mercoledì 28 dicembre 2016

Appuntamento fisso...

Kiave di lettura n° 215
Dopo un po' di assenza da questi "schermi", torna a farsi vivo Jo Nesbo ed il suo Harry Hole. Nuova puntata della serie, dal titolo:
JO NESBO - "Il leopardo" - Einaudi
Come detto anche anno scorso, la presenza di Harry Hole è una costante nelle mie vacanze estive. Pur pubblicando ora il post, anche la lettura di questo libro è avvenuta sotto l'ombrellone, per potergli dare il giusto e maggior spazio che le vicende "nesbiane" meritano.
Si parte come sempre da casi di omicidi efferati che spingono la polizia norvegese a (ri)contattare l'unico in grado di venire a capo dei killer seriali che da novità stanno diventando frequenti nella fredda Oslo. Ovviamente quell'unico è Harry Hole, che impegnato a placare il suo "TRAFFICO NELL'ANIMA" è rintanato dall'altro capo del mondo. La bella "esca" femminile di nome Kaja riesce nell'intento di scovarlo e far accendare il suo interesse al caso, mischiando vari aspetti di interesse, personali "che totale idiozia chiedersi a chi somigliasse lei. Sapeva a chi somigliava. Somigliava a Rakel. Somigliavano tutte a Rakel" e generali “L’ingiustizia è come il clima. Se non riesci a sopportarla devi andare a vivere altrove. L’ingiustizia non è un pezzo dell’ingranaggio. È l’ingranaggio stesso.”. I soliti fantasmi si annidano in Harry e la degenza in ospedale del padre non fa altro che accentuare pensieri e vuoti d'animo "impariamo con una tale maledetta lentezza che quando ci rendiamo conto di come stanno le cose è troppo tardi" che non gli impediscono però di avere la stessa marcia in più di tutti i precedenti "capitoli" della sua storia investigativa.
Tra colpi di scena e finali che sembrano arrivare a metà libro ed altro non sono che una banale inversione ad U della storia che invece riparte più veloce di prima, il libro come sempre tiene attaccato il lettore dall'inizio alla fine. Anche quando la storia sembra rallentare o perdersi nei meandri di indagini o troppo complicate o dalla soluzione imminente, la penna di Nesbo riesce a riportare ben viva l'attenzione di chi legge con l'inserimento di un colpo a sorpresa, di un nuovo personaggio o della vera sfumatura di una storia a cui aveva in precedenza lasciato i margini del dubbio.
Alcool, indagini "si ricorda meglio una persona che dorme perchè non ti guarda a sua volta e la puoi osservare indisturbato", fughe, delusioni "ti ho creduto veramente, Kaja. Perciò non mi resta che congratularmi per l'incarico portato felicemente a termine. Indugiò nell'ingresso, nel vuoto silenzioso che seguì lo schianto, la quiete improvvisa, il non essere, il piacevole nulla.", riabilitazioni e rivalutazioni, tradimenti "forse così per te è stato più facile tradirmi. Sapendo che ti avevo usata", indagini, inseguimenti, amori "Rakel c'è sempre stata vero? Si Rakel c'è sempre stata", sospettati e veri assassini seriali sono i consueti ingredienti di un thriller giallo arrivato all'ennesima nuova puntata senza però per questo perdere nessuno dei suoi sapori più gustosi.
BIGNAMI: nuovo successo per Nesbo e nuovo libro da inserire nel mio katalogo con particolare orgoglio e con un bel 4 stelle piene ed abbondanti su cinque come valutazione. Alla prossima Harry. 

venerdì 23 dicembre 2016

Auguri speciali, GUAI a chi ci sveglia

Per augurarvi un Natale da Sogni vi ho dato il miglior suggerimento possibile, quello che vi suggeriva di usare Amazon per mettere sotto l'albero di Natale o per cominciare a leggerlo nel pomeriggio di festa "post-abbuffata" il libro dalla splendida copertina rossa che recita: 
ENZO SUSINI
SOGNI DI TRICOLOR
Edizioni GoWare - Collana Pesci Rossi
Ma per salutarvi proprio e farvi i più sinceri "AUGURI DA ME" ho deciso di tornare indietro di qualche settimana, più precisamente ad un giovedì speciale....da sogno....
Ecco il mio augurio parte da quel giovedì davvero da brividi e mette insieme un po' di cose di quella serata davvero speciale.
Alcune che avete già visto ed altre che invece sono NUOVE per l'occasione.
Modo non troppo originale forse, ma essendo stato per me DAVVERO molto speciale quel giovedì voglio "riproporvelo" per augurare a tutti voi delle giornate altrettanto speciali.
Quindi buona "visione", auguri e BUONI SOGNI....e guai a chi ci sveglia....

martedì 20 dicembre 2016

Sogni come regalo....

Visto che "NON SEMPRE PUOI FARE UNA SCELTA" rapida e che comunque c'è sempre il piccolo pensierino/regalo che non sei riuscito a fare per impegni o altro....
Visto che tra cinque giorni comunque sia, gira che ti rigira, è Natale....
Visto che è sempre piacevole trovare un pacchetto natalizio rettangolare che lascia intendere che potremo diventare "osservatori" di una storia ed immergersi in essa....
Visto che Natale è il momento buono anche per regalare a se stessi un piccolo "pensierino"....
Vi suggerisco un libro dalla splendida copertina e dal titolo sognante: "Sogni di Tricolor".
Su Amazon  avete la possibilità di averlo già da domani e comunque in tempo utile per metterlo sotto l'albero di Natale o per cominciare a leggerlo nel pomeriggio di festa "post-abbuffata".
Se qualcuno poi volesse una copia con il preziosissimo autografo dell'autore fatto in bella calligrafia con una splendida penna di cui non ringrazierò mai abbastanza, ho a disposizione alcune copie quindi contattatemi pure.
Quindi....non avete più scuse per sbagliare il regalo di Natale per altri o per voi stessi...acquistate gente.....acquistate.....e....guai a chi ci sveglia...

lunedì 19 dicembre 2016

Alle solite.....

17 ^ - Campionato
LAZIO-FIORENTINA = 3-1
GOAL: Keita, Biglia (R), Zarate, Radu
CRONACA:
Dopo il folle turnover infrasettimanale voluto, arriva quello "imposto". Salcedo e Gonzalo dietro e Badelj e Borja a centrocampo marcano visita per un misto di squalifiche e infortuni/mali di stagione. "Per avvisarvi tomovic, demaio, astori, oliveira" è l'inizio stile minaccia del match. Il solito inizio grintoso, degli altri, ci pone ovviamente a cercare di non imbarcare troppa acqua. Non ci crede nessuno ma al primo tiro, la Lazio non segna. Tata respinge un colpo di testa non facilissimo, poco dopo Immobile spara alle stelle da buona posizione e dopo un tiro di Berna arriva il solito gol avversario. Tomovic "diagonala" male e Keita invece angola bene 1-0. Ci riprova Berna, ma niente mentre poi la premiata ditta TeTo sulla destra regala gioie agli aquilotti, Tello fa l'assist e Tomovic stende il simpaticissimo Milinkovic. Rigore forte e centrale e.....figurati: 2-0. All'intervallo mancavano due minuti "siamo proprio delle fave" è l'unico commento tanto vero quanto pubblicabile. 
Nella ripresa, al solito, ci svegliamo. Della serie "gli abbiamo dato due gol di vantaggio a 'sti poracci". Pronti via e Cristoforo entrato per Tomovic (deogratias!) è steso: rigore. Va Ilicic che sembra proprio in giornata ed infatti: parata "vedi con un portiere" viene da dire. Lo sloveno esce ed entra un carico Maurito che fa il suo e raccatta una respinta corta: 2-1. E' il nostro momento migliore, ci prova un paio di volte Berna, sempre respinto (bada oh servono i portieri) e Sanchez segna di bagher lasciandoci l'illusione dopo averci "ingannato col cesto di capelli". La Lazio sembra cotta, ma noi non concretizziamo i tentativi e la pressione e così, contropiede e Radu (ripeto Radu) tira di nuovo in diagonale, Pinocchio alza la gamba ed il gioco è fatto: 3-1 e fine dei giochi.
KOMMENTO:
A forza di giocare solo un tempo di vero "SUDORE  ED UN MINIMO DI CUORE" è diventato un ritornello anche il commento. "Se ci fossimo impegnati per novanta minuti come nei secondi quarantacinque"...."se non si fosse regalato due gol"....ecc ecc. La verità è che questa squadra va a tratti nemmeno troppo lunghi e mette in mostra pause inquietanti e mancanze preoccupanti di tipo tecnico/tattico. Alla fine la difesa così ridotta male non ha nemmeno demeritato più di tanto, resta però l'ennesima occasione buttata via, visto che nel secondo tempo è emerso chiaro che l'avversario era non facilissimo ma neanche impossibile. Resta il fatto che la doppia sconfitta a ruota della doppia vittoria ci riporta in una posizione di classifica grigia ed anonima che se non diamo una scossa e la giusta continuità ci accompagnerà per il resto della stagione.
Giovedì nuovo ed ultimo impegno dell'anno, contro la giostra del gol del Napoli di questo periodo (sempre nei momenti giusti...) non so neanche che dire se non il saluto abituale FORZA VIOLA...Sempre...
Takko ai' giro - Spazio tecnico Bollins gestito
"...riverga....rufo? Quasi quasi Cognigni ci fa un pensierino....un'annatona questo 2016....si poteva sperare nella tripletta di Tello, un po' come il gran gol di cois....ma ndo tu vuoi andare venvia...forse tripletta di Milinkovic.."
KAPPAPAGELLE
Tatarusanu 5,5
La sicurezza questa sconosciuta. Para il primo tiro (EUREKA!) ma poi chiude la partita con un goffo non intervento
Tomovic 4,5
Fa il primo recupero e uno ci spera, poi regala due gol agli avversari. Volenteroso....ma anche basta.
De Maio 6-
Non male la sua partita, pur con qualche intervento iniziale da rivedere
Astori 5,5
Meno sicuro del solito anche se con la giusta grinta
Olivera 6+
Primo tempo molto propositivo, tra i pochi. Nella ripresa tiene abbastanza bene
Vecino 5,5
Primo tempo da fantasma si rianima nella ripresa dove trova un gran lancio da cui parte il 2-1
Sanchez 5,5
Meglio da difensore (positivo secondo tempo) che da centrocampista ma poca roba
Tello 5
Fino al momento della corsa che porta al 2-1 praticamente nullo
Bernardeschi 6,5
Pur con qualche errore e imprecisione quello che ci crede di più e ci prova fino alla fine
Ilicic 4,5
Nel primo tempo due tacchi a vuoto, nella ripresa rigore sbagliato poi sostituito. 
Kalinic 5
Spento e fuori dai suoi livelli
Zarate 6,5
Crea nel suo modo "a strappi" di giocare qualche occasione e trova il tap-in vincente
Cristoforo 6+
Senza esaltare troppo ma fa cose positive
Chiesa sv
All Paulo Sousa 5
La squadra va a singhiozzo, certi giocatori son poco presentabili, qualche responsabilità ce l'avrà anche lui no?
Il migliore: Bernardeschi
Il peggiore: Tomovic

domenica 18 dicembre 2016

Girotondo di pensieri

Kiave di lettura n° 214

Proprio nei giorni scorsi, aprendo il sito di Emergency e nello specifico cosa viene fatto nel mondo dall'associazione, mi è venuto spontaneo soffermarmi sulla corsa di questi giorni ai regali, al Natale, agli auguri. Premetto che sono nel gruppo di quelli che quella corsa in parte l'ha fatta e quindi fa parte di "QUESTO VECCHIO GIROTONDO"; non c'è critica o accusa ma banalmente una considerazione. Di come spesso all'arrivo di questa parte dell'anno, arrivi una rincorsa unica al pacchetto o alla coccarda e tutto il resto vada un po' in soffitta. Leggendo il sito di Emergency sono emersi quanti dall'arrivo del Natale non noteranno differenze nella propria situazione, quanti dalla corsa di cui sopra sono tagliati fuori come da tutto il resto. Non dico niente di nuovo, lo so, così come non serve Emergency per evidenziare certi aspetti, so anche questo. Ma è una riflessione che mi è emersa spontanea, di una rincorsa che troppo spesso dimentico, quella alle cose che contano, alle cose che aprono il cuore e che illuminano fatti e vicende a cui dovrei prestare maggiore attenzione ed uno sguardo più interessato e meno sbadato.
Spesso quando lo penso trovo alcuni appigli a cui aggrapparmi, spunti interessanti di lettura e di nuove conoscenze e spesso questi spunti arrivano dal mio personale inviato romano. Spesso lo prendo a "nocchini" (figurati e non) per la mia incapacità di fargli capire che certe sue analisi sono esagerate o che lo sminuiscono, ma sempre in quello che scrive con "il cuore nella penna" sento tanto sano e vero trasporto e mi ci immergo con un sorriso soddisfatto di chi legge una cosa bella, e non solo per lo stile. Quasi come se mi avesse letto nei pensieri, oggi ha pubblicato una cosa che andando proprio nella direzione del solco a cui facevo riferimento prima, mi ha aperto un po' il cuore ed ha allargato il mio sguardo mandandolo oltre e facendomi riflettere su eventi/persone/fatti speciali, non per forza legate a questo articolo ma sulla stessa lunghezza d'onda nella categoria da definire "speciale".
Il mio inviato c'è riuscito con me, spero riesca a farlo anche con chi legge questo post che magari poco c'ha capito nei miei discorsi "intortati". Per questo la mia Kiave di lettura di questa settimana la lascia alla sua penna. 
Il post di cui parlo inizia così.....

MIGRANTI – UNA STORIA DALLA STAZIONE TIBURTINA
di Andrea Cardoni
Diceva che la terra a forza di grattarla fa le unghie nere e non c’entrava niente il posto dove uno la grattasse: uno può stare in Eritrea, in Libia, in Sudan, a Siracusa, “ma la terra, qualunque terra fa le unghie nere”, diceva.
E non c’entra niente manco ciò che uno gratta, diceva: “in Eritrea se gratti per terra esce l’oro, l’oro giallo, quello vero, ma mica l’oro quello che si compra con lo scontrino”, ma però le unghie restano nere lo stesso.

Non ve ne pentirete....BUONA LETTURA...e complimenti Andre....

venerdì 16 dicembre 2016

Doveva...

Recupero 3^ - Campionato
GENOA - FIORENTINA = 1-0
GOAL: Lazovic
CRONACA:
Doveva essere la terza di campionato ed invece arriva quasi a fine girone di andata, ma l'acqua ha voluto così qualche mese fa. Per questa oretta di gioco con un quarto d'ora nel primo tempo e quarantacinque minuti nel secondo, Paulo decide di snaturare la squadra con un Milic terzo d'attacco incomprensibile ai più, soprattutto allo stesso Milic, e un attacco fatto di Zarate (pochi minuti in tre mesi) e Berna; centrocampo con soli muscoli ed andare. Ma "ad andare" in realtà è il Genoa che, ma guarda te, con meno minuti a disposizione la mette subito sulla corsa e sui ritmi alti, morale: non la vediamo mai. Squadra spaesata e chiusa dietro ad attendere l'inevitabile. In realtà grandissimi rischi li corriamo perchè il buon portiere decide di farci morire di crepacuore su un passaggio arretrato, di uscire "a zonzo per il porto di Genova" per poi rimanere imbullettato su un cross "grondone" che arriva comodo a Lazovic che ovviamente segna il primo gol in serie A. Neanche il tempo di bestemmiare in santa pace che "è volato questo primo tempo" che arriva l'intervallo. Nella ripresa ripartiamo alla stessa maniera ma ben presto qualcuno si accorge che davanti siamo pericolosi come un coltello senza lama ed entra Kalinic, ma senza palloni giocabili può poco anche lui. L'unico vantaggio è che libera Zarate riportandolo nel suo ruolo e il buon Maurito con un missile fa rintronare la traversa per vari minuti. Poi grandi occasioni non ci sono, qualche giocata ma ben poco, la squadra resta messa male e per riaddrizzarla di due terzini sinistri iniziali Paulo leva anche il secondo con l'ingresso di Ilicic che non fa in tempo ad acclimatarsi e la partita finisce, dopo la solita parata a partita chiusa di Tata. Tello per tre minuti è la mossa finale, degna conclusione. Finisce 1-0.
KOMMENTO:
Doveva essere il trampolino di lancio per un finale di anno che ci riportasse pienamente in corsa europea, è stato invece l'ennesimo stop di una stagione a singhiozzo. Incomprensibile la scelta di Paulo di fare un turnover o meglio un completo stravolgimento. "Altro che turnover, oggi te la giochi con tutti i titolari e semmai vai a Roma a fare catenaccio undici sulla riga di porta" perfetta analisi biondinesca che sposo a pieno. Siam passati da una formazione con tre trequartisti ed una punta con due centrali di centrocampo dove uno è di tecnica ad una squadra senza punte con un terzino ala, un trequartista messo di punta dopo tre mesi che non giocava ed un centrocampo solo di rottura. Capitolo a parte merita un portiere che non dà fiducia nemmeno più a fare la propria firma e che riesce a far apparire come una sofferenza una partita in cui il primo tiro in porta lo subiamo al 93'. Impegno infrasettimanale quindi non da dimenticare ma da tenere bene a memoria su come rovinare una doppia vittoria che in parte ci aveva rilanciato e cercare di non ripetere nemmeno lontanamente. Così non ci siamo, FORZA VIOLA....sempre.... cambiamo marcia per questi due impegni prima della fine dell'anno.
"Takko ai' giro" - Spazio tecnico Bollins Gestito 
"...seratona anche oggi, ma che c'è differenza con la formazione tipo? : - ) ...l'è sempre un tipo diverso di far cacare allora.... :-) " 
KAPPAPAGELLE
Tatarusanu 4,5
Incredibile che fino al 90' il Genoa non tira mai in porta, il gol è un cross appoggiato in rete e noi siamo in apprensione costante. Al 93' buona parata, ovviamente inutile.
Salcedo 6
In crescita rispetto alle ultime prestazioni, tiene il passo
Gonzalo 5,5
Simeone lo scherza un paio di volte e lui sembra in affanno anche se prova a tenera alto onore e difesa
Astori 6-
Meno brillante del solito ma comunque sempre combattivo
Olivera 5
In difficoltà costante e sbaglia sul gol
Sanchez 5
In netto calo rispetto all'inizio, sembra spaesato
Badelj 6,5
L'unico che prova a dare ordine e una parvenza di gioco
Vecino 5,5
Troppo poco quel che fa per uno come lui
Bernardeschi 5,5
Vedi Vecino
Zarate 6,5
Ci prova e troverebbe il pari con un vero e proprio missile, sfortunato, sulla traversa
Milic 4,5
Non pervenuto
Kalinic 6
Si sbatte e ci prova ma zero palloni giocabili
Ilicic sv
Tello sv
All. Paulo Sousa 4
Sbaglia l'impostazione che dà alla gara. Stravolge la squadra per un turnover incomprensibile e poi prova a rimediare ad inizio ripresa quando di minuti se ne erano giocati una ventina, rivoluzionando assetto e partenza. Ci mette del suo nella sconfitta
Il migliore: Zarate
Il peggiore: Tatarusanu

giovedì 15 dicembre 2016

Sogni che "tornano" alla Feltrinelli...

Dopo l'emozione di un mesetto fa, nel trovare i miei "SOGNI DI TRICOLOR" alla Feltrinelli nel cuore di Firenze (via Cerretani) con vista sul Duomo "FARE FINTA DI" niente quando ci passo davanti è difficile. Non mi capita spesso, ma oggi ero in zona e mi è venuto spontaneo entrare (come ho sempre fatto anche prima dell'uscita di Sogni di Tricolor) e dirigermi verso quello scaffale "Narrativa" che mi aveva messo i brividi lo scorso ottobre. 
La copia che avevo visto nell'ultimo giretto in libreria sapevo che era finita in buonissime mani e ne ero/sono davvero contento, quindi sfidavo di nuovo la sorte in modo notevole, ma a volte sfidarla porta a risultati insperati e così nel terzo scaffale a partire dall'alto fa bella mostra di sè....
poi alzo un po' gli occhi e noto quella scritta speciale e non posso che sentire i miei brividi aumentare:
E' proprio il caso di dire che è un sogno che continua....e guai a chi ci sveglia....
E visto che siamo a parlare di "Sogni di Tricolor" vi ricordo che a Natale trovare un libro per regalo sotto l'albero è sempre un bel trovare e che il libro è acquistabile in versione digitale ad euro 4,99 ed in versione cartacea a 9,99 ed è in vendita nei seguenti store:
Se qualcuno poi volesse una copia con il preziosissimo autografo dell'autore fatto in bella calligrafia con una splendida penna, ho a disposizione alcune copie, contattatemi pure.
E voi? L'avete letto "Sogni di Tricolor"? Vi è piaciuto? Che cosa ne pensate? Lasciate il vostro commento, qui, sui social, ai miei contatti, ricordandovi di usare #sogniditricolor.

martedì 13 dicembre 2016

Portata a casa...

16^ Campionato
FIORENTINA - SASSUOLO = 2-1
GOAL: Kalinic, Kalinic, Acerbi
CRONACA:
Formazione rimaneggiatissima sugli spalti e formazione anomala in campo. L'orario comodocomodo, il giorno comodissimo ed il traffico "un filino" importante fanno sì che l'arrivo (dei pochi fortunati che non sono rimasti imbrigliati a lavoro) sia alla spicciolata a formazione già annunciata. Manca il nostro fosforo (Borja), il nostro Garrincha (Tello) ed il nostro evergreen (Tomovic) mentre a sinistra Maxi Olivera è preferito a Milic.
Le novità fanno sì che il Sassuolo prenda possesso del campo e delle occasioni più pericolose con un paio di tiri che sfiorano lo specchio ("menomale via....anche perchè...one shot...") imitati da una punizione di Ilicic che sembra destinata al 7 e fa gridare al "c'è la rete bucata". Alla seconda punizione lo stesso sloveno prende in pieno la barriera ma dall'azione  che ne segue Kalinic con una girata "a voragine degno del miglior Fashanu" rompe il suo digiuno casalingo e ci porta avanti. Riparte lo stile aggressivo del Sassuolo e da un'uscita da brividi di SaponetTata lo stesso portiere romeno interrompe la sua serie e, uditeudite, para un colpo di testa ravvicinato aiutato dopo da Gonzalo che "salva facendo praticamente un gol". L'emozione della parata è talmente forte (o sarà stata la birra?) che urge corsa in bagno e quindi in automatico gol di tacco di Kalinic e soprattutto nuova parata di Tata vengono riviste solo la sera in tv.
All'intervallo è 2-0 con un Sassuolo forse troppo punito dal punteggio da una Viola finalmente cinica.
"Che si giocherà anche il secondo tempo a 'sto giro?" troppo facile prevedere la risposta. Ci sediamo ed ad uscire a testa alta dalla ripresa resta solo un Chiesa in evidenza ed un Badelj in gran serata. Il ragazzino figlio d'arte "ha preso dal padre" "sì ma il tiro....deve essere un corno....l'ha preso da Benin" ci mette una grinta ed una voglia che è un piacere vedere anche se in certi momenti la sua inesperienza salta agli occhi. Il Sassuolo preme e da un angolo il nostro portiere macchia la sua prestazione con uscita a vuoto e relativo vagare in area, rete di Acerbi e 2-1 con "pa'tere" fino al novantesimo. Tello vede bene di non chiuderla per due volte consecutive ed al quinto di recupero il sospiro di sollievo per fortuna arriva davvero.
KOMMENTO:
La vittoria era fondamentale per fare una doppietta che da tempo mancava nella classifica dei risultati in viola, visto il "RITMO IRREGOLARE CHE" ha accompagnato fin qui la stagione. Pur rimaneggiato e meno scintillante dell'anno scorso, il Sassuolo non era avversario facile e ci ha messo in effetti in difficoltà, forse anche troppo soprattutto nella ripresa dove siamo come al solito calati, forse più di testa che di fisico. Le note da evidenziare in giallo sono tre punti pesanti e la splendida prestazione di un tris di giocatori che pur con meriti e rilevanza diversa hanno influenzato e diretto la gara: Chiesa, Badelj e Kalinic. Non cambia molto in classifica ma la vittoria ci permette di rimanere agganciati al plotoncino europeo non come vagone di coda. Rispetto alla prima parte della scorsa stagione, la squadra è più opaca e mai eccessivamente e costantemente brillante ma almeno ieri ha dato dimostrazione di quadratura e di una discreta tenuta atletica. Se Chiesa si confermasse, arrivasse un terzino destro (magari anche sinistro) ed un nuovo Zarate forse a quel plotoncino potremmo scalare qualche posizione. Adesso nell'ordine ci aspettano Genoa, Lazio e Napoli, trasferta/trasferta/Franchi giovedi/domenica/giovedì sempre in notturna sempre con il solito grido: FORZA VIOLA....sempre....
"Takko aì giro" - spazio tecnico Bollins Gestito
"..terzini 'unservono ormai son dieci anni, senza la LDGN ci saranno corsi e ricorsi storici quindi giovedì doppietta di Chiesa, per lui l'è un derby....e domenica gol dell'ex.... :-) "
KAPPAPAGELLE
Tatarusanu 6+
Prima padella l'uscita poi rimedia con due interventi notevoli, macchia la prestazione con il girovagare in area sul gol avversario.
Salcedo 5,5
Soffre il ritmo e la pressione avversaria, ammonito e spesso in sofferenza pur con qualche recupero di sostanza
Gonzalo 5,5
Un buon intervento risolutore in area ma per il resto partita in affanno
Astori 6,5
Il migliore della difesa per grinta ed impostazione
Maxi Olivera 6
Impreciso nei cross e nella spinta ma gara di sostanza
Badelj 7,5
Un paio di giocate da applausi/brivido, imposta e chiude nel migliore dei modi
Vecino 6,5
Sostanza, tanta corsa e buona grinta
Chiesa 7-
C'è, si vede e si sente. Un po' impreciso in alcune giocate e tiri in porta ma gran gara
Ilicic 6,5
Pronti via e quasi la sblocca, poi giocate importanti e buona tenuta
Bernardeschi 6
Gara sufficiente
Kalinic 8
Doppietta, tanta sostanza e tanta classe specie nel secondo gol
Tello 5,5
Si divora un gol dopo una buona sgroppata poi tanti errori
Sanchez sv
Milic sv
All. Paulo Sousa 6,5
Indovina formazione ed impostazione, sofferenza finale da evitare ma gara positiva
Il migliore: Kalinic
Il peggiore: Salcedo

lunedì 12 dicembre 2016

Furiosi comuni a metà...

Kiave di lettura n° 213
Seguendo la scia dell'ultimo libro commentato, nuova Kiave di lettura che allarga il giro degli autori del mio personale Katalogo.
NANNI BALESTRINI - "I furiosi" - Derive Approdi
Anche in questo caso la "nuova conoscenza" arriva da un regalo (GRAZIE!!) che mi ha permesso di immergermi in un mondo molto noto, quello della passione "questo il tifo, una forma di fissazione che ci viene da piccoli" per quella cosa tonda denominata pallone e per il suo abbinamento ad una determinata maglia "magari la fissazione si attenua o diviene intermittente ma come si fa cambiare casacca?".
Con questa "fissazione" "CI SIAMO IN UN BEL PO'" ed in certe definizione o racconti rivedo ad esempio le mie non numerosissime esperienze di trasferta "pulmann che era un lamierone di merda noi li chiamiamo lamieroni questi pulmann che ci danno a noi che sono già a pezzi che non c'è più niente da distruggere dentro ma uno così allucinante non l'avevamo mai visto l'unica cosa che c'avea era il simbolo Mercedes li davanti", anche se lo stile da trasferta descritto è ben diverso e quindi riconosco più i racconti ascoltati da tifosi più "coloriti" o anche meno tifosi e più "violenti" "siamo noi che abbiamo vinto perché va bene che lo scontro è stato giù a terra però alla fine siamo stati noi a salire sul loro treno e a conquistarlo, eh si perché secondo la logica dei pirati diceva Germano siamo stati noi che abbiamo fatto l'arrembaggio".
Lo stile è quello di un racconto con lo stesso filo conduttore ma colorato di episodi, singoli avvenimenti e relativi atti e fatti che in parte mi hanno riportato al film "Ultrà" anche se i colori hanno strisce diverse "mi sono portato dietro tutti i miei mentre uscivamo ci insultavano ci sputavano quella volta abbiamo subito ma la pagheranno ci vendicheremo siamo venuti via siamo saliti sul pullman e siamo partiti per Milano". Nel corso delle pagine si va dalla violenza fine a se stessa, agli striscioni più o meno ironici e visti come trofei di guerra se rubati alle curve avverse e quella sorta di codice comportamentale o d'onore che accompagna il mondo delle curve e che sembra totalmente fuori contesto se uno non conosce questo mondo, come ad esempio:
"tra noi ci sono dei comportamenti che si devono rispettare anche nei confronti di aversari come la storia di quel capo dei viola quando a Milan-Fiorentina a San Siro c'è stata una carica pazzesca gli stavamo portando via lo striscione del CAV e uno di noi con una bottiglia l'ha squarciato gli ha aperto la gola e solo in faccia gli hanno dato 48 punti questo qua si chiamava Giancarlo l'anno scorso è morto per overdose o per aids una roba così quando siamo andati a Firenze noi abbiamo portato allo stadio uno striscione con scritto ONORE A GIACO"
E' un libro che non va preso come una vera e propria storia o si rischia di rimanere delusi ma con una serie di racconti/aneddoti che grazie alla scrittura dell'autore, che (come dice chi ci capisce più di me) "balla bene davanti agli occhi", riescono ad essere interessanti ed accattivanti, dando alla definizione "racconti da bar dello sport" un'interpretazione diversa e positiva.
BIGNAMI: lo stile a racconti da sempre ostico ai miei occhi, abbassa un po' il giudizio su "i Furiosi" che fa della capacità di descrivere gli aneddoti da tifoseria in un modo comunque attraente per chi "la materia" la conosce e la vive sulla propria pelle, pur con tutti i distinguo del caso. Valutazione? Diciamo un tre stelle non completamente piene su cinque.

lunedì 5 dicembre 2016

Si doveva vincere....

15^ Campionato
FIORENTINA-PALERMO = 2-1
GOAL: Bernardeschi (R); Jajalo; Babacar
CRONACA:
All'imperdibile partita con il Palermo non si poteva certo mancare, un po' per il dovuto festeggiamento al Matteino ormai anziano (AUGURI....."la regola la so io"...) un po' perchè "d'altronde giocare con il Palermo in casa, capita una volta l'anno". Autorizzato a lasciare il gruppo solo chi era impegnato nel vincere di nuovo qualcosa "dopo dieci anni che unvincevo niente" e di beccarsi le infamate più sentite.
La sfida al Palermo nasceva sotto gli auspici di un match della serie "se 'unsitorna a vincere in casa con i'Palermo..." e si sa che quando le premesse son queste, di solito la buccia di banana è dietro l'angolo. Dietro l'angolo si nascondeva anche un simpatico sigaro alla vaniglia che ha allietato tutto il prematch e match mettendo a rischio i passanti sotto la curva da pericolosi effetti collaterali "c'hanno messo il cartone sotto Andre, lo sapevano di già" "siè...io arrivo al tornello". L'effetto collaterale di Paulo è quello invece di proporci un simpatico 3-4-1-2 con Baba affiancato a Kalinic e Berna/Tello sugli esterni di una formazione ultra offensiva. Dietro a comandare la difesa da centrale c'è Tomovic "ma che siamo sicuri?" e proprio sicuri sicuri non si resta visto che al primo affondo, il buon Nenad affonda in area l'attaccante palermitano, a tutti sembra rigore e rosso meno che all'arbitro e il "la c'è andata di nulla" è il commento a reti unificate. Da lì parte un simpatico assedio alla porta palermitana, inframezzato solo da un signore anziano che in curva si apparta e mette a rischio la sua incolumità fisica, mentre Kalinic e Baba si vedono annullati due gol buoni, un paio di occasioni se le mangiucchiano e poi per un fallo di mano il buon Berna strappa la palla dalle mani di Ilicic "simile a Niang....tocchiamoci va" per battere e segnare il rigore del vantaggio, 'liciccio che la prende bene ed al gol è l'unico nel cerchio di centrocampo a giocare a briscola con Nestorosky. Il birraiooooo inframezza le occasioni da gol ed all'intervallo il signore anziano decide di abbandonare la comitiva e non per lo stop ai bagni "classico" ma per i postumi di zuppe ed influenze. Nella ripresa, come spesso quest'anno, ci dimentichiamo che la partita dura due tempi e rientriamo molli. Mentre qualcuno, con altri sapori, cerca di mascherare il quindicesimo vanigliato che si staglia nell'aria, Jajalo decide di diventare esperto di punizioni. "One shot...." "ci poteva fare poco" "porterà sculo" il dibattito successivo all'ennesima conferma che evidentemente con noi basta prendere la porta. In effetti la parata non era facilissima e di conseguenza ancora più scontata la rete al primo (ed unico) tiro: alle solite. Proviamo a recuperarla, con cambi un po' così fino a quando entra in campo anche Maurito, le cui tracce erano dissolte in un vecchio match azero di Europa League. Davanti non arriviamo ad essere quasi mai pericolosi, "CON QUESTE FACCE QUI" e con il ritmo della ripresa ci avviamo verso un triste e solito pareggio casalingo, quando arriva invece un bel cross di Maurito ed una zuccata di Baba. 2-1 all'ultimo respiro e tutti a casa.
KOMMENTO:
Doveva essere vittoria e vittoria alla fine è stata e per i primi 45 minuti anche lasciando intravedere qualcosina di buono. Dobbiamo onestamente riconoscere che una mano ce l'ha data la mancata espulsione+rigore che l'arbitro c'ha abbonato ma nel primo tempo abbiamo attaccato e creato, rischiando zero. E' mancata la finalizzazione (ed altrettanto oggettivamente riconoscere che due gol buoni li avevamo comunque realizzati) ma ci si poteva stare, il crollo della ripresa invece è abbastanza e nuovamente preoccupante e non è bastato invertire le ali come richiesto "proverei Berna a destra e Tello....in tribuna". Mettere due punte, una mezza punta e due ali "o digiuno o l'abbuffata di 115 portate" è stato un approccio aggressivo di Paulo ma forse anche troppo visto l'abitudine della squadra a non andare subito in verticale, cosa che con questa formazione diventava fondamentale. Alla fine l'obiettivo principale, unico, è stato portato a casa, e MENOMALE, già così non è brillantissima la situazione....immaginiamoci solo la depressione nel caso di pareggio....
Speriamo che la scossa di vincere al 94' sia quella giusta...a questo punto...ci si attacca a tutto....
FORZA VIOLA....sempre...
KAPPAGELLE
Tatarusanu 6-
Primo cross preso. Primo tiro preso gol con poche colpe. Secondo cross a vuoto. Tutto qua.
Salcedo 6
Senza infamia e senza lode
Tomovic 5
Graziato dall'arbitro rischiava di farci fare tutto il match in dieci
Astori 6,5
Spesso coi piedi non brilla ma si danna e si fa in quattro
Tello 5,5
Corre tanto ma quasi sempre a vuoto
Vecino 7
Lotta e prova anche a sbloccare il match con un gol, buona gara
Borja Valero 6-
Lavoro oscuro, meno lucido del solito
Bernardeschi 6-
Rigore trasformato e poco (niente?) altro
Ilicic 5,5
Due passi indietro rispetto a San Siro
Kalinic 6
Troverebbe il gol ma glielo annullano, lotta e ci prova
Babacar 7+
Sigillo importantissimo e comunque partita di grinta
Badelj 6
Porta ordine in campo
Zarate 6,5
Non fa molto ma dopo una vita, mezzo punto in più per l'assist
Chiesa sv
All. Paulo Sousa 5,5
Convincono poco i cambi e le scelte di sbilanciare assetto della squadra così fortemente, il solito calo improvviso da un tempo all'altro preoccupa
Il migliore: Babacar
Il peggiore: Tomovic

venerdì 2 dicembre 2016

Riforma? NO grazie

Kiave di lettura n° 212
Domenica, aldilà dell'imperdibile sfida col Palermo, arriva il giorno del referendum, ed è proprio il caso di dire....finalmente.
Non tanto per la spasmodica voglia di correre alle urne per mettere la "X" su una delle due caselle, ma per il poter dire, "menomale così l'abbozzano". La campagna di questi mesi ha toccato una vetta ed un tono generale "ESAGERATO PROPRIO IMPOSSIBILE" e parlo sia della fazione del SI sia di quella del NO. Rarissimi i casi in cui i contenuti sono emersi, quasi inesistenti i veri e proprio confronti.
E' stato tutto un "voi del NO siete un'accozzaglia" contro "la vera accozzaglia è quella che vota SI", "te voti come Gasparri" "te voti come Verdini", "a te ti puzza i piedi" "a te il fiato", "te volevi la riforma mille anni fa ma ora voti no" "te non hai mai voluto una riforma del genere ed ora ne sei promotore", "specchio" "specchio riflesso"
Per non parlare poi della corsa all'accaparrarsi testimonial di eccezione, solo di facciata e non di sostanza, a favore di una o dell'altra parte come se il fatto che Zingaretti o la Ferilli votino si o no sia "il punto". Ed almeno loro due sono testimonial vivi, visto che a Fo e Veronesi c'è stata la rincorsa anche una volta defunti. Poi siamo passati ad insulti di varia natura e vario genere per concludere il giro con i votanti all'estero, dove però onestamente la parte da padrone l'ha fatta chi, in barba alle segnalazioni di poca chiarezza e regolarità dei votanti da parte di soggetti terzi come gli ambasciatori all'estero, si è preoccupato solo di prendersi il vantaggio dell'invio della scheda di propaganda ai componenti l'elenco, leggi Renzi&staff ancora non si è capito se come Governo o come staff PD. Il tutto nell'imbarazzante ed imbarazzato silenzio del Presidente della Repubblica che aveva evidentemente altro a cui pensare, tipo farsi intervistare da Scalfari e "farsi sfuggire" il SI alla riforma. Intanto su questo tema delle votazioni all'estero, pare che i voti siano stati circa un milione e mezzo e visti sia i dubbi sulla regolarità della votazione da parte di soggetti terzi (ambasciatori appunto) che i possibili/probabili risultati "vicini" la cosa, leggi conseguenze di questo voto, potrebbe non chiudersi lunedì. Non urlo al complotto, né dico che chi lo fa ha solo paura di perdere, dico solo che sarebbe l'ennesimo motivo per disamorarsi (ulteriormente) della cosa pubblica.
L'asilo Mariuccia in confronto può essere considerato un simposio di scienziati. Di questa campagna referendaria non sentirò per niente la mancanza, sensazione abbastanza comune a quella di "insopportabilità" che ormai da diverso tempo mi provoca la politica in genere.
Detto questo, ovviamente andrò a votare e del mio voto sono sicuro, e solo per voi....eccolo in anteprima nazionale:
Voto convintamente "NO" perché dopo essermi informato (per le mie capacità e le mie conoscenze) ritengo la riforma sbagliata, non produttiva e per alcuni punti anche dannosa. Il mio voto non mira a mandare a casa Renzi, non credo sia questo lo strumento e l'occasione, ed anzi penso che in caso di vittoria del NO non dovrebbe neanche dimettersi. Ho delle riforme costituzionali un'interpretazione diversa della bagarre governativa che si è innescata per la personalizzazione del referendum del presidente del consiglio, imitato e seguito su questo piano dal comitato "no". In pochi sono rimasti sul "merito", cosa invece che per me era e resta fondamentale. Basandomi su quello non vedo nessun beneficio dalla riforma. Ah no, mi correggo. L'abolizione di un'inutile organo elefantiaco come il CNEL sarebbe un beneficio, senza se e senza ma. Ma i benefici in termini economici, tre milioni a fronte dei venti sbandierati secondo dati ufficiali, sono nettamente inferiori di quelli sbandierati e la sua vitalità operativa era ormai "chiusa" da tempo, se mai fosse stata aperta. E comunque poi, per farlo, bisognava toccare 47 articoli della Costituzione? Un filino cara come abolizione. Altri benefici?
Taglio dei costi della politica? Cifre ufficiali parlano di risparmi minimali rispetto ai bilanci dello Stato (qualcosa di più di una cinquantina di milioni) e che potrebbero essere ottenuti con altre "riforme" o con semplici impegnative, tipo la restituzione di soldi pubblici ottenuti dai partiti per il finanziamento che un altro referendum aveva abrogato, la diminuzione di stipendi parlamentari e relativi rimborsi, politiche aggressive contro la corruzione e l'evasione.
I processi decisionali sarebbero semplificati e velocizzati? Ancora non è dato sapere con certezza la competenza del Senato su alcuni argomenti, ma anche ammesso (e non concesso) che non si creerebbero i conflitti di competenza (che invece molti costituzionalisti vedono all'orizzonte), il problema dei processi decisionali è davvero la velocità? E se sì, a rallentarli finora è stata la Costituzione o una classe politica oscena? Se 8 provvedimenti su 10 non hanno rallentato per il pingpong fra Camera e Senato (che sembra alla base della scelta della riforma) di che stiamo parlando? I dati dell'approvazione delle leggi e del "cosiddetto palleggio" fra Camere è pubblico, basta dargli un'occhiata e si scopre che è residuale. E comunque esempi di veloci approvazioni di leggi davvero "a cuore" agli abitanti/maggioranza del Parlamento ne abbiamo diverse (dall'approvazione finale al finanziamento ai partiti senza verifiche di bilancio, la legge Fornero, il lodo Alfano...).
L'economia ripartirà perché finalmente il paese inizierà il percorso di riforme? Ma scusate ma quando si è trattato di approvare "pareggio in bilancio in Costituzione", job act, riforma Fornero, legge Salva Italia di Monti che sono passate come elementi indispensabili per far ripartire mondo economico, ci sono state delle difficoltà dovute dai tempi e modi previsti dalla Costituzione oppure sono andate in porto tutte senza intoppi e singhiozzi? 
Finalmente si passa ad una sola Camera? Ma di che stiamo parlando? Il Senato resta ed avrà voce in capitoli su molti argomenti, tali da poter anche "bloccare" determinati provvedimenti. Ma comunque se dava così noia, non bastava toglierlo il Senato? Con la riforma si passa ad un accrocchio di sindaci e consiglieri regionali, nominati non si sa da chi e non si sa come che faranno un lavoro di senatore part-time a Roma. Scusate, ma se io voto Mario Rossi sindaco della mia città perché deve farlo dividendosi con il ruolo di senatore? E se lo valuto adatto a gestire la mia realtà territoriale, in automatico è adatto anche a gestire quella nazionale? Chi lo stabilisce? Perchè, aldilà dei finti facsimile circolati in questi giorni, non si sa come verranno scelti i magnifici (....) 100 che comporranno il nuovo Senato e lo testimonia il fatto che non ci si sarebbe inventati un facsimile solo per la propaganda comunicativa altrimenti.
Finalmente avremo maggiore stabilità di Governo? Perché, gli avvicendamenti che si sono succeduti sono stati causati dai percorsi costitutivi? Oppure per manovre politiche di correnti e controcorrenti? E soprattutto, questi non sono argomenti specifici da affrontare con una riforma elettorale? 
Non credo che sia a rischio la democrazia con il SI, ma credo che un Senato di 100 lavoratori part/time nominati in base alle scelte effettuate nelle stanze che "contano" sia un brutto accrocchio, credo che riformare 47 articoli della Costituzione per avere un risparmio di spesa grazie all'abolizione del CNEL ed ad una diminuzione di senatori sia un pretesto, credo che il problema non sia nei tempi di approvazione delle leggi (e nel non reale in termini sostanziali pingpong tra Camera e Senato) ma nel reale interesse politico di farne di buone, credo che l'economia ripartirà non per una riforma sulla Costituzione ma quando finalmente scelte politiche ed economiche saranno "di livello", credo che i tagli ai costi della politica si possano fare in cinque minuti, ben più sostanziosi e con ben altre strade che non una riforma costituzionale, credo che accettare di perdere la possibilità di votare il Senato per un risparmio del genere sia controproducente e dannoso, credo che sia un riforma sbagliata. Per questo, domenica voterò NO, convinto e sulla sostanza della riforma, lasciando forma e campagne referendarie "a te ti puzza i piedi" "a te il fiato" ai rispettivi comitati.