martedì 30 novembre 2010

Macchè è morto davvero?

Il riborda Blog mi ha anticipato battezzando il suo post con una grande frase del Mascetti che dall’inizio accompagna questo blog: “ma poi è proprio obbligatorio essere qualcuno?” e tributandogli il giusto saluto con un pezzo che lo fotografa benissimo. Anche io riprendo quel Lello Mascetti, che oltre essere uno dei miei personaggi preferiti e più riusciti del grande Mario, è quello che probabilmente più rappresenta il grande regista toscano, per la voglia dello sberleffo, per la voglia di apparire sempre signore comunque vada e comunque sia, per la capacità di far ridere, sorridere, riflettere e commuovere. “CHISSA SE IN CIELO” si staranno chiedendo “macchè, è morto davvero?” come faceva lo stesso Lello alla morte del Perozzi. Nel suo modo di salutarci ci vedo al suo interno tutta la sua voglia di non essere conformista, la voglia di non essere “di peso a nessuno”, la voglia di non darla vinta alla malattia, la voglia di fare uno sberleffo alla vecchiaia, come ha detto Veronesi “Penso che la sua morte lo abbia ringiovanito perche' io non mai sentito dire di un quasi centenario che si e' suicidato. E poi ha fatto un ultimo sberleffo alla vita e al padreterno nel quale non credeva fermamente, non gli ha dato nemmeno a 95 anni la soddisfazione di prenderselo. Ha deciso tutto lui, come andarsene e quando, da solo, senza tante sofferenze. E' stato un grande fino in fondo''. Per salutarlo come si deve ho pensato fosse giusto lasciare libera la fantasia di tutti facendo scorrere soltanto (alcuni) titoli delle sue opere (d’arte) e far sì che ognuno lo possa ricordare con la sua immagine preferita….

.....

.. guardie e ladri; totò cerca casa; totò e le donne; totò e carolina; i soliti ignoti; la ragazza con la pistola; la grande guerra; l’armata brancaleone; amici miei; il marchese del grillo; speriamo che sia femmina; i picari; parenti serpenti; cari fottutissimi amici ..

.....

Non ti dimenticheremo, la tua arte ci accompagnerà sempre…..

BIGNAMI: grazie Maestro...ciao Mario...buon viaggio...

lunedì 29 novembre 2010

Diritto di raccontare

Dopo le storie di vita raccontate dalla moglie di Piergiorgio Welby ed il papà di Eluana Englaro a "Vieni via con me" è scattata la corsa dell'associazione "pro-life" per avere il cosidetto diritto di replica che tanto va di moda in questo periodo, come se le storie di Eluana e Piergiorgio e dei suoi familiari fossero "pro-dead". "Uguale spazio in un uguale palcoscenico". Questa la richiesta. Come se i due avessero denigrato le scelte diverse dalle loro o fatto una pubblica propaganda a seguire il loro esempio. Hanno raccontato la loro storia, messo a disposizione degli altri i loro dolori e le loro esperienze. Adesso il pro-life vuole lo stesso spazio. E nel solito palcoscenico. Dopo Maroni. E perchè non darlo ad esponenti di tutte le religioni visto che è intervenuto Don Gallo? Ed estremizzando perchè non darlo anche a Schiavone, accusato da Saviano di camorra? Come se quando "Uscio A Uscio" fa gli speciali su papi, suore e santi il giorno poi qualcuno si mettesse a chiedere puntate di replica per storie laiche o d'impegno civile non religioso. Come se fossero preda di lamentele di altre religioni le puntate di "A sua immagine" che vanno in onda da sempre su raiuno. E poi non più tardi di qualche settimana fa a "Domenica in" è andata in onda la storia di una famiglia che in una situazione simile a quella di Eluana sta portando avanti una decisione opposta. Legittima alla stessa maniera, importante alla stessa maniera pur radicalmente diversa. L'ha raccontata giustamente, liberamente senza che Peppino Englaro chiedesse per la settimana successiva il diritto di replica. "AVER VISTO SEMPRE TROPPO" lassismo nei confronti di queste richieste porta adesso ad un finto buonismo. Nessuna storia un filo diversa può passare senza diritto di replica. Ma replica di che? E così passa il messaggio che chi ha parlato a "vieni via con me" sia pro-dead e che quindi si deve ribellarsi a questa cosa intollerabile. E tutti in fila a farlo. "Uscio A Uscio" ospiterà una puntata riparatrice, così come ovviamente "A sua Immagine" ed anche "Domenica In" tornerà a parlarne. Così il diritto di replica diventerà il diritto di raddoppiare la replica rispetto all'intervento. Non basta. La ciliegina finale. Il nostro amato (....) Governo, sempre sensibile a non perdere i voti dell'area "pro-life", ha deciso di infangare la vicenda Eluana fino in fondo. Non contento dello "schifo" svolto in Parlamento il giorno della sua morte (vedi dichiarazioni che anche io nel mio piccolo ho riportato nel post "ciao eluana" del 10/02/2009) , ha deciso di istituire "la giornata nazionale degli stati vegetativi"....indovinate quando? Il 9 febbraio data della morte di Eluana, usando l'anniversario per espropriare l'esperienza di Eluana del suo significato e provocando l'ennesimo dolore nella famiglia Englaro. Ma in fondo chi se ne frega, loro sono pro-dead. Ed aggiungendo anzi, per bocca del sottosegretario Roccella: "Ora il ricordo di Eluana non sarà più una memoria che divide ma un momento di condivisione per un obiettivo che ci unisce tutti. La giornata potrà rappresentare una finestra di visibilità per queste persone e le famiglie che le accudiscono, troppo spesso coscientemente accantonate dai media, come ha dimostrato la vicenda della trasmissione Vieni via con me". Applausi dal comitato "pro-life" e dal Vaticano nella persona del papa....sigla, sipario, arrivederci.....
BIGNAMI: aldilà di condividere o meno le scelte di Englaro e Welby (IO LE CONDIVIDO TOTALMENTE) la cosa allucinante è che il diritto di replica è inteso in un solo verso, se dici qualcosa contro quello che è il dogma....puoi eh....però devi concedere il doppio del tempo al diritto di replica....anche se non hai fatto altro che parlare di fatti e storie. Senza parlare della vergogna della giornata degli stati vegetativi....

mercoledì 24 novembre 2010

Telefoni e megafoni

Da quando stamani ho visto su youtube il pezzo incriminato di Ballarò di ieri sera, ho in testa un concetto molto chiaro. Se, per paradosso, non ci vedo niente di strano nel fatto che "COME AL SOLITO" ReSilvio intervenga e pontifichi per dieci minuti a dritto senza contraddittorio, cominciano un pò a stancarmi le giustificazioni di Floris tipo "dovevamo il diritto di replica" "ci aveva promesso che avrebbe risposto alle domande" ecc. Prima di tutto in studio c'erano esponenti del PDL e non (Fitto, Belpietro...) che potevano ribattere quindi non c'era nessuna "emergenza da diritto di replica" e poi soprattutto quante altre telefoni "nì viso" deve prendere Floris dal nostro Re affinchè capisca che non starà mai ad un dibattito ma lo userà sempre e solo come trasmissione personale in cui intervenire a piacimento? O forse l'Auditel pesa molto di più della figura da "megafono" personale che gli fa fare ReSilvio ogni volta che telefona? A me Floris non dispiace neanche, lo trovo preparato e un bravo conduttore, ma non può venirci a dire "il presidente aveva promesso che...." non è credibile, quasi al pari della totale non credibilità del ReStesso....
BIGNAMI: mi aspetterei uno scatto d'orgoglio da un professionista come Floris...mentre per ReSilvio vuol ribattere di persona vada in trasmissione altrimenti faccia altre telefonate....magari per altre nipoti di Mubarak...

sabato 20 novembre 2010

Destino in dieci inverni...

VALERIO MIELI – “Dieci Inverni” – Rizzoli

Rituale nell’incedere e ciclico nella trama e nei personaggi. Con queste premesse sembrerebbe complicato far diventare avvincente una storia. Invece capita. I personaggi, Camilla e Silvestro, crescono con lo svilupparsi del libro che abbraccia dieci anni di vita della loro adolescenza e all’interno delle vicende di un percorso decennale vivono una storia composti da tanti piccole scene che sembrano mini-racconti ma in realtà sono solo capitoli di una storia più “grande”. Dall’incontro si capisce che la casualità ed il destino ha giocato un po’ con loro e dal loro rapido allontanarsi si capisce anche lo sberleffo del destino che proprio quando “PENSI DI FARE” l’incontro della vita ti smentisce facendolo allontanare in un soffio. Non ci sono rincorse o inseguimenti, la storia scorre piano ma non lenta. Va del suo passo, che purtroppo spesso non è il passo con cui gira tutto il resto che ti circonda. Ed i due si perdono, in un certo senza neanche essersi trovati. “La cosa non mi era così evidente allora, ma in ogni caso non avevo voglia di chiarire con lei, né con me stesso, la direzione in cui stavamo andando”. Il tempo scorre, passa e ripassa sullo stesso binario e fa uscire numeri già noti. Ma sempre con un attimo di anticipo o di ritardo rispetto alla puntata giusta dei protagonisti, che pur prendendo altri treni ed altri binari, quei numeri se li ricordano ed ogni tanto continuano a giocarli “sono state poche settimane quelle che abbiamo passato insieme qui a Venezia, ma le ricordo ancora giorno per giorno, ora per ora; io che non ricordo mai niente.” In ogni capitolo che si chiude c’è un misto tra la parola fine e la parola prologo, Camilla e Silvestro si sfiorano a lungo sempre con il loro passo ed il loro ritmo ed assecondando quel destino che continua a metterci uno zampino che non si capisce bene se è uno zampino amico o nemico. Naturale rimanere interessati ad una storia che parte parte e non arriva mai, la capacità dello scrittore è quella di non farla diventare banale o ripetitiva pur correndo su una trama nota sin dal titolo. “E la difficoltà di trovare qualcuno con cui sentirmi davvero serena, forte e vera, si era fatta pungente, adesso che avevo passato delle ore con una persona sentendomi meglio che da sola, più viva ed insieme non più finta. Ora stare senza nessuno mi pesava come mai prima.” Sullo sfondo del destino parallelo e perpendicolare di Camilla e Silvestro un misto di Venezia e Russia ed una casa con un divano sgangherato ed un caco…..

BIGNAMI: libro che si fa leggere bene per la buona scrittura e la trama che da intuibile nel suo percorso generale diventa interessante nel suo svilupparsi capitolo dopo capitolo….belle anche le fotografie delle caratteristiche dei personaggi che nella loro “semplicità” sanno diventare particolari….

mercoledì 17 novembre 2010

Volgare qualunquismo

"Ovviamente Beppe Grillo ha sempre torto perchè come ci è stato autorevolmente spiegato in questi anni dai mejo politici e commentatori di destra e di centro e di sinistra è qualunquista, giustizialista, antipolitico, terrorista, golpista, fascista, comunista e soprattutto volgare (dice addirittura vaffanculo). Poi però è interessante notare che quasi tute le sue proposte vengono saccheggiate dai mejo politici e commentatori di destra, centro e sinistra". Questo era l’inizio del fondo di Travaglio di ieri sul “Fatto Quotidiano” che poi elencava gli argomenti dei tanto criticati “Vday”: preferenze, non eleggibilità condannati, massimo due mandati, abolizione ordine giornalisti, abolizione finanziamenti pubblici, abolizione legge Gasparri. Vday criticatissimi ma poi gli argomenti son diventati oggetti di molte linee politiche con anni di ritardo. Questo ovviamente è il qualunquista ed antipolitico. Poi l’acqua pubblica, trasporto, energia. Questo invece per la parte “non realista” e non realizzabile. Poi però in molti lo hanno seguito su questo campo e sulla stessa linea. Il fondo di Travaglio mi ha fatto tornare in mente lo spettacolo della scorsa settimana, che come sempre ha illuminato nel suo modo la serata. I temi di Grillo ormai mi sono noti ma ogni volta c’è un passaggio in più. Uno che assiste ad un suo spettacolo fa una cosa che ormai in pochi ti fanno fare: “ragionare”. Non dico che “HA SEMPRE RAGIONE” dato che non su tutte le parole dette ed i concetti espressi mi posso dire d’accordo, ma lo spessore si percepisce a pieno dal fatto che per oltre tre ore parla di concetti difficili da digerire, quasi odiosi da ascoltare e la gente non si muove di un cm nè fisicamente nè con l'attenzione. Ascolta e ragiona. Questo è quello che preoccupa. Qualcuno che faccia accendere il cervello, qualcuno che studiando le cose ed informandosi per primo aveva scoperto/denunciato Parmalat e Cirio, qualcuno che con la forza delle sue proposte ha raccolto 350.000 firme, qualcuno che vede la politica come “fare” e non dire. Ovviamente non può andar bene. Perché è volgare, lui. Mentre i nostri politici tra bestemmie, inviti a farsi fottere ai giornalisti, offese razziste, discriminazioni in leggi e fatti, tangenti e leggi ad personam non sono volgari. Lui è qualunquista, ovvio. Però il suo programma è chiaro e prevede punti certi e modi di realizzarli, per quanti altri partiti politici si può dire lo stesso? Lui è giustizialista, chiaramente. Poi però perché in Parlamento possono sedere condannati con sentenza passata in giudicato e per fare che ne so, il bidello, si deve avere la fedina penale pulita? E’ antipolitico poi si presenta alle elezioni. Sicuro, è antiQUESTApolitica e candida chi presenta programmi in linea con i suoi punti/stelle. Detto tutto questo non so se alle prossime elezioni voterò per le cinque stelle di Grillo, solo che ritengo che i benpensanti, gli intellettualoidi ed i politici che continuano a identificare Grillo come chi distrugge e non costruisce e chi furbamente spara su tutti solo per fare “cassa” non analizzino quello che Beppe dice in tutti i suoi spettacoli. E’ colpa sua se abbiamo questa classe dirigente? Lui propone una sua “via d’uscita”, criticabile o no, condivisibile o no ma una sua idea. Ecco cominciamo a ragionare sulle idee e sui fatti non su definizioni “a prescindere” perché il modo di fare piace o no. Beh onestamente forse ho preteso troppo…..

BIGNAMI: Beppe Grillo ed il suo modo di fare spettacolo e di fare “politica” è intelligenza, ironia, capacità dissacratoria, eccessività, arroganza ma soprattutto capacità di far ragionare e di comunicare qualcosa….chi ha paura di questo?

lunedì 15 novembre 2010

Viva Vettel !!!

"TANTO ROMBO" per niente. L'altra settimana, dopo la conclusione del penultimo gran premio del mondiale di formula uno, il quasi campione del mondo Fernando Alonso si è lanciato in una frase di quelle che resta negli annali per lungimiranza e previsione: "vediamo se al prossimo gran premio la Red Bull non eseguirà ordini di scuderia". Si riferiva alle critiche che proprio la Red Bull aveva riservato al cavallino per gli ordini che avevano fatto "scansare" Massa per far vincere non mi ricordo quale gran premio. Questo perchè con la vittoria di Webber Alonso vedeva a rischio il suo quasi mondiale dovendo arrivare comunque terzo, mentre con la vittoria di Vettel (molto più veloce e costante in questi ultimi gran premi) bastava un quinto posto. E così lo spagnolo pieno di sè la buttava sul sarcasmo. Partendo dal presupposto che la formula uno la guardo due minuti a gran premio perchè al terzo giro già russo dalla noia, dall'epoca Schumacher/Montezemolo in poi il cavallino mi ha ispirato solo antipatia e gioia nel vederlo arrivare dietro. Come dimenticare il mitico ultimo gran premio dell'epoca Villeneuve-Schumacher quando il "simpaticissimo" deutsch pur di vincere ha speronato a 200 all'ora il mitico Jacques uscendo però lui dalla gara e lasciando podio e mondiale al figlio di Gilles. Vedere gli occhi bassi di quello sbruffone tedesco mentre Jacques veniva sommerso di champagne è stata un'esaltazione. E così quando ho letto le dichiarazione dello sbruffoncello ispanico ho pensato "sai bello perdesse il mondiale proprio con Vettel senza ordini di scuderie"? Ora degli ordini di scuderie penso si possa fare a meno. Dire ad uno "scansati per far vincere qualcun'altro" mi pare un filino antisportivo. Ma non mi meraviglio, mi pare più grave il tentativo "doloso" di Schumacher di far male di qualche anno fa. Certo però che non è un bel gesto e che è passato sottosilenzio in Italia e giustificato solo perchè riguardava la Ferrari, ad esempio infatti per la stessa cosa riportata al calcio (Lazio-Inter di un anno fa con i laziali che tifavano Inter pur di non favorire i giallozozzi per lo scudetto) ci furono anche interrogazioni parlamentari. Detto questo irridere gli altri dicendo "vi toccherà farle anche a voi per vincere" mi pare troppo. E così quando ho saputo che l'ispanico è arrivato settimo, ripeto SETTIMO e che il mondiale è andato proprio a Vettel, ho spalancato il sorriso....sarcastico ovviamente. Ancor di più quando l'ho visto furente con Petrov perchè non chiamandosi Massa non l'ha fatto passare.....Gran gioia....cavallino ancora al palo....nonostante gli ordini di scuderia..... :-)
BIGNAMI: soddisfazione piccola perchè in fondo il mio interesse per la formula uno si realizza solo con la verifica su televideo o internet di che ha vinto quando mi sveglio dal sonno causato dalla noia motoristica....ma sempre soddisfazione vedere il muretto del cavallino con le pive nel sacco....VIVA VETTEL...

giovedì 11 novembre 2010

Dolce rosso

..."SARA' UN BEL SOUVENIR"...
...mi sento un idiota ad averla buttata sul ridere e per rimediare non trovo di meglio che sfiorarti una mano e sorriderti. Per fortuna ricambi il tocco e mi sorridi. In quel momento guardo fuori e vedo lo splendido "fondale" di prima, che ha accentuato i suoi colori. Il rosso del tramonto è esploso ed è solo in alcuni punti "venato" da piccole nubi dalla strana forma. Strette e lunghe come dei nastri. Dopo guardo te ed il tuo vestito che sei stata così attenta a non macchiare e vedo che non è solo il tuo tocco ad essere estremamente dolce...
TRATTO DA: racconto n. 3

martedì 9 novembre 2010

Sbaglio --> chiedo scusa....

La capacità di prendersi le proprie responsabilità. "OGNI VERITA' PUO' FARE BENE O FARE MALE" ma il risultato finale che ne deriva deve essere una conseguenza che si sa accettare. Nel bene o nel male. Riflessione piccolapiccola, lo riconosco, ma mi è venuta spontanea pur non essendo troppo originale. Mi viene da una mattina piovosa, noiosa e "rabbiosa" per futili motivi e/o per ricordi o pensieri meno futili ma ugualmente grigi e/o per quello che intorno ci circonda tra escort, ballerine sul "cubo di Ruby", telefonate pubbliche/private, dimissioni chieste ma poi fiducie date, ecc, ecc, ecc. E mi "viene" da tirarla fuori dopo aver letto ciò che ha scritto Danielao, proprio lui, sul suo sito giusto oggi (per i non avvezzi a questo sito parlo di uno dei miei cantanti preferiti Daniele Silvestri) . Ho aperto il suo sito convinto che non poteva NON dire qualcosa della serata onestamente bellissima del programma di Saviano/Fazio ma angosciante per la sua esibizione. Non era lui e metteva l'ansia a chi lo apprezza totalmente come me. E così, poche righe semplici ma chiare: ho sbagliato e mi scuso. Banale ma forte. Senza trovare giustificazioni o alibi e senza nascondersi nel silenzio, ma spiegando e prendendosi le proprie responsabilità. Facendo così anche l'esibizione di ieri diventa meno orribile.
BIGNAMI: piccolo pensierino tra il grigio delle nuvole, il bagnato della pioggia e il calore del senso di correttezza e capacità di prendersi le responsabilità....

domenica 7 novembre 2010

Bada Cerci...

Con il motto " IL PATTO E' " non prendersi troppo sul serio, i naviganti che hanno il buon cuore di passare da questo blog hanno votato "il più anti-estetico di questo inizio campionato Viola", e con un misto tra occhio lungo e "gufata scaramantica" hanno così votato:
55% Cerci
45% Pasqual
Notare la precisione con cui l'Henry dè Valmontone (non fate battute....è già abbastanza ridicolo così...) per smentire tutti è diventato subito l'uomomatch dell'ennesima partita tutto spettacolo di questo inizio stagione viola....
BIGNAMI: 9 i sondaggiovotanti....

sabato 6 novembre 2010

Una festa amara

NICCOLO' AMMANITI - "Che la festa cominci" - Einaudi
Credo che lo stile di Ammaniti non lasci molto spazio per i giudizi intermedi. O uno entra nel meccanismo del suo stile di scrittura o difficilmente potrà fare propri i suoi romanzi. Partono sempre da una fotografia “cruda” dell’Italia attuale. Da “io non ho paura” a “ti prendo e ti porto via” c’è un percorso attraverso la società contemporanea che mira ad illuminare ed evidenziare le storture ed i difetti ampliandoli ed esagerandoli a dismisura. Accade anche in questo libro. I protagonisti principali sono uno scrittore di successo senza scrupoli ed uno squattrinato che mette su un gruppo satanico strampalato. “Le bestie di Abbaddon” fanno il verso alle sette sataniche che periodicamente ri-escono fuori nella cronaca nera italiana. Le risate che spesso vengono alle labbra sono tutte incentrate su risate amare di degrado o morale o sociale. Ma sono risate di una scrittura coinvolgente e chiara. E' sicuramente una scrittura eccessiva, che prende per il suo racconto carico di eventi e di storie che convergono e si allontanano. "TRA LUCE E CONFUSIONE", cosa possono avere in comune uno scrittore di successo pieno di sè intento a rimanere sempre al centro della scena ed interessato anche di dare di sè un'idea di autore "profondo" ed un leader di una setta satanica composta da quattro persone intente a compiere un'impresa che li faccia conoscere ovunque? Si direbbe niente, invece Ammaniti è bravo a delineare caratteristiche che sembrano somigliarsi ed a dipingere dei percorsi che da paralleli finiscono invece per incontrarsi. Il libro è brillante ma in alcuni punti a mio giudizio un pò eccessivo. Non tanto per le chiavette USB da 40gb al collo , le spade comprate su e-bay e sfoderate per fare sesso con la moglie, le aggressioni stradali in pieno temporale, la festa superTrash che diventa la vera protagonista, le divise da cacciatori firmate Ralph Lauren, il jet-set pieno di persone senza un minimo di personalità se non la smodata ricerca di apparire....ma quanto per la storia in sè che secondo me tende a risultare troppo eccessiva per un romanzo non di fantasia....anche se guardandomi intorno, specie in questo periodo, forse tutta questa esagerazione non c'è....anche perchè una frase come "se non esistono più regole etiche ed estetiche le figure di merda decadono di conseguenza e non fanno altro che dare lustro a chi le fa facendolo diventare più umano e simpatico" fotografano perfettamente la nostra società attuale...
BIGNAMI: negli altri libri di Ammaniti i protagonisti finivano in eventi più grandi di loro ed eccessivi ma mi sembravano più "reali" di questi. Per questo il mio giudizio sul libro è positivo ma non da "standing ovation".....

giovedì 4 novembre 2010

Santa-n-coerenza

Pare che tra i più agguerriti difensori di ReSilvio sull’ultima vicenda Ruby, ci sia proprio lei, Daniela Santa-n-chè(?), sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Come ampiamente previsto perfino nel mio post (ed è tutto dire….:-) ) il Re ed i suoi adepti alle richieste di spiegazione “FISCHIANO E POI ULALANO” al complotto tra giudici e giornalisti comunisti ed alla voglia degli stessi e della sinistra in genere di spiare il Re dal buco della serratura. Ora capisco che sia difficile far capire alla Santa-n-chè(?) che in ballo c’è molto di più delle (eventuali) esigenze, abitudini e voglie fisiche del Sire, dato che in passato proprio lei aveva ridotto il tutto alla visione orizzontale delle donne di ReSilvio (“Faccio un appello alle donne: il voto più inutile è quello per Silvio Berlusconi, perché ci vede solo orizzontali, non ci vede mai verticali” oppure “Berlusconi ha sempre utilizzato le donne come il predellino della sua Mercedes: un punto d'appoggio per sembrare più alto dei veri nanetti di cui si circonda”). Però sentir dire che “quelli di sinistra” (chissà se rientrano in questa categoria anche CEI, Famiglia Cristiana, FLI, ecc. che hanno preso le distanze dal Sire e lo hanno bacchettato per condotta privata del ruolo pubblico) sono incoerenti perché prima parlano di libertà di scelte sessuali e poi spiano dal buco della serratura ReSilvio mi ha fatto sorgere una domanda.
Dato che per criticare la “incoerenza” degli altri bisogna essere coerenti devo dedurre che la Santa-n-chè(?) faccia della coerenza la sua migliore qualità. Quindi….date le sue dichiarazioni di un paio di anni fa: “Berlusconi non ha fatto l’alleanza con me e mi attacca: è la sorte che il Cavaliere riserva a tutti quelli troppo indipendenti. E' ossessionato da me, ma se per fare l’alleanza devo cedere si può rassegnare, tanto io non gliela do...” e dato che invece adesso è diventata sottosegretario alla Presidenza del consiglio (senza essere votata dagli italiani, ma qui il “volere popolare non conta”….) e lei è sicuramente una persona coerente che cosa è successo nel frattempo? A voi la risposta…..
BIGNAMI: prendersi del guardone ed incoerente dalla Santa-n-chè(?) è per me sempre un onore questo è vero, perché però qualcuno non le chiede conto di quelle dichiarazioni?

martedì 2 novembre 2010

Pulpiti, Prediche, Posti di lavoro

Lo so, mai fare zapping quando c'è il Grande Fratello....ma tant'è....ieri sera appunto zappingando qua e la mi sono imbattuto in Alfonso Signorini (....) che pontificava con un ragazzo diciamo un pò “ORIGINALE CHE DICE DI” fare o aver fatto il gigolò ed adesso alberga nella casa del grande fratello. Per chi non l’ha visto, il giovine di gigolò "'un c'ha veramente nulla" e sembra più un concorrente del “brutto anatroccolo” prima dell’intervento (vedi foto qui accanto), tanto che i fenomeni della Gialappa’s lo hanno già eletto ad idolo col soprannome di “spennacchiotto”. Ora, ormai al Grande Fratello abbiam visto di tutto, con le più sconfortanti etichette….della serie “un tanto al kg”...e quindi dovremmo essere abituati.....ma sentire Signorini che si inalbera ma siamo matti vantarsi e pubblicizzare la prostituzione in diretta televisiva!??!” mi ha fatto davvero sorridere. Per due motivi. Primo che da direttore di “Chi” (e di altri giornali/rubriche scandalistiche) non mi sembra che possa fare proprio la verginella, secondo perché ho collegato il fatto che il suo giornale è “proprietà” di ReSilvio. Secondo voi come reagirà il sire? A cosa? Al fatto che il suo dipendente Signorini si è lanciato in una “invettiva” contro la pubblicità della prostituzione e perlopiù da gay dichiarato. Mi veniva spontanea la domanda partendo dal suo realeCV di frequentatore di ragazze "non proprio difficili”, proseguendo con le continue vanterie di questi giorni sulla sua capacità di amatore e di “uomo che si sa divertire” e terminando con le dichiarazioni di oggi “meglio essere appassionati di belle ragazze che gay”. Secondo me da domani si libera un posto di lavoro da direttore di “Chi”…… :-)

BIGNAMI: quando da certi pulpiti cominciano a fioccare queste prediche….la risata viene fuori naturale……ancora di più pensando che certa gente ci "piglia pè scemi" davvero e spesso ci becca anche...

lunedì 1 novembre 2010

Una svolta neanche col fenomeno...

La trasferta di Catania poteva essere una svolta. Il brodino col Bari ed il rientro in Sicilia del fenomeno potevano portare quei tre punti che in trasferta mancano ormai da non so più quanto. Certo affidarsi ad uno che solo una settimana fa ha fatto "UNA FACCIA COSI'" ad un cameriere reo pare solo di avergli chiesto il conto non è il massimo e del Mutu uomo non ho per niente una grande stima, tutt'altro. E non lo giustifico perchè ha la maglia col giglio. Speravo solo, dato che comunque era in campo per la Viola, che le sue doti tecniche e di leader ci avessero dato quella spinta per fare un piccolo salto. Purtroppo solo per i primi venti minuti. Con il Fenomeno, Gila e MarioRitrovato Santana che sembravano poter trovare il guizzo giusto, pianpiano si sono però spenti e siamo andati verso la solita partita di titi e toto...passaggini corti, poche idee, poco gioco, poche occasioni...ennesimo sbadiglio di partita e secondo (ancor più ristretto) brodino che ci lascia però penultimi in classifica....mah...soliti lati negativi e solite partite pocoguardabili dei soliti, tanto che dallo spunto del salotto di casaMasini, coadiuvato da sms di occhi esterni da casa Bollins e Nardo, traggo un sondaggio che vi invito a votare...dopo il primo quarto di stagione vi chiedo di votare il più antiestetico (perchè di migliore è dura parlare, allora rigiriamo il sondaggio...) della Viola....ovviamente calcisticamente parlando....buttiamolo in ridere....che da ridere c'è poco....
BIGNAMI: altro brodino, ristretto, dopo la vittoria col Bari....non so perchè ma non vedo l'ora di fare questi benedetti 40 punti e mettermi tre squadre ben staccate alle spalle....sperando che il fenomeno almeno sul campo sia tale e ci faccia fare un saltino....