venerdì 27 settembre 2013

Un Paese Tunnel

Kiave di lettura n° 50

Questa settimana la Kiave di lettura non parte da un libro, da un articolo o da un video. Parte da una frase di una canzone, frase che non poteva essere che del mio Poeta e che in automatico mi apre gli occhi e fotografa perfettamente quella che è la situazione italiana attuale, nello specifico politica-societaria.
"SIAMO LA RISATA DENTRO IL TUNNEL DEGLI ORRORI"
E' certamente una frase, isolata dal resto può apparire limitativa, ma pensandoci bene non serve molto altro. Siamo molte altre cose certo, ma in fondo un "disegno" così  nitido è quanto di più vicino ci possa essere alla realtà dirigenziale italica.
Un tunnel degli orrori dove accadono cose normalmente impensabili, gestito ed accettato con un "sorriso" beato ed accondiscendente come se non ci fosse altro modo. Un sorriso in un tunnel talmente paradossale e drammatico da apparire comico. Un Paese/tunnel dove si accumulano una serie infinita di...... Dove.
Dove un condannato in via definitiva per evasione fiscale detta legge.
Dove lo stesso condannato comanda i giochi da venti anni e non è stato condannato negli anni passati solo per le leggi che i suoi governi (e quelli della finta opposizione) hanno fatto, hanno omesso o hanno modificato.
Dove il partito che per questi anni era alla finta opposizione invece che "interrogarsi se sia il caso di rimanere al Governo con un condannato per evasione" (cit. Landini, non Beppe Grillo) urla ai quattro venti la necessità di serietà da parte del PDL alleato nel mantenere in piedi questo Governo.
Dove il capo del Consiglio Superiore di Magistratura non apre bocca quando il condannato di cui sopra invita il popolo italiano alla ribellione contro la magistratura.
Dove il Presidente della Repubblica (lo stesso del punto sopra) eletto proprio dai voti del condannato, parla tanto di abbassare i toni e poi lascia passare senza emettere un fiato il videomessaggio dell'evasore.
Dove lo stesso di cui sopra apre bocca solo quando in pericolo c'è il suo Governo ed il suo Parlamento, come se dell'onorabilità della magistratura e della politica in generale ci "importasse una ricca ...."
Dove il paese è fermo e discute da sei mesi sulla candidabilità/esigibilità/permanenza al Senato di un condannato a quattro anni per frode fiscale, interrogandosi se sia più consono per lui fare un passo indietro/resistere/appoggiare esternamente il governo/andare alle elezioni/ricorrere a Strasburgo.
Dove il vicepresidente del Consiglio parla di magistratura "arma della sinistra per sconfiggere i rivali" ed il presidente del Consiglio annuncia che solo con questo Governo non pagheremo l'IMU e quindi non si può far cadere.
Dove al condannato di cui sopra è stato fatto scegliere il Presidente del Consiglio e della Repubblica più consoni alla sua situazione ed ai suoi bisogni.
Dove in Parlamento si discute se per il condannato con sentenza passata in giudicato si dovrà stabilire l'espulsione dal Senato con voto palese/segreto/mezzo e mezzo e quale dito usare per la stessa votazione.
Dove il PD si meraviglia adesso dei toni irricevibili del PDL, dopo averci fatto il governo Monti ed essere adesso al governo, che da sempre battezza magistrati e giudici come "subnormali" "malati" "golpisti" "cancro" ed altri complimenti sparsi. Adesso si sono accorti che sono parole non da paese serio.
Dove si parla da anni di legge elettorale come priorità per i governi di larghe intese e questo governo di tutto ha parlato meno che di larghe intese.
Dove il partito che fu di sinistra ha votato a favore del finanziamento degli F35, dell'affossamento della legge contro l'omofobia, dell'oscuramento dei diritti civili, della sospensione/cancellazione (ancora non si sa...) dell'IMU bandiera della campagna elettorale berlusconiana.
Dove la speranza a 5 stelle si è ridotta/sgonfiata bene presto persa tra scontrini, occasioni perse ed epurazioni di dissenzienti.
Dove il nipote del braccio destro di ReSilvio ha trovato la voce per parlare contro i toni indegni del PDL solo dopo l'autorizzazione del Presidente della Repubblica, come a scuola: mano alzata e "posso parlare?" 
Dove chiudono imprese come "battiti di ciglia" (cit. Jovanotti) e noi ci preoccupiamo delle dichiarazioni di piduisti (Cicchitto) sulle intenzioni di far cadere o meno Governi di larghe intese da parte di evasori fiscali (il Re).
Dove gli impresentabili che si dimettono per protestare contro una sentenza passata in giudicato, sono ritenuti alleati per governi ed interlocutori modifiche alla Costituzione in pieno agosto nel silenzio e l'immobilismo generale (unici a protestare il M5S che ovviamente è stato tacciato di qualunquismo e "comportamento non adeguato").
Dove per anni abbiamo permesso che la classe politica degradasse sempre di più verso un indagato per mafia che diventa la seconda carica dello Stato, un finto partito di opposizione che si alza ad applaudirlo alla nomina ed un Presidente della Repubblica che parla di parole assurde solo quando si minaccia la crisi del Governicchio che ha messo in piedi lui e non quando in otto anni ha firmato affronti alla Costituzione da gridare allo scandalo.
Dove a volte il pensiero di dover di nuovo a breve/medio/lungo termine andare in cabina e mettere quella "X" su un qualsiasi simbolo mette "pensiero", "paura".....quasi i conati di vomito....
Dove ormai della risata non c'è più traccia ma resta solo il tunnel...o meglio....gli orrori.

1 commento: