sabato 9 dicembre 2023

Capolavoro

La Kiave di Lettura parlerà di qualcosa che "ho visto" ma non riguarderà né una lettura né una partita della mia viola,  che tra l'altro hanno delle categorie specifiche fuori dalla #KdL settimanale. 
Anche se in ritardo rispetto all'uscita, sono infatti riuscito a vedere il film "C'è ancora domani" e, senza giri di parole, me ne sono innamorato. Totalmente.
Come per i libri ovviamente non ho nessuna competenza per fare una recensione se non quella dettata dal mio gusto personale. Credo però che per questo film il parere non sia solo soggettivo. 
Oggettivamente Paola Cortellesi, alla sua prima regia, ha fatto un capolavoro. Nemmeno piccolo. "UN FASCIO DI LUCE VA DAL PROIETTORE" ma illumina tutto intorno e non solo la sala. Per questo uso la parola capolavoro perché la bellezza del film va oltre le mura del cinema e ti resta addosso.
La scelta del bianco e nero non è solo azzeccata ma è vincente: rende il giusto paesaggio alla storia dandole la perfetta atmosfera.
Il mix realizzato per il cast è inappuntabile: Valerio Mastandrea fa un'interpretazione tanto complicata quanto perfetta, Romana Maggiora Vergano è (per me) una bellissima scoperta nel ruolo della figlia della protagonista, Giorgio Colangeli nel ruolo del suocero insostenibile è da applausi, più marginali ma ugualmente centrati Vinicio Marchioni, Emanuela Fanelli e Raffaele Vannoli. Ma soprattutto la scelta migliore per il cast, Paola Cortellesi la fa scegliendo se stessa nel ruolo di protagonista. La sua, è una prova mostruosa nel ruolo di Delia: totalmente nel personaggio per recitazione gestualità, mimica e per un trucco che sembra non essere appunto di Delia ma proprio parte di Paola
Ma l'elemento più importante e più brillante di tutto il pacchetto è la storia: forte e sviluppata splendidamente. Originale, mai ripetitiva, di una forza rara e dal finale da applausi. Per tutta la durata del film lo stomaco si contorce dalla rabbia e la testa si accende per i ragionamenti che si scatenano naturali nel seguire lo svilupparsi della trama. Il tutto in un percorso meravigliosamente dolce ed intenso. 
#KdL - KIAVE di LETTURA n° 569
Infine la colonna sonora che va da canzoni dell'epoca in cui il film è ambientato ad azzeccatissimi salti in avanti. Sulla "Sera dei miracoli" e su "A bocca chiusa" è impossibile non sentire i brividi e trattenere lacrime di commozione, rabbia e bellezza.
In conclusione è praticamente impossibile trovare qualcosa che nel film non funzioni o meglio qualcosa che non ti faccia confermare il giudizio: capolavoro.
Inutile aggiungere altro, se non un consiglio dal cuore e totalmente sentito: cercatelo ed andate a vederlo. Non si può perdere. Davvero. Probabilmente sarebbe da inserire nei "testi" da studiare a scuola, perché spiega molto più di lezioni o corsi. 
Applausi. Veri, sentiti, commossi. 

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