lunedì 30 agosto 2021

Territori di scrittura

Il K-libro di Agosto
qui il mio intero
Katalogo
LAURA PUGNO
"In territorio selvaggio"
Nottetempo

La prosa e la poesia si alternano quasi a sfidarsi in una ricerca di elementi che le definiscano al meglio. Dai diversi spunti poetici alla tenuta di appunti per racconti o romanzi. Lo stile di entrambe confluiscono in una più generale capacità di scrittura ed in un personale stile che alla fine è alla base del libro.
L'autrice infatti si interroga su cosa davvero viene chiesto ad un libro da chi lo compra e se/quanto ogni singolo scrittore adegua il suo stile e la sua capacità di scrivere in base a quelle che possono essere le richieste del pubblico. Altro elemento preso in considerazione sono le relative "spinte editoriali" che indirizzano romanzi e produzione con i vari "FORSE E' MEGLIO"
Nell'affrontare questo argomento usa una sorta di "blocco per gli appunti" con gli spunti che le nascono in base ai momenti o alle idee stimolate da accadimenti o da esperienze. E' una sorta di decalogo riflessivo senza l'ordinamento puntuale di articoli e/o numerazioni ma più vicino ad un insieme di pensieri scritti quasi di getto.
La capacità di usare argomenti interessanti e di saperli porre in modo chiaro e stilisticamente molto accattivante spinge alla condivisione o meno di quello che viene scritto ma certamente stimola la riflessione in chi legge. Il modo in cui il libro è strutturato fa in qualche modo sembrare ogni punto della lettura come "nuovo" o comunque non completamente legato al resto. Per questo forse sarebbe utile prendere il testo come una sorta di raccolta di aforismi, per non arrivare alla lettura con altre aspettative.
Il libro è certamente interessante ma per il mio personale gusto sono troppo frammentate le riflessioni che vengono analizzate e gli spunti sono troppo "mescolati" tra di loro rischiando in alcune parti anche di non avere l'adeguato approfondimento. La mia personale valutazione non eccelsa risente proprio di questo.

CINQUE CITAZIONI
1 - "...il romanzo è aperto, è l'apertura del campo. E' il contrario della paura..."
2 - "...questo è quello che la scrittura riesce a fare, l'impossibile..."
3 - "...nell'idea che la letteratura sia un bisogno animale c'è qualcosa che ti attrae..."
4 - "...una solitudine che diventa materia fisica, uno stato di contagio e si riversa su tutti..."
5 - "...la domanda della felicità non ha mai cessato di porsi..."

Mia personale VALUTAZIONE: ** ° - due stelle e mezzo su cinque

domenica 29 agosto 2021

Acre e sporco

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 450
Vanessa. L'ultimo nome di un elenco che pare infinito. Di un colore drammaticamente rosso sangue e nero lutto. Un elenco che emana un odore acre che sa di sporco e vergogna. 
Vanessa era perseguitata dal suo ex che aveva denunciato, per quella denuncia era stato arrestato per poi peró venir scarcerato e messo ai domiciliari con divieto di avvicinare la stessa ragazza. Purtroppo ed ovviamente misura che non è stata rispettata ed ha portato l'essere di cui sopra ad ucciderla.
Rituale "perfetto". Classico, senza sbavature. Noioso nella sua ripetitività. "E COME NON E' ANDATA E COSA NON E' STATO" le tappe della storia sono sempre le stesseMinacce e violenze. Titubanza della donna per paura di rovinare la vittima. Denuncia all'ennesima dimostrazione di pericolosità. Indagini e condanna. Rilascio. Vendetta. Numero vittime di femminicidio che aumentano. 
Un loop che continua a ripetersi. Tragicamente e vigliaccamente. Sì perché nessuno fa davvero qualcosa di "importante" per risolvere questo dramma o almeno per provarci davvero. Ed ognuna delle donne che ha/avrà la sfortuna di vivere le vicende di Vanessa (e delle innumerevoli donne prima di lei) con un ex o con un conoscente violento ed assassino è/sarà costretta a vivere anche il suo calvario successivo. Rendendo vane e piene di ipocrisia le parole di cordoglio e di commozione che ne seguono ogni volta.
Ma purtroppo, come spesso accade, c’e anche chi fa di peggio. A commento di questa vicenda infatti sono arrivate dichiarazioni che lasciano a bocca aperta per il retrogusto di amaro ed acre che emanano. "La donna non riesce a mantenere una condotta univoca" ha detto il presidente dei gip di Catania Nunzio Sarpietro
Una frase che fa trasparire una concezione talmente vecchia ed oscena che richiama a concetti che da sempre ci auguriamo non poter più circolare ma che invece ci ritroviamo ancora qui a discutere. Il dramma nel dramma è che i fondamenti di queste deliranti affermazioni è possibile ritrovarli in molti, troppi aspetti della nostra vita quotidiana. 
Anche per questo, e non è un fattore secondario, quel maledetto numero di vittime ogni anno non accenna nè a sparire nè a diminuire ma continua costantemente a lacerare il cuore. Dall’inizio dell’anno sono 41. Quarantuno donne uccise dalla violenza maschile ed un ulteriore infinito numero di donne vittime di violenza, prevaricazione o altro.
Come ogni anno “ipocritamente” piante dopo che il fatto avviene ma poi considerate troppetroppetroppe volte come “dalla condotta non univoca”. Vergognosamente. Schifosamente. Colpevolmente.
Se rimaniamo attaccati a questa visione/analisi resterà costante la sensazione acre e sporca di vergogna. E quel numero 41 sarà tristemente solo di passaggio rispetto a cifre che cresceranno. Umiliando e violentando di nuovo Vanessa e tutte le altre.

sabato 28 agosto 2021

Vittoria convincente

La mia Viola
Campionato - 2^
FIORENTINA - TORINO = 2 - 1
GOAL: Gonzalez, Vlahovic, Verdi

La gara

Pre-Partita
Per il ritorno al Franchi del pubblico ci presentiamo con alcune novità dettate da scelte, infortuni e squalifiche. Rispetto a Roma infatti cominciano da titolare Martinez Quarta, Castrovilli e Terracciano. I nuovi arrivati dal mercato si accomodano tra panchina e tribuna dove troneggia anche Rocco e famiglia. "SIAMO PRONTI PER" la prima al Franchi quindi. Prontissimi Si comincia.

Primo tempo
  • Gonzalez pare da subito bello carico e dopo una bella azione personale tira male e fuori 
  • Pulgar calcia un bella punizione tagliata ma non arriva il tocco necessario ad indirizzare 
  • Vlahovic sgomita con Djidji e trova un bel traversone
  • Al decimo Milenkovic impegna Milinkovic Savic in modo importante
  • Al tredicesimo tutti in piedi ad applaudire per il ricordo per Davide Astori
  • Vari cross che non trovano il tocco vincente finale per una Viola di attacco che assedia la difesa granata
  • Al diciottesimo primo affondo del Toro con un cross pericoloso che Ola Aina non incorna
  • Da fascia a fascia di nuovo del Toro, questa volta invertito, con Singo che spara alto
  • Bel cross di Gonzalez e tiro di Callejon al volo ma sul portiere che nonostante qualche sbavatura blocca
  • Finlmente al 40' si sblocca il match: Castrovilli appoggia al limite per Gonzalez che prende la mira e trova un bel sinistro che ci porta avanti 1 - 0
  • Dopo un grande quarto d'ora ed una pausa interrotta da un bel forcing finale andiamo all'intervallo meritamente in vantaggio
Secondo tempo
  • Occasionissima per Bonaventura che non riesce da pochi passi a mettere dentro un gran cross di Nico Gonzalez
  • Grandissima giocata dell'argentino per la giusta ovazione
  • Vlahovic con un tiro cross importante impegna la difesa granata ma nessun viola è pronto a ribadire in rete
  • Si vede il Toro al 60' con una bella giocata che prima Pulgar con un gran recupero e poi una deviazione sul tiro di Sanabria disinnescano 
  • Cambiata la marcatura su Vlahovic che continua però a prendere botte ad ogni piccolo movimento
  • Bel recupero di palla di Duncan (entrato al posto di Castrovilli) che passa a Bonaventura, cross arretrato ma non è un problema per Vlahovic che trova l'angolino più lontano 2 - 0
  • Sottil entrato con grande gamba fa ammonire due difensori granata nel giro di pochi minuti
  • Girandola di cambi e poco/niente altro.....si penserebbe fino a due minuti dalla fine
  • Filtrante centrale per Verdi che trova lo spazio giusto ed anche il gol del 2 - 1 con la solita imbucata che tanto abbiamo sofferto anche a Roma
  • Non succede più niente fino alla fine, vittoria stra-meritata
Kommento

Il ritorno del pubblico allo stadio è premiato da una prestazione bella e convincente come non si vedeva da tanto. Un primo quarto d'ora di gioco che non ricordavamo in questo stadio: pressing alto, gioco convinto e chiaro, voglia di fare e di vincere. Toro nell'angolo sotto un vero e proprio assedio. Poi si rifiata per avere un forcing nel finale di primo tempo finalmente produttivo con il gol del migliore in campo: Nico Gonzalez. Ripresa meno scintillante ma con pallino del gioco sempre in mano e con un gol straordinario di un centravanti davvero sempre più forte. Vlahovic sembra chiudere la partita ma un piccolo blackout riapre la partita. Ma in realtà solo "teoricamente" visto che la vittoria è stra-meritata e che rischi non ne abbiamo praticamente mai corsi. 
Siamo stati corti e precisi per tutta la gara, giocate importante dei due fuoriclasse davanti, solidità e ritmo di tutti quelli schierati dall'inizio e durante la gara. Belle sensazioni davvero. Anche se con le dovute cautele, il Toro è apparso davvero poca cosa oltre che praticamente nullo, è bello (e clamorosamente "nuovo") scrivere che abbiamo vinto e convinto.
Forza viola...sempre...

Le KappaPagelle

Terracciano 6 +
Venuti 6 -
Milenkovic 6 -
Martinez Quarta 7
Biraghi 6,5
Bonaventura 6 +
Pulgar 6,5
Castrovilli 6 -
Callejon 6 - -
Vlahovic 7 +
Gonzalez 7,5
Duncan 6 +
Sottil 6 +
Saponara SV
Maleh SV
All. Italiano 7
IL MIGLIORE: GONZALEZ
Il peggiore: Callejon

"Takko ai' giro" - Spazio teNNico Bollins gestito

"...basta farne uno poi si dilaga, ora dice che a centrocampo siamo pochi sicchè vanno tolti gli attaccanti, e 'unlovogliono capire che sono sempre 11...se tu ne metti di più davanti ne mancano dietro e viceversa...ci vorrebbe un altro argentino in mezzo al campo, di quelli boni, l'argentino è argentino c'è poco da fare.....andata....ma 'unsipossono giocare tutti con loro?!!?"

domenica 22 agosto 2021

Tris amaro con risvolti dolci

La mia Viola
Campionato - 1^
ROMA - FIORENTINA = 3 - 1
GOAL: Mkhitaryan, Milenkovic, Veretout, Veretout 

La gara

PrePartita
Mentre tutto il mondo viola è impegnato a capire nell'ordine: se Vlahovic rinnoverà/rimarrà/partirà, se Zappacosta scenderà dal passo dove si trova da un mese, se arriverà un regista degno di questo nome, se riusciremo ad evitarci la cantilena dei nomi fino al 31/08, da Roma arriva un diversivo da "VASSOIO DI MAIS GIA' SCOPPIATO". Gli "Italian's Boys" infatti vanno in campo all'Olimpico per la prima di campionato contro la Roma di Josè. 4-3-3 marchio di fabbrica con Igor e Maleh che un po' a sorpresa mandano in panchina Martinez Quarta e Castrovilli. Con il ritorno del pubblico sugli spalti si parte per questa nuova stagione.

Primo tempo
  • Buoni ritmi iniziali di entrambe le squadre
  • Mkhitaryan umilia Venuti sulla fascia ma per fortuna il cross non arriva a destinazione
  • Bel taglio di Gonzalez per Callejon che non trova lo spunto dei tempi napoletani e non arriva sul pallone
  • Al 16' bucati da un lancio in profondità ci troviamo con Dragowski che esce ed abbatte Abraham che a dire il vero puntava verso l'esterno. Rosso e Terracciano che entra al posto di Callejon mentre Dragowski uscendo ringrazia tutte le santità conosciute
  • Al 23' primo tiro verso la porta. Velo di Abraham e tiro di Pellegrini che non va lontano dal palo
  • Abraham riceve da Vlahovic un pallone alla trequarti Venuti non prova a fermarlo e lui imbuca per Mkhitaryan che spiazza Terracciano. Annullato. Var. Attesa interminabile per motivi "geografici-scientifici" secondo il commentatore DAZN. Gol convalidato e 'ffanculo 1 - 0
  • Zaniolo ruba palla a Maleh e scarica un bel tiro che Terracciano respinge
  • Bella giocata di Bonaventura che si trova davanti a Rui Patricio ed invece che metterla in mezzo prova ma spara sul portiere
  • Bello l'allungo di Gonzalez che scarica su Biraghi prima di essere abbattuto (da Zaniolo che con un intervento brutto si prenderà un giallo sacrosanto), il cross crea una mischia senza risultato. Un vero peccato perché era una potenziale occasione
  • Bella la parte finale viola del primo tempo
Secondo tempo
  • Comincia la ripresa con Castrovilli al posto di Maleh
  • "A riscaldarsi solo giocatori offensivi: Kokorin, Saponara, Sottil" e viene da chiedersi se il riferimento fosse al ruolo
  • Dopo cinque minuti Zaniolo si suicida e prende il secondo giallo, parità numerica ristabilita.
  • Bella girata di Vlahovic che trova la porta ma anche Rui Patricio.
  • Dopo una bella pressione di diversi minuti Pulgar trova un bel cross in area, bucano diversi difensori e sbuca Milenkovic che trova il pari con un bel tiro da vicino
  • Pellegrini si inventa una giocata sulla fascia bevendo Biraghi ed Abraham di testa colpisce la traversa
  • A parti invertite rispetto al primo tempo Mkhitaryan imbuca per Abraham che crossa bene per Veretout che a porta vuota segna. Ri-Annullato. Ri-Var. Ri-Attesa interminabile per motivi "geografici-scientifici" ri-secondo il commentatore DAZN. Ri-Gol convalidato e Ri-'ffanculo 2 - 1
  • Torna in campo Benassi per uno stanco Bonaventura
  • Shomurodov prende il posto di Abraham anche negli assist e mette Veretout davanti a Terracciano. Implacabile la sentenza (di nuovo) dell'ex che firma una doppietta pesante. 3 - 1
  • Terracciano evita il poker dopo un contropiede che aveva portato Shomurodov solo davanti alla porta
  • Vlahovic trova lo spazio per un buon sinistro però bloccato da Rui Patricio

Kommento

Esordio con un tris sulle spalle che non fa mai troppo piacere ma che ha in qualche modo fatto rivedere qualcosa di simile ad una squadra ed ad un gioco. L'espulsione ha cambiato la partita ma non ha disunito la squadra. Ce la siamo comunque giocata dall'inizio alla fine, crollando forse nel momento migliore quando cioè avevamo raggiunto il pari nel risultato dopo la parità negli uomini in campo. Paghiamo il fatto di avere scarsa qualità, soprattutto in un centrocampo dove tranne Bonaventura non si è visto niente o quasi e soprattutto pochi cambi o punti. Come prevedibile su alcune giocate andiamo in difficoltà ed abbiamo infatti "perso" su tutte azioni sostanzialmente uguali. La Roma ha colpito il punto debole di una difesa "da rivedere" ed anche se è andata più a sprazzi basandosi sui singoli ha meritato grazie ad una rosa oggettivamente di altra categoria. 
La Viola ha lasciato una bella sensazione anche se poi analizzando la partita dei singoli c'è MOLTO da rivedere. Vediamo se/come verranno riviste. Prendiamo il bicchiere mezzo pieno di un esordio che ha messo in mostra finalmente degli sprazzi di luce a livello di gioco ed impostazione.
FORZA VIOLA...sempre...

Le KappaPagelle

Dragowski 5
Venuti 5 +
Milenkovic 6 -
Igor 5 -
Biraghi 5,5
Maleh 5,5
Pulgar 5
Bonaventura 6,5
Callejon 5,5
Vlahovic 6 
Gonzalez 6,5
Terracciano 6 +
Castrovilli 5 -
Benassi SV
Sottil SV
Saponara SV
All. Italiano 6 - -
IL MIGLIORE: GONZALEZ
Il peggiore: Castrovilli

"Takko ai' giro" - Spazio teNNico Bollins gestito

"...non sto seguendo nulla, come si va? Ah....bono, s'è ripreso da dove si è finito..."

sabato 21 agosto 2021

Speriamo sia l'ultima stagione di un certo tipo....

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 449
E come da consuetudine, arrivando il pre-gara della prima giornata del nuovo campionato, arriva anche il mio piccolo salto indietro alla stagione precedente.
Annata, ennesima, con poche soddisfazioni direi "quasi punte". "LACRIME E BRIVIDI" intese quasi esclusivamente in senso negativo. Togliendo l'exploit di Vlahovic e la trasferta splendida a Torino dove ne abbiamo infilate tre alla #juvemerda (clicca qui per rileggere quell'emozione) direi che l'annata è trascorsa nel solco delle precedenti con una salvezza arrivata quasi all'ultimo respiro. Non è mancato l'ennesimo cambio di panchina, stavolta doppio, così come non sono mancate partite senza senso e con soprattutto poco entusiasmo nel giocarle e nel guardarle. Ma la cosa che è drammaticamente mancata è quella della presenza sui gradoni di quel vecchio Franchi dalle scale elicoidali. Certo non ci siamo persi grandi spettacoli ma l'assenza di quell'atmosfera si è sentita sulla pelle ed anche l'ormai costante rituale della birra solitaria sul divano ha svanito il suo iniziale leggerissimo fascino. Non mettendoci poi dentro niente o quasi a livello tecnico dal colore viola il tutto ha portato ad un'annata davvero da "archiviare in fretta"
Proseguendo però con i rituali del blog è d'obbligo la proclamazione del KappaGiocatoreViola per l'annata 2020-2021 che, un po' a sorpresa, è............. Bartlomiej Dragowski che di pochi centesimi precede Dusan Vlahovic. I due sono tra l'altro gli unici giocatori viola ad avere una media più che sufficiente al termine della stagione, come si vede dal riepilogo sotto. Il portiere polacco segue Castrovilli ed un triennio di Chiesa nell'albo d'oro del blog (clicca qui per leggerlo). 
Analizzando gli altri dati della stagione, come sempre, sono esclusi dalla classifica i giocatori con poche presenze dove ci sono le altre due sufficienze, curiosa quella di Chiesa dato che l'inizio della stagione (sembra passato un millennio) l'ha giocata da noi. Nella particolare sfida tra allenatori Cesare prevale su Beppe di trenta centesimi. Infine nelle classifiche dei migliori e peggiori in campo spiccano di nuovo Dragowski e Vlahovic (ma anche Biraghi per la gioia dei lettori di questo blog) tra i migliori e la coppia centrale Milenkovic-Pezzella (ma anche quella di centrocampisti Pulgar-Castrovilli) tra i peggiori.
Dopo i complimenti di rito al barbuto "estremo difensore" ecco il resoconto finale della stagione, augurandomi (di nuovo) che per la nuova che è alle porte ci sia da commentare e rendicontare qualcosa di più entusiasmante che possa un minimo riattivare una passione un po' appannata. 
Buona lettura. 

Medie dei giocatori

Medie dei giocatori con poche partite

Confronto tra allenatori

I migliori in campo

I peggiori in campo

sabato 7 agosto 2021

Tutti contenti, tutti vincitori

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 448
Le storie delle Olimpiadi per la gioia di tutti stanno continuando a portare gioie e brividi. Quelle di domenica scorsa (clicca qui per riviverle) hanno aperto una settimana ricca di medaglie e soddisfazioni, rendendo la spedizione a Tokyo come la più ricca di sempre per i colori azzurri.
La vittoria della 4x100 di ieri si è unita alle due medaglie d'oro della marcia dei giorni precedenti ed insieme hanno reso l'atletica come un'inaspettata fonte di podi più alti ed inni. La gioia di chi ha dato tutto per anni per arrivare più in alto degli avversari sfidando il cronometro è commovente e riempie il cuore ed in qualche modo fa sentire tutti partecipi.
Fa sentire velocisti anche se non ti muovi dal divano. Cambiando disciplina fa pensare di essere esperti di vela o karate quando ne ignoravi probabilmente anche l'esistenza oppure fa partecipare alle sfide di scherma o di ginnastica artistica anche se il regolamento ti è quasi totalmente oscuro. 
E' un senso di partecipazione particolare. Strano ma davvero bello e toccante. Uno degli aspetti più speciali delle Olimpiadi. Se però non trasuda o non fa intravedere altro.
Per questo "LE PROPRIE SENTENZE" da parte di personaggi politici/pubblici/comunicativi che cercano di appropriarsi di vittorie, successi o soddisfazioni nazionali illustrando motivi e ragioni del successo molto spesso appaiono totalmente fuoriluogo.
Tutti hanno ovviamente il diritto di festeggiare ed anche di ergersi ad esperti ed analisti dello scibile olimpico. Quando però questo ha come rovescio della medaglia (in questo caso espressione particolarmente indicata) l'appropriarsi di successi per tornaconto personale o per un click o un applauso/mi piace in più fa un po' sorridere. In generale
In particolare poi fa sorridere ai limiti del pianto se a farlo è qualche figura che avrebbe altro a cui pensare o altro per il quale impegnarsi. Figure che magari dovrebbero mettere a disposizione il proprio spazio pubblico per altri successi o altre vicende a cui serve risalto e mobilitazione. Non solo loro però. Fanno sorridere ugualmente quelli che adesso sono in prima fila ad esaltarsi e fino a due giorni fa non avevano nemmeno idea di chi fosse quel "mito" che oggi viene descritto con tanto trasporto. O ancora peggio quelli che, da persona del settore, hanno fino a qualche secondo prima fatto il contrario di quanto ora chiedono (attenzione ed impegno per il particolare sport/atleta) o espresso pareri ed opinioni totalmente contrastanti con l'esaltazione di discipline e movimenti di categoria.
E' comune a tutti, come dicevo prima, il trasporto o l'immedesimazione data dalla felicità del momento. Ma se per noi "comuni mortali" è (quasi sempre) giustificata anche nelle analisi più esaltate, per altri dà l'idea solo della ricerca della notorietà facile del momento, in attesa del prossimo carro su cui salire e della prossima materia per la quale dichiararsi "luminare acquisito".  

lunedì 2 agosto 2021

Di nuovo Due Otto

Un paio di anni fa scrivevo questo (clicca qui).

Oggi, come allora e come per tutti gli altri DueOtto, mi sento di condividere di nuovo quella foto:


di riproporre quelle parole del mio Poeta:

"BOLOGNA HA NEL CUORE UNA VECCHIA STAZIONE E CANZONI D'AMORE DEL DOPO"

e di ripassare mentalmente un paio di scene di "Da Zero a Dieci".

Perché quelle sensazioni, quelle emozioni sotto pelle sono delle costanti che puntualmente, ogni due otto che ritorna, ritornano a farsi sentire. Alla stessa maniera: forti, intense, profonde. Come quella immensa ferita.

domenica 1 agosto 2021

Mezz'ora tutta d'oro

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 447
Quasi per errore oggi ero collegato su Rai Due dalle due in poi ed ho assistito ad  uno dei momenti sportivi più intensi che io ricordi.
Era in “pista” Gianmarco Tamberi. Capitano della squadra di atletica ma soprattutto specialista del salto in alto. In questi giorni, sono sincero, ho cercato il suo nome nel programma di atletica per capire quando avrebbe gareggiato. Ero rimasto infatti molto colpito dalla sua personale storia che ricordavo molto bene. Alla vigilia delle Olimpiadi di Rio, durante una delle ultime gare pre-olimpiche, la sua caviglia ebbe una torsione innaturale. Così spaventosa da far pensare addirittura a conseguenze più gravi che per fortuna non ci furono ma che purtroppo lo esclusero dalla spedizione olimpica. Era uno dei più accreditati per la medaglia e per la vittoria e dovette fermarsi. Da quel "GIORNO DI DOLORE" Gianmarco ha fissato il suo nuovo obiettivo. Ha dato appuntamento a tutti ed alla storia a Tokyo. Oggi in quello stadio c'era quindi l'ultima tappa di un viaggio iniziato tanto tempo fa e per la quale lo stesso saltatore aveva prenotato il proprio biglietto di partecipazione ben cinque anni fa. Per questo oggi, tutti quei salti perfetti al primo tentativo erano gesti atletici ma anche rivincite contro il destino. Perfezione che si è trasformata in magia quando gli errori degli avversari hanno fissato quello che sembrava davvero un sogno: ORO. Olimpico. Sul tetto del mondo. Tamberi è esploso in un festeggiamento unico con un totem speciale, quello dato dal gesso utilizzato per l'infortunio con la scritta "road to Tokyo 2020". Giustamente impazzito per quanto aveva realizzato ed ottenuto. 
C'erano ancora le telecamere a cercare le lacrime di gioia di tutto il gruppo azzurro quando per qualche istante la regia ha dovuto staccare per l'ingresso dei finalisti della gara principe dell'atletica. La finale dei cento metri. E per la prima volta nella storia, gara con un italiano in corsia. Lamont Marcell Jacobs, italo americano che negli ultimi anni è praticamente esploso dopo un inizio di carriera a singhiozzo e diviso con altre discipline. Entrato in finale con un duplice record europeo si è preso la scena che ancora profumavo di oro tricolore. Ha resistito all'adrenalina repressa di una falsa partenza, ha battuto un tempo di reazione lentissimo (il meno rapido di batteria), ha disteso i suoi muscoli e scatenato la sua velocità. In quel 9.80 di gara non ha mai dato l'idea di essere un esordiente per la gara. Ad un inesperto come me è sembrato un motore che una volta acceso non poteva che arrivare a destinazione. Così è stato con una strapotenza fisica disarmante tanto che sulla linea di arrivo si è concesso anche il lusso di girarsi per ammirare gli altri arrancare dietro di lui. Secondo ORO in mezz'ora con Tamberi che lo aspettava alla prima curva utile per festeggiare insieme. 
Ubriacatura inattesa, splendida nelle storie dei due protagonisti, meravigliosamente romanzesca nella particolarità della coincidenza dei tempi con cui si è realizzata dopo un'attesa infinita per l'atletica italiana. Un'emozione davvero GRANDE e speciale. Da spellarsi le mani per gli applausi, da occhiali scuri per la commozione.  Davvero GRANDISSIMI.