mercoledì 31 marzo 2010

Le mine di Ferzan

Il titolo mi ha incuriosito sin da subito. L’ho letto come qualcosa di “non fisso”, “non scritto”, “non stabilito”. Magari pronto anche a far danni, ma qualcosa di “variabile” che mette comunque un po’ di pepe. Mine vaganti. Del cast mi sembrava ci si potesse “fidare”, soprattutto della “parte femminile” del film: la fiorentina Elena Sofia Ricci, la “benvenutiana” Ilaria Occhini, Lunetta “Cittina” Savino e la ricciola Nicole Grimaudo erano una buona base di partenza ed anche un poker abbastanza “sicuro”. Infine il regista. Ferzan Ozpetek. I suoi film precedenti sono tra quelli che comunque qualcosa ti lasciano. Magari non da considerarli capolavori o “i film preferiti” ma comunque di quelli che fanno parte della tua “cineteca”. Almeno della mia. E tra i miei, non molti, dvd spiccano “La finestra di Fronte” (il mio Ozpetek preferito), “Le fate ignoranti” (quello che considero più d’impatto) e “Saturno Contro” (quello per me con maggiori ricordi). In quello visto al cinema qualche sera fà, il regista turco disegna, con il suo riconoscibilissimo stile, un film “UN PO’ PIU NUOVO, UN PO’ PIU’ UGUALE” rispetto ai precedenti. Ci sono dei tratti in cui riaffiorano i suoi precedenti film, dalla costante della tematica dell’omosessualità ai “flashback” del passato intrecciati con la storia attuale. Anche alcune scene (come l’abbuffata dei dolci della nonna sul finale), ricordano scene passate (vedi la scena della finestra di fronte con la preparazione di mille dolci). Quello che invece colpisce come novità è lo stile “commedia” di molte parti. La parte del film con le cene di famiglia con ospiti sono dei piccoli capolavori di regia e sceneggiatura; dialoghi e recitazioni da vera e propria commedia leggera fanno “sorridere” davvero per poi esplodere in vere e proprie risate in diversi punti….. “ La chiamavano 'spiaggia libera' perchè...ognuno che ci passava ci metteva l'ombrellone!!!! ” Molto brava Nicole Grimaudo ed Ennio Fantastichini….ma tutto il cast regge bene, ognuno con il suo ruolo ed il suo spazio….citazione d’obbligo per la bravissima Ilaria Occhini nel ruolo della nonna…. “Non fare sempre ciò che ti chiedono gli altri. Sbaglia da solo altrimenti vivrai la vita degli altri e la tua non avrà senso”…. il film scorre bene ed anche se magari il finale non è così “sorprendente” si lascia vedere piacevolmente lasciando come immagine una bella frase come spot….frase che può sembrare “banale” ma è tremendamente “pesante” “Ci vuole più coraggio a dire quello che si sente che a stare zitti” …..
BIGNAMI: la vena da “commedia” di Ozpetek rappresenta una piacevole novità poiché non eccesiva e non trascina il suo stile fuori dai suoi canoni molto apprezzati…..magari non un film “imperdibile” ma comunque piacevolmente vedibile…

lunedì 29 marzo 2010

Un compleanno con le lancette!!!

11.12 di domenica…..intontito dall’allergia del periodo, assonnato più del solito dall’ora in avanti delle lancette, rincoglionito come al solito nel post-sveglia….K si avvia al cellulare che suona….non completamente sveglio “ FINO IN FONDO ” e tra sé e sé si dice… "ì boccia? O ikkè vole? Unnò sentito ieri? Magari c’ha ripensato e viene allo stadio…" ...

Kappa: pronto?

Boccia: Ciao! Come và?

Kappa: Bene….
Boccia: Ascolta, te che tu sei precisino…..ma che ore sono…

Kappa (ancora tra il sonno descritto prima….): E giocano alle 3….

Boccia (s’andà bene ‘un capisce nemmeno!): non a che ora gioca la viola, ma che ore sono?
Kappa: ah….come che ore sono? Ikkè sono il servizio “l’ora esatta”?!?! Okkè mi pigli per ì culo?

Boccia: sì…le lancette andavano messe avanti o indietro stanotte?

Kappa (no… ‘un ci credo!): ‘un me lo dire……no, via sarebbe troppo anche per te….

Boccia: bah…ho chiamato la mì mamma e le ho detto che si stava per partire così per le 11 s’era su a San Piero….e lei mi fa “parti pure, ma le 11 le son bell’è passate”….
Kappa: e le son passate sì….a meno che per andare a San Piero ‘un ci sia ì fuso orario…..
Boccia: tu sei poho fuso....via, ‘un far lo spiritoso….che ore sono?
Kappa: che ore sono….l’undici e dieci sono…..boccia!!!
Boccia: no….via ‘un pole essere!
Kappa: tu vedrai….ma che l’hai messe davvero indietro le lancette?
Boccia: bah…so una sega io….credevo dovessero essere messe indietro….
Kappa: unnò parole!!! Come fosse la prima volta!!!!
Boccia: ma poi o come mai son le undici? Io fò le nove…perché c’ho due ore di differenza?
Kappa: Beh…fai due conti….tu ci puoi arrivare anche te sù….
Boccia: ah già dovevo andare avanti, son andato indietro…quindi uno più uno...
Kappa: vedi che se tu ti applichi….magari il prossimo anno tu ce la fai….
Boccia: ma vaff*****
Kappa: quanto mi dai per il mio silenzio su questa cosa?!
Boccia: no, no, spiffera tutto…una cosa del genere và condivisa…..
Kappa: Sicuro? se lo sa Gabry ti piglia per il culo per dù giorni…..si riscatta per tutto quello che tu gli hai sempre detto….
Boccia: per quello son tranquillo tanto Gabry unnà capisce…..
Kappa: quello l’è vero….ma magari spiegandogliela bene….con DUE ORE DI TEMPO, c’arriva….
Boccia: ma vaff***** un’attra vorta!!!
Kappa: tu sei ì peggio….tu mi sorprendi sempre….finora una cosa dì genere unn’avevo mai sentita….solo una volta un collega aveva “forzato” il pc che gli proponeva l’ora modificata…..
...silenzio colpevole...
Boccia: …..eh….. l’ho fatto anche io con il telefono…..ecco perché mi proponeva un’ora avanti…..
Kappa: appunto……tu mi sorprendi sempre….tu sei un fenomenooooooo!!!!!!!!

Boccia: ma vaff*****.....e tre....

BIGNAMI: sembrava fatta apposta per la giornata di oggi…..col sorriso….TANTI AUGURI BOCCIA….

venerdì 26 marzo 2010

Il "toccasana"

"Nei prossimi tre anni vogliamo anche sconfiggere il cancro." Mi ero perso le esatte parole di ReSilvio di qualche giorno fà. Rileggendole ora, e verificando con il calendario che non poteva essere " IL PESCE D'APRILE ANCHE" se ne aveva tutti i requisiti, mi è preso un vero proprio moto di rabbia. Perchè qui si và oltre lo schieramento politico, si và oltre l'opportunità o meno di frasi "forti". In campagna elettorale, ogni promessa è buona. MA NON PUO' ESSERLO SULLA PELLE DI CHI SOFFRE. Il nostro ReSilvio si è alzato dalla sedia una mattina (e nessuno si è accorto della differenza) ed ha pensato: "visto che nessuno fà niente, lo sconfiggo io il cancro". Ovviamente nel comizio la sconfitta del cancro veniva dopo i giudici subnormali comunisti da "eliminare". Anche loro. Non a caso qualche anno fà li aveva definiti "cancro", lui il leader del Partito dell'Amore. Quindi è bastato un attimo e tac, il male ha le ore contate. Che ci stanno a fare scienziati e ricercatori, bastavano le elezioni regionali per far prendere l'impegno al Re massimo che tutto può. Ed allora, visto che lui la parola Vergogna non sà nemmeno come si scrive figuriamoci quindi se può provarla, mi è davvero nato un moto di rabbia. Perchè ho rivisto gli occhi preoccupati di persone in attesa di risposte di esami "vitali", ho sentito di nuovo il dolore provato per chi adesso non c'è più per quella malattia, ho pensato a chi a causa di quella malattia ha dovuto piangere e passare notti in bianco per i pensieri ed il dolore. E poi mi sono venuti in mente scienziati e ricercatori che passano ore, giorni, anni a studiare, provare, lavorare per dare una possibilità scientifica a questa "battaglia" nonostante i continui tagli, i contratti precari, le condizioni di lavoro vergognose. Ed ho pensato a come tutti quanti dovevano sentirsi leggendo ed ascoltando queste parole. Una vita che studiano, lavorano, si danno....e poi? La soluzione la trova ReSilvio da un palco elettorale. Per loro, per chi stà lottando adesso contro questo male e per chi purtroppo ha già "perso" questa battaglia serviva RISPETTO. Il rispetto di non sentire usare il "cancro" come promessa elettorale. Non credevo che per qualche voto in più ad elezioni regionali si potesse cadere così in basso. Sarebbe da gridare vergogna, se solo chi si merita l'urlo sapesse cosa vuol dire. Che rabbia, che schifo.
BIGNAMI: è una continua "discesa", ogni giorno una nuova prodezza, ci stiamo abituando a tutto....ma a questa caduta in basso non ci si può davvero abituare.....

lunedì 22 marzo 2010

Sempre più strano paese l'Italia...

Strano davvero il paese Italia. Sabato il nostro ReSilvio è andato in piazza a manifestare. Liberissimo di farlo e di portarci tutta la gente che vuole. Liberissimo anche di annunciare il numero di partecipanti che crede potessero essere presenti. Il balletto dei numeri dei partecipanti è consuetudine in qualunque manifestazione. Parlare di un milione di presenti dopo aver visto le foto dall’alto fa sorridere, ma contento lui…c’è libertà di parola…io mi appello alle foto aeree scattate e pubblicate su “repubblica” e circolate su facebook. Basta guardare quelle e paragonarle a quelle di alcune manifestazioni imponenti numericamente ed il commento diventa superfluo. Come dice Travaglio “gli unici milioni veri, in piazza San Giovanni, sono Alfredo Milioni (rappresentante PDL noto per aver “bucato” la scadenza della presentazione delle liste nella capitale) e i suoi cari, giunti peraltro sul posto con venti minuti di ritardo a causa dei giudici comunisti col ritratto di Che Guevara”. Lo strano è che ReSilvio vada in piazza a manifestare contro decisioni “lesive” della libertà. Lui che è intercettato mentre cerca in tutti i modi di limitare la libertà giornalistica dei vari Santoro, Floris, ecc. memore dell’editto bulgaro che già i suoi risultati aveva ottenuto. Lui che è così “ostacolato” nella libertà che da 15 anni è Re incontrastato di questo strano paese chiamato Italia. Paese in cui si scopre che c’è un’indagine della magistratura sul presidente del consiglio e prima ancora di capire se ci sono gli elementi per indagare o meno e se i fatti di cui è accusato sono “reali” o “inventati” il ministro della Giustizia (pare che ci sia anche un Ministro della Giustizia...sì...è dura da credere ma dice sia così!!) manda gli ispettori alla Procura che ha aperto il fascicolo. Ovviamente mentre ReSilvio parla di giudici comunisti, illiberali, subnormali, golpisti e tenutari del potere di fare le inchieste ad orologeria. Ed il presidente della Repubblica che fa? Invece che richiamare ReSilvio ad un comportamento “consono” fa la solita dichiarazione Cerchiobottista “…..è giusto indagare ma è giusto anche mandare gli ispettori su chi indaga….” nello spirito del superpartes, quello che lo ha portato a firmare qualsiasi decreto abbia creato ReSilvio e la sua banda, anche quelli poi che si sono rivelati incostituzionali, giustificandosi con il “non potevo fare altrimenti, tanto se non avessi firmato me lo avrebbero ripresentato ugualmente ed avrei dovuto firmarlo per forza”. A me questo non pare sia “essere superpartes” ma solo avere una posizione pilatesca. Strano paese in cui ad una conferenza stampa un “freelance”, onestamente MOLTO provocatore ma comunque solo “ UNO IN MEZZO A TANTI ” giornalisti presenti, faccia delle domande sconvenienti a ReSilvio e disturbi la conferenza stampa avendo un atteggiamento poco rispettoso degli altri colleghi interrompendo con domande e frasi ad alta voce. Invece che decidere come gestirlo o accompagnarlo all’uscita dall’organizzazione, direttamente ReSilvio scende al suo livello con offese personali, insulti e sguinzagli la propria bodyguard ad invitarlo all’uscita prendendolo per la giacca e dandogli ripetute pacche sulla testa in modo provocatorio. Strano paese in cui la bodyguard suddetta sia il Ministro della Difesa (avete letto bene sì…) LaRussa che evidentemente intende il suo ruolo di ministro della Difesa in maniera alquanto “strana”. Proprio come il paese in cui siamo. Strano appunto.
BIGNAMI: a volte la stranezza è sinonimo di diversità e quindi anche di ricchezza e di elementi e spunti di crescita…in questo caso la stranezza è solo un modo per non usare parole ben peggiori….

mercoledì 17 marzo 2010

Fotografie da angolazioni diverse...

A volte diventa più facile commentare viaggi organizzati con tanto di prenotazione aerea e guida in tasca, magari prendendo "appunti" sul "blocchetto da viaggiatore", che singole giornate trascorse “fuori porta” o finesettimana lontani dal duomo e dal battistero fiorentino. Sarà perché non riesci a staccare completamente con il “tram tram” quotidiano, sarà perché non potendoti allontanare più di tanto per il poco tempo a disposizione i posti “più o meno nei pressi” già in parte li conosci e non sono come le “nuove mete” che ti “stimolano” foto a iosa e post entusiastici. Sarà anche perchè a volte i viaggi vengono organizzati e realizzati per le città o i luoghi da vedere mentre altre volte ad essere determinanti sono altri motivi come la voglia di rilassarsi un po’, di ri-vedere magari posti già noti con “occhi diversi”, o più semplicemente di trascorrere un po’ di tempo in buona compagnia…quindi rispetto al luogo prevale semplicemente la voglia di “star bene” con persone che ti garantiscono questo obiettivo…..diventa quindi più difficile commentare certi viaggi perché dovresti commentare gli stati d’animo e le sensazioni “direttamente” senza farli uscire dalla descrizione di altri luoghi/aspetti/eventi ma aprendoti direttamente alle descrizioni di paesaggi dell’anima più che delle città…e la mia natura, che resta comunque riservata, mi frena un po’…..
Certo è innegabile che la possibilità di fare periodicamente viaggi brevi ma non banali, vicini ma ugualmente interessanti è una possibilità che ti permette di apprezzare di più certi aspetti della tua voglia di viaggiare, ti stimola sorrisi e sensazioni “diverse” che magari altri viaggi non avevano fatto, ti apre nuove affascinanti e stimolanti “strade” da percorrere…..ed allora non conta tanto dove sei ma come ti senti ad essere lì e soprattutto con chi….e magari la stessa “ PICCOLA CITTA' GIA' VISTA ” assume aspetti diversi trasformandosi intorno a te….i contorni si delineano piacevoli ed i colori si fanno più intensi….tanto da volerli fotografare da un nuovo punto di vista e da nuove angolazioni….da e con quegli “occhi diversi” che senza prenotazione aerea o guida o musei o ristoranti ricercati sono ugualmente affascinati da pochi km, o da una macchina fotografica o da un percorso benessere o da una pizza a taglio…..il fascino di sensazioni dolci ed intense come quelle che provoca un “33 giri” in sottofondo…..che invece che “anziano” è soltanto “diversamente giovane”….
BIGNAMI: una serie di viaggi senza “blocchetto” degli appunti del viaggiatore ma solo con una macchina fotografica per le diverse angolazioni….

lunedì 15 marzo 2010

Un "volo" nel tempo

FABIO VOLO - "Il tempo che vorrei" - Mondadori
Il suo primo libro l'ho letto con il presentimento che mi sarebbe piaciuto ma non sarebbe passato "alla storia", aspettandomi un libro "leggero", con l'umorismo che lo contraddistingue ma di quelli che probabilmente in modo abbastanza rapido " POI TE NE SCORDERAI PERCHE' " almeno per me è quello l'effetto che hanno i libri "umoristici" ma senza una vera e propria storia sotto. Ed in effetti con "esco a fare due passi" la reazione è stata un pò quella. Ma lo stile mi piaceva e nei libri successivi mi sono ricreduto. Secondo me il suo modo di scrivere si è evoluto enormemente ed anche se lo stile lo riconosci perchè inconfondibile, la modalità e quello che scrive, sempre a mio giudizio, hanno fatto un salto di qualità. Tanto che i successivi "il giorno in più" ma soprattutto "un posto nel mondo" sono diventati miei in molti passaggi ed in molti significati. Tanto miei da volerli regalare anche, con alterne fortune, a chi pensavo potesse leggerci le mie stesse emozioni. Quest'ultimo libro come gli altri due citati ha fatto nuovamente, totalmente, CENTRO. Almeno dentro me. Impossibile raccontarlo, non ci sono trame da descrivere, una storia da spiegare, ambientazioni particolari o suggestive. O meglio non sono "raccontabili" o si rischierebbe di raccontare la STORIA senza i colori che Fabio Volo riesce a dargli nella sua scrittura diretta ma fotografica. Difficile anche "estrapolare" alcune frasi come faccio sempre perchè o faccio un post "più Kilometrico" del solito o rischio di non dare l'idea. Ci sono frammenti in cui mi sono rivisto, altri in cui mi sarebbe piaciuto essere il protagonista, altre che ho solo commentato con un sorriso. E' l'intrecciarsi di due vere e proprie storie d'amore. Diverse. Di tipo diametralmente opposto. "...ha messo la mano sinistra sulla mia spalla, come se volesse appoggiarsi per alzarsi. Ma non si è alzato. L'ha lasciata lì senza dire niente, sentivo il suo calore. Sentivo che se mi fossi voltato sarei scoppiato a piangere e non dovevo, non in quel momento. Dovevo essere forte, ero lì per stargli vicino e sostenerlo e dovevo essere all'altezza.....ad un tratto, non sò dove, ho trovato la forza, sono riuscito a posare la mano destra sulla sua gamba. Non ci siamo guardati e non abbiamo detto nulla. Ero fragile e sentivo che stavo per crollare. Proprio allora lui ha tolto la mano dalla mia spalla per afferrare la mia mano ed ho cominciato a sentire una sensazione stranza. Alla fragilità è subentrata una forza...." - "...era buio e non riuscivo a vederla, sentivo solo la sua voce e il calore del suo corpo. La stanza buia, le labbra morbide, l'odore della sua pelle che insieme al mio dava vita a un terzo profumo, che era il risultato di un'unica combinazione al mondo. Noi due mischiati. Io e lei..." Di quelle storie che forse sembrano non potersi "mescolare" ma che insieme invece fanno un quadro ancor più colorato. Mescolando amicizia, amore, sesso, famiglia, lavoro ma soprattutto sentimenti provati lasciandosi andare a chi i sentimenti dovrebbe comandare: IL CUORE. Con le sue sfaccettature giuste, quelle sbagliate, quelle altruiste, quelle egoiste, quelle "corrette", quelle "scorrette", quelle serie, quelle ironiche, semplicemente quelle "proprie" ma comunque siano quelle che naturalmente derivano dal cuore che batte. Forte e di un rosso intenso.
BIGNAMI: anche questo libro mi è entrato dentro. Per mille aspetti, per mille frasi, per tante sfumature, per intensità e sorrisi. Libro MOLTO consigliato....almeno da me....

venerdì 12 marzo 2010

Il cielo di Bobo

Comincia con la proiezione di un "corto" di Andrea Cambi la serata in un suo onore al Teatro Dante di Campi una settimana fà. Un video che mette in luce una piccola meraviglia di recitazione che è la telefonata che il Cambi stesso fà nella versione di "venditore" di funerali. Semplicemente meravigliosa. Per chi non l'ha vista, cercate "andrea cambi telefonata" su google ed ammiratela: UNICA. Dopo un commosso ricordo di Andrea da parte del regista del "corto" e di un collega...che sono arrivati bene alle corde di tutti i presenti tanto da far partire uno spontaneo applauso lungo ed intenso da mettere un pò i brividi...è cominciato il concerto.....e la serata si è illuminata. Inutile. Più l'ascolto e più Bobo lo sento mio. Il suo mix di ritmo e dolcezza già noto nei precedenti concerti, con "l'orchestrina" che l'accompagna si accentua, soprattutto in canzoni dolci e ritmate, in canzoni che esaltano la sua poesia, in interpretazioni che non mancano di sorprendere per originalità e divertimento. Poi d'improvviso, dopo una battuta nel suo stile ed una risata strappata....il clima cambia, le luci si fanno soffuse....rosso misto al blu.... "e corro felice come quando fischiavo via lontano dai giorni della scuola e nella stanza dalla finestra entravo per rivederti ancora" ....si lascia andare senza risparmiarsi nelle canzoni più "divertenti" ed in quelle più "di cuore", tanto da ripescare i testi di Rodari ed adattarli in una vera e propria poesia in note "È mio quando lo guardo, del vecchio, del bambino, del re, dell'ortolano, del poeta, dello spazzino; non c'è povero tanto povero che non ne sia padrone, il cielo è di tutti gli occhi, di ogni occhio il cielo intero"... i pensieri "DIETRO LE CANZONI VANNO" e ti lasci trasportare da quello che canta e da come lo canta....dallo stile ironico che non manca mai in ogni suo testo o parola a quel tanto di poetico che non può non colpire in pieno nel mix che sembra "paradossale" ma che invece regge così bene da reclamare i bis d'ordinanza non in maniera "dovuta" ma in maniera spontanea.....migliore omaggio credo che il buon Andrea non potesse avere....tutta per te mitico Cambi..... "Ogni occhio si prende ogni cosa e non manca mai niente chi guarda il cielo per ultimo non lo trova meno splendente" .....

BIGNAMI: lo stile di Bobo è difficile da raccontare, molto più facile da apprezzare/ascoltare/far proprio....proprio come le sue poesie in musica....da poesie bambinesche a poesie riflessive, da quelle ironiche a quelle sentimentali....

mercoledì 10 marzo 2010

Travolto....

Travolto. Totalmente. Da sensazioni difficili da descrivere e da raccontare. Bisogna esserci nelle partite come quelle di ieri sera per poter capire di cosa parlo. Viverle intensamente e farsi “travolgere” dalle sensazioni che ti “esplodono dentro”. Dalla tensione della mattina al lungo prepartita, dalle focacce con birre seguite da montenegri in numero diverso, dalla “pisciatina propiziatoria” alla scelta dei posti, dall’arrivo del resto del gruppo ai minuti che non passano mai, dal “gioca Vargas, no ‘un gioca, no gioca l’è quello col cappellino”, dai brividi alla canzone di Narciso Parigi alla pelle d’oca all’inno della Champions, dall’abbraccio unico con tutti i colleghi di disavventura che ti siedono accanto quando quel pallone scosso dai bambini ti scuote dentro come non riesci a descrivere a parole, dai mille strati tra maglie, maglioni, giubbotti, gialloni che hai addosso e che non ti fanno sentire nemmeno quel freddo che fino alla mattina tanto ti aveva preoccupato, dalla pioggiamistanevemistaghiacciomistavento che vista in “controluce” sui lampioni fa impressione ma non riesce a bagnarti un po’ per i gialloni suddetti un po’ perché la tua testa non gli permette di toccarti, dal controllare l’orologio ogni due minuti dopo essere passato in vantaggio e sentire riecheggiare il “perugino” “ma quanto cazzo manca alla fine?” già a metà primo tempo, dal riuscire a non cadere all’abbraccio stile “onda” che ti travolge quando JoJo per due volte nel secondo tempo ti illude, dall’unica doccia fredda che ha superato lo strato del giallone doccia olandese al gol di Robben, dal trattenere a fatica la rabbia e la conseguente lacrimuccia da delusione al fischio finale, dal non trovare nemmeno la forza di arrabbiarsi per l’incolonnamento unico al rientro a casa …..il sogno Champions ieri sera ci ha regalato l’ultima puntata….GRAZIE ragazzi, GRAZIE mister, GRAZIE DellaValle, GRAZIE Corvo per averci regalato questa pagina indimenticabile….. farsi travolgere dalla giornata di ieri è stato un onore….“ VIVERE I SUOI EFFETTI ” oggi è MOLTO MOLTO MOLTO duro…..ma sono sicuro che come me chi ieri era sotto l’acqua a cantare “FIRENZE” con tutto il fiato che aveva, con il cuore che batteva sovraritmo e con la pelle d’oca che puntava sotto il giallone è sicuramente FIERO di esserci stato….
BIGNAMI: quel gol di Robben ha fatto durare la materializzazione di un sogno solo per un minuto….ma un minuto di esaltazione pura….unica….TRAVOLGENTE…..anche se oggi è dura davvero, sono MOLTO orgoglioso di essere viola e di aver vissuto quel minuto…..

sabato 6 marzo 2010

Indovina l'autore...

Ecco alcune reazioni di persone "autodefinite" politiche all'esclusione di una lista dalle elezioni regionali. Come se fosse uno dei " SERIAL POLITICI " più di successo, ecco le dichiarazioni:
"Le autorità competenti facciano controlli a campione sulle autenticità delle firme."
"E' una truffa agli elettori!"
"E' una partita a carte truccate ed è un gioco sporco, perchè la campagna elettorale và combattuta ad armi pari."
"Quando ci sono le elezioni bisogna rispettare le regole."
"E' un reato associativo, un attentato alla democrazia."
"Parlano di moralità e poi ricorrono a mezzucci."
"Non è una vicenda politica ma giudiziaria. La democrazia è in pericolo, ci sono profili penali."
"Dicono di aver dietro falangi poi non mettono insieme 4 firme regolari."
"Comportamento disgustoso di chi non condanna chi viola le leggi."
"Se la lista venisse riammessa sarebe una pagina vergognosa della storia italiana ed una forzatura gravissima, abnorme".
Queste le frasi. Vi chiedo di indovinare gli "autori" delle stesse:
a) i soliti reazionari, violenti ed antidemocratici dell'Italia dei Valori
b) il PD improvvisamente riappropriato del suo ruolo di opposizione
c) il presidente Napolitano finalmente non dormiente e che si riappropria del suo ruolo di Garante
Risposto? Beh....non vi arrabbiate, ma era la classica domanda trabocchetto nessuna delle tre risposte è quella giusta.....provate a pensare a chi oggi parla di "troppo burocratismo", "volontà di impedirci di partecipare alla tornata elettorale per vincere facile", "boicotaggio dei giudici di sinistra" ed altre simili amenità ed avrete la risposta....quando si dice la "COERENZA"....
BIGNAMI: le frasi sono tratte dalle reazioni del Partido dell'Amore, della Libertà e del Buon Governo dopo l'esclusione della lista di Alessandra Mussolini (all'epoca "nemica" dell' Amore, Libertà e Bontà) alle scorse regionali.....(tratto dal fondo di Marco Travaglio del 05/03/2010)

giovedì 4 marzo 2010

Centotrentadue

132 giorni. Oltre quattro mesi fa in carcere moriva Stefano Cucchi. Ad oggi non si sa perché. Arrestato dai carabinieri perché trovato in possesso di sostanze stupefacenti, è stata perquisita la sua stanza a casa dopodichè è stato condotto in carcere dove ha trascorso la notte; il giorno successivo è stato processato per direttissima per essere poi condotto in carcere in attesa dell’udienza successiva. Da quell’udienza la sua famiglia non lo ha più visto. Se non dopo una settimana in un obitorio. Avvertiti dai Carabinieri che dopo aver suonato alla porta hanno comunicato: “servirebbe la vostra autorizzazione per l’autopsia sul corpo di vostro figlio” a genitori e sorella sbigottiti che non sapevano della morte di Stefano. Questi i fatti. Ad oggi, 132 giorni dopo, nessuno sa perché e come Stefano sia morto. E’ uscito vivo e senza segni sul corpo da casa sua consegnandosi nelle mani dello Stato (carabinieri, carcere, ospedale del carcere) per tornare cadavere con segni evidentissimi di pesanti maltrattamenti nelle mani della propria famiglia. Nessuno ad oggi sa dire perché. Eppure non era nelle mani di banditi, malavitosi o fuorilegge. Era in mano allo Stato. Nei giorni successivi si sono susseguite tutta una serie di ipotesi “ridicole” e vergognose per il buon senso e soprattutto per la famiglia. “E’ caduto”, “era in crisi di astinenza”, “l’ha ucciso la droga”. Si sono ovviamente anche accodati i soliti politici benpensanti, su tutti il ministro (lo so sembra impossibile ma è ministro) Ignazio La Russa che se ne uscì con un “non so come sono andati i fatti ma sono certo che le forze dell’ordine hanno fatto il loro dovere”, per rispetto di Stefano, della famiglia e di tutti i cittadini, magari prima di affermarlo era il caso di accertarsene, no? Oppure il sottosegretario (lo so sembra impossibile ma è sottosegretario) Giovanardi (facendo dopo qualche giorno le sue scue, non accettabili secondo me) che fu ancora più netto “Cucchi era in carcere perché spacciatore abituale. E’ stata la droga a devastare la sua vita ed ucciderlo”, voi sapevate che la droga provocasse lividi e lasciasse segni “fisici” sulla schiena? Io no. La famiglia ha avuto la forza ed il coraggio di pubblicare le foto del cadavere di Stefano e si è capito che non poteva essere così. Lividi, segni, corpo martoriato. Non può essere stata una caduta. E Stefano è uscito di casa che stava bene. Tutto quello che c’è stato dopo è mistero. E dopo 132 giorni il fatto è ormai “ LONTANO DALLA GIOSTRA CHE NON SI FERMA MAI ” specie da chi nelle notizie vede interesse solo se ci sono veline, scandali, sesso o teoremi di magistrati eversivi. Ed allora mi sembrava giusto ricordarlo. Ricordare che lo Stato 132 giorni fa ha visto morire un ragazzo 31 anni che aveva “in consegna” e da allora la famiglia non sa né perche né come e su questa vicenda stà calando il silenzio…..VERITA’ PER STEFANO…..
BIGNAMI: tutti possiamo sbagliare e quando lo facciamo è giusto pagare….ma come Stefano meritava la sua pena se aveva sbagliato, chi ha sbagliato con Stefano è giusto che abbia la sua pena….e la vita di un ragazzo di 31 anni non può essere meno importante di qualsiasi quantitativo di sostanze stupefacenti….