sabato 26 dicembre 2020

Un regalo dopo Natale

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 416
Si corre il rischio sempre di scivolare sulla buccia di banana quando arrivi a questo momento dell'anno e pensi di fare un piccolo/grande pensierino a qualcuno. Per chi non conosci troppo bene è difficile entrare rapidamente così in confidenza da poter azzeccare gusti e scelte ed essere sicuro di fare centro. Per chi invece è nella tua vita da molto tempo il rischio è quello di ripetersi e perdere per strada originalità e freschezza.
In questo anno così "particolare" pensare di chiedere o sentirsi dire "REGALAMI IL TUO SOGNO" è il rischio più grande che combacia con il dover donare la fine di un incubo lungo mesi e che vale per la quasi totalità della popolazione mondiale.
Allora forse conviene percorrere strade alternative che in realtà da anni sono abbastanza note. Da sempre abbino al Natale un piccolo pensierino per Emergency per una serie di amici. Quest'anno l'acquisto e soprattutto la consegna non erano esattamente le cose più agevoli, ma soprattutto dopo questi mesi credo sia giusto dire che un po' tutti abbiamo imparato qualcosa di diverso (almeno spero...). Penso infatti sia ancora più chiaro a tutti, quanto è mancato e quanto possa mancare il "contatto" con chi hai nel cuore e ti può dare (o può ricevere) un gesto con tutto il sentimento possibile.
Ed allora consultando il sito di Emergency mi sono accorto che la stessa idea è venuta anche alla mia associazione di riferimento che ha previsto la possibilità di regalare virtualmente visite, cure, carezze ed abbracci. L'ho trovato speciale, come sempre mi accade quando vedo quel logo dalla grande E. Ho deciso quindi di convogliare in questa nuova idea i pensierini che avrei fatto, sapendo che migliore destinazione non ci sarebbe potuta essere.
Con questa "sicurezza" mi affido ad un vecchio detto che più o meno dice "l'ovo è bono a Pasqua e dopo Pasqua" ed aggiornandolo al periodo lo declino così "il regalo di Natale è apprezzato il 25 ma anche dopo". Quindi mi permetto di segnalarvi il link dove poter dare un segnale. A chi avete nel cuore ma soprattutto a chi ne ha bisogno, grazie all'attività di Emergency.

martedì 22 dicembre 2020

Triplice goduria

La mia viola
Campionato . 14^
JUVENTUS - FIORENTINA = 0 - 3 
GOAL: Vlahovic, Alex Sandro (aut), Caceres

LA PARTITA
Leggendo l'undici che il Mister prevede viene da esclamare "DI' SOPRATTUTTO PERCHE'" quando vedo che come esterno destro viene proposto Caceres, aggiunto ai tre centrali e Biraghi per un 5-3-1-1 ancora più difensivo del solito con Borja in regia. Parte così LA partita con il solito grido  #juvemerda.

Primo tempo
  • A smentire ogni cattivo pensiero Vlahovic dopo due minuti, lanciato in profondità splendidamente da Franck, trova lo spazio giusto e tocca delicatamente in rete di sinistro dopo che sembrava aver perso il passo 0 - 1
  • La #juvemerda prova a farci subito paura ma tranne un paio di svenimenti di Chiesa e Ronaldo non c'è niente da segnalare.
  • Cross di Morata e bell'anticipo di Caceres su Ronaldo che sembrava pronto a colpire a botta sicura
  • Bonucci perde un pallone interessante per noi ma Vlahovic non riesce a fare l'ultimo passaggio giusto
  • Bruttissimo intervento di Cuadrado che interviene con piede a martello su Castrovilli. Giallo trasformato in rosso dal VAR. 
  • Grande palla di Vlahovic per Caceres che solo in area invece di tirare passa a Castovilli e solo un miracolo del codice fiscale polacco ci nega il raddoppio
  • Alla mezz'ora si sveglia CR7 che punta mezza squadra e tira prima sull'esterno della rete poi molto bene ma centrale
  • Milenkovic decide di farci prendere un colpo con un retropassaggio pericolosissimo sventato da un attento Drago 
  • Buona fase finale di tempo per noi con una sensazione di gestione tranquilla del vantaggio
Secondo tempo
  • Si riparte con una partita molto più spezzettata e dove Borja rischia il secondo giallo (sarebbe stato giusto) per poi venir sostituito da Pulgar
  • Continuano i tentativi di tuffi di CR7, anche se in questo caso forse un minimo di contatto c'è
  • Tiro forte di Pulgar dal limite largo non di moltissimo
  • Spunto pericoloso di Chiesa che prova un tiro dall'esterno ma Dragowski respinge sicuro
  • A quindici dalla fine cross di Biraghi bucato da Bonucci e Alex Sandro fa autorete tra gli urli di tutta Firenze 0 - 2
  • Dragowski commette fallo dopo un controllo errato su Bernardeschi, l'arbitro ci vuole bene
  • Ci ripetiamo su una palla recuperata da Ribery che allarga per Biraghi che cross perfettamente per un taglio strepitoso di Caceres che ci porta su un incredibile 0 - 3
  • Sembra di sognare, tre gol in una partita sola e che partita. Vittoria importantissima, squadra finalmente degna, contro la #juvemerda. Triplice goduria
Kommento
Così tanto contrariato per la formazione iniziale e così tanto sorpreso dalla dimensione di squadra dimostrata. Da applausi Certo si è messo tutto per il verso giusto con gol in contropiede e rosso di Cuadrado in un quarto d'ora iniziale contornato di magia, ma in passato ne abbiamo buttate via tantissime di simili o più facili. Gigantesca partita dei due davanti e in generale squadra convinta e padrona del campo con pochi pericoli corsi. Squadra corta e compatta con una voglia, una testa ed una determinazione mai vista quest'anno. E nella partita che per Firenze conta il doppio, anzi no il triplo, forse di più. Sentire poi i gobbi attaccarsi ad un paio di decisioni dubbie e "quella bionda là che fa la pornostar" andare via dal campo protestando sono le classiche ciliegine su una splendida torta. Inattesa ed ancora di più spettacolare. Che bellezza tornare a vedere giocare a pallone quelle splendide undici maglie viola. 
FORZA VIOLA...sempre.... e #juvemerda

LE PAGELLE
Dragowski 7 -
Caceres 7,5
Milenkovic 7 -
Pezzella 7
Igor 7
Biraghi 7
Amrabat 7 +
Borja Valero 7 -
Castrovilli 7 
Ribery 7,5
Vlahovic 8
Pulgar 7 -
Kouame SV
Venuti SV
Bonaventura SV
All. Prandelli 7,5
IL MIGLIORE: VLAHOVIC
Il peggiore: MILENKOVIC

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...tu mi ci fai sperare....'ste merde s'asfaltano....caceres punta a vita....verso l'88 ho cominciato a sperarci...ma il 4 no? ci voleva anche per simpatia Chiesa...iolaeeee...."

domenica 20 dicembre 2020

Inutile volontà

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 415
Uno ci può anche provare eh. Davvero. Con spirito di buona volontà e dedizione ad una causa che manco riesce ad immaginare, ci può anche essere un volenteroso che tenta di interessarsi di politica in questo momento. Prova a leggere notizie e sviluppi di quello che mettono in pratica Governo ed opposizioni, si informa su posizioni e provvedimenti, cerca di far proprie informazioni e conoscenze. E dopo circa dieci minuti si arrende.
Il periodo mondiale che stiamo vivendo certamente non aiuta l'azione politica ma il concetto è ugualmente corretto al contrario, anzi forse di più.
Se l'impatto della pandemia ha sicuramente fornito infiniti "alibi" ad una gestione governativa complicatissima (anzi molto di più), se il continuo stato di emergenza ha rafforzato ed incrementato gli stessi, diciamo che in molte occasioni diventa difficile appigliarsi a questi. Dalle mancate programmazioni della gestione di alcuni settori (scuole) per i quali per molti mesi il tutto è rimasto fermo per poi ritrovarsi in ritardo, dai provvedimenti confusionari e vicendevolmente contrastanti, all'indeterminatezza dovuta solo in parta alla situazione pandemica. Dpcm annunciati e poi cambiati, conferenze stampa ritardate in eterno e sempre meno chiare e coordinate, provvedimenti più alternati delle targhe, cancellature che nemmeno al primo compito di matematica, contributi mai arrivati e ripetutamente promessi e ri-promessi.
Uno dice guardiamo altrove. AHAHAH. Vien da ridere MOLTO di più, tragicamente. Un'opposizione in cui si è passati in modo alternato come le frecce di una macchina da apriamo/non apriamo/nessuna ondata/seconda ondata mal gestita/attenzione al Natale/tutti aperti per le feste e che viene rappresentata nel modo migliore dalla frase di Salvini "a Natale esco comunque e vado a pranzare con i clochard" ...come se questi ultimi non avessero abbasta problemi. Devo ammettere però che il leader dai riflessi verde padano ha degli autori notevoli. Un testo come questo infatti è talmente bello....per un film comico dallo stile demenziale....che non serve nemmeno commentare.
Ma tutto questo non basta perché c'è anche la via di mezzo ma soprattutto perché "non ci si fa mancare nulla". C'è infatti anche chi ha formato e forma questo Governo, che l'ha in qualche modo ideato e voluto che adesso si mette di mezzo criticando più dell'opposizione e pretendendo incontri di chiarimento minacciando crisi governative in piena pandemia. Non solo. Visto che "ALLA FINE E' UN GIOCO DI SPECCHI" addirittura fa l'occhiolino dall'alto delle sue percentuali clamorose a quell'opposizione, in particolare la Lega, contro la quale si è speso per cambiare governo. Il tutto guidato da un leader che aveva annunciato e giurato "dopo il referendum, se perdo, lascio la politica" con promessa invecchiata in botte di rovere da oltre 4 anni, 48 mesi passati invece sempre costantemente sulla scena politica con l'aria di chi la sa lunga, giusto l'aria.
Ed allora quel volenteroso, che magari mosso da una voglia di essere informato ed attivo aveva provato ad avvicinarsi alla vita politica di questo periodo, la sua volontà la ripone nel cassetto. Aspettando tempi migliori. Per la pandemia, perché per la politica sembra davvero impossibile possano arrivare.

sabato 19 dicembre 2020

Bassa serie C

La mia Viola
Campionato - 13^
FIORENTINA - VERONA = 1 - 1
GOAL: Veloso (R) - Vlahovic (R)

LA PARTITA
Per le scelte del mister "NON SERVE TROPPA" fantasia. Igor e Barreca sostituiscono Caceres e Biraghi, per il resto confermato il 5-3-1-1. E credo che non servano neanche troppe parole per commentare.

Primo tempo
  • Neanche il tempo di imprecare per il modulo e subito c'è da imprecare per altro. Salcedo cade in area stretto tra Igor e Barreca. L'istinto è commentare "menomale li ha messi tutti e due" ma rivedendo l'azione il contatto è minimo e forse cercato. Nonostante sei minuti di attesa ed il VAR controllato l'arbitro conferma il rigore. Veloso spiazza Dragowski 0 - 1
  • Risposta immediata con cross di Barreca e bel colpo di testa alto di Vlahovic
  • Bonaventura gioca a gomitate con Ceccherini e rischia il rosso
  • L'arbitro usa lo stesso metro di giudizio (o forse "fa pari con la sua coscienza sporca") e ci fischia un rigore per contatto minimo di Vlahovic con un centrale veronese. Rigore e Dusan lo batte con freddezza come contro il Sassuolo. 1 - 1
  • Praticamente non succede altro se non gomitate, entratacce e palloni persi. All'ennesimo passaggio di due metri sbagliato il commento tecnico di Sky è "partita da serie C degli anni 80" e con questa perfetta fotografia si va al riposo
Secondo tempo
  • Si riparte come si era finito sia per gli uomini in campo che per il nulla assoluto
  • Magnani colpisce di stomaco su un cross veronese e spreca un'occasione che poteva essere interessante
  • All'ora di gioco mister Prandelli si gioca il tris di cambi: Biraghi, Lirola e Callejon entrano in campo sostituendo Barreca, Venuti e Bonaventura
  • Il Verona fa la prima azione della gara e mette Lazovic solo davanti a Dragowski che non abbocca e gli respinge il tiro centrale
  • Tal Ruegg fa mezzo campo in progressione ma arriva scarico al tiro per nostra fortuna e la conclusione è lenta e centrale
  • Al minuto 83 (circa 70 minuti dopo l'unica nostra azione) Biraghi-Pezzella-Milenkovic costruiscono una buona occasione ("a che ci servono le punte, fanno tutto i difensori") che il centrale serbo fa finire fuori di pochissimo
  • Lirola riesce a non controllare un passaggio di due metri che viaggiava a due km/h
  • Cutrone e Borja Valero nel finale tanto per segnare la presenza sui tabellini
  • Finisce una partita onestamente forse....da bassa serie C
Kommento
Dopo il secondo tempo col Sassuolo era lecito aspettarsi qualcosina di diverso. In quasi cento minuti contro la Primavera del Verona abbiamo tirato zero volte nello specchio e creato due occasioni finite fuori. Tante botte, tantissimi errori. Un po' di grinta mista ad una squadra confusa nel gioco così come nella tecnica e ripiegata su un modulo oggettivamente non più presentabile dove due terzini fanno le ali, nei tre di centrocampo non c'è nè un costruttore di gioco nè nessuno che cerca/trova la giocata facendoci quindi rimanere legati mani e piedi all'estro di Franck. O si sveglia qualcuno o si cambia qualcosa. Altrimenti rimaniamo quelli che nelle sei ultime partite hanno fatto zero gol su azione (quello di Milenkovic col Genoa è infatti un colpo della disperazione). Martedì finisce calcisticamente il 2020. E con la partita più attesa. Non resta che tifare, sperare e come un mantra ripetere #juvemerda.
FORZA VIOLA...sempre...

LE PAGELLE
Dragowski 6 +
Venuti 6 -
Milenkovic 6 + 
Pezzella 6,5
Igor 5,5
Barreca 5,5
Bonaventura 5
Amrabat 5,5
Castrovilli 5
Ribery 5,5
Vlahovic 6 +
Lirola 5
Biraghi 5,5
Callejon 5
Borja Valero SV
Cutrone SV
All. Prandelli 5,5
IL MIGLIORE: PEZZELLA
Il peggiore: Castrovilli

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...calmi calmi....muah...'uncisifa..."

mercoledì 16 dicembre 2020

Timidissimi segnali

La mia Viola
Campionato - 12^
FIORENTINA - SASSUOLO = 1 - 1
GOAL: Traore, Vlahovic (R)

LA PARTITA

Per l'impegno infrasettimanale "IL TRUCCO CHE FA" Cesare è quello di rispolverare il 5-3-1-1 che tante soddisfazioni aveva riservato a Beppe. Venuti e Biraghi esterni e Ribery dietro a Vlahovic. Si comincia.

Primo tempo
  • Si comincia bene con una bella palla di Ribery che trova libero Biraghi che però spreca l'occasione buona...anzi no buonissima....
  • Poche giocate nei primi dieci minuti con un Ribery che però sembra in buona serata 
  • Imbucata centrale di Berardi per Traorè che trova (toh che strano) il primo gol stagionale dopo che è ritrovato da solo dentro l'area 0 -1
  • Biraghi non trova la porta su una punizione da buona posizione
  • Il Sassuolo sembra poterci fare (di nuovo) male da un momento all'altro: respinta di Dragowski su tiro di Rogerio e Berardi spara la respinta alle stelle per fortuna
  • Boga sembra seminare tutti i nostri ma poi sul tiro viene per fortunato murato
  • Ribery continua a provarci, prima impegna Consigli poi si fa stendere da Locatelli, rigore netto. Va Vlahovic e trova il pareggio spiazzando il portiere neroverde 1 - 1
  • Una serie di ammoniti finali non fanno cambiare il risultato all'intervallo
Secondo tempo
  • Bell'apertura di Vlahovic per Venuti che imita Berardi del primo tempo sparando altissimo una grande occasione
  • Berardi gioca un buon pallone per Obiang che dal limite accarezza la traversa
  • Al 60' bel lancio di Biraghi per Ribery che trova Castrovilli al limite, bello il tiro e buona la respinta di Consigli
  • Cominciano una decina di minuti in cui diamo una bella immagine di noi, con trame e ritmo....cose inusitate di questo periodo
  • Boga fa riaffacciare il Sassuolo in area nostra e fa venire qualche piccolo brivido a noi trovando l'esterno della rete
  • Triplo cambio di Cesare con Igor, Kouame e Pulgar per Caceres, Vlahovic e Castrovilli
  • A dieci minuti dal termine Ribery trova una serpentina unica, salta tre uomini e spara un gran tiro sfiorato da Consigli che fa tremare la traversa
  • L'ultima occasione (per modo di dire) è per il Sassuolo con un colpo di testa poco incisivo di Defrel dopo una bella azione corale della squadra di De Zerbi
Kommento
Timidissimi segnali di miglioramento. Passi avanti dettati da una ritrovata forma dell'unico giocatore sopra livello che abbiamo che si è procurato il rigore e le due più grandi occasioni della partita. Gioco per un quarto del secondo tempo quasi accettabile, qualche cenno di vita e di voglia che è emerso. Per il resto pochino. Come pochino abbiamo mostrato in fase offensiva, tranne le eccezioni a marchio Franck. Avevamo di fronte una squadra ben organizzata e difficile da affrontare, questo è indubbio. Però restano le preoccupazioni sulle possibilità di sopravvivenza senza uno straccio di pericolo in avanti e con un gioco più improvvisato che organizzato. Prendiamo questi leggerissimi segni di vita. Sabato il Verona, martedì prossimo la #juvemerda sono le due riprove che ci aspettano dietro l'angolo.
FORZA VIOLA...sempre...

LE PAGELLE 
Dragowski 6
Venuti 6 
Milenkovic 5
Pezzella 6 
Caceres 5
Biraghi 5,5
Bonaventura 5
Amrabat 6,5
Castrovilli 5
Ribery 7 +
Vlahovic 6 +
Igor 6 -
Kouame 5,5
Pulgar 5,5
Borja Valero SV
All. Prandelli 6
IL MIGLIORE: RIBERY
Il peggiore: BONAVENTURA

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...ma ci sarà un momento che si potrà dire che s'è toccato il fondo? Ora però magari dopo questo rigore si risale...ma Castrovilli?...eh nulla, 'uncisifa..."

domenica 13 dicembre 2020

Un catenaccio nel nulla

La mia Viola
Campionato - 11^
ATALANTA - FIORENTINA = 3 - 0
GOAL: Gosens - Malinovskyj - Toloi

LA PARTITA
Nel commento tecnico di Bollins della scorsa settima (clicca qui per leggerlo) c'erano già le anticipazioni per la formazione di oggi "Secondo me prandelli prima o poi Ribery lo leva, altre due partite così poi lo mette in panca...lui amrabat e callejon...". Tranne Amrabat infatti i due che dovrebbero in teoria dare il cambio di passo vanno in panchina. Ma nemmeno Bollins che è un leader nell'analisi tecniche tra quelli che "SANNO TUTTO DI LUI" poteva immaginare le altre scelte di Cesare con Lirola esterno alto ed Eysseric rispolverato come titolare. Con un catenaccio d'altri tempi si parte.

Primo tempo 
  • Palla in costante possesso dell'Atalanta che cerca spazi 
  • Al 6' dopo una bella azione si libera Freuler che però tira male
  • Poco dopo Zapata chiama Dragowski al grande intervento e poi una serie di uomini davanti alla linea respingono un paio di tiri atalantini
  • Ancora Atalanta con Romero che di testa impegna ancora Drago
  • Dal nulla un Vlahovic fino a quel momento sempre anticipato protegge bene una palla al limite e spara un gran tiro che Gollini tocca sulla traversa
  • Ancora grande intervento di Dragowski su colpo di testa di Zapata
  • A pochi minuti dalla fine del primo tempo Zapata fa a spallate (vincendo) con mezza difesa e mette un assist d'oro per Gosens che solo in area chiude il primo tempo: 1-0
Secondo tempo
  • Si ricomincia con l'ingresso di Castrovilli (altro grande escluso dalla formazione titolare) per Pulgar che pare fosse in campo 
  • Milenkovic abbatte di nuovo Zapata poi in barriera decide di non saltare e proprio da sopra la sua testa passa la palla calciata da Malinovskyj per un 2-0 meritato
  • Ci siamo sciolti, il catenaccio del primo tempo è saltato e sostanzialmente non sappiamo che fare
  • Da angolo atalantino testa di Djimisiti per Toloi che salta incredibilmente da solo in area piccola nonostante tre maglie viola (in realtà bianche) nei pressi. 3-0
  • Girandola di cambi ma la partita è palesemente finita
  • Barreca è l'unico a dare un senso all'ultima mezz'ora finale con un tiro ben respinto ed un tirocross pericoloso per Gollini
  • Finisce l'ennesima misera figura
Kommento
Ed ora è davvero buia. Non perché uno pensasse di andare a Bergamo a fare chissà quale impresa ma per la sensazione di vuoto misto al nulla che diamo per la quarta partita consecutiva (quinta con la Coppa). Ovviamente non dimentico che anche prima, più o meno era la stessa cosa. Non me lo sono scordato e proprio per questo la sensazione di oscurità ci avvolge. La preoccupazione e la sensazione di buio sono accentuate dall'immutabilità di una squadra che non trova né gioco, né pericolosità nonostante i cambi tecnici e tattici. Devo dire che dargli un assetto iperdifensivo e non avere nessuno in grado di ripartire in contropiede non mi è sembrata una grande idea contro una squadra che ha mille armi a disposizione ed adora creare gioco. Così come far giocare come coppia di esterni alti un terzino che in due anni avrà convinto tre volte e un oggetto misterioso che da quattro anni è ai margini di tutto dopo aver fallito qualsiasi occasione. 
Adesso, con questo clima, tris di impegni in una settimana: Sassuolo, Verona, Juventus poi il santo Natale. Che dire...speriamo che Cesare abbia ragione quando dice che dopo il terzo gol atalantino ci siamo liberati dei fantasmi. A me pare siano ancora tutti qui, ma spero proprio di aver torto.
FORZA VIOLA...sempre...

LE PAGELLE
Dragowski 6,5
Venuti 5,5
Milenkovic 4
Pezzella 5
Biraghi 5
Lirola 4,5
Amrabat 5
Pulgar 4,5
Bonaventura 5,5
Eysseric 4,5
Vlahovic 5 +
Castrovilli 5,5
Ribery 4,5
Callejon 4,5
Barreca 6 +
Kouame SV
All. Prandelli 4,5
IL MIGLIORE: DRAGOWSKI
Il peggiore: Milenkovic

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...io te l'avevo detto che l'avrebbe levati...pulgar mai piaciuto ma Amrabat e Castrovilli una delusione totale....anno scorso erano discorsi ma quest'anno si va giù....'uncela toglie nessuno....fattene una ragione campionato finito a Novembre...le uniche due cose che ci possono salvare sono calciatori costantemente di corsa sui viali o il ritorno di Beppe dopo altre cinque sconfitte di Prandelli...."

venerdì 11 dicembre 2020

Ciao Pablito

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 414
"...Paolo Rossi era un ragazzo come noi..."
Con questa citazione di "Giulio Cesare" di Antonello Venditti si è aperta la mattinata di ieri. O meglio ha fatto da colonna sonora all'ennesima tragica notizia di questo triste periodo che appare senza fine. Se ne è andato infatti anche Paolo Rossi. Quel Pablito che trentotto anni fa, come nelle favole, ha realizzato i suoi sogni e quelli di un'Italia aggrappata alla TV con la speranza dal titolo "VINCI CASOMAI I MONDIALI".
Da ieri rimbalzano immagini, video e ricordi della carriera di Rossi, incentrati principalmente su quell'estate spagnola. Ed anche a me questa tragica notizia ha aperto ricordi tanto lontani quanto clamorosamente vivi. 
Non avevo ancora sei anni quando Brasile, Polonia e Germania venivano battute ed abbattute da quel piccolo centravanti in maglia azzurra. Era stata un'annata calcistica particolare per Firenze: il duello con i gobbi concluso all'ultima giornata con il solito finale beffa per tutti i viola (con tanto di scippo) ma che per me è diventato parte del bagaglio culturale solo negli anni successivi.  Durante quell'amarissimo (e rubatissimo) finale di campionato ancora il calcio non era nei miei pensieri. Cosa che invece accadde dopo pochi mesi quando l'interesse per il pallone ebbe una clamorosa svolta.
Grazie alle maglie azzurre che in Spagna stavano facendo la storia. Grazie a quell'improvvisato numero nove di quella nazionale che mio babbo continuava a dirmi di osservare bene "guarda come gioca il nostro Antonio, a settembre ti porto allo stadio a vederlo dal vivo" . Grazie a quel percorso di clamorosa evoluzione dell'Italia durante il "mundial". Ma soprattutto grazie a quel numero venti che dopo alcune partite poco appariscenti divenne il bomber che tutta Italia aspettava e sognava. 
La tripletta di testa, con tiro da fuori e "di rapina" contro i brasiliani già incensati come i più forti del mondo. Altri due gol sotto porta contro i polacchi in semifinale, uno su assist di Giancarlo. Il gol che sblocca la finale contro i tedeschi. Capocannoniere e campione del mondo. 
I festeggiamenti della vittoria nella casa in campagna ed io che nel giardino fuori ripetevo all'infinito le azioni dei gol proprio di Pablito, sognando la sua maglia che magicamente il Natale successivo arrivò sotto l'albero. Una maglia azzurra con il 20 sulle spalle. Un sogno. Trasformato negli anni in cimelio che ancora custodisco gelosamente.
Da quell'estate ho cominciato ad aspettare la domenica con trepidazione per vedere rotolare quel pallone che in quel luglio tanto mi aveva emozionato, sperando di rivivere quell'imensa gioia nuovamente.
Erano tempi diversi. Lontanissimi. Era un calcio che non ha nulla a che fare con quella cosa che provano a fare ancora oggi in stadi vuoti o con regole marziane. Il primo grande amore che ricordo nitidamente ancora oggi. E che ancora oggi mi fa sorridere emozionato.
Se ne va il protagonista principale dell'inizio di quella passione, che da allora è diventata praticamente solo viola ma che è nata col colore azzurro e con l'immagine festante di quel quasi concittadino che aveva portato una nazione sul tetto del mondo.
Ciao Pablito. E grazie per averla accesa, quella passione. 

lunedì 7 dicembre 2020

Settimo e mezzo di recupero

La mia Viola
Campionato - 10^
FIORENTINA - GENOA = 1 - 1
GOAL: Pjaca, Milenkovic

LA PARTITA
Per l'attuale periodo, aspettare un giorno in più per vedere la partita colorata di viola è un misto di speranza e sospiro di sollievo. Prandelli si gioca la carta del dare certezze ad un gruppo apparso debole e conferma lo schieramento tipo.  "BASTASSE SOLO QUELLO" vien da pensare mentre la partita comincia. 

Primo tempo
  • Giro palla infinito, al Franchi.....ma non solo....
  • Dopo sedici minuti di nulla, tacco di Scamacca per Sturaro che dal dischetto con un tiro sporcato fa notare per la prima volta la presenza dei portieri
  • Altro quarto d'ora di nulla poi Castrovilli trova un bel lancio a tagliare il campo per Ribery che al volo tira molto alto
  • Pericoloso cross di Goldaniga non colpito di testa da Scamacca che era in buona posizione
  • Quarantesimo e prima occasione viola: bel cross di Biraghi, Marchetti a vuoto su Vlahovic che svetta ma colpisce fuori
  • Castrovilli non ce la fa ed esce per Bonaventura
  • Marocchi di Sky azzarda: "credo che il problema della Fiorentina sia non avere giocatori che sentono la porta". Parole dure e rivelatrici.....
Secondo tempo
  • Nei primi dieci minuti del secondo tempo diventano protagonisti i cross non sfruttati: un paio di Biraghi ben tagliati che non trovano nessuno al centro dell'area, uno di Callejon che Bonaventura non sfrutta colpendo di spalla.
  • Attorno al 70' prima Bonaventura blocca una bella girata di Vlahovic poi lo stesso centravanti non sfrutta una carambola dopo un bel tiro di Biraghi
  • La pressione viola porta al gol. Cross di Amrabat, tocco di Vlahovic e gol di Bonaventura. Dopo due minuti il VAR trova un fallo del campionato 2017-2018 dello stesso Jack ed annulla 
  • Tris di cambi praticamente quando si cominciava piano piano ad ingranare...tolti i tre davanti per Cutrone, Eysseric (?!?) e Borja Valero
  • Si smette di giocare, anche perchè con un tridente Eysseric-Cutrone-Bonventura è dura poter pensare di giocare....almeno a calcio....
  • Il Genoa dopo Pjaca (che aveva prodotto gli scongiuri da ex) mette dentro anche Destro. Prima i due segnano in condivisione ma con Destro in fuorigioco, poi la punta ex Roma trova l'assist e l'ex viola segna ad un minuto dalla fine: 0-1
  • Entra Kouame e il Genoa sfiora il raddoppio con Drago che ci tiene in partita con un miracolo su Destro
  • All'ultimo minuto, in pieno mischione da "non sappiamo che fare e siam disperati" , prima Eysseric non trova la porta ma il portiere poi Milenkovic lo imita ma la palla gli ritorna e trova la rete al settimo e mezzo di recupero 1-1
Kommento
Primo tempo di una pochezza disarmante, con Marchetti spettatore. Nella ripresa quando cominciavamo a dare segni di vita i tre cambi hanno frenato la crescita e alla prima occasione il Genoa ci ha fatto male. Poi salvato con un miracolo il possibile raddoppio genoano abbiamo fatto il caos finale di chi non sa cosa fare, portando l'unico giocatore che vede la porta (Milenkovic) in avanti abbiamo trovato (al terzo tentativo dopo due errori clamorosi da tre metri) il pari. In una partita che doveva essere assolutamente vinta e che in questo momento era decisiva, aggrapparsi al settimo minuto e mezzo di recupero per trovare un gol casuale dopo un secondo tempo vagamente presentabile mi pare davvero cosa preoccupante. Centrocampo ed attacco da brividi. Cambi incomprensibili. Atteggiamenti di giocatori che dovrebbero essere di qualità da far rabbia. Difficile essere vagamente contenti del punto.
FORZA VIOLA...sempre...

LE PAGELLE
Dragowski 6,5
Caceres 5,5
Milenkovic 6,5
Pezzella 6
Biraghi 6,5
Amrabat 5
Pulgar 4,5
Castrovilli 5
Callejon 4,5
Vlahovic 5,5 
Ribery 4,5
Bonaventura 6 -
Eysseric 5,5
Cutrone 5
Borja Valero 5
Kouame SV
ALL. Prandelli 5
IL MIGLIORE: MILENKOVIC
Il peggiore: RIBERY

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...vedo un Prandelli più preoccupato che per il COVID...quando si dice un cognome che è tutto un programma...Ghiglione...fa rima con Cutrone e con metà Marrone....anche Castrovilli in declino...Ribery muah...ma perchè stiamo guardando questo spettacolo indegno? Secondo me prandelli prima o poi Ribery lo leva, altre due partite così poi lo mette in panca...lui amrabat e callejon...il gol di Bonaventura annullato per un fallo di 45 secondi prima...ovvai Cutrone...pareva si fosse ingranato invece iolaeeee....vanno rincorsi...alla fine bene così di culo Milenkovic....di punta....mah....vedo un gran casino..."

sabato 5 dicembre 2020

Tragiche costanti

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 413

E tra una regione rossa ed una arancione arrivano le allerte. Anche qui di gradazioni diverse tra il giallo ed il rosso, tanto per non farsi mancare niente. Nella scorsa settimana allagamenti e stragi (un abbraccio forte alla Sardegna ed ai territori colpiti), questi giorni preoccupazioni e paure per situazioni in arrivo e/o già arrivate. Come già avevano preoccupato qualche mese fa (clicca qui) all'arrivo dell'autunno e delle sue piogge che come un ritornello tristemente noto avevano già "MOLTO MA MOLTO INGROSSATO" fiumi e conta dei danni relativi.  
D'altronde questo (lungo) periodo sembra proprio essere così. Dalle più grandi preoccupazioni alle calamità, dai tristi numeri di decessi e malati alle privazioni di contatti e percorsi comuni con le persone che vorremmo vedere ed abbracciare. Aggiungendo le crisi economiche e sociali. Ma anche riducendo lo scenario da globale a specifico, "l'allegria" non manca. Basti pensare a queste tristi ultime settimane in cui due giganti come Proietti e Maradona ci hanno salutato. Questo 2020 sembra giochi a non farci mancare proprio niente. Passerà no?
Accanto a continue "novità" tutte di uno stesso segno, continua qualcosa che in altro modo non si può definire se non come una tragica costante. Da ondata ad ondata quello che sembra minimamente non mutare mai è il drammatico destino di una parte di popolazione, così come la gretta cecità di chi lo commenta. Mi riferisco al dolorosissimo percorso che la parte più fragile della nostra popolazione ha intrapreso a marzo e sta continuando purtroppo a seguire. Un numero di anziani che purtroppo non ce l'ha fatta che fa dolore e paura. I biechi commenti che fanno orrore e vergogna. 
"Ma erano anziani, avevano XX anni". "Ma avevano altre malattie". "Ma non erano produttivi".
Certo. Fattori innegabili. Età, altre malattie, non lavoratori. Quindi? Perché non sparargli direttamente appena giunti all'età pensionabile? Perché non buttarli dalla Rupe Tarpea al primo segno di cedimento? Perché non fissare un'età alla quale stabilire una sorta di eutanasia anagrafica?
Le RSA sono diventati ormai sinonimi di corsie di emergenza, di abbandono degli affetti, di conto alla rovescia per qualcosa di tragico. Si sperava che dopo la prima ondata qualcosa potesse essere stato appreso ed invece sembra che tragicamente si sia fatto tesoro di quella esperienza in modo troppo superficiale. Di nuovo focolai, di nuovo numeri clamorosamente tragici, di nuovo vite finite nella solitudine degli affetti, di nuovo osceni comportamenti nei confronti di chi soffre direttamente o indirettamente. Ma quello che aggiunge beffa ad un danno davvero tragico sono appunto i commenti riportati sopra. A far scempio di una situazione già clamorosamente drammatica. Come se l'età fosse un merito o un demerito. Mi viene in mente il commento che Paola Borboni fece ad una critica di Renato Rascel sulla sua età "io sono stata giovane e bella tu alto mai". Ecco. Parafrasando, mi verrebbe da dire agli autori di certi commenti che le persone che ci hanno lasciato sono state giovani e produttive mentre chi dà fiato alla bocca con queste frasi l'intelligenza ed il rispetto non ha mai avuto l'onore di conoscerle.

domenica 29 novembre 2020

Ed anche a San Siro...

La mia Viola
Campionato - 9 ^
MILAN - FIORENTINA = 2 - 0
GOAL: Romagnoli; Kessie (R)

LA PARTITA
Dopo la partita col Benevento (clicca qui) dove il mister ha chiaramente detto ai giocatori che sono "TUTTI SEMPRE PIU' IMPUTATI" è arrivato il passaggio del turno in Coppa Italia (clicca qui) in una partita che non ha visto in realtà nessun grande miglioramento tranne che per il gol di Montiel e la relativa qualificazione. Oggi di scena a San Siro contro la capolista l'esame è di quelli duri anche se il Milan ha diversi assenti tra cui Ibra.

Primo tempo
  • Formazione che onestamente più logica di così era difficile attendersi, vediamo che dice il campo
  • Nei primi dieci minuti poco o nulla se non due cross di Biraghi che creano un filo (ma giusto un filo...) di apprensione alla difesa rossonera
  • Diciassettesimo. Prima occasione milanista e gol. Da angolo tutti fermi Kessie spizza per Romagnoli che insacca. Ottima l'interpretazione delle belle statuine di Erick (Pulgar) che si perde proprio il centrale rossonero 1-0
  • Reazione viola. Si vede finalmente Vlahovic che detta il passaggio di Ribery, bel diagonale e Donnarumma para sul palo.
  • Buca centrale di Pezzella si infila Saelemaekers che lo stesso capitano viola abbatte. Rigore (dopo verifica) e Kessie fa 2-0
  • Il Milan prende campo e noi subiamo il contraccolpo del raddoppio, Calhanoglu tira forte vicino al palo
  • Callejon alleggerisce la pressione rossonera con un cross interessante ma dove non ci sono maglie viola
  • Caceres si fa bere da Hernandez e lo stende tanto platealmente quanto "leggermente". Abbocca anche l'arbitro al terzino milanista che accentua e fischia il rigore. Kessie stavolta si fa parare il tiro da Drago.
  • Primo tempo che finisce così
Secondo tempo
  • Ripresa che inizia con l'ex Bonaventura in campo al posto di Callejon
  • La prima occasione è ancora rossonera con Calhanoglu che pareggia il conto dei pali
  • Grande occasione viola con Vlahovic che restituisce il favore-assist a Ribery, Franck si invola e solo davanti a Donnarumma prova il cucchiaio ma gli esce di qualità non eccezionale ed il portiere compie un buon intervento
  • Prandelli ci prova con Cutrone e Borja Valero
  • Saelemaekers continua a bere Biraghi e prova anche la conclusione fuori non di moltissimo
  • Entra anche Kouame....ma i cambi portano tra lo zero e lo zero virgola pochissimo
  • Pezzella nel finale colpisce di testa in bello stile ma centralmente
  • Possesso palla ma nient'altro, finisce due a zero
Kommento
Quindi anche a San Siro, finisce senza gol fatti, impauriti alla prima difficoltà e soprattutto alla stessa maniera cioè con zero punti. L'impostazione più logica della squadra e qualcosina di meglio visto in campo soprattutto nella prima parte (ma proprio "ina" eh...) non sono nemmeno lontanamente paragonabili alla sensazione di pochezza che attraversa questa squadra. Centrocampo trasparente e pericolosità sotto porta legate a due verticalizzazioni due o a qualche cross tagliato dei terzini (molto poco pericolosi a dire il vero). Fine. Reazioni poche o punte. Lampadine accese anche meno. Vista anche la cronica astinenza col fine ultimo di questo giochino (il gol) le prospettive non appaiono proprio rosee. Mah. Prossima gara col Genoa, test (molto) importante.
FORZA VIOLA...sempre...

LE PAGELLE
Dragowski 6 +
Caceres 5 -
Milenkovic 6,5
Pezzella 5,5
Biraghi 5
Amrabat 6 - 
Pulgar 4,5
Castrovilli 5
Callejon 4,5
Vlahovic 6 - - -
Ribery 5,5
Bonaventura 6
Lirola 6
Cutrone 5
Borja Valero 5,5
Kouame SV
All. Prandelli 5,5
IL MIGLIORE: MILENKOVIC
Il peggiore: Pulgar

"TAKKO AI GIRO" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...mi fido delle tue buone sensazioni per oggi...ma mi sembrano vergognosi solo a sentirli per radio...voglio la contestazione contro i giocatori....ma quando verranno rincorsi per la via questi?!? Sempre più senza parole...ma se ti lascio solo a fare la guardia te la pigli a male? Quest'anno la vedo messa male...c'è un'aria strana..."

sabato 28 novembre 2020

Guai a toccare il Natale

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 412

Da sempre alla fine del mese di novembre inizia la rincorsa al mese successivo ed alle feste di Natale e di fine anno. Un periodo in cui ti senti "DENTRO L'HAPPY HOUR" e dove per tutti quelli che ti circondano i regali, i saluti, le cene e gli auguri sono la priorità e non possono proprio mancare. 
La situazione mondiale di quest'anno lasciava intendere che qualcosa di diverso ci potesse essere, visto l'anno diciamo "particolare" trascorso. Ed invece, almeno in Italia, niente. In giro è tutto un rincorrersi di pareri, richieste di aperture, necessità di deroghe e proteste contro le possibili limitazioni. Ed allora che "febbre natalizia" sia.
Al netto delle giuste preoccupazioni economiche di chi già in difficoltà da mesi sperava e spera di recuperare qualcosa con il periodo di acquisti natalizi, sul resto si è scatenato il solito tam-tam che fa cadere le braccia e non solo quelle.
"Il Natale non si può festeggiare da soli" "la messa di Natale non può essere anticipata" "il cenone non può essere limitato ai parenti di primo grado" "lo shopping non può essere oggetto di coprifuoco" "ai credenti non si può vietare di festeggiare il Natale come sempre accaduto".
Queste alcune delle frasi che ormai rimbalzano prepotenti. Spesso con portavoce di un certo spessore, da rintracciare frequentemente nei soliti "politici" (sigh...) che per cavalcare l'onda emozionale dello stomaco del paese sarebbero in grado di presentare interrogazioni parlamentari sulla necessaria priorità del panettone rispetto al pandoro oggi e viceversa domani in base alla regione in quel giorno di moda. Paladini dei diritti di festeggiamenti e cristianità così come erano paladini quest'estate della riapertura delle discoteche e del cristianissimo principio dell'allontanamento dei barconi degli immigrati che portavano il covid quando in Italia ormai non c'era più. Così tanto scomparso, il virus, da autorizzarli a fare manifestazioni ed assembramenti rigorosamente non rispettando distanze e precauzioni come le mascherine. Scattata di nuovo l'emergenza, gli stessi promulgatori del "la seconda ondata non ci sarà, perché prorogare l'emergenza?" son diventati i primi ad additare chi stava decidendo, colpevole in quel momento di far troppo poco per impedire i contagi. Adesso di nuovo la necessità di "aprire e dare libertà"
In questo caso libertà di festeggiare in famiglia e con le ritualità consuete. Punto politico imprescindibile. Punto di principio per un Paese che conta ottocento morti ogni ventiquattro ore ma che, secondo la loro analisi, ha evidentemente altre preoccupazioni. Quella di chiedersi se il "servito da dodici" potrà essere o meno sfoggiato nella sua totalità il giorno di Natale così come quella di sapere se la messa di mezzanotte potrà non essere violentata "facendo nascere Gesù Bambino due o tre ore prima". Ecco. In un paese che dovrebbe essere laico tutto ciò farebbe sorridere, se solo fosse il periodo adatto per farlo. In un momento del genere, dopo gli ultimi nove mesi vissuti tra chiusure, crisi, vite interrotte e stravolte, certe considerazioni e "battaglie" fanno rotolare (cadere è troppo poco) non le braccia ma qualcosa di più tondo ed allocato un po' più in basso. 
Da cittadino ateo di uno stato laico credo che certi cristiani dovrebbero smettere di dichiararsi tali e cominciare ad esserlo davvero. Credo anche che chi racconta le preoccupazioni di questo Paese dovrebbe ripassarsi nell'ordine: i mesi trascorsi da marzo ad oggi ed a ruota gli articoli 7 e 8 della Costituzione, magari insieme a chi questo Paese lo governa o aspira a farlo.

mercoledì 25 novembre 2020

Noiosi ma qualificati

La mia Viola
Coppa Italia - Quarto turno
UDINESE - FIORENTINA = 0 - 1
GOAL: MONTIEL

LA PARTITA
Dopo la notizia della morte di Maradona, pensare che il quarto turno di Coppa Italia di una Fiorentina in queste condizioni possa accendere "LE LUCI CHE TI SCAPPANO DALL'ANIMA" è roba pesante. Ma la passione ti porta comunque a collegarti e la voglia di scrivere anche a tenerne traccia, quindi si parte.

Primo tempo
  • Per un minutaggio apparso infinito non succede nulla, ma nulla nulla nulla
  • Amrabat porta avanti un contropiede poi lo chiude tirando largo e piano
  • Vlahovic si pianta contro la difesa dell'Udinese dopo aver stoppato bene in area
  • Deulofeu crossa morbido e la palla tocca la traversa
  • Vlahovic si crea un'occasione recuperando in pressing una palla ma spara in curva
  • Calcio d'angolo pericoloso dell'Udinese con Mackengo (chi?!?!?!) che arriva un attimo in ritardo
  • Finisce il solito tempo inutile e da sbadigli
Secondo tempo
  • Forestieri ricomincia forte forte e crea due semi occasioni, che in una partita del genere sono tantissima roba
  • Entra Eysseric...perchè così unn'era abbastanza...
  • Primo tiro nello specchio (attorno al 65') con un colpo di testa di Milenkovic centrale
  • Entra anche Igor...sempre perchè sennò era troppo facile..
  • Un quarto d'ora finale e pressiamo un po' ma senza mai essere pericolosi
  • Tentativo di coast to coast di Vlahovic che però si pianta sulla trequarti contro il centrale avversario
  • Lirola sostituisce Borja Valero e ho detto tutto e va a fare l'ala....e ho ri-detto tutto..
  • Biraghi rimedia ad una sua crosta che al novantesimo poteva farci evitare i supplementari
  • Dal limite Vlahovic avrebbe lo spazio per il tiro giusto ed invece trova di nuovo la curva....l'altra rispetto al primo tempo
Primo tempo supplementare
  • Cutrone entra da subito per Vlahovic
  • Eysseric e Cutrone giocano a rimpiattino in area avversaria nascondendosi e passandosi la palla con un "tira te" "no tira te" "no no tira te"
Secondo tempo supplementare
  • Montiel entra da subito per Caceres
  • Il ragazzino appena entrato trova subito coraggio e spazio giusto per un bel tiro dal limite: 0-1
  • Eysseric prima con un tiro alto poi con uno fuori cerca di imitare Montiel
  • Mischia finale in area viola e tiro da fuori centrale di Mackengo, nessun problema per Terracciano
Kommento
Ci manca solo il commento. Solita partita senza emozioni, con pochissimo senso e senza un briciolo di gioco. 120 minuti sembrati più o meno 120 settimane. Menomale per la vittoria, prendiamo questo e la speranza che il gol di Montiel (che forse dovrebbe avere più spazio) in qualche modo indichi un minimo di "svolta".
FORZA VIOLA...sempre..

LE PAGELLE
Terracciano 6
Caceres 5,5
Milenkovic 6,5
Pezzella 6
Biraghi 5,5
Amrabat 6,5
Pulgar 5,5
Castrovilli 5,5
Borja Valero 6
Kouame 5
Vlahovic 5
Eysseric 5,5
Igor 6
Lirola 5,5
Cutrone 6 -
Montiel 7
All. Prandelli 6
IL MIGLIORE: MONTIEL
Il peggiore: Kouame

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...ah, io son uscito a comprare il pane, non mi pareva proprio uno spettacolo che inchiodava sul divano...sempre pessimista, hai visto che con Cutrone....comunque ora il prossimo gol si risegna nel 2021..."

Drammaticamente tutto uguale


Qualche mese fa ho "scoperto" questa panchina in un parco vicino all'ufficio (leggi qui). Ho passato diverse pause pranzo estive mangiando di fronte a questa scritta ed ogni volta la schiacciata mangiata ha avuto un sapore diverso dal solito. 
Devo ammettere che oggi, nella giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, ho pensato subito a questa panchina rossa. Poi anche ad altro. Ho pensato alle scarpe rosse simbolo delle donne che purtroppo non ci sono più. Ho pensato ai segni rossi sul volto simbolo delle violenze subite da tante, troppe donne. Ho pensato alle infinite denunce delle vittime di stalking, violenza, abusi, prevaricazioni....immaginandole scritte con caratteri rossi. Ho pensato a donne da nomi conosciuti e  donne dai nomi sconosciuti vittime di uomini abominevoli e me le sono raffigurate tutte vestite di rosso. E l'aria si è fatta pesante.
A renderla ancora più impegnativa, si sono aggiunti i "tragici festeggiamenti" della giornata dati dalle notizie di due femminicidi odierni (uno in Veneto uno in Calabria) che si sono aggiunti ai già orribilmente clamorosi numeri da inizio anno (oltre novanta nei primi dieci mesi) in pieno stile "MERDA INTORNO SEMPRE MERDA RESTERA'".
Ho rivisto e ri-letto quanto ho scritto qualche mese fa:
"... i numeri dicono che mentre tutti i reati sono in netta diminuzione rispetto agli anni precedenti, i femminicidi no. Anzi, sono cresciuti. E come i freddi numeri aumentano, aumenta anche lo stato di disgusto e rabbia. Si stringe il cuore ferito. La memoria riporta a galla brutti ricordi. Alla bocca sale acido e vergogna. "Nemmeno con un fiore" sento spesso dire. Purtroppo solo dire perchè poi nei fatti resta costante la presenza di queste notizie che contengono morte e paura, quelle che attraversano le vite di tantissime donne, colpevoli solo del fatto di essere tali"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" recita quella panchina. Un rifugio che però fa sempre più male ed orrore e che gli incapaci e poveretti uomini in questione continuano a frequentare. Credendosi superiori padroni di vite altrui ed essendo in realtà assassini di vite, umanità e bellezza ..."
ma anche diversi anni fa all'interno di Sogni di Tricolor:
"...un fatto purtroppo che sembra “essere sempre molto lontano e di non poter toccare direttamente la propria vita, fin quando non arriva: un gesto insensato, meschino, improvviso e clamorosamente violento come solo la vigliaccheria e la violenza di una ignobile mano maschile contro la dolcezza di un corpo femminile può essere. Forse non servono parole a risolvere certe situazioni e forse non riesci nemmeno a trovarle, ma gesti anche simbolici ti danno l’illusione di poter essere d’aiuto ...”
o periodicamente in questo blog con qualche post.
E drammaticamente non è cambiato nulla, costantemente non cambia niente. NOI non facciamo cambiare niente. Perché altrettanto drammaticamente DIPENDE DA NOI come ho letto scritto e postato da diverse parti.
Ed allora il rosso di quella panchina e di questa giornata si mescolano ad il rosso del tramonto che ha contorni maledettamente malinconici ma anche tremendamente incazzati.

domenica 22 novembre 2020

Fischi assordanti

La mia Viola
Campionato - 8^
FIORENTINA - BENEVENTO = 0 - 1
GOAL: Improta

LA PARTITA
Per la prima del Prandelli bis, il mister decide di cominciare con un po' di novità. La difesa è clamorosamente quasi a quattro con un Milenkovic che fa l'esterno basso a destra (e spesso si sposta nel mezzo) stile Ufo. Allo stesso modo Castrovilli fa la spola tra l'essere il terzo di centrocampo ed essere nelle tre mezze punte, con Ribery e Kouame, dietro a Vlahovic. "SEMBRA ARIA BELLA FRESCA". Con questa speranza si parte.

Primo tempo
  • Nel riscaldamento Bonaventura alza bandiera bianca e lascia il posto a Duncan
  • Nei primi quindici minuti di pressing alto del Benevento la cosa positiva da segnalare è il buon giro palla viola, nient'altro
  • Due cross tagliati di Biraghi per tagliare la noia, con scarsi risultati
  • Sempre Biraghi calcia altissimo un "piazzato" in onore alla partita di rugby dei giorni scorsi al Franchi
  • Grigiore generale ma anche di più
  • A pochi minuti dalla fine del tempo FranckFranck segue Bonaventura e Prandelli tira fuori dalla naftalina Saponara
Secondo tempo
  • La ripresa comincia con un bell'assist di Biraghi per l'azione avversaria, Igor non chiude Milenkovic si fa anticipare ed il tipico bomber Improta (al primo gol in A ovviamente) ci punisce 0 - 1
  • Biraghi prova a rimediare con un bel cross ma Castrovilli arriva in ritardo ed ottiene solo una botta alla costola
  • Prandelli rimette le mani nella struttura della squadra dandole spinta con Lirola e profondità con Cutrone (ed in teoria Pulgar). Almeno nelle intenzioni...
  • ...perchè poi nella realtà è il Benevento ad avere due belle palle gol sventate da Dragowski
  • Anche fare un passaggio a tre metri diventa roba dura, avvilente secondo tempo
  • Bella punizione di Lapadula, Dragowski respinge un po' per il risultato un po' per i fotografi (ma che ci saranno stati?!?!)
  • A cinque minuti dalla fine primo ed ultimo serio tiro in porta. Colpo di tacco di Vlahovic che da due passi fa segnare la presenza a Montipò
  • Finisce tra fischi assordanti....ben distinguibili nonostante l'assenza di pubblico
Kommento
"Icchè tu vuoi commentare?". Togliendo le parole che non si possono usare direi poco da scrivere. La squadra sembrava messa in campo con logica, i cambi (tranne la sorpresa Saponara) avevano un senso ma questa squadra non ha dato alcun segno di vita. Si stenta a capire come alcuni giocatori dopo tre minuti possano avere il fiatone o come attaccanti non siano in grado di farsi notare in ottantacinque/quaranta minuti o come giocatori di livello siano in difficoltà anche ad azzeccare un passaggio di pochi metri. Sorvoliamo sul resto visto che "...manco le basi...". Prima della pausa avevo detto che non avrei scelto "cavalli di ritorno" ma Cesare è qui adesso e quindi FORZA PRANDELLI. Ti sei preso una situazione difficile anche solo da capire Mister, confidiamo in te. Per il resto, fischi. Parecchi e forti.
FORZA VIOLA...sempre...

LE PAGELLE
Dragowski 6 +
Milenkovic 5,5
Pezzella 5,5
Igor 5,5
Biraghi 4,5
Amrabat 5,5
Duncan 5
Kouame 4,5
Castrovilli 5,5
Ribery 5
Vlahovic 4,5
Saponara 5
Lirola 5
Cutrone 5
Pulgar 4,5
Borja Valero 5,5
All. Prandelli 6
IL MIGLIORE: DRAGOWSKI
Il peggiore: Biraghi

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...sto solo ascoltando Guetta e mi pare più che sufficiente.....o come Improta?!?! Ma come si fa?..."

sabato 21 novembre 2020

Simpatiche costanti

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 411

Passa come un veloce treno il tempo in queste settimane. Sembra lento nel suo continuo susseguirsi di parole e numeri purtroppo mai troppo brillanti e divertenti ma se abbasso gli occhi sulla data del pc in basso a destra mi chiedo come sia possibile si sia già alla fine di Novembre. Sono gli "SCHERZI CHE FA IL TEMPO" ed il suo ondeggiare tra freno ed acceleratore. 
Ci sono però cose che non oscillano e non cambiano. Che arrivano costanti come il ripetersi dell'alternarsi dei giorni in un calendario. E così, immancabile, ecco il nuovo tomo di Bruno Vespa ed allo stesso modo il suo consueto girovagare per studi televisivi. Lento e continuativo nelle sue ospitate ed osannato ovunque come la penna più acuta dell'West.
Questa ennesima puntata della sua scrittura si intitola "Perché l'Italia amò Mussolini e come è sopravvissuta alla dittatura del virus". E fin qui. Ognuno deciderà se e come partecipare ai suoi incassi per le vendite. Nei giorni scorsi però è capitato curiosamente e stranamente in tv a promuoverlo e si è lanciato in una sperticata lode del protagonista del suo libro. E non parlo del virus.
Opere, invenzione dell'INPS, giornalisti pagati benissimo, consenso enorme. Alcune delle sue perle. Curioso come si parli di consenso enorme per un regime dittatoriale dove l'espressione di appunto consenso (il voto) non era esattamente tra le opzioni. Sui criteri di riferimento per definirlo addirittura enorme non mi addentro, penso sarebbe un'attività inutile. Particolare anche che venga attribuito al Benito protagonista del suo libro la creazione dell'INPS che già esisteva da qualche anno con un altro nome e che il fascismo aveva ribattezzato in modo diverso (e non comunque come INPS). Non so inoltre se con opere sociali, il buon Bruno intendesse la considerazione della donna lavoratrice (e della donna in generale) e/o le leggi razziali con successive deportazioni. Infine per i giornalisti pagati benissimo mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i familiari dei giornalisti vessati e radiati dall'albo solo per non essersi allineati alle idee del regime o i discendenti di Giacomo Matteotti
Non avrei mai pensato di dirlo ma ho rimpianto ed ho sentito la mancanza del concetto "...eh...ma quando c'era lui i treni arrivavano in orario...". Rispetto a quanto ascoltato sarebbe stata certamente un'indicazione molto più pregnante. Magari qualcuno che era presente in studio ed ascoltava queste perle "inedite" poteva anche farglielo presente allo scrittore miscelatore di dittatori e pandemie.
Ma il tappeto rosso indipendentemente dalle verità è un'altra simpatica costante in certi casi e non c'è tempo e/o pandemia che tenga.

martedì 17 novembre 2020

Intervista....irriverente...

Clicca qui
per acquistare 
Sogni di Tricolor
Qualche tempo fa avevo condiviso la bella recensione che il blog "Le Penne Irriverenti" aveva fatto dei miei "Sogni di Tricolor" (clicca qui per ri-leggere post e recensione). Dopo un po' di tempo ho ricevuto la richiesta da parte dello stesso blog di un'intervista, un evidente segnale che diceva "PARLIAMO DI TE".
L'intervista è stata pubblicata un po' di tempo fa ma proprio nei giorni della pubblicazione del mio racconto nel libro "Abbi cura di me" (clicca qui per saperne di più). Allora ho deciso di posticipare la pubblicità all'intervista ad oggi che è il quarto anniversario di una splendida serata per i miei sogni: la presentazione del libro alle Murate ("rivedi" quella serata).
Varie domande come spunto per raccontare del libro e non solo. Diversi argomenti per provare a descrivere un po' cosa contiene questa splendida copertina che vedete qui a fianco "...l'idea di “Sogni di Tricolor” nasce invece dal legame particolare con una stagione speciale per i colori viola, rimasta evidentemente ben impressa nella memoria per la straordinarietà dei risultati. Un’annata infatti in cui Firenze ha sognato davvero di poter arrivare a vincere o almeno a giocarsi qualcosa di solitamente impensabile (almeno negli ultimi quarant’anni): lo scudetto, ribattezzato “tricolor” nel titolo per sfruttare una canzone di Ligabue (“Sogni di Tricolor”) che rappresenta la colonna sonora delle mie pagine..." e chi ha provato a raccontare questa storia "...ho sempre avuto la passione del blocchetto e della penna. Mi piaceva inventarmi le telecronache di partite di calcio così come cercare di fare dei piccoli articoli delle gare ovviamente della Fiorentina. Con il tempo la cosa si è allargata anche fuori dal calcio e sono “nati” dei piccoli racconti (ancora rigorosamente chiusi nel cassetto) e dei tentativi di articoli sull’attualità che mi hanno portato piano piano al blog..."Molti spunti di cui ringrazio Elide per la disponibilità e la gentilezza. E soprattutto la ringrazio per una domanda che mi ha permesso di sottolineare un aspetto del libro importante quanto la stagione dei sogni e contestualmente fare una sorta di dedica speciale.

– C’è un aspetto particolare di “Sogni di tricolor” sul quale vorresti soffermarti e renderne partecipi noi lettori?

Oltre a quelli già affrontati nelle risposte precedenti direi che i rapporti di amicizia del protagonista sono certamente uno degli elementi a cui tengo in molto particolare. Ho cercato di ricreare, nel racconto delle vicende di Giancarlo, il gruppo di amici che ho la fortuna di avere nella realtà. Con alcuni anagrammi, neanche troppo misteriosi, ho cercato di inserirli tutti nel percorso del protagonista ed ho provato a descriverne la loro importanza. Non a caso uno dei miei capitoli preferiti è “settima giornata – E dalla nebbia sbuco io…” dove è descritta la trasferta del gruppo di amici del protagonista che lo sostiene prima allo stadio poi nei festeggiamenti di una vittoria. Con il gruppo formato dal Salga, Fabry, il Saso e il Rigio, Giancarlo dice che “il successo è assicurato”. Mi faccio un complimento da solo e dico che non c’è definizione migliore per parlare di certi rapporti speciali.

E' stato davvero un grande piacere ed una grande sorpresa e vederla pubblicata mi ha fatto fare, son sincero, un po' anche il viso rosso. Nel ringraziare Elide e Le Penne Irriverenti

Fai circolare anche te i miei sogni