#KdL - KIAVE di LETTURA n° 415 |
Uno ci può anche provare eh. Davvero. Con spirito di buona volontà e dedizione ad una causa che manco riesce ad immaginare, ci può anche essere un volenteroso che tenta di interessarsi di politica in questo momento. Prova a leggere notizie e sviluppi di quello che mettono in pratica Governo ed opposizioni, si informa su posizioni e provvedimenti, cerca di far proprie informazioni e conoscenze. E dopo circa dieci minuti si arrende.
Il periodo mondiale che stiamo vivendo certamente non aiuta l'azione politica ma il concetto è ugualmente corretto al contrario, anzi forse di più.
Se l'impatto della pandemia ha sicuramente fornito infiniti "alibi" ad una gestione governativa complicatissima (anzi molto di più), se il continuo stato di emergenza ha rafforzato ed incrementato gli stessi, diciamo che in molte occasioni diventa difficile appigliarsi a questi. Dalle mancate programmazioni della gestione di alcuni settori (scuole) per i quali per molti mesi il tutto è rimasto fermo per poi ritrovarsi in ritardo, dai provvedimenti confusionari e vicendevolmente contrastanti, all'indeterminatezza dovuta solo in parta alla situazione pandemica. Dpcm annunciati e poi cambiati, conferenze stampa ritardate in eterno e sempre meno chiare e coordinate, provvedimenti più alternati delle targhe, cancellature che nemmeno al primo compito di matematica, contributi mai arrivati e ripetutamente promessi e ri-promessi.
Uno dice guardiamo altrove. AHAHAH. Vien da ridere MOLTO di più, tragicamente. Un'opposizione in cui si è passati in modo alternato come le frecce di una macchina da apriamo/non apriamo/nessuna ondata/seconda ondata mal gestita/attenzione al Natale/tutti aperti per le feste e che viene rappresentata nel modo migliore dalla frase di Salvini "a Natale esco comunque e vado a pranzare con i clochard" ...come se questi ultimi non avessero abbasta problemi. Devo ammettere però che il leader dai riflessi verde padano ha degli autori notevoli. Un testo come questo infatti è talmente bello....per un film comico dallo stile demenziale....che non serve nemmeno commentare.
Ma tutto questo non basta perché c'è anche la via di mezzo ma soprattutto perché "non ci si fa mancare nulla". C'è infatti anche chi ha formato e forma questo Governo, che l'ha in qualche modo ideato e voluto che adesso si mette di mezzo criticando più dell'opposizione e pretendendo incontri di chiarimento minacciando crisi governative in piena pandemia. Non solo. Visto che "ALLA FINE E' UN GIOCO DI SPECCHI" addirittura fa l'occhiolino dall'alto delle sue percentuali clamorose a quell'opposizione, in particolare la Lega, contro la quale si è speso per cambiare governo. Il tutto guidato da un leader che aveva annunciato e giurato "dopo il referendum, se perdo, lascio la politica" con promessa invecchiata in botte di rovere da oltre 4 anni, 48 mesi passati invece sempre costantemente sulla scena politica con l'aria di chi la sa lunga, giusto l'aria.
Ed allora quel volenteroso, che magari mosso da una voglia di essere informato ed attivo aveva provato ad avvicinarsi alla vita politica di questo periodo, la sua volontà la ripone nel cassetto. Aspettando tempi migliori. Per la pandemia, perché per la politica sembra davvero impossibile possano arrivare.
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