lunedì 30 settembre 2013

Il presidente sbugiardato


Il partito dalla Pochezza Disarmante oggi infila l'ennesima perla. Letta si lancia contro Grillo accusandolo di volere il Porcellum, il male unico del nostro Paese. Bene, passano alcune ore ed è sbugiardato dal resoconto dei fatti che riportano come contro il Porcellum in questa legislatura hanno votato solo SEL, M5S, un deputato PD ed uno PDL.
Ed a sbugiardarlo chi è? Un fascista del web amico di Grillo? Un parlamentare M5S teleguidato da Casaleggio? No! Roberto Giachetti, deputato PD e promotore della mozione affossata da Letta stesso ed i suoi amici dirigenti del partito dalla Pochezza Disarmante. Poero Letta, fa quasi tenerezza. Spernacchiato dai ministri del suo Governo, da Re Silvio e dai componenti del suo partito in sostituzione del M5S.
E per la caduta del governo di questo signore dovrei angosciarmi?

domenica 29 settembre 2013

Scontro diretto perso ma...ci siamo...

Il primo scontro diretto con una grande di Giovedì è stato un colpo basso all'organizzazione con Bollins e la stessa subisce la definita "scarsata" dell'invito di Biondo a rinnovare la casa con una visione a casa sua. La scarsata si rivela in realtà una bella serata con il padrone di casa ed Enry, ma la Viola non ci regala la ciliegina sulla torta. La pizza e la birra sono di qualità ma nel finale il dolce diventa amaro con il sorpasso interista proprio nel finale di match. Partita che giochiamo alla pari a livello di pericolosità con un'impostazione di gioco propositiva e con il nostro stile di gioco che imponiamo anche a San Siro mentre l'Inter si conferma squadra mazzarriana che aspetta, si chiude e riparte. Nel primo tempo Pepito, Gioacchino un paio di volte sfiorano un vantaggio che sarebbe stato meritato anche se in un paio di occasioni l'Inter si fa pericolosa. Nella ripresa caliamo un pò ma ci portiamo in vantaggio su un errore di JuanJesus ("e l'è un moccolo di nulla questo" cit. Enry) ed il rigore guadagnato da un pimpante Gioacchino e trasformato dal sempre più trascinatore Pepito. Fatto il gol controlliamo il gioco e Montella tutelando la squadra toglie Pepito mettendo Ilicic ma così facendo davanti non teniamo più un pallone e l'Inter comincia a salire cominciando "A RECUPERAR PALLONI" sempre più vicino alla nostra metà campo e trovando dopo un errore di Aquilani e poi di Neto il pari che prendiamo come un colpo che ci scuote e ci fa traballare. Proviamo a farci vivi di nuovo ed Ilicic avrebbe anche la palla del 1-2 ma centra Handanovic e così poco dopo su un piazzamento sbagliato difensivo ed un errore di Mati  ci troviamo al 2-1 che taglia gambe e mi toglie la parola per una ventina di minuti. C'è il tempo per imprecare contro Handanovic che para su Ambrosini al 92' e poco più.
La prima in casa Biondo non va come sperato nonostante la grande ospitalità del padrone di casa, la prima contro una rivale ci conferma all'altezza della situazione ma alla fine son zero punti. Dobbiamo essere più cinici davanti ed evitare i tacchi ed il piedino leggero quando siamo al limite dell'area o giù di lì.
Questa squadra è viva e fan sperare, avanti così e se andiamo di questo passo ci riprendiamo presto. Subito direi. Andiamo...
5^ Campionato
GOAL: Rossi (R)
Neto 5
La combina grossa sull'angolo da cui deriva il gol del pareggio che cambia la partita
Tomovic 6
Gioca la solita partita precisa e di grinta
Rodriguez 6,5
Al solito il più preciso e gagliardo in difesa
Savic 6
Partita sufficiente e grintosa
Pasqual sv
Si infortuna nel primo tempo dopo aver sbagliato qualche passaggio e poco altro
Aquilani 5
Il meno in palla nel centrocampo, ne azzecca poche e perde un pallone prezioso da cui nasce il 1-1
Borja Valero 6+
Buon inizio ma cala e si spenge per poi riaccendersi sull'assist ad Ilicic sprecato
Mati Fernandez 5
Non gioca malissimo anche se incide poco. Grave l'errore sul 2-1
Ambrosini 7
foto fiorentina.it
Il migliore. Sente aria di derby e si esalta. Corre e picchia per due
Joaquin 6,5
Sbaglia un gol nel primo tempo ma è vivo e pimpante per quasi tutta la gara
Rossi 6,5
Regge da solo tutto l'attacco e non sembra mai essere in imbarazzo
Alonso 6
Soffre su Alvarez ma è molto pericoloso quando spinge. Dal suo piede l'azione del rigore
Ilicic 5,5
Non entra in partita anche se in un ruolo non suo
Vecino sv
All. Montella 5,5
A mio giudizio sbaglia la gestione dei cambi, non concedendoci più la ripartenza sostituendo l'unica (quasi) punta con un centrocampista. Fa esordire Vecino a San Siro nel momento più caldo. Qualche dubbio rimane.

venerdì 27 settembre 2013

Un Paese Tunnel

Kiave di lettura n° 50

Questa settimana la Kiave di lettura non parte da un libro, da un articolo o da un video. Parte da una frase di una canzone, frase che non poteva essere che del mio Poeta e che in automatico mi apre gli occhi e fotografa perfettamente quella che è la situazione italiana attuale, nello specifico politica-societaria.
"SIAMO LA RISATA DENTRO IL TUNNEL DEGLI ORRORI"
E' certamente una frase, isolata dal resto può apparire limitativa, ma pensandoci bene non serve molto altro. Siamo molte altre cose certo, ma in fondo un "disegno" così  nitido è quanto di più vicino ci possa essere alla realtà dirigenziale italica.
Un tunnel degli orrori dove accadono cose normalmente impensabili, gestito ed accettato con un "sorriso" beato ed accondiscendente come se non ci fosse altro modo. Un sorriso in un tunnel talmente paradossale e drammatico da apparire comico. Un Paese/tunnel dove si accumulano una serie infinita di...... Dove.
Dove un condannato in via definitiva per evasione fiscale detta legge.
Dove lo stesso condannato comanda i giochi da venti anni e non è stato condannato negli anni passati solo per le leggi che i suoi governi (e quelli della finta opposizione) hanno fatto, hanno omesso o hanno modificato.
Dove il partito che per questi anni era alla finta opposizione invece che "interrogarsi se sia il caso di rimanere al Governo con un condannato per evasione" (cit. Landini, non Beppe Grillo) urla ai quattro venti la necessità di serietà da parte del PDL alleato nel mantenere in piedi questo Governo.
Dove il capo del Consiglio Superiore di Magistratura non apre bocca quando il condannato di cui sopra invita il popolo italiano alla ribellione contro la magistratura.
Dove il Presidente della Repubblica (lo stesso del punto sopra) eletto proprio dai voti del condannato, parla tanto di abbassare i toni e poi lascia passare senza emettere un fiato il videomessaggio dell'evasore.
Dove lo stesso di cui sopra apre bocca solo quando in pericolo c'è il suo Governo ed il suo Parlamento, come se dell'onorabilità della magistratura e della politica in generale ci "importasse una ricca ...."
Dove il paese è fermo e discute da sei mesi sulla candidabilità/esigibilità/permanenza al Senato di un condannato a quattro anni per frode fiscale, interrogandosi se sia più consono per lui fare un passo indietro/resistere/appoggiare esternamente il governo/andare alle elezioni/ricorrere a Strasburgo.
Dove il vicepresidente del Consiglio parla di magistratura "arma della sinistra per sconfiggere i rivali" ed il presidente del Consiglio annuncia che solo con questo Governo non pagheremo l'IMU e quindi non si può far cadere.
Dove al condannato di cui sopra è stato fatto scegliere il Presidente del Consiglio e della Repubblica più consoni alla sua situazione ed ai suoi bisogni.
Dove in Parlamento si discute se per il condannato con sentenza passata in giudicato si dovrà stabilire l'espulsione dal Senato con voto palese/segreto/mezzo e mezzo e quale dito usare per la stessa votazione.
Dove il PD si meraviglia adesso dei toni irricevibili del PDL, dopo averci fatto il governo Monti ed essere adesso al governo, che da sempre battezza magistrati e giudici come "subnormali" "malati" "golpisti" "cancro" ed altri complimenti sparsi. Adesso si sono accorti che sono parole non da paese serio.
Dove si parla da anni di legge elettorale come priorità per i governi di larghe intese e questo governo di tutto ha parlato meno che di larghe intese.
Dove il partito che fu di sinistra ha votato a favore del finanziamento degli F35, dell'affossamento della legge contro l'omofobia, dell'oscuramento dei diritti civili, della sospensione/cancellazione (ancora non si sa...) dell'IMU bandiera della campagna elettorale berlusconiana.
Dove la speranza a 5 stelle si è ridotta/sgonfiata bene presto persa tra scontrini, occasioni perse ed epurazioni di dissenzienti.
Dove il nipote del braccio destro di ReSilvio ha trovato la voce per parlare contro i toni indegni del PDL solo dopo l'autorizzazione del Presidente della Repubblica, come a scuola: mano alzata e "posso parlare?" 
Dove chiudono imprese come "battiti di ciglia" (cit. Jovanotti) e noi ci preoccupiamo delle dichiarazioni di piduisti (Cicchitto) sulle intenzioni di far cadere o meno Governi di larghe intese da parte di evasori fiscali (il Re).
Dove gli impresentabili che si dimettono per protestare contro una sentenza passata in giudicato, sono ritenuti alleati per governi ed interlocutori modifiche alla Costituzione in pieno agosto nel silenzio e l'immobilismo generale (unici a protestare il M5S che ovviamente è stato tacciato di qualunquismo e "comportamento non adeguato").
Dove per anni abbiamo permesso che la classe politica degradasse sempre di più verso un indagato per mafia che diventa la seconda carica dello Stato, un finto partito di opposizione che si alza ad applaudirlo alla nomina ed un Presidente della Repubblica che parla di parole assurde solo quando si minaccia la crisi del Governicchio che ha messo in piedi lui e non quando in otto anni ha firmato affronti alla Costituzione da gridare allo scandalo.
Dove a volte il pensiero di dover di nuovo a breve/medio/lungo termine andare in cabina e mettere quella "X" su un qualsiasi simbolo mette "pensiero", "paura".....quasi i conati di vomito....
Dove ormai della risata non c'è più traccia ma resta solo il tunnel...o meglio....gli orrori.

lunedì 23 settembre 2013

Marchio DOC

Che bellezza. Riprendere i contatti con il marchio DOC che il gioco della squadra di Montella riesce ad evidenziare con la sua luce unica è qualcosa di davvero speciale.
Manca Gomez, manca Cuadrado, manca il Pek. Tre pedine fondamentali. Manca la brillantezza e la possibilità di aver preparato la partita durante tutta la settimana visto l'impegno di coppa. Manca la partita facile facile visto che Bergamo non è mai stato campo facile. Ma nessuno se ne accorge. "NESSUNO C'HA IL LIBRETTO DI ISTRUZIONI" e sapere come si possono evolvere le cose è impossibile ma Mister Montella trova la chiave giusta anche a questo giro. Piazza Wolsky e Mati Fernandez dietro Pepito e la squadra gira. Con un pò di difficoltà all'inizio ma poi ingranando e trovando il suo gioco naturale e nonostante qualche rischio il match non è mai davvero a rischio.
La squadra gioca diversamente ma crea e dà sensazioni positive, di convinzione e di brillantezza, con un centrocampo che oggi ha fatto brillare gli occhi proprio nella giornata di assenza del Pek, difesa che sbanda solo in poche occasioni ed attacco con assenze pesanti ma che trova in un entusiasmante Pepito la chiave giusta. E' solo l'inizio e le rivali sembrano non mancare, ma questa Viola può davvero continuare a dare quelle soddisfazioni iniziate l'anno scorso, sperando che gli infortuni pesanti della scorsa "maledetta domenica" alla fine non pesino troppo sull'economia di questa squadra.
Giovedì di nuovo in campo e con un impegno che subito "ci prova la febbre". Testa alta e marchio DOC bene in vista. Avanti VIOLA, avanti così!
4^ Campionato
GOAL: Mati Fernandez, Rossi
Neto 6,5
Due errori di valutazione ed un mezzo miracolo
Tomovic 6,5
Sicuro, presente ed anche propositivo
Rodriguez 6,5
Meno scintillante di giovedì scorso ma sempre positivo
Savic 6,5
Buona prestazione al rientro
Pasqual 6
Il meno positivo, sufficienza solo per la bella vittoria
Borja Valero 7,5
Immenso nei gesti tecnici, il cuore di questa squadra. Il migliore, ancora una volta
Ambrosini 7
Grande prestazione di muscoli e cervello
Aquilani 7
E' ovunque si spende per la squadra e non perde la sua qualità
Wolsky 6,5
Esordio molto positivo, sfiora il gol poi si spegne un pò
Rossi 7,5
Ancora in gol, ancora unico riferimento, ancora scintillante
Mati Fernandez 7
Finalmente decisivo e con una partita di sostanza e qualità
Joaquin 6
Finalmente un lampo dentro una partita ancora non troppo brillante
Bakic 6
Buon impatto in gara 
Matos sv
All. Montella 7,5
Sopperisce alle assenze cambiando la squadra ma non la sua idea di gioco e la qualità dello stesso.

sabato 21 settembre 2013

Inizio europeo

Kiave di lettura n° 49

Sfrutto la kiave di lettura un pò in ritardo di questa settimana per mettermi in pari con i commenti delle partite della Viola. Giovedì infatti ad un orario comodo che più comodo non si può ("ma chi li fa gli orari dell'Europa League Giuliano?" cit. Maso) la Fiorentina ha fatto il suo esordio nei gironi di Europa League
L'avversario e l'orario hanno fatto sì che non ci fosse esattamente il pubblico delle grandi occasioni, che il gruppo a dopo fosse ai minimi storici mai registrati e che il match sembrasse quasi più un allenamento settimanale. Ritmo basso, poche emozioni in un primo tempo da sonno. E "QUANDO TUTTE LE" frecce all'arco viola sembrano spuntate per assenze o ritmi lenti, arriva da un angolo un'inzuccata di Gonzalo che ci porta in vantaggio. La squadra portoghese della Stabilo Boss è davvero poca cosa e pericoli non ne arrivano, così nella ripresa con appena un minimo in più di ritmo si vede qualcosa di interessante e Ryder Matos, clamorosamente invocato dal Biondino con "la vista lunga", trova il due a zero dopo un lancio spettacoloso di Gonzalo ed uno stop al volo di Borja che vale il prezzo del biglietto. Dopo una nuova bella azione arriva anche il gol di Pepito che subito dopo esce per evitare soprese negative e cala la parola fine sull'esordio di questo minigirone di Europa League
Tre a zero, tutto bene e soprattutto avversari che son sembrati poca cosa e Viola che è sembrata anche poco "usurata" dall'impegno. Buon inizio ed avanti in versione europea.
Europa League - 1^ giornata
GOAL: Rodriguez, Matos, Rossi
Neto 6
Mai impegnato
Tomovic 6
Partita sufficiente ma senza squilli
Rodriguez 7
Sblocca la partita e regala un lancio coi fiocchi da cui parte il due a zero
Compper 6
Sicuro a copertura della difesa
Alonso 6,5
Inizio col freno a mano tirato ma ripresa promettente e con tre, dico tre, cross di fila efficaci che erano secoli che non si vedevano
Ambrosini 6
Partita di cuore ma con avversari di poca cosa la sua grinta non serve più di tanto
Pizarro 6
Sembra svogliato nel primo tempo poi torna la solita bussola per la manovra viola
Mati Fernandez 6+
Si dà da fare e sfrutta l'occasione senza cose luccicanti ma con giocate utili
Borja Valero 7+
Il più per essere il migliore in campo e per quello stop al volo. Primo tempo lento poi sale in cattedra.
Joaquin 5,5
L'unica insufficienza in una serata positiva. Fuori forma e fuori posizione.
Rossi 7
Voglioso e pieno di spunti, gol preciso e da gran giocatore.
Aquilani 6
Becca un cartellino e fa un assist. Poco altro.
Matos 7
Trenta secondi e gol dedicandolo al suo procuratore improvvisato Biondino. Bell'esordio
Bakic sv
All. Montella 6,5 
Fa qualche cambio costretto anche dagli infortuni, non esagera con il turnover.

domenica 15 settembre 2013

Domenica maledetta

Infortunio a Gomez, infortunio a Cuadrado, rigore negato a tempo scaduto che invece c'era, espulsione di Pizarro per una protesta meno plateali di ogni parola di un Balotelli, Totti qualsiasi, due punti che ci avrebbero fatto andare in testa alla classifica buttati nel cestino anche per una partita onestamente molto più ombre che luci. Che domenica.
Non c'era bisogno di essere tra "QUELLI CHE SANNO" spiegarti qualsiasi cosa per capire che contro il Cagliari poteva non essere una passeggiata; squadra compatta e pericolosa in contropiede preannunciava un pranzo non facile per la mia Viola. Magari però non così dura. Un prepartita più leggero dovuto ad un orario che comunque resta incomprensibile forse incide sulla partita, tanto che la squadra sembra lenta, poco brillante davanti e produce poco sottoporta. Cuadrado dopo mezz'ora vede bene di farsi male alla spalla e le sue accelerate sono solo sognate dal Gioacchino che entra al suo posto. Siamo prevedibili e per fortuna che anche i sardi pungono poco, così il primo tempo scorre via senza pochi sussulti. La ripresa purtroppo si apre con l'infortunio di Gomez. Brutta tegola vederlo mani in faccia e uscire in barella, ancor peggio temere di perderlo per molto tempo purtroppo (quasi) confermato dai riscontri di fine partita. Non ci siamo e queste due botte non fanno che abbassare ulteriormente morale e voglia della squadra. Cambio di Montella che toglie Gioacchino quasi appena entrato per dare spazio al Pek e la mossa porta dopo cinque minuti al gol di Borja. Onestamente il cambio mi resta misterioso ma ci fa andare in vantaggio e tutto va bene. Purtroppo però causa la fine dei "pallemano" a disposizione, ci porta a subire l'attacco del Cagliari ed il pareggio della nostra bestia nera Pinilla. Alla fine ci buttiamo in avanti e riusciremmo nel miracolo con un rigore che Pepito si conquista, ma dopo il 90' i rigori si danno solo al Milan...quindi....conseguente polemica ed il Pek che esagera e si becca pure il rosso. Uscendo dal campo Montella appare invelenito e lo trattengono a stento....De Marco sommerso di fischi è l'ultima immagine di questa domenica calcisticamente orrenda....giovedì esordio in Europa....ma in questo momento non riesco a superare 'sta botta forte....
De Marco ci ha riportato al maggio scorso, al furto dell'Europa che già ieri sera aveva fatto capolino a Torino...il calcio a volte fa domandare "ma che mi ci spendo a fare?" quando come oggi non ottieni quello che meriti, certamente una domenica non troppo positiva, ma dandoci il nostro il Pek non sarebbe stato espulso e quindi squalificato per le prossime e probabilmente stasera si parlava di sorpresa Viola in testa alla classifica....e tutto invece cancellato per quel signorino con la maglietta dello stabilo bos e per la consueta miopia nei confronti della giustizia. Ci rialzeremo, sarà dura ma ne son sicuro.....in bocca al lupo (crepi) per Gomez e Cuadrado....sperando che tornino il prima possibile...
Campionato - 3^ giornata
GOAL: Borja Valero
Neto 6
Mai impegnato, un paio di buone uscite, poco da fare sul gol
Roncaglia 5,5
Non male ma perde Pinilla sul gol
Rodriguez 6+
Molto belli un paio di interventi, comanda la difesa con sicurezza. Meno preciso nel rilancio e rischia il rosso a fine gara
Tomovic 6
Gara attenta senza sbavature
Cuadrado sv
Parte con un paio di dribbling ma non sembra in grandissima giornata, esce troppo presto per una valutazione
Aquilani 6,5
Tra i migliori, un pò in calo nella parte centrale della partita ma sempre positivo sia nella gestione del pallone che nelle giocate.
Ambrosini 6+
Si fa trovare pronto quando c'è da farsi sentire ma in fase di impostazione non è il Pek
Borja Valero 6,5
Trova il gol ed è un merito enorme in una partita molto oscura dove si riprende nel finale
Pasqual 5,5
Crossa da ogni parte del campo ma il più delle volte centrando l'avversario
Rossi 7
Il migliore. Regge da solo l'attacco nel secondo tempo, impressiona per voglia e giocate
Gomez 6
Nel primo tempo si era fatto vedere per recuperi da mezz'ala e pochi palloni giocati. Peccato per l'infortunio
Joaquin 5
Dura solo un tempo il suo match. Non si fa mai vedere e sembra molto molto lento abituati a Cuadrado
Iakovenko 5
Mai in partita
Pizarro 5
Meriterebbe di più perchè dà ordine alla squadra e rimette sulla giusta corsia il gioco, pura avendo magari ragione è troppo ingenuo nell'espulsione
All. Montella 6-
Poco chiara la scelta di Pizarro, Cuadrado e Pasqual all'inizio e cambio di Joaquin non totalmente condiviso. Perde le staffe con l'arbitro nel finale

venerdì 13 settembre 2013

Un Atletico da non perdere

Kiave di lettura n° 48

Dopo una kiave di lettura che andava sul sicuro con Jo Nesbo non poteva mancare un libro più "a scatola chiusa" di quelli su cui il giudizio non è minimamente influenzato dalla conoscenza dell'autore, da eventuali "precedenti" o da giudizi ascoltati da altre persone ma si forma solo ed esclusivamente grazie alla lettura di quel libro. Questo è il caso del libro di cui vi scrivo oggi.
MARCO MARSULLO - "Atletico Minaccia Football Club" - Einaudi 
A volte mi lascio tentare dal bancone della Feltrinelli che recita "scelti per voi", dove di solito vengono messi libri consigliati e non proprio di quelli che solo per il loro nome o autore hanno la loro notorietà ed i loro "acquirenti"
Quando ho visto la copertina e la giovanissima età dello scrittore, questo libro mi ha fatto da subito simpatia, accentuata poi dall'argomento descritto brevemente nella quarta di copertina. A questo giro avevo bisogno di qualcosa che in previsione "smorzasse" la lettura ed i postumi di "un" Saviano che mi aspettava con il suo ZeroZeroZero e che quindi doveva avere come premessa la leggerezza.
Ho scelto questo perchè abbinava anche l'argomento calcio che per me non poteva passare inosservato. Il libro prende spunto dalla presenza di una passione smodata per il gioco del calcio (e da autore di "Una passione da 10" non potevo rimanere insensibile al richiamo...) per descrivere una stagione di una squadra dilettantistica, il tutto visto dagli occhi del mister Cascione che ha come modello di lavoro e vita lo Special One, per il quale non ho mai nascosto la mia simpatia anche io.
L'avventura del Mourinho campano parte in un campetto di periferia con una squadra ridotta ai minimi termini da particolari vicissitudini del precedente campionato; l'obiettivo in grande fissato dal nuovo presidente è quello della promozione in grande stile. Nel racconto si passa dalla costruzione in fase di mercato alle prime partite tragicomiche e sembra di rivedere un pò lo spirito della Longobarda di Canà memoria e se da un lato è un notevole pregio agli occhi di un cultrore dell'Allenatore nel pallone come me, dall'altro è un pò un limite per il copione noto.
Le vicende di Sogliola, Pallina, Nino, Papoccia, Mohamed e Scognamiglio giocatori con provenienza di ogni tipo (reality, squalifiche per doping, programmi tv, carrozzerie) si alternano con le vicende calcistiche e personali del mister dal pugno di ferro mourinhano solo o quasi nelle intenzioni. La lettura scorre ed è leggera anche se in alcune parti sembra essere un pò troppo "veloce" ed incanalata verso un copione un pò scritto, dalle difficoltà iniziali alla scintilla che modifica il tutto, allo sviluppo finale.
Certamente la penna è una buona penna e vengono apprezzati diversi spunti: dall'inserimento nelle vicende di fattori "esterni" come la presenza della camorra e della relativa "scassatissima auto" del mister bruciata; dalla descrizione del terzino destro "terzino di fascia in grado di macinare chilometri senza fare domande ma mettendoci tanto sudore. niente colpi di testa, il primo a presentarsi in campo per l'allenamento e sempre l'ultimo a uscirne" in cui è stato normale rivedersi per i vecchi trascorsi calcistici, alla citazione di alcuni brani musicali "e prendere a pugni un uomo perchè è stato un pò scortese, sapendo che ciò che brucia non son le offese...quando la ferita brucia la tua pelle si farà....nino non aver paura di tirare un calcio di rigore" da parte di Spugna che sfrutta a pieno la sua esperienza come campione di Sarabanda (ed il pensiero al Biondino ed a Coccinella è stato immediato). I risvolti da un benniano bar sport "il bar Nanni era il luogo in cui si radunava l'elite culturale di Sutacchiaro Maggiore per discutere di pallone, fregna e politica, un locale angusto, male illuminato, con le bottiglie di cinar e gagliardetti delle squadre di calcio appesi in alto" o un hornbyano febbre a 90 "il calcio è l'unica maniera per essere immortale" "altro prodigio del calcio è questo: mistificare il tempo, relativizzarlo quel tanto che basta per diventare matto. Se fosse dipeso dal pallone, la teoria della relatività di Einstein sarebbe oggi legge costituzionale" o più semplicemente riferimenti a verità assolute note solo a chi riesce a capire quel folle legame con la palla "solo chi si gioca il culo fino alla fine può prendersi il presente" "quando sbagli un rigore è per sempre e chi lo tira lo sa".
Da appassionato dell'argomento, cultore dello Special One e collega di "malattia calcistica" non potevo perdermi questo libro, che alla fine si è rivelato un bel consiglio....da parte della Feltrinelli....
BIGNAMI: l'opera prima di Marsullo scorre e si legge bene anche se in alcuni momenti incappa in una trama un pò scontata, ma forse solo per chi conosce totalmente dinamiche del tifo e della passione. In alcuni tratti "l'allenatore nel pallone", in altri "febbre a 90" le storie dell'Atletico Minaccia hanno il pregio/difetto di sembrare storie di casa. Invidia però per un ragazzo che sento "vicino" e che è riuscito a realizzare una storia tutta sua, facendomi pensare che forse impegnandomi nel mio cassetto posso trovare qualcosa che potrebbe reggere il confronto.......una sfida?

martedì 10 settembre 2013

Giocare in casa


Nazionale, nazionale.....con tutta la buona volontà (che comunque non ho)...ma come posso tifare per una squadra che allo Juventus Stadium gioca in casa?

Costituzionalità


L'Italia è il paese dove Schifani dà lezioni di costituzionalità delle leggi. Poi ci meravigliamo se siamo in crisi.

venerdì 6 settembre 2013

Un bis da otto

Kiave di lettura n° 47

La mia storia con Jo Nesbo inizia l'estate scorsa con la lettura di Pettirosso, è stato amore a prima vista, o meglio lettura, tanto che il timore del bis già apparso per altri autori è apparso anche qui, ma le recensioni positive di Mr. Bollins sono sinonimo di successo.
Il ragazzo sulle produzioni letterarie ha difficoltà ma quando battezza un autore difficilmente sbaglia ed è più affidabile delle fasce di solito contornano i libri; "vai tranquillo con Nesbo tu vai sul sicuro"; ed in effetti anche il bis è stato notevole.
JO NESBO - "Nemesi" - Piemme
Il percorso di Hole vive la sua seconda puntata con la stessa intensità della prima, il suo percorso intrapreso nella sobrietà e nella ricerca dei reali colpevoli dell'omicidio della collega Hellen che aveva caratterizzato Pettirosso "una volta mia madre mi ha detto che c'è solo una cosa peggiore di non riuscire ad esprimere la propria felicità: non provare mai felicità." e che ritorna anche in questa Nemesi dove Harry Hole più di una volta rischia in proprio per cercare e trovare la soluzione ad un omicidio che finisce per riguardarlo da molto vicino, molto di più dell'abituale indagine da portare avanti come ispettore con il suo pro ed il suo contro "una persona con una morale è una persona che accetta le conseguenza della sua morale.".
Il caso, o meglio i casi, hanno la caratteristica di sembrare dalle soluzioni "scontate" in prima battuta "sai qual'è il motivo principale per cui la gente si suicida? che non ha più voglia di vivere. Sembrano le parole di uno che si merita il premio Nobel" per poi complicarsi notevolmente ed intricarsi in un giusto e dovuto giallo/noir di stile Nesbiano facendo capire a Harry Hole che non si trova per niente sotto "UN CIELO COMODO".
Lui non si tira ovviamente indietro quando si tratta di mettersi in gioco "mi sto avvicinando ai quarant'anni e ho iniziato ad apprezzare la possibilità di essere scontroso. C'è qualcosa di male?", anche se lo farà con gli aspetti positivi e negativi del suo stile e del suo carattere "quel giorno non avrebbe pensato a niente. Avrebbe dormito e basta sperando di non sognare e di svegliarsi al mattino con tutte le porte chiuse dentro di sè" che lo portano ad intuizioni notevoli spesso però oscurate da spigoli personali "c'era qualcosa che non quadrava nelle proporzioni, o meglio era troppo perfetto" contro i quali sbattono gli altri ma anche lui stesso.
Riuscirà a trovare la "giusta strada" ma il prezzo per accedervi si rivelerà più costoso del listino prezzi previsto o immaginato. Amori confermati "le sue avventure romantiche erano finite per quella che lui chiamava la "sindrome delle sei settimane"" nuovi colleghi, pensieri non lineari o perlomeno comuni "tutti si chiedono quale sia il significato della vita, ma nessuno si chiede quale sia quello della morte" vecchie ricerche e spettri del passato "dimmi cosa desideri di più Harry; serenità" sono gli ulteriori ingredienti che rendono molto saporito anche questo piatto cucinato con il suo stile da Nesbo.
BIGNAMI: anche a questo giro confermo l'otto dato a Nesbo nella sua prima puntata e di conseguenza confermo anche il voto per Bollins.....e questo è onestamente l'unica cosa che non mi piace di questa lettura... :-) 

giovedì 5 settembre 2013

Proprietà transitiva


Mi domandavo, ma esisterà anche in politica la proprietà transitiva "se A=B e B=C allora A=C"?
Fossi nel PD spererei di no visto che la Corte d'Appello di Palermo ha confermato il patto tra cosa nostra e re Silvio e che ai giorni nostri con il re il patto/alleanza ce l'ha qualcun'altro.....

lunedì 2 settembre 2013

Piedi in terra, piedi in terra.....

E' clamoroso l'aspetto psicologico. E non parlo di quello che porta la scaramanzia a vedere la partita nella stessa maniera della trasferta svizzera, ma di quella che porta la Viola ad essere praticamente un'altra squadra. Nel ritorno di Europa League la paura di uscire dopo la papera di Neto aveva bloccato la squadra, facendole fare una delle più brutte, la più brutta, partite dell'era Montella. Oggi la squadra ha giocato come sa, come fa da due anni, come ha fatto vedere nelle giornate migliori. Bollins ha portato munizioni all'arsenale di Montenegro, permettendo "UN BICCHIERE DI VIGNA" santo (anche due...facciamo tre.... cit.) al nostro post cena. La Viola ha un passo diverso, si vede da subito. Borja dietro le punte è la novità che porta dopo due minuti ad un clamoroso palo di MariooooooooooGooooooooooooomez ed ad un ancora più clamoroso gol mangiato di Pepito. Con Bollins ci guardiamo increduli, sembra marcare male anche a questo giro per il bomber deutsch e sembra incredibile l'errore di Pepito che calcia stile "omonero" in Svizzera.
Ma è un presentimento per fortuna sbagliato. La Viola c'è ed a parte qualche disturbo del Gila, non soffriamo mai il Genoa e con un uno due feroce ci portiamo avanti con due degli uomini migliori cioè il Principino e Pepito. Tutti cercano Mario per il terzo ed alla fine arriva anche il gol per superMario, è incredibile siamo solo alla seconda di campionato (più di due di coppa) e si parla già di bomber sbloccato, di digiuno che cominciava a preoccupare. Vabbè a Firenze siam così.
Soffriamo il ritorno rossoblu nel secondo tempo, quando Compper fino ad allora positivo si perde il Gila un paio di volte, ed il Genoa rialza la testa. Ma siamo troppo squadra e troppo forti in questa serata genovese che rispondiamo colpo su colpo ed alla fine serviamo una manita da godimento ai "simpatici" genoani.
Dopo una sofferenza come giovedì, sapevo che non potevamo essere quelli. Troppo brutti. Ma temevo questa trasferta dal punto di vista fisico ed invece adesso è dura stare coi piedi ben piantati in terra. Piedi in terra, piedi in terra, deve diventare un mantraAbbiamo gioco, giocatori e "manico". Lanciamoci a testa alta in questa stagione. Viviamocela fino in fondo.
Avanti così Viola.....
Campionato - 2^
GOAL: Aquilani, Rossi, Gomez, Rossi, Gomez (R)
Neto 7+
Per gli interventi sarebbe da 7, un + per rialzarsi dopo il giovedì disastroso
Tomovic 6,5 
Tiene la posizione e dal suo lato il Genoa non sfonda mai
Rodriguez 7
Solita maestosa partita di Gonzalo tornato ai livelli dell'inizio campionato scorso
Compper 5
Perde Gilardino nelle occasioni che contano ed in un paio che Neto per fortuna salva
Pasqual 6
Sufficiente solo per l'assist a Gomez, per il resto imbarazzante per imprecisione
Aquilani 7,5
Gran partita impreziosita da un gol ed un assist
Pizarro 6,5
Forse il meno lucido nel centrocampo viola, comunque positivo
Ambrosini 7
Prova di sostanza e di qualità, fondamentale filtro
Borja Valero 7+
Fondamentale in tutti ruoli anche da rifinitore, poco preciso nei tiri
Rossi 8
Il migliore. Dopo pochi minuti manda alle stelle in maniera impensabile, ma si rifà abbondantemente. 
Gomez 7,5
Si sblocca ed è fondamentale per la partita viola
Fernandez 6,5
Si procura il rigore finale
Ilicic sv
Wolsky sv
All. Montella 7,5
Se si toglie qualche rischio su Gilardino, partita praticamente perfetta e per essere la quarta in dieci giorni ad agosto....grandissimo mister...