giovedì 30 dicembre 2010

Saggezza carofigliana

GIANRICO CAROFIGLIO – “Non esiste saggezza” – Rizzoli
Incuriosito da una pubblicità positiva da parte di un po’ tutti e da un regalo molto apprezzato ho fatto la conoscenza di Carofiglio in un periodo di lettura un po’ lenta ma particolarmente attenta. “COM’ E’ STATO IL VIAGGIO CON” lo scrittore pugliese? Beh diciamo che l’impatto è stato un po’ ostico per la tipologia di libro (a racconti e non sono il tipo di scrittura da me preferito) e per il genere del primo racconto che ho faticato a “fare mio”. Cominciando piano piano a masticarlo il suo stile chiaro, anche nell’immaginaria intervista a Tex Willer, diventa più familiare e si riesce più facilmente ad entrare nel vivo del libro. Infatti anche se diviso a racconti, la cronologia degli stessi è come inserita in un crescendo, dai primi più “timidi” e meno comprensibili a quelli successivi più interessanti ed avvincenti. Il filo conduttore principale è la presenza delle donne e di alcuni misteri che le avvolgono, da zie avvenenti e dolci che turbano le notti di un nipote in vacanza, ad una donna in qualche modo perduta, da un profumo ed un volto che evoca ricordi lontani ad una scrittrice dalle caratteristiche misteriose di una donna di strada. Da evidenziare due racconti, secondo il modesto giudizio del sottoscritto, “intervista a Tex Willer” “probabilmente i miei amici e io, negli spazi tra le vignette, facciamo cose diverse da quelle raccontate nelle tavole. Diverse da quelle che vedono i ficcanaso come lei. E se posso dirglielo con molta chiarezza: quello che facciamo in quegli spazi, non è affare suo” e “la doppia vita di Natalia Blum” “Sentii un’enfasi ed un’accellerazione nella mia risposta che mi irritarono: la mia tipica reazione quando mi trovo di fronte a una donna bella. La ragazza tirò un respiro lungo e buttò fuori l’aria…”. Il primo surreale ma reso reale dallo stile asciutto di un’intervista sulla vita del fumetto, il secondo avvincente come un mini romanzo giallo. Nella loro diversità il giusto mix del libro….
BIGNAMI: questi due racconti su tutti….ma anche gli altri hanno fatto segnare un buon inizio con i libri carofigliani….

martedì 28 dicembre 2010

La festa di chi?

Oggi è passata la notizia di "UNA SCELTA" del Comune di Firenze che mi ha fatto riflettere "acidamente". Infatti è stato confermato che per i negozi del centro saranno considerati giorni festivi "obbligatori" soltanto Natale, Santo Stefano e Capodanno. E visto il periodo "festaiolo" mi è venuto da pensare che i lavoratori quindi non festeggeranno la loro festa (del primo maggio) mentre festeggeranno il santo Natale festa del Signore...curioso non c'è che dire...

lunedì 27 dicembre 2010

Buon 27 dicembre

Ho cercato di evitare post di vigilia, Natale e Santo Stefano perchè vista la mia poca attitudine natalizia sarebbe risultato forzato ed un pò ipocrita. Non riesco a farmi entrare dentro il famoso spirito da addobbi ed albero di Natale e continuo a vedere questo periodo come molto ipocrita. Dai "regali obbligati" agli "auguri da non dimenticare" alla "bontà festaiola obbligatoria". Poi però è strano che senta comunque la necessità di cercare il "pensierino" migliore per chi mi fa piacere abbia un mio segno di vicinanza, il modo migliore per fare una telefonata o fare il dovuto/voluto messaggio/biglietto per chi ho voglia di spendere davvero un augurio speciale. Il punto è che quel gesto non è dovuto alla bontà natalizia ma solo al fatto che la persona sia davvero nel cuore. Di questo mi sento di ringraziare il Natale, per lo spunto che da, di far capire a chi davvero tieni nel cuore che hai avuto un pensiero, un sorriso, un abbraccio o un regalo per lui/lei. Per il resto, come dice qualcuno, è fuffa. Ed anche la voglia di scoprire cosa contiene il pacchetto natalizio con il mio nome non ha troppo fascino, forse sarà anche che quest'anno il regalo più grande è arrivato con un mese di anticipo. Comunque sia, in generale, della rincorsa all'albero con i festoni ed ai regali dovuti o all'ipocrisia di messaggi/auguri che in situazioni non di natale non sarebbero mai arrivati non ne ho mai sentito molto il bisogno. Sarà che è un periodo dell'anno che comunque sia ti porta a certi ricordi che comunque non ti lasciano indifferenti, sarà che sono il "grinch fiorentino" come qualcuno mi ha caricaturato o chiamato ma del rosso natalizio io farei volentieri a meno. E tutto quei pensieri che posso avere verso una persona, li avrei anche a maggio piuttosto che a dicembre, come sono sicuro che li avrebbe anche chi va fuori budget per un regalo solo perchè quest'ultimo "lo chiama" oppure chi non sbaglia oggetto/parole/emozione perchè ti conosce MOLTOMOLTOMOLTO bene quasi che ti avesse accanto 24h su 24 oppure chi regala ad esempio una TV ad un amico solo come ringraziamento o segnale oppure chi manda un sms con la premessa che non crede al natale ma per far passare un segnale va bene anche babbo natale oppure per chi in questo momento di difficoltà raccoglie volentieri un abbraccio di cuore, forteforte. "C'E' UNA LINEA SOTTILE" come dice il "Poeta" tra il gesto che fa davvero arrivare tutto quello che c'è dietro e quello che invece è obbligato dal "galateo natalizio". Ma credo che ognuno di noi sappia quando riceve un regalo/sms/telefonata in questo periodo di quale dei due "mucchi" faccia parte quello che sta per ricevere....
BIGNAMI: comunque sia....a chi farei gli auguri anche a Maggio....un GRANDISSIMO e sincero augurio di cuore....per questo 27 dicembre....ed a tutti gli altri un sereno periodo di fine anno....

martedì 21 dicembre 2010

Pianista nella tempesta

Nelle foto qui riportate non si vede benissimo, ma vi giuro che il provetto pianista del pianobar è proprio il sig. Bondi e non Max Tortora che ne fa l'imitazione (basta guardare il video sul sito di repubblica o del fatto quotidiano). "OGNUNO HA IL PROPRIO MODO" di declinare il significato di cultura, chissà se prima d'oggi c'era qualcuno che declinava il suo significato come un "pianista" in mezzo ad un oceano in tempesta. L'immagine del Ministro della Cultura che, in barba alle tecnologie per non effettuare doppie votazioni (pensate un pò per cosa si spende...) ed al più ovvio senso della correttezza personale ed istituzionale, vota anche per un Ministro assente è veramente degna del Ministro in questione. La foto che lo ritrae perfettamente, secondo me la da Belisario dell'IDV:
"Non gli bastava fare il poeta, adesso si diletta pure a fare il pianista".

domenica 19 dicembre 2010

A ikkè ci comoda la neve a Firenze?

Partiamo dal facile….dico ai patiti della neve, quelli che il bianco rende il Natale speciale, che la neve rende tutto soffice e diverso…. Firenze non ha bisogno di neve e ghiaccio per rendere qualcosa speciale….Firenze rende tutto soffice e diverso….la neve lasciamola a chi ne ha bisogno per dipingere qualcosa di unico, a noi bastano Piazzale Michelangelo e le colline di Fiesole con le loro vedute….per Firenze la neve è di troppo, in tutti i sensi…lasciamola "a chi unn'ha attro" :-)
Venendo al difficile…..dovevano essere cinque e son stati venticinque. La chiusura di fipili ed autostrade non ha certamente giovato. E il blocco totale delle ferrovie ci ha senza dubbio messo ì carico. Però. Onestamente non è pensabile che la città si paralizzi per 25 cm di neve. Autobus che non circolano, viali oggetto di ingorghi che nemmeno una metropoli da 5 milioni di persone, polizia municipale e tutto il resto dell'ordine pubblico che sembrano volatilizzati. Clamoroso come così un venerdì pre-natalizio si trasformi davvero in un venerdì 17. Da una settimana si sapeva che a metà mattina avrebbe cominciato a nevicare e che sarebbe durato tutto il giorno fino al tardo pomeriggio. Ora, sicuramente è durata di più e stata di più forte intensità ma è clamoroso come Firenze si sia mostrata impreparata. Percorrendo una quindicina di km a piedi in due giorni (venerdì sera e sabato mattina), e non con un passo da “CAVALLO DA CORSA” visto il ghiaccio e la neve, non ho incontrato né un autobus in “funzione”, né uno spalaneve, né uno spargitore di sale, né volanti di vigili o altro (se si eccettua due che classicamente erano posizionati al semaforo in viale belfiore). Onestamente inammissibile. Come inammissibile che un evento così previsto non avesse già preallarmato la funzione di allerta centralizzata. Si navigava a vista in un mare di neve. Va bene, a Firenze non siamo abituati alla neve e l’evento ci sconvolge ogni volta ma questa volta si esagera. Vari i racconti di chi ha fatto 5 km in 7 ore o giù di lì, di chi ha camminato km e km perché era l’unico modo di arrivare da qualche parte, diverse le situazioni che hanno costretto le persone a dormire in albergo o nella Fortezza aperta per accogliere chi era rimasto bloccato sui viali. O alla Stazione. E probabilmente le “colpe” nazionali rispetto alle locali sono anche superiori, ferrovie paralizzate dalle dodici, autostrade bloccate. Però è giusto intanto partire dal proprio orto ad analizzare errori e problemi. Senza entrare nel facile gioco delle battute sentite e pensate qua e la (“la prossima volta che tu vai ad Arcore chiedi uno spalaneve”; “invece che su FB stai un po’ sui viali a spalare”…), non si può non dire a questo sindaco del fare…che a questo giro ha “fatto schifo”…..e lo dico a malincuore per ovvi motivi e per quella simpatia a pelle di cui parlavo in qualche post fa....

BIGNAMI: giornata di ordinaria follia e giornata da “the day after Tomorrow” sono onestamente troppo da digerire per soli 25 cm di neve…non tutte le colpe in capo “aì Renzi” sicuramente ma per qualcosina ed anche più bisogna che capisca che l’ha gestita male (Maso non parlo di te….)…

mercoledì 15 dicembre 2010

Un sola parola: tristezza!

La comica del Ministro LaRissa che, dopo aver minacciato verbalmente un giornalista del FQ nei corridoi della camera sulla fiducia (e non è la prima volta basta leggere il mio post del 22 marzo scorso), dopo le votazioni inveisce e strattona un giornalista di Exit e gli dice "avete perso, lo vuoi capire? Basta devi stare zitto perchè avete perso" (come se un giornalista della7 avesse votato/promosso la mozione di sfiducia) è la giusta conclusione dei pensieri di questi due "GIORNI DI TEMPESTA E VENTO". Non riponevo una grande fiducia nella mozione di sfiducia al governo....però dall'ascolto dei discorsi alla Camera sulla mozione di fiducia in poi la mia frase più ricorrente è "che tristezza!". Come un chiodo fisso si è immortalata nella mia testa la frase di Grillo (ripresa e condivisa anche da Travaglio negli ultimi editoriali) "questi sono tutti dei morti che camminano". E se si fosse su Facebook non basterebbe il "mi piace" ed il "condivido". Poi però Grillo è il qualunquista/disfattista e Travaglio il giustizialista/moralista che vanno bene per far due risate poi però serve la concretezza. Bah. Fatti, sostanza e politica. Certo. Pieni di concretezza.....
- Quella di DiPietro che da più feroce oppositore di ReSilvio si ritrova con le serpi nel seno (prima DeGregorio ora Razzi e Scilipoti) che per poltrone/mutui/ricandidature/notorietà passano a quello che dovrebbe essere il nemico giurato. Colpa non personale forse del simpatico Tonino, ma chi li ha scelti questi candidati visto che le "preferenze" non esistono più?
- Quella di Bersani che "tronfio" dal palco della manifestazione del PD dice "alla faccia di chi ci ha accusato di non sfiduciare questo governo, noi non l'abbiamo fatto un giorno sì ed un giorno no come qualcuno voleva ma solo adesso che è il momento giusto e ci sono le condizioni per mandarlo a casa" ed infatti ReSilvio è sempre lì. O quella di Franceschini e le sue sempre più imbarazzanti analisi politiche (già note a chi ha il coraggio di leggere questo blog dal post sconfitta della sinistra alle elezioni regionali del giugno 2009) "noi abbiamo garantito i nostri numeri alla mozione, la colpa della non riuscita è dei voti di due deputati dell'IDV" qualcuno dovrebbe avvertire Franceschini che con il PDL hanno votato anche Calearo e Cesario eletti nel PD (e che dalle elezioni il PD ha perso 21 tra senatori e deputati).
- Quella di Fini che per quindici anni fiancheggia ReSilvio per poi accorgersi, solo quando arriva alla sua pelle il metodo del Re, di leggi e governi fatti in un solo interesse (parole sue e del capogruppo del FLI Bocchino) quello del sire. Nonostante questo al Senato si astiene per cercare di ottenere un BerlusconiBis. Quando si dice la coerenza. E comunque arma tutto questo casino e poi tre dei firmatari la mozione di sfiducia, per la notte che porta consiglio per folgorazioni sulla via di damasco per "motivi personali/familiari" (come si scriveva nelle giustificazioni delle superiori), magicamente ci ripensano.
- Quella di Casini che si vanta della sua coerenza dopo che per dieci anni ha baciato l'anello del Re per poi uscire e continuare con lo stesso a fare accordi di regione in regione per la politica dei due forni e ricandidare un condannato in appello per favoreggiamento alla mafia come Cuffaro sul quale Casini alle ultime elezioni disse "su di lui garantisco io" evidentemente come per gli altri che sono usciti tempo fa dal suo partito per fare stampella al popolo delle libertà.
- Quella di Bossi che per ottenere il suo federalismo vota qualsiasi cosa, anche leggi che vanno contro l'immagine che vuol dare di duro e puro nei confronti di corrotti e corruttori (vedere le posizioni della Lega nel periodo di Tangentopoli e quelle di ora sul caso Cosentino è davvero imbarazzante) o leggi finanziarie che continuano a tagliare i fondi agli enti locali ed alle sue amate province/regioni.
- Quella di un PDL che al Senato fa dire a Gasparri che è la sinistra a piegarsi alla mafia per le rivelazione di Conso (allora ministro della giustizia) del periodo del '94 (ovviamente le altre rivelazioni/condanne su altri esponenti politici non contano..) che (sembra impossibile ma è così) invita a leggere più libri, peccato che per l'unico che cita invece che indicare l'autore corretto cita un telecronista (Cerqueti/Cervetti), e che dopo i numeri sulla fiducia mostra il dito medio ad un monitor che inquadrava il presidente della Camera (a cui deve tutto tra l'altro...). Intanto alla Camera si affida a Cicchitto (ex P2) che intona il salmo di "menomale che silvio c'è" partendo dal più grande partito comunista d'occidente del dopoguerra e il rischio comunisti da cui nel '94 ci ha salvato il suo Re (quando si dice essere sul pezzo).
Questi i cinque partiti politici usciti dalle ultime elezioni (ovviamente i milioni di gruppi misti/quasi misti/ecc sono nati dopo...per la chiara coerenza politica che da sempre accompagna i nostri rappresentanti politici) a proposito di sostanza e non qualunquismo. Non dico niente sulla gazzarra pre/durante/post voto perchè al loro cospetto anche i bambini dell'asilo con il loro "ha cominciato lui" "sì ma lui urlava più forte" "ma lui però sputava" "lui mi ha dato uno schiaffo" fanno la figura degli statisti. Direte, ok questi sono i cinque partiti che rappresentano tutti gli italiani (essendo gli unici in parlamento...) ma il resto. Quale? Un Presidente della Repubblica che fa i moniti alla magistratura di usare cautela perchè i giudizi che può emettere sono politicamente importanti e se qualcuno da del "subnormale/mentalmente deviato/golpista" alla magistratura non fa sentire davvero il peso della sua voce? Un Consiglio superiore della Magistratura che rimanda il giudizio sulla costituzionalità di una legge per non far diventare il giudizio politicamente strumentabile? I tre sindacati CGIL/CISL/UIL di cui due già accodati a Marchionne ed uno che aspetta non si sa cosa ad indire lo sciopero generale? Un presidente del Senato (seconda carica dello Stato) con il CV di Schifani? Un presidente della Camera ex creatore della legge Bossi/Fini, ex fan di Mussolini, ex ministro dei governi Berlusconi, ex fondatore del PDL, ex rivale di Rutelli per la carica di sindaco di Roma ed ora alleato con Rutelli per governare l'Italia? Un movimento culturale/ideologico/altro guidato dallo stesso imprenditore che per campare con la Fiat ha avuto bisogno solo di aiuti statali, che ha distrutto quasi tutti gli stadi italiani con "italia90" e con la Ferrari ha messo insieme più figurucce che vittorie? Un palinsesto tv che vede 6 tv su 7 guidate dallo stesso imprenditore più importante del Paese che è anche presidente del Consiglio? Non resta che scendere in piazza.....come hanno fatto quelli che hanno manifestato pacificamente nelle ore del voto della fiducia e che sono numericamente immensamente di più dei violenti che sono passati purtroppo alle cronache....per sgombrare ogni dubbio, chiunque ha usato violenza contro persone, negozi, auto o oggetti è da condannare senza se e senza ma. Però chiunque. Anche se indossava una divisa. Anche se non indossava una divisa ma aveva in tasca un tesserino delle forze dell'ordine. Detto questo, ovviamente il messaggio che è passato è che la folla era violenta. Anche per questo chi ha fatto l'errore di fare dei gesti delinquenziali ha sbagliato, perchè fa passare tutti per violenti e si perde il senso dello scendere in piazza ed i suoi motivi. Trovo la lettera di Saviano oggi su repubblica grandiosa da questo punto di vista e mi permetto di consigliarvela. Sintetizzando, dice ai manifestanti di non usare violenza ma colore e fantasia nel manifestare, di non coprirsi il volto ma a testa alta sfilare, di non dare modo di essere dipinti violenti perchè solo così le parole del corteo possono arrivare in tutto il mondo e magari anche a chi da casa vede sfilare qualcuno che anche per chi non c'è difende democrazia e senso civico. Anche per questo ieri ho provato un pò di tristezza nel vedere che in quei cortei mancava tanta gente....troppa....guardandomi per prima cosa in casa, parto dalle organizzazioni del terzo settore (in piazza con due giorni di ritardo rispetto al "giorno giusto"), ai sindacati dei lavoratori (credo solo la FIOM), a forze politiche giovanili che hanno scelto giorni sbagliati, a chi semplicemente sbagliando come me non c'era. Anche per questo dico "che tristezza".
Forse solo l'articolo di Saviano mette un pò di :-) .......
BIGNAMI: questa è la foto di questi due giorni e la foto di chi in questi giorni è stato in copertina...però se Grillo/Travaglio dicono che sono dei morti....son qualunquisti/moralisti/senza il senso dello stato....ancora una volta....che tristezza......

venerdì 10 dicembre 2010

I'Renzi ad Arcore

N.C.S. Non ci siamo. Ho sempre avuto una posizione attendista nei confronti di Matteo Renzi. Un sindaco che sicuramente non incarnava il mio ideale di politico ma che in qualche modo m'incuriosiva. Sinceramente l'ho votato prima alle primarie poi alle elezioni solo perchè faceva una gara "senza rivali". Alle primarie aveva contro il niente o anche peggio (i rivali più accreditati erano Ventura, catapultato direttamente da Roma da D'Alema o Lapo Pistelli per il cui giudizio lascio spazio al commento di caifamp che non mancherà lo so) alle elezioni l'alternativa era Valdo Spini (che era politicamente vecchio quando era giovane) ed un ex portiere della Fiorentina, pisano che di politica non aveva mai sentito parlare prima dell'incontro con ReSilvio. Ideologicamente lontano e dai modi troppo da vetrina, "ì Renzi" m'incuriosiva per il suo modo comunque di fare. "TI BRUCERAI" Matteo, mi dicevo quando lo sentivo parlare di fare cittadella/aereoporto tutto insieme, chiudere la zona del duomo e renderla pedonale o parlare di rottamare i vecchi politici. Ma il suo modo di comunque prendere posizione mi mandava qualche segnale positivo. Invece. Arcore. Dal re. Ripeto, N.C.S. Certo, sorrido quando le critiche sulle modalità e l'opportunità dell'incontro arrivano da quei dirigenti del PD che per sedici anni hanno fatto da stampella finta a ReSilvio con la loro opposizione "permododidire". E che in questi giorni con la mano sinistra criticano Renzi e con la destra firmano pre-accordi con Fini e Casini. Ma a parte questo, direi che il buon Matteo ha preso una "cantonaha". Per modo e forma. Non si va ad elemosinare "soldi" dal Re, facendolo sentire ancora più importante e proprietario del feudo che fa dipendere dal proprio buon cuore il finanziamento o meno di una legge speciale. Non si va a maggior ragione a casa sua, nella stessa villa che ha visto prima stallieri condannati per mafia poi feste dai colori delle luci ancora da definire. E per di più a giustificazione se n'è uscito con un: "Farei di tutto per la legge speciale per Firenze". Eh no, il "tutto è concesso pur di avere i fondi" è un principio che non ha proprio niente di nuovo nè di interessante, almeno ai miei occhi. Senza se e senza ma come piace dire a me. N.C.S. "T'hai pisciaho fori daì vaso Matteo"....
BIGNAMI: per chiudere/riassumere mi affido alle parole di Marco Travaglio (sul FQ di ieri) "chi voleva rottamare il politburo piddino ha regalato ai vecchi marpioni del partito un’arma formidabile per rottamare lui. In un sol giorno, nel viaggio da casello a casello Firenze-Arcore-Firenze (680 km), è riuscito a invecchiare di 50 anni. E, quando ha cominciato a esternare sul perché e il percome della visita, ne ha presi altri 50"...come sempre perfetto....Travaglio...

martedì 7 dicembre 2010

Infortuni di periodo

"COME AL SOLITO C'E' QUELLO CHE" c'ha la battuta più fulminante della tua...
Kappa: "Maiala che sculo....s'è rotto Pasqual.....solo per quindi giorni...."
Bollins: "Un ci voglio credere....stanno tutti fuori dei mesi....questo solo quindici giorni...."
Kappa: "E poi proprio ora che tra scioperi e Natale 'un si rigioca fino a gennaio...."
Bollins: "Oddio quello c'era da aspettarselo...Pasqual 'un si poteva fare male altro che a Natale...a Pasqua e toccherà a Natali..."
BIGNAMI: tra gli sms ricevuti, chat in corso ed email salvate...

lunedì 6 dicembre 2010

Ricordi di Casalecchio

1990. 6 dicembre. I mondiali dei fischi all’inno argentino, di “Caniggia in gol di testa tutta Firenze in festa” e degli stadi deturpati dalla gestione Montezemolo (quello che ora vuole salvare l’Italia) sono terminati da qualche mese. Ricordo che il mio primo anno di superiori stava entrando nel vivo, quando arrivò il 6 dicembre. “ BRUCIANDO LE TUE SCORTE ” di pensieri o di quello che in quel momento ti poteva assillare arriva una di quelle notizie che non puoi scordare. Od almeno pensi. In una scuola superiore della provincia di Bologna, Casalecchio di Reno, dodici ragazzi della seconda A perdono la vita mentre stanno facendo lezione in classe, altre ottanta persone rimangono ferite gravemente. Mentre il professore stava spiegando infatti le loro vite si sono spente o sono state tremende segnate a causa dello schianto di un velivolo militare impazzito, abbandonato dal pilota lanciatosi col paracadute poco prima. In quei giorni ricordo una manifestazione di vicinanza da parte di tutte le scuole e ricordo lo strazio dei commenti e dei ricordi dei compagni e degli amici di quei 12 ragazzi. Ricordo che quel fatto mi colpì, in maniera particolare, sarà stato per la vicinanza di età dei ragazzi, per la tipologia di scuola ma quella tragedia mi ha accompagnato dentro a lungo. Intensamente. Marchiando Casalecchio nella mia memoria con quell’immagine. Poi beffardamente è come se avesse fatto “puf” dalla mia testa, sparendo e non associando più luogo, immagine ed evento. Fino all’altro ieri. Infatti sabato scorso leggendo “Il Fatto” (l'articolo è anche on-line per chi fosse interessato o non si ricordasse la vicenda) è riapparso tutto ed alla memoria recente si è aggiunto il ricordo di quei giorni, di quella manifestazione, di quei pensieri. E con orrore e schifo ho scoperto che da allora nessuno ha pagato. Né il pilota, né l’aeronautica. Nessuno. Ed in più l’avvocatura dello Stato al momento del processo ha deciso di schierarsi a favore dei militari, che nel frattempo hanno fatto anche carriera. Ovviamente. L’unico fiore in tutto questo fango, come spesso accade, il mondo del volontariato che da quell’evento negativo ha avuto la forza di creare positività grazie alle famiglie delle vittime che hanno creato un centro per le vittime di reato e calamità. Onestamente è molto, ma troppo poco rispetto alle offese che loro stessi hanno dovuto subire.
BIGNAMI: Deborah, Laura, Sara, Laura, Tiziana, Antonella, Alessandra, Dario, Elisabetta, Elena, Carmen, Alessandra. Un saluto dal cuore a questi dodici ragazzi volati via troppo presto. Sono questi i 12 nomi da non dimenticare. Li riporto per far sì che la mia memoria non faccia altri brutti scherzi….

giovedì 2 dicembre 2010

Disperazione

Poco fa a Blob ho visto un pezzo di gran "LUSSO E LO" spirito monicelliano mi ha fatto visita. Veniva infatti riproposto il discorso della Binetti (ex PD ed ora nell' UDC cioè il partito con cui il PD vuole fare una nuova alleanza) alla Camera circa la morte di Monicelli. "Basta con questa storia, era una persona disperata che ha fatto un gesto disperato". Mi sono immaginato il grande Mario che dall'alto la guardava e sorrideva beffardo e dissacrante....me lo sono così raffigurato che l'ho quasi sentito dire:
"Ditemi voi tra me e lei chi è il più disperato...."