia in rituali. Ore libere, macchina, curve, salite e discese, aria pulita, panorama, silenzio, fiori. Nonostante quindi sia una strada nota, la fatica arriva lo stesso. Tutta insieme. Perché "FARSI UNA RAGIONE" è un percorso molto più lungo, ad ostacoli e tortuoso di quello che ti porta ogni anno a realizzare quel rituale. 
E mentre sei in questo interminabile viaggio, specialmente quando arriva questo giorno, il tuo animo da bastian contrario ti porta a mettere in fila l'esatto opposto di quello che è il tuo obiettivo. E pur sapendo che non è la prima volta e non sarà l'ultima, da precisino quale sei prendi un elenco puntato e cominci a metter giù tutte quelle cose per le quali invece "non riesci proprio a fartene una ragione".

  1. le partite del mondiale in Messico registrate e viste da solo
  2. l'abbandono della piscina che aveva senso solo con Qualcuno
  3. il primo allenamento di calcio
  4. il non aver visto insieme Roberto Baggio in maglia viola
  5. la prima volta in autobus da solo
  6. il primo "ulteriore" abbandono
  7. le scuole medie
  8. il primo gol al campo dell'Isolotto
  9. la tua bottega con dentro qualcun altro
  10. i tentativi di andare in bicicletta
  11. il gol di Borgonovo all'ultimo minuto in Fiorentina - Juventus 2-1
  12. il primo bacio
  13. il primo sciopero
  14. il primo concerto
  15. la prima "ciucca"
  16. la prima guida
  17. il primo voto
  18. non averti presentato il mio migliore Amico
  19. il diploma
  20. la scelta dell'Università
  21. il primo lavoretto
  22. la coppa Italia alzata dal Bati
  23. i dieci mesi di obiezione di coscienza
  24. la laurea
  25. le scelte di campo e di vita
  26. l'ingresso nel mondo del lavoro
  27. le ferie all'estero
  28. gli incontri che restano negli anni
  29. i lutti che segnano
  30. casa nuova ed il suo significato
  31. gli occhi al cielo in Fiorentina - Juventus 4-2
  32. i problemi di mamma
  33. le porte aperte
  34. il mio libro
  35. le scelte dolorose e complicate
  36. parcheggiare in Via Bolognese ogni diciotto aprile 
E casualmente l'elenco puntato si ferma a trentasei. Almeno oggi.
Ciao Uomo coi Baffi. Sapessi quanto cazzo manchi e quanto cazzo sei mancato. QUANTO.

sabato 16 aprile 2022

Pesantissima

La mia Viola
Campionato - 33^
FIORENTINA - VENEZIA = 1 - 0
GOAL: Torreira

LA GARA

Dovevano arrivare e sono arrivati. Tre punti fondamentali per continuare una corsa europea che si sta facendo sempre più interessante con finestre su scenari che sembravano impossibili anche solo da pensare di osservare. Abbiamo giocato un primo tempo di ritmo, sostanza e qualità. "SI ACCENDE TUTTO" con la regia ispirata di Torreira che con il gol di oggi diventa anche il nostro capocannoniere. Buone le prove dei due esterni di attacco e non male anche Cabral. Per un pizzico di sfortuna (palo di Ikoné) e qualche errore di mira non concretizziamo quanto dovremmo ed il tutto si ripercuote sulla ripresa quando caliamo drasticamente ed anche senza subire neanche un tiro ci sentiamo in pericolo fino al 96'. Il fatto di aver giocato "contro la versione rimaneggiata del Figline" (sia detto con rispetto verso la squadra toscana) ha aiutato a non buttare via una partita in tutto e per tutto tenuta in pugno. 
Certamente la maturità della squadra si misura anche da questi aspetti ma il calo del secondo tempo è stato davvero troppo brusco. E' altrettanto vero che non dobbiamo soffermiamoci su questo particolare perché è comunque molto molto marginale rispetto a quanto stiamo facendo ed a quello che ancora oggi possiamo puntare a fare. Adesso ci attende il ritorno della semifinale con la #juvemerda. Andiamo a giocarcela, come sappiamo. E vediamo. Continuando a puntare il sogno europeo che potrebbe passare anche da lì.
FORZA VIOLA...sempre...

KAPPAPAGELLE

Terracciano 6
Venuti 5,5
Milenkovic 6,5
Igor 6,5
Biraghi 6
Castrovilli 6,5
Torreira 7,5
Maleh 6 +
Gonzalez 6,5
Cabral 6 +
Ikonè 6,5
Duncan 5,5
Sottil 5,5
Amrabat SV
Piatek SV
All. Italiano 6 +
IL MIGLIORE: TORREIRA
Il peggiore: Venuti

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito

"...chiusa in mezz'ora, si gestisce, spogliatoi e poi pulmann per Torino, non mi fare scherzi oggi deve andare così...servivano tre punti e sono arrivati, anche con sette pali contro andava bene...comunque secondo tempo siamo spariti, alla fine quei tre punti di Empoli ci terranno fuori dalla Champions....iolae...."

domenica 10 aprile 2022

Partita da grande squadra

La mia Viola
Campionato - 32^
NAPOLI - FIORENTINA = 2 - 3
GOAL: Gonzalez, Mertens, Ikonè, Cabral, Osimhen

LA GARA

Prepartita

Partita importante. Importantissima per le ambizioni scudetto del Napoli, importante per noi per il sogno europeo o comunque per rimanere in corsa. Manca il leader a centrocampo (Torreira) e viene sostituito da Amrabat, poi per il resto la squadra "LA CONOSCI TROPPO BENE" perché viene confermata la squadra che ha battuto l'Empoli (clicca qui per il post). Alle quindici al "Maradona" inizia la partita.

Primo tempo
  • Il Napoli ha il pallino del gioco per il primo quarto d'ora dopo un paio di minuti iniziali di nostro buon ritmo. Non occasioni nitidissime ma un paio potenzialmente molto pericolose non chiuse per il passaggio finale sbagliato
  • 15' Osimhen conclude in rete dopo una bella azione napoletana ma era troppo avanti rispetto alla linea di passaggio, gol giustamente annullato
  • 18' Gonzalez si accentra e trova Biraghi laterale che tira bene ma su Ospina pronto a respingere
  • 30' grande accelerata di Biraghi sulla fascia che mette una bella palla in mezzo, mischia doppia e poi palla che arriva a Gonzalez che colpisce forte e trova l'angolo giusto 0 - 1 
  • 33' buca di Venuti su Mario Rui che trova lo spiraglio giusto per partire ed arrivare fino in porta poi tiro forte ma alto da posizione defilata
  • 41' palla di nuovo a Nico che si accentra ma spara alto, molto alto
  • Buon primo tempo viola con un Napoli più padrone del pallino del gioco ma raramente pericoloso dopo il primo quarto d'ora
Secondo tempo
  • 46' subito Insigne che salta Venuti e crossa forte, Terracciano respinge e sul prosieguo fallo di Amrabat al limite e sulla punizione Insigne tira alto dalla sua mattonella
  • 48' bell'iniziativa di Zanoli taglio di Osimhen che trova solo l'esterno della rete
  • 58' Osimhen scappa via sul filo del fuorigioco bevendo la difesa mette arretrato per il neoentrato Mertens che trova un bel tiro a fil di palo 1 - 1
  • 65' siamo un po' in difficoltà a ripartire e il Mister prova due cambi: Maleh e Ikonè per Duncan e Saponara
  • 65' tempo zero e Nico cerca subito Ikonè, stop splendido e tiro perfetto all'angolo opposto e siamo di nuovo avanti 1 - 2 
  • 68' giusto annullamento del gol di Lozano per fuorigioco
  • 72' grande giocata di Cabral che tiene a distanza Lobotka e dal limite fa partire un gran tiro a rientrare sul secondo palo 1 - 3
  • 76' Mertens solo in area a colpo sicuro di testa spara alto
  • 83' Osimhen si beve Igor su un lancio lungo stop e tiro di collo al sette, partita riaperta 2 - 3
  • 85' triplo cambio per noi con Callejon, Quarta e Kokorin per Nico, Igor e Cabral tutti acciaccati
  • Sofferenza finale per continue palle lunghe da parte del Napoli ma rischi reali pochi o punti
KOMMENTO

Partita da grande squadra. Piglio giusto, lasciando campo quando c'era da lasciarlo al Napoli ma facendo male quando siamo andati in avanti. Corti sempre ed aggressivi su ogni pallone, abbiamo lasciato un vero dominio al Napoli soltanto all'inizio dei due tempi. Riprendendoci sempre e con voglia e forza. Molti giocatori sopra media (Igor fino al secondo gol del Napoli, Milenkovic, Nico ma anche Ikone e Maleh entrati dopo ed Amrabat/Duncan a metà campo) che hanno avuto qualche giro a vuoto ma che non hanno mai mollato e/o sbracato. Bei gol ed importantissimi quelli di Ikone e Cabral soprattutto per il loro morale. Schiaffo bello forte al Napoli (dopo quello anche di Coppa Italia) per le ambizioni scudetto e corsa europea che continua. Grande prova. Davvero GRANDE.
FORZA VIOLA...sempre...

KAPPAPAGELLE

Terracciano 6
Venuti 5,5
Milenkovic 7 +
Igor 7 -
Biraghi 6,5
Castrovilli 6 -
Amrabat 6,5
Duncan 6,5
Gonzalez 7,5
Cabral 7 -
Saponara 5,5
Ikone 7
Maleh 6,5
Quarta SV
Callejon SV
Kokorin SV
All. Italiano 7,5
IL MIGLIORE: GONZALEZ
Il peggiore: Venuti

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito

"...per scaramanzia continuo a non guardarla....te però fai qualcosa eh...andrebbe bene anche un punto...Castrovilli mi sembra di capire ottimo, da rinnovo forsesiforseno... grande ikone ora però fischia.....son tutto anchilosato sul divano coi gatti....bada che partita non mi hai fatto vedere...voglio un premio...mi ci vole l'argano per tirarmi su....quattro più recupero? Ma perchè a venezia sono al 95?....92-93-94-95-96...ma quanto dura!?!!?!? Ohhhhh ora però vieni a tirarmi su eh...ora 'unsipareggerà mica col Venezia? e comunque i tre punti di Empoli....iolaeeeeee..."

sabato 9 aprile 2022

Gli aspetti del silenzio

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 482

Sempre più in questo periodo le diverse sfaccettature del silenzio arrivano ed avvolgono. Agiscono in varie forme e con varie reazioni ti ci confronti. In alcuni casi lasciandole fare in altre cercando di combatterle. Dipende dai campi e dai momenti. Il silenzio ad esempio che avvolge la poca voglia di scrivere, cerco di vincerlo mettendomi l'impegno di questo post settimanale. Altre forme di poca parola invece le percorro senza troppe paure o banalmente le lascio fare per pigrizia. 
A volte addirittura sembra quasi che il silenzio, da me ma non solo, possa essere invocato per quel sano senso e desiderio di "testa sotto la sabbia" nei confronti di notizie che continuano ad accumularsi e portano nel mondo quel pesante senso di precarietà e tristezza dovuta a qualcosa che da sempre porta solo quello: la guerra.
Ma la vita di tutti prosegue, con la testa sotto la sabbia o meno, e di conseguenza arrivano anche i momenti si ed i momenti no. Alternati nella definizione ideale, con il rischio di pericolosi loop nella pratica reale e quotidiana. Nell'alternanza non ben prestabilita arrivano poi ulteriori carichi. Quelli che il fiato lo tolgono davvero e lì il silenzio lo determina più lo stomaco stretto energicamente che non la poca voglia di parlare. Con eccezioni ovvio, perché anche in questi casi chi deve dire qualcosa in più c'è sempre, ed è proprio in quei casi che uno forse lo cerca pure il "SILENZIO CHE FA STARE BENE", cercando di scansare tutto e lasciando prevalere la commozione. Quella appunto che crea il nodo alla gola per qualcosa di ingiusto, di troppo veloce per farci l'abitudine, di poco o per niente accettabile. In pratica il campionario completo "delle frasi fatte" ma che quando ci sei immerso dentro non ti sembrano nemmeno tali. Aggiungendo al kit completo delle considerazioni anche il pudore di non volersi metter troppo in prima fila per qualcosa di molto vicino sì, ma nel quale non ti puoi reputare esattamente come il protagonista principale. Nonostante questo, quel nodo alla gola ti agisce dentro ed apre porte diverse mai chiuse. Sensazione che cerchi in qualche modo di alleviare negli altri, non per compatimento ma per vicinanza. Per un abbraccio. Per un sostegno che mai come in questo caso può essere qualcosa a cui sorreggersi. Un aiuto.
Per il suo lavoro, per i suoi progetti, per il suo settore, per il suo animo, aiuto era una parola che Annalia conosceva bene. Un termine che purtroppo in questo ultimo maledetto e velocissimo periodo le è per forza di cose mancato. A livello medico purtroppo, a livello di tempo tragicamente, a livello di vicinanza per le imposizioni del periodo come ulteriore crudeltà. E realizzandolo mentre lo scrivo, lo stomaco accusa ancora di più, lasciando il segno. 
Me lo ripeteva spesso ed anche una delle ultime volte che abbiamo parlato l'ha sottolineato "mica me lo dimentico che sei stato il mio primo tutor qui dentro topetts". Tranquilla Anny, non me ne scorderò mai neanche io. 

domenica 3 aprile 2022

Vittoria pesante a... vendicare l'andata

La mia Viola
Campionato - 31^
FIORENTINA - EMPOLI = 1 - 0 
GOAL: Gonzalez

LA GARA

Ritorno del campionato con il cosiddetto derby contro l'Empoli, partita che all'andata aveva lasciato non l'amaro in bocca, ma molto di più (vedi il post di quel match). Gioca dal primo minuto Cabral al posto di un Piatek acciaccato ed è affiancato da Gonzalez e Saponara. A centrocampo Duncan e Castrovilli ai lati di Torreira mentre sulla destra Venuti sostituisce Odriozola infortunato. 
Il match parte con un Empoli che ci aggredisce alti e prova a non rimanere schiacciato dal nostro gioco, noi restiamo un po' sorpresi ma non subiamo praticamente mai. La partita non ha grandi scossoni fino ai minuti a cavallo tra fine primo tempo ed inizio del secondo quando prima il VAR annulla un gol dell'Empoli nato da una serie di errori difensivi messi in sequenza da Saponara, Biraghi e Terracciano. Per fortuna nel contrasto tra il portiere viola e Pinamonti il VAR nota un fallo (leggero) dell'attaccante. A seguire a metà campo Luperto subisce un fallo di Cabral ma l'arbitro inverte ed ammonisce il difensore empolese. Cartellino che peserà non poco visto che dopo pochi minuti della ripresa per un'entrata dura il centrale azzurro  "NON C'ERA GIA' PIU'". Sulla punizione seguente assist di Biraghi e colpo di testa/spalla di Gonzalez per il vantaggio 1 - 0. Manca mezz'ora ma la partita non sarà mai più in bilico anche se negli ultimi minuti qualche apprensione ricordando l'andata c'è stata. 
Partita e vittoria che hanno avuto una base un po' contestata per gli episodi sul filo del dubbio ma poi in realtà mai sono state in discussione. Abbiamo giocato con piglio e convinzione dando una dimostrazione importante per affrontare questa ultima parte di stagione nel migliore dei modi. Fondamentale per non uscire da una corsa europea che continuando a macinare punti potrebbe durare fino alla fine. Resta qualche dubbio sulla capacità di concretizzare maggiormente le occasioni che creiamo e la superiorità di gioco anche oggi evidente. Ma questi tre punti erano troppo importanti oggi. Ed alla faccia della beffa dell'andata, sono arrivati.
FORZA VIOLA...sempre...

KAPPAPAGELLE

Terracciano 6 -
Venuti 6 -
Milenkovic 6
Igor 6,5
Biraghi 6,5
Grazie Galga
Castrovilli 6,5
Torreira 7
Duncan 6,5
Gonzalez 7
Cabral 6 -
Saponara 6
Amrabat 6
Sottil SV
Terzic SV
Maleh SV
Callejon SV
All. Italiano 7
IL MIGLIORE: GONZALEZ
Il peggiore: Venuti

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito

"...ma ancora 'sti striscioni? ma unc'hanno proprio un ca**o da fare? Comunque Cabral ha tirato più volte in porta che Piatek nelle ultime partite, comunque questa formazione sempre cambiata senza titolari fissi boh...questa è l'unica cosa che non mi torna di Italiano...il giorno ci s'ha una coppa europea saranno allertati anche i pulcini...menomale và che è andata....siamo a 50 lascia fare....ora Napoli speriamo bene...50 tra poco si son fatti in 2 campionati...e dopo i 3 punti con l'Empoli....ma i 3 punti di Empoli iolaeeeeeeee....."

sabato 2 aprile 2022

Obiezione di Coscienza

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 481

Si vede che è un periodo di scarse idee e limitata fantasia se continuo "a girarci intorno". Come spesso mi accade in questi ultimi post, parto da qualcosa che ho scritto nelle scorse settimane (clicca qui per rileggere il post) e provo a scrivere qualcosa di un po' diverso. Per provare ad ampliare un ragionamento un po' asfittico, prendo spunto da quanto ascoltato in due diversi programmi tv di questi ultimi giorni per tirare fuori un po' di cose che mi sono venute alla mente. 
Il primo intervento tv a cui mi riferisco è uno scambio avvenuto a "Dritto e rovescio" tra la parlamentare europea PD Elisabetta Gualmini ed un giovane iscritto a Rifondazione Comunista di Viareggio. Facendo zapping sono arrivato sul programma di rete 4 pochi istanti prima del collegamento con la sede della Versilia e che quindi il ragazzo viareggino prendesse la parola. Successivamente al suo intervento, di critica  verso l'aumento delle spese militari e di schieramento "senza se e senza ma" per la pace, la parlamentare PD ha chiesto "bene e come la raggiungiamo la pace senza fornire le armi all'Ucraina e senza utilizzarle come difesa?" aggiungendo "perché parliamo di questi 10 miliardi di spese militari e non di una cifra molto più importante cioè dei 235 del PNRR che possono essere utilizzati per altro e che dobbiamo impegnarci a programmare?". Concetti che ormai rimbalzano praticamente in ogni programma che ospita confronti/dibattiti/risse sull'argomento Ucraina/Russia ma che hanno invece aperto in me, anziano, un ricordo di molti anni fa. 
Mi riferisco ad un confronto sull'importanza delle spese militari tra Edward Luttwak e Gino Strada dove il primo accusava il fondatore di Emergency di parlare in modo non concreto e di non dare risposte reali a quell'emergenza, di cui adesso ignoro il riferimento preciso, dove secondo il suo parere non si sarebbe potuto essere efficaci se non incrementando le spese di armi e derivati. Ovviamente nessuna intenzione di fare paragoni tra i protagonisti dello scambio di allora e quello di qualche giorno fa, ma notavo come da sempre il punto sia quello che "A FARE I CONTI CON LA PROPRIA" idea sia chi si dice contrario all'uso delle armi. Mai nessuno che chieda conto, a chi vuole armarsi di più per difendersi e/o a chi pensa alle risposte di guerra alla stessa, di cosa nel passato è stato ottenuto con questa illuminata scelta. Ho trovato anche curioso che a dettare la "legge" della necessità dell'incremento della spesa militare fosse una parlamentare PD (tra l'altro che ho apprezzato spesso in altre circostanze e su altri argomenti) con le stesse motivazioni di un consulente di strategie militari come Luttwak. Facendo inoltre riferimento al fatto che l'incremento fosse marginale rispetto all'investimento possibile attraverso il PNRR. Nel farlo ha trascurato di dire però che lo stesso piano d'investimento dovrebbero scriverlo i suoi colleghi (politici, di partito e di Governo) e non il ragazzo in collegamento da Viareggio. Dimenticando anche che quell'incremento di 10 miliardi di spesa sarà anche minimo a confronto di altro, ma era stato invocato a voce altissima in questi ultimi due anni (e non solo) dalla sanità (e non solo), ricevendo come risposta un "niet" bello deciso dopo essere stato definito non sostenibile dalle casse pubbliche né per il passato né per il presente (visti i non investimenti aggiuntivi durante le varie ondate). Ma quello che non faceva i conti con la realtà, a sentire la dott.ssa Gualmini, era il ragazzo in collegamento da Viareggio.
Il secondo momento a cui facevo riferimento ad inizio del post è stato il cosiddetto "spiegone Damilano" di ieri a Propaganda Live. "La nostra generazione ha conosciuto la pace attraverso l'obiezione di coscienza" ha iniziato sostanzialmente così la parte più intensa del suo intervento Marco Damilano (per chi lo vuole rivedere metto qui il link). In quelle parole ed in quelle successive ha descritto quella che era (ed è in forme molto diverse lo è anche adesso) una scelta ben precisa di molte persone. Parlo dei ragazzi che rispetto all'obbligo di leva decidevano di optare per altro e percorrere una strada diversa chiamata obiezione di coscienza. 
Scelta che negli anni è stata osteggiata e per la quale hanno dovuto "lottare"
Scelta che una volta riconosciuta è stata comunque considerata di "secondo livello" rispetto ad altro. 
Scelta che però ha portato tutto gli obiettori di coscienza a prendersi un impegno ben preciso con se stessi e con la società attraverso la sottoscrizione di una dichiarazione ben precisa. Quella di "rifiutare per tutta la vita l'uso delle armi"
Scelta che magari in molti negli anni hanno sottoscritto senza troppa riflessione e con dietro il tentativo di ottenere un vantaggio logistico di qualche tipo ma che comunque fosse sottoscritto produceva quell'effetto. 
Scelta di campo, ben precisa. Impegno non banale e definitivo.
Scelta che definiva un impegno fortissimo con la propria coscienza e legava la propria natura a qualcosa di definitivo. 
Quando io ad esempio ho sottoscritto quella dichiarazione non ho avuto molti dubbi, ma nonostante questo solo negli anni successivi ho capito quanto fosse stata pesante quella firma. Gli obiettori di coscienza hanno declinato negli anni il "servizio della patria" in modo diverso rispetto ad armi e guerra: assistenza, ambiente, cultura, sociale. Nella loro attività sono stati guidati negli ideali da chi prima di loro e con loro ha ricoperto il ruolo di maestro e compagno di strada (Pinna, Capitini, Zanotelli, Alexander Langer). Esempi di un percorso alternativo fortemente basato sull'impegno e la coscienza. Chissà se anche in quelle firme, in quelle coscienze ed in quelle attività si può rintracciare la scelta di "non essere concreti per la pace" (cit. Gualmini). 
Io credo che sia esattamente il contrario e ringrazio Marco Damilano per aver fatto riemergere proprio ora quel movimento, quella coscienza comune che si è smarrita tristemente. Smarrimento ben più incisivo del pacifista che lui definisce (giustamente) sperso rispetto all'inizio di una guerra crudele ed ingiusta come quella attuale causata dal vile attacco russo. Credo, tornando alla domanda "ma allora quali sono le soluzioni?" che serva uno scatto BEN diverso rispetto all'aumento della spesa militare di un qualsiasi x per cento trascurando tutto il resto. Credo serva la crescita di una coscienza diversa. Quella che Gino Strada definiva come utopistica ma tremendamente necessaria. Quella che culturalmente impegna se stessi e gli altri all'abolizione della guerra. Quella che non è sufficiente rintracciare in una firma di contrarietà all'uso delle armi ma che da lì può prendere spunto e germogliare. Alla faccia di chi vede "troppo comoda e non concreta" la definizione più bella del mondo, quella di Gino Strada che diceva "io non sono pacifista, io odio la guerra".