sabato 30 marzo 2013

In attesa della Viola vera

Doveva essere un sabato di festa con 90 minuti di Montenegro come quello che a Natale ci mandò in ferie volando e allargando i nostri sogni. La boccia ed i bicchierini erano presenti, il collega di sabato alcolico era pronto al mio fianco ma avevamo dimenticato la cosa più importante: la squadra
La bella squadra degli ultimi appuntamenti infatti era colpevolmente assente, come il pubblico allo stadio. E così quando "PRENDE QUOTA IL RITMO" della gara la Viola si scioglie e subisce le accelerazioni cagliaritane che nel primo tempo dominano la partita. Primo gol semiviziato da un fuorigioco di partenza ma alibi troppo debole per un tempo che ci vede soffrire il possesso palla e non saper sfruttare il nostro. Jojo esce infortunato ed è la seconda mazzata dopo il gol che preannuncia la terza, il raddoppio sardo.
Nella ripresa qualcosa sembra migliorare ma la squadra si vede che non c'è, centrocampo totalmente assente, difesa sempre in difficoltà ed attacco poco pungente, il solo Cuadrado regala qualche speranza oltre che il gol del 2-1 che ci fa sperare un pò e che nell'assedio finale potrebbe in un paio di circostanze regalarci il pari. Nel complesso però giochiamo una brutta gara che ci fa molto probabilmente accantonare i sogni di un'Europa di lusso, e nel modo peggiore cioè non mettendo in campo la vera Fiorentina. Praticamente tutti sotto tono ed un gioco che troppo spesso non ha avuto accelerazioni o azioni pericolosi. Domenica prossima  arriva il Milan in una specie di minispareggio anticipato, domenica prossima deve tornare la vera Fiorentina per regalarci almeno un (altro) grande match contro una grande, poi vedremo.
Campionato 30^ giornata
CAGLIARI - FIORENTINA = 2-1
GOAL: Pinilla, Pinilla (R), Cuadrado
Viviano 6,5
Ci tiene in partita nel secondo tempo quando compie due buoni interventi negando il possibile 3-1.
Roncaglia 5
Ritorno non positivo, sbaglia sul primo gol ed in generale conferma la pericolosa involuzione.
Rodriguez 5
Non è periodo evidentemente, rischia anche il doppio giallo e soffre sugli attaccanti sardi.
Savic 5,5
Il difensore meno negativo ma comunque non sufficiente.
Pasqual 5
Forse meriterebbe qualcosa in più ma il gol che si mangia è clamoroso ed i tanti cross sbagliati anche.
Migliaccio 5,5
L'unico pericoloso nel primo tempo, fa il compitino e poco più.
Pizarro 5
Sbaglia praticamente tutto, non è in giornata.
Aquilani 5
Fuori partita totalmente.
Cuadrado 6,5
Il migliore, ci prova sempre anche quando sembra insistere troppo col possesso palla. Gol che fa sperare.
Jovetic 5,5
Cerca di creare qualcosa e mette due buoni palloni, poco altro prima dell'infortunio
Ljiaic 4,5
Sbaglia tutti i palloni che tocca e tira una volta sola in porta con un tiro innocuo, sostituito per disperazione.
Larrondo 5
Fino al 93' praticamente nullo fino a quando di testa potrebbe regalarci una gioia smanacciata da Agazzi.
Toni 5
Secondo tempo grigio come il primo di Ljiaic, con solo una zampata pericolosa su un cross.
Fernandez 6+
Entra con il piglio giusto e ci prova, sparacchia alle stelle un'occasione ma è positivo il suo impatto nel match. Il + solo per Matte.
All. Montella 5
La squadra non c'è ed affrontare una squadra di corsa come il Cagliari con una difesa poco protetta e con due centrali lenti non sembra il massimo così come la scelta di Larrondo sembra sbagliata. La squadra non c'era oggi a Cagliari.

venerdì 29 marzo 2013

Per Patrizia

Kiave di lettura n° 24

Troppo spesso ci dimentichiamo della bellezza femminile che ci circonda, troppo spesso permettiamo che venga in qualche modo oscurata o peggio. Oggi voglio puntare il mio sguardo su una di queste bellezze femminili, una bella donna che riesce ad illuminare questo povero Paese. La forza, il coraggio e la capacità intellettiva di essere un esempio. Lo spessore morale da prendere ad esempio e da insegnare a chi nella vita deve affrontare una difficoltà piccola o una immensa come quella a lei accaduta. Parlo di Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi di cui purtroppo ho già scritto e dico purtroppo ovviamente per il motivo della sua notorietà. Suo figlio è stato barbaramente ucciso da quattro (supposti)agenti di polizia che lo hanno strappato alla sua vita a suon di calci, botte e manganellate. Questa meravigliosa donna è stata messa di fronte ad "IL GIORNO DI DOLORE" più grande che si possa immaginare per un essere umano, quello di dover riconoscere la salma del proprio figlio. A questa tragedia si è aggiunto lo strazio di vedere come il corpo di suo figlio era stato ridotto in una notte che doveva essere una di tante della vita di Federico e che si è rivelata essere invece purtroppo l'ultima. 
A tutto questo, come se potesse essere poco, si è aggiunta l'atrocità di dover lottare per fare chiarezza sui fatti che hanno portato a questo evento.La necessità di impegnarsi e lottare per capire cosa era successo a Federico e per vedersi riconosciuto il diritto alla giustizia. Dopo lotte ed umiliazioni subite da chi aveva tutto l'interesse a non far emergere le reali colpe è arrivata la condanna che stabilisce che si trattò di omicidio. 3 anni e 6 mesi per aver ucciso un ragazzo. Ripeto, 3 anni e 6 mesi hanno valutato la vita di Federico.
Nonostante tutto questo, Patrizia non ha mai perso la sua dignità. Non ha mai perso la sua grandezza di donna e di mamma ed il suo enorme senso della giustizia;  ha vissuto tutto questo con la voglia di regalare al suo Federico quello che meritava: giustizia. Ma purtroppo in questo povero Paese evidentemente non ci vogliamo bene per niente. 
Patrizia era intenzionata a chiudere questa brutta storia, come se potesse essere mai possibile per una mamma, ma l'idiozia italica non gliel'ha permesso. Da circa un mese infatti gira per Ferrara un manipoli di figuri che dicono di essere un sindacato di polizia che manifesta con striscioni solidarietà ai quattro poliziotti condannati per omicidio. Ripeto: condannati per omicidio. Un paio di giorni fa a questa ignominia si è aggiunta una vera e propria provocazione con dei riflessi anche di avvertimento minaccioso; 
Questi figuri infatti hanno manifestato sotto il comune di Ferrara dove Patrizia lavora ed a domanda "perchè proprio qui? Non avete nessun rispetto" hanno risposto con "vogliamo manifestare qui, dobbiamo manifestare qui". Per non farsi mancare niente pare che a questa manifestazione fosse presente anche quel grande statista del parlamentare europeo PDL che già avevo avuto modo di "apprezzare".
Al tutto hanno aggiunto anche urla e minacce contro il sindaco che si è mobilitato (bravo sindaco, per fortuna) e cercato di far allontanare il gruppo. A me pare un film dell'orrore ma purtroppo invece è accaduto davvero. A questo punto allora è di nuovo intervenuta Patrizia che è scesa in piazza con alcune colleghe e, non degnata neanche di uno sguardo dai figuri, ha mostrato il manifesto con la foto di Federico e a quello si è aggrappato con tutto l'amore del mondo per allontanare il (supposto)sindacato.
Io non so come questi figuri possano riuscire a guardarsi anche solo un secondo allo specchio, proprio non riesco a capirlo. E non voglio aggiungere commenti o definizioni perchè sarebbero sprecate per persone del genere. Riesco invece a capire che di provocazione e minaccia si sia trattato e voglio nel mio piccolo denunciarla ed esprimere la totale solidarietà a Patrizia ed invocare che qualcuno faccia qualcosa. Perchè la mamma di Federico ha ringraziato per gli attestati di solidarietà aggiungendo però "Ho tutta la solidarietà del mondo e poi?". Ecco e poi? 
Qualcosa deve essere fatto e sono sicuro che nei suoi poteri Laura Boldrini, presidente della Camera, farà perchè è stata la prima ad adoperarsi nei giorni scorsi per telefonare a Patrizia ed a dire parole forti, nette ed inequivocabili verso i responsabili di questo oltraggio.
Adesso però un'altra donna dovrebbe fare qualcosa, quella Cancellieri ministro dell'Interno che ha manifestato solidarietà non può farla passare liscia a questi figuri. Non può non prevedere una sanzione disciplinare. Non può permettere che ad una donna così già violentata con l'assassinio del figlio venga fatta di nuovo violenza. Non può permettere che possa anche lontanamente immaginarsi questa forma di provocazione e minaccia. E deve poi stabilire che chi  viene condannato perchè ha ucciso vestendo una divisa, quella divisa non può più portarla, per rispetto delle vittime e degli altri colleghi in divisa che fanno della correttezza il loro stile lavorativo.
Sarebbe bellissimo che a fare questo gesto così "scontato" in un mondo civile e così difficile invece oggi fosse una donna a tutela della bellezza della giustizia. E porterebbe forse un minimo di serenità e di tranquillità meritata in quella splendida donna che è Patrizia Moretti, a cui dedico la mia totale ammirazione e la mia vicinanza, in nome di Federico.

mercoledì 27 marzo 2013

Occasione mancata

Da giovedì scorso molto del mondo giornalistico/politico si è interessato del confronto/scontro tra Travaglio e Grasso, nato dalla trasmissione Servizio Pubblico di Santoro. Il contenzioso nasce dalle dichiarazioni di Travaglio sulla storia ed il cv di Grasso, da poco eletto presidente del Senato; evidentemente il buon Marchino deve avere un conto aperto proprio con la carica, visto che fu l'unico ad attaccare duramente la precedente "seconda carica dello stato", l'allora Schifani.
Le suddette considerazioni sull'ex procuratore nazionale antimafia sono note da molto a chi segue Marchino, non ne fa mistero da quasi dieci anni ma magicamente sono diventate indigeste allo stesso Grasso giovedì scorso. Sicuramente per il ruolo nuovo che da poco ricopre, ma lo stupore per la sorpresa dell'ex procuratore un pò resta dato che precedentemente non era esattamente l'ultimo usciere di un ministero (con tutto il rispetto per gli uscieri) ma rivestiva il ruolo più importante nella lotta contro la criminalità. L'intervento in questione faceva le pulci a Grasso su molti punti, come l'elezione a scapito di Caselli come procuratore nazionale antimafia grazie a leggi "contro persona" del governo Berlusconi nei confronti del rivale oppure le dichiarazioni di appoggio alla politica del governo Berlusconi sulla lotta alla mafia oppure la non "cattiveria" nei confronti del livello politico nella sua opera, appunti come solito circostanziati nei fatti; detto questo bisognerebbe avere moltissime conoscenze in più di quelle che ho per dire se tutti i rilievi possono essere netti e senza via d'appello o se la lettura degli stessi fatti può essere diversa.
Certo ne emerge un quadro perlomeno non splendente come invece è dipinto dalla quasi totalità dell'opinione pubblica e non solo. Grasso intervenendo legittimamente per tutelare le sue ragioni chiede un confronto ma da subito mette il vincolo della sua NON disponibilità a svolgerlo a Servizio Pubblico la settimana successiva: "non posso aspettare giovedì prossimo, queste cose vanno fatte a caldo".
Ora, visto che ha aspettato una decina di anni a farsi vivo, una settimana non mi sembrava potesse essere la fine del mondo e quel rifiuto a confrontarsi in quella trasmissione non è sembrata la migliore risposta a chi lo invitava a chiarire.
Così è partita la rincorsa ad ospitare un confronto dove entrambi i contendenti potessero esprimere "LA LORO VERSIONE", per primo si è mosso Formigli con Piazza Pulita che ha inviato l'invito tramite twitter in tarda serata praticamente mentre la telefonata andava in onda, invito raccolto la mattina dopo da Grasso e non da Travaglio perchè rassicurato dalla rete e da Santoro che il confronto sarebbe andato in onda su Servizio Pubblico o in uno speciale apposito, per una mancata ricezione dell'invito per la non frequentazione di twitter (che può anche essere una scusa certamente ma che gli inviti per una trasmissione si facciano su twitter....) e per una cordiale (nemmeno troppo) antipatia nei confronti della trasmissione di Formigli.
E da lì si è innescato un vortice senza fine di commenti, post, contropost, risposte, frecciate, polemiche, accuse e chi più ne ha più ne metta di cui francamente non se ne sentiva proprio il bisogno. Ora, tralasciando le picche e ripicche personali in cui sono caduti due giornalisti che stimo come Travaglio e Formigli dicendo soltanto che non ci hanno fatto una grande figura nessuno dei due provo, provo a dire la mia.
Ho ascoltato varie volte Travaglio in questi anni parlare delle vicende che hanno riguardato Grasso (non più tardi di un mesetto fa l'ultima volta nello spettacolo teatrale che vi consiglio nuovamente) ed ho sentito la replica di quest'ultimo lunedì sera. Restano secondo me i dubbi e non tanto per le differenti capacità comunicative, elevate per Travaglio e risicate per Grasso. Restano i "?" perchè sui fatti, il presidente del Senato ha risposto solo in parte, non smentendo mai le accuse ma soltanto dandogli un'altra lettura spesso poco sostenibile.
Per questo penso che sia davvero un peccato che Travaglio non sia andato a Piazza Pulita lunedì. Perchè, se capisco la giusta motivazione di non tradire Servizio Pubblico, l'incazzatura dovuta ad un confronto organizzato da altri e comunicato solo a cose fatte ed anche magari i motivi personali di non simpatia con Formigli penso che un piccolo sforzo in più si poteva fare. 
Perchè quello che scrive oggi sul Fatto (per chi è interessato lo trova qui) è buona parte di quello che ho pensato io lunedì ad ascoltare Grasso più ovviamente la sua perfetta documentazione, ma è innegabile che ha un peso diverso scriverlo oggi o dirlo direttamente all'altro. Chi dice che Travaglio è scappato dal confronto dice il falso ma non tutti possono averlo seguito negli ultimi dieci anni di carriera e possono aver seguito la vicenda in questione, quindi per dare ancora maggiore forza ai fatti che puntualmente elenca mi spiace molto non averlo visto lunedì. Detto questo è innegabile che la potenza dei fatti elencati non è stata quasi per niente scalfita dalla replica di Grasso, anzi ne escono quasi rafforzate viste le richieste di chiarimenti di Caselli che è stato tirato in ballo lunedì e che usando la stessa tecnica di Grasso dovrebbe meritare un confronto.
Domani sono certo che non mancherà una nuova puntata ma purtroppo senza Grasso che fino a lunedì non aveva mai accettato confronti, che ha già detto che non tornerà più sull'argomento e che stranamente non poteva aspettare una settimana (quattro giorni sì ma altri tre no diventava impossibile, il "vanno fatte a caldo" nel dizionario grassesco evidentemente ha un significato particolare).
Ed anche se sarà una nuova puntata precisa e ficcante, sarà certamente un pò depotenziata dal mancato confronto, per questo dico che Travaglio ha perso un'occasione e dico purtroppo.
BIGNAMI: in questo momento effettivamente ci mancava solo la polemica Grasso/Travaglio/Formigli.....detto che se ne poteva fare tranquillamente a meno e che ne escono non benissimo un pò tutti (chi più chi meno) dal punto di visto della "piccineria" e delle ripicche/controripicche, è anche giusto dire che le cose in ballo non sono proprio così chiare o inutili come ci vogliono far credere...

venerdì 22 marzo 2013

Oh icché l'è.....

Kiave di lettura n° 23

LUCA LELLI - "Icchè l'è l'è" - Edizioni Alecci
Quando qualcuno ci prende per le mele e con prosopopea fa un pò troppo il pottone rischia seriamente di prendere una puntata, un sommomolo o un lattone e di finire in ginocchioni.
A noi fiorentini non piace far la figura dei ghiozzi e ci garba invece arrabattarsi per passare da Gano anche quando le gambe ci fanno Giacomo Giacomo
In realtà spesso si fa un monte di puzzo e un si compiccia nulla di quello che si minaccia e darci di più bischeri che lunghi a volte è proprio il minimo. A furia di gingillarsi quindi, giocoforza si passa per parolai e tra ninnole e nannole e tra pisciare e riscotere la voglia di conciare per le feste il cosino passa di schianto.
Così "FINCHE CE N'HAI STAI LI'" senza fartene nè in qua nè in la bazzicando a bizzeffe cagnare a bestia tanto da fare figure cacine. Mugugnando e ciondolando si rischia di fare la figura di Cincirinella ma aimmeno non si finisce a buco pillonzi e d'altra parte non sempre si può fare i cozzi coi muriccioli, così a duralla con un comportamento di codesta fattura diventa davvero impegnativo come correre per l'erta canina o come fare entratura nella giornata sbagliata, dove invece che in ghingheri ti ritrovi con piaghe e piattoni.
Maciullarsi in fondo però è da mambrucchi e sbrodolare scuse fa solo perdere la tramontana e far fare la figura dello scarzabubbolo a sbrindelloni, quindi diociliberi da questo atteggiamento, molto meglio un sano carattere asserpentato.
Ora lo so che cincisichierete qualcosa facendo la lagna, mi par di vedevvi, vu' direte : icchè l'è questo troiaio di post? Icchè c'entra il culo con le quarant'ore? Ohimmene come vu' siete pesi nini mia! E comunque io vi rispondo che non è un post a bischero sciolto o fatto per gabbare qualcuno quindi non lambiccatevi il cervello a ufo ......e comunque "cari palle, icchè l'è l'è". 
BIGNAMI: tranquilli non sono impazzito, è che non ho trovato modo migliore per "recensire" un vero e proprio dizionario del vernacolo fiorentino....non da premio bancarella ma molto divertente in molti punti....

martedì 19 marzo 2013

...con lo sguardo un pò all'insù...

Aprendo twitter, quella piccola peste del mio primo nipotino Manuel ci mette lo zampino e leggendo il commento orgoglioso del bibabbo Baso la mente va.....
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nonostante ritenga il mio grado artistico molto vicino allo zero, quella specie di ritratto piace. Mette un sorriso in chi lo guarda e lo spinge a ringraziarmi quasi commosso. "E' bellissimo" mi viene detto, sicuramente esagerando ed anche per questo facendomi un pò arrossire dall'imbarazzo. 
"Ora lo mettiamo subito appoggiato sul mobile così tutte le volte che torno a casa lo posso vedere" mi dice il soggetto del ritratto e non riesco a non sentirmi fiero ed orgoglioso di quell'insieme di colori partoriti dalle matite del mio astuccio. Penso che domani dovrò ringraziare la maestra Anna per i consigli che mi ha dato per realizzare quel disegno ma soprattutto perchè ci ha fatto fare questo "lavoro". Una stupenda cosa che mi ha permesso di fare un regalo così apprezzato proprio "IL GIORNO DEI GIORNI" per chi a volte viene messo un pò in secondo piano rispetto al naturale e spontaneo istinto di corsa "alla mamma"
E così vedere quella gioia stasera nonostante la sua giornata di lavoro sia stata pesante e lunga mi dà la sensazione di avergli alleggerito la serata, sensazione confermata quando lo vedo sorridere e mi sento abbracciare forte forte. E' bello, penso, avere a disposizione un giorno così speciale che mi permette di festeggiarlo e di farlo sorridere; sono sicuro che il prossimo anno riuscirò a fargli un disegno ancora più bello, magari organizzandomi prima. Sì, voglio proprio prepararlo con il dovuto anticipo, lo voglio dire alla mamma ed alla maestra Anna....
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E mentre rivedo l'uomo coi baffi che orgoglioso appoggia il disegno in bella vista sul mobile, penso a quanto da allora è cambiato: il mio grado artistico che si è perso per la strada, le matite che da allora penso di aver utilizzato solo uno o due altre volte e il mio istinto al festeggiamento nei "giorni dedicati" che si è totalmente dissolto. Una cosa invece è rimasta immutata ed intatta anche nella sua intensità, il desiderio di mandargli un augurio GRANDE...come quell'abbraccio.
Auguri speciali ...con lo sguardo un pò all'insù....uomo coi baffi....

lunedì 18 marzo 2013

Alla fine che sofferenza, ma anche che vittoria...

Impossibilitato alla presenza al Franchi per "improrogabili impegni familiari" ed un dolce Mix Di Momenti "festerecci" sono riuscito a non perdermi totalmente l'appuntamento con la mia Viola ed a collegarmi lo stesso col Franchi, per non far sentire troppo soli gli undici in maglia viola.
L' introduzione alla gara è resa splendida dalla foto che vedete qui accanto e che mi arriva pochi minuti del match. Per il particolare scoop devo ringraziare il Riborda che decide di tornare allo stadio proprio nella domenica di maggiori assenze del gruppo a dopo e che quindi si ritrova inviato speciale ('azie).
La Viola gioca un ottimo primo tempo in cui il Genoa in pratica non esce mai dalla sua trequarti, giochiamo forse in maniera meno scintillante delle partite migliori ma siamo padroni del match. Le occasioni arrivano e come al solito ci riveliamo poco cinici sottoporta, troppo spesso una costante. Quindi per diverse buone giocate od azioni brillanti mettiamo come conclusioni tiracci o errori di mira. Poi arriva un'invenzione di Ljiaic (che io continuo a definire "non determinante" .....visti i risultati...), una spinta di Aquilani che si libera in maniera non corretta dell'avversario ed il vantaggio. Il vantaggio potrebbe essere messo al sicuro da un altro paio di azioni, compresa una traversa di Pizarro, ma evidentemente non era aria e così andiamo al riposo sull' 1-0, contenti del gioco ma un pò meno del risultato. 
Come spesso accade, ripresa diversa e Viola che "NON VA PIU' VIA" liscia come nel primo tempo. Il Genoa è messo meglio in campo e crea problemi soprattutto sul nostro lato sinistro. Dopo poco arriva anche il pareggio rossoblu su azione di angolo, per fortuna Tsorvas (il loro portiere) emula Eduardo e ci regala un nuovo vantaggio che però poco dopo una dormita collettiva in difesa vanifica subendo il gol di Antonelli: 2-2.
Sembra una brutta botta. La difesa sembra subire gli attacchi del Genoa e qualche calo di condizione fisica ci mette spesso in inferiorità numerica a centrocampo. Montella corre ai ripare, cambiando qualcosa ed inserendo Mati e Toni che danno un pò la scossa, tanto che Mati provoca l'espulsione di Bertolacci e Toni comincia a farci guadagnare metri anche con palla alta. Da una di queste Cassani infila la sua porta e ci porta di nuovo in vantaggio e questa volta il Genoa non può fare più niente per riprenderci. Alla fine è una vittoria sofferta, di quelle che in fondo al campionato contano di più, perchè spesso in domeniche come queste qualche punto lo lasci per strada. Adesso la sosta per la imperdibile nazionale e dopo tutta una corsa fino all'ultima giornata, convinti che possiamo gareggiare fino alla fine....testa alta Fiorentina....
Campionato - 29^ giornata
FIORENTINA - GENOA = 3-2
GOAL: Aquilani, Portanova, Cuadrado, Antonelli, Cassani (Aut)
Viviano 6,5
Molto bravo su un tentativo di autogol di Savic e sicuro in un paio di uscite.
Tomovic 6
Non una grande gara ma riesce a svolgere il suo compitino senza troppe sbavature.
Rodriguez 6
Non sempre preciso nei disimpegni ma fa sempre ripartire la squadra col piede giusto. Un pò fuori posizione sui due gol.
Savic 5,5
Non preciso, colpevole direttamente sul gol del due pari.
Pasqual 5,5
Colpevole sul gol del due pari ed in sofferenza contro un non irresistibile Jankovic.
Aquilani 6+
Il gol ed un buon primo tempo sono in parte oscurati da una ripresa un pò con il fiato corto.
Pizarro 7
Uno dei migliori. La palla passa sempre dai suoi piedi e riparte sempre nel modo giusto. Sembra in giornata non troppo positiva nella ripresa ma si riscatta e compie due recuperi decisivi per non soffrire ulteriormente.
Borja Valero 6,5
Corre come al solito per due o per tre. Meno lucido di altre occasioni ma sempre indispensabile.
Cuadrado 7,5
Il migliore e non per il gol (gentile omaggio di Tsorvas). Imperversa sulla fascia saltando sempre gli uomini; meriterebbe di vedere più cartellini gialli agli avversari che come al solito lo fermano con le cattive più che con le buone.
Jovetic 6,5
Buona gara; nel primo tempo regala un paio di assist al bacio e sembra sempre sul punto di trovare il gol. Cala nel secondo tempo.
Ljiaic 7
E' praticamente suo il primo gol e gioca una partita tutta sprint e grinta. Bene così.
Mati Fernandez 6+
Buono l'impatto sulla partita, regalando anche la superiorità numerica, peccato per l'occasione gol non realizzata.
Toni 6
Tiene alta la squadra e conquista alcuni palloni importanti.
Migliaccio sv
All. Montella 7
Gran bel primo tempo in una gara per niente facile, ripresa in calando ma con lo spirito giusto ed il cambio di passo al momento opportuno anche grazie alle sostituzioni.

venerdì 15 marzo 2013

Annunciazione francescana

Kiave di lettura n° 22

Son "STATI GIORNI CHE HAN LASCIATO IL SEGNO" e che lo lasceranno; giornate particolari dove le cose che avvengono non sono proprio tra le più ricorrenti: le votazioni, il relativo nuovo Parlamento e conseguentemente il nuovo Governo, l'imminente cambio di presidente della Repubblica ed anche, per non farsi mancare niente, il nuovo Papa
Detto questo, continuo a rimandare il post sulle elezioni a quando l'ispirazione busserà alla mia porta e mi limito solo a constatare una cosa che mi fa amaramente sorridere. Tutti consapevoli che il momento è difficile, che non ci possiamo permettere passi falsi, che la situazione è così grigia da non ammettere errori. Detto questo, dal 25 febbraio sappiamo come sono andate queste elezioni e dal 26 abbiamo l'elenco completo di eletti e relative % e maggioranze alla Camera ed al Senato. Constatato questi due elementi, ancora il Parlamento non si è insediato. Solo a me sembra che in un paese normale, nel 2013 e con la situazione di cui sopra buttare via questi venti giorni tra inutili balletti e colloqui/aperture/chiusure/idee sia semplicemente allucinante e una cosa totalmente controsenso
Detto questo mi voglio soffermare sull'ultimo degli eventi che ho elencato prima. Sì, lo so, sembra impossibile che lo faccia proprio io vista la mia particolare simpatia verso il mondo chiesaiuola e nelle vicinanze limitrofe, ma il quasi "rete unificate" di mercoledì sera mi ha quasi per forza costretto ad uno sguardo verso quella piazza gremita prima in attesa di una fumata poi di un annuncio. Per i miei ideali e le mie idee, una cosa totalmente priva di senso, ma non vuole essere un giudizio bensì una semplice constatazione della diversa visione del mondo certificata dal mio tweet di ieri: "w il papa w il papa ed ancora nemmeno lo conoscono, altro che grillini, c'è ma da aver paura di questi qui"
Perchè la cosa che mi sconvolgeva, non era la fede ma la fede a scatola chiusa. Di fede un po' me ne intendo, vista la malattia Viola che mi scorre nelle vene dal primo giorno di vita; di fede a scatola chiusa...mah. C'era una piazza piena di gente che inneggiava qualcuno che non sapeva nemmeno chi fosse, per me una specie di delirio. Immaginatevi una curva di uno stadio a cantare "bomber bomber" ad uno che potrebbe essere indifferentemente Batistuta o Evacuo o addirittura un giocatore di una squadra avversaria (viste le nette differenze tra i "vari papabili"). Con il rischio che poi quando arrivi l'annuncio in molti non sappiano nemmeno di chi si sta parlando (tanto che l'esultanza è stata nettamente ridotta rispetto all'apertura della finestra) oppure che qualcuno si ritrovi ad aver cantato "W il papa" fino ad un secondo prima per qualcuno il cui passato SEMBRA non essere così limpido come il suo nuovo nome invece ha portato tutti ad annunciare. Infatti, praticamente un secondo dopo la sua "annunciazioneannunciazione", i diversi social network hanno cominciato ad essere pieni di rilanci di alcune sue definizioni sui gay ed i provvedimenti di legge in direzione dell'unione delle coppie gay (ad esempio "segno dell'invidia del diavolo che cerca di distruggere l'immagine di Dio" oppure "la prestesa dell'uomo dell'uomo di distruggere il disegno di Dio") di alcuni articoli, tipo questo o anche questo, un filino pesanti nei confronti del Francesco autonominato.
Che poi questa cosa del darsi un nome per operare il proprio mandato mi fà davvero aumentare le risate, anche perchè tranne attori, cantanti o nel piccolo anche blogger (tanto per non fare riferimenti sempre ad altri....) non mi sembra ci siano altri lavori in cui per fare il tuo mestiere ti devi chiamare in altro modo e ripensandoci a fare questi esempi son stato anche "riguardoso" perchè il paragone poteva anche essere più ardito ed a luci rosse e sarebbe stato oggettivamente troppo blasfemo.
Detto questo, questo papa farà il suo mestiere e sarà valutato da chi se ne intende della materia (non certamente io quindi) per quello che realizzerà e per come si comporterà; ma dato che ritengo quel signore che s'è affacciato alla finestra ieri solo un uomo con un lenzuolo bianco addosso il pensare a quella folla mi fa un pò sorridere, rispettando il loro diritto di esserci e manifestarlo, ma anche il mio di riderci e scherzarci sopra. 
Per questo il vero spettacolo di ieri per me è stato e resta quello di diversi commenti letti su twitter, ancora di più della mia TimeLine, di cui ieri sono andato particolarmente orgoglioso. Per chiudere vi riporto alcuni dei miei "preferiti":
andrea N. - aglio, bergoglio e peperoncino
bibabbo viaggiatore - ora bati cardinale!!! Argentina Argentina
ruimaso - Grande dell'oglio
love&thecity - i gabbiani di solito volano sul mare o sull'immondizia. E non vedo spiagge in Piazza San Pietro
il capo - el papa de oro
rivamesta - sarebbe stato bello se avesse esordito con "videla è un pezzo de merda". Avrei fatto subito comunione e cresima.
leojesus - ma è uguale al ragionier Filini!
zeropregi - habemuspapam quindi domenica se gioca
andrea C. - Scusate, perchè l'inno italiano e la marina dopo la fumatabianca?
aila - ieri hanno eletto il papa, domani comincia la nuova legislatura. Io espatrio.
johnnypalomba - che cazzo ve sonate l'inno che state all'estero?
andrea N. - perchè s'è affacciato de mita?
checchino - dopo un papa con un passato nazi, un altro con passato golpista, il prossimo sarà un cappellano della Diaz
ruimaso - corri e fottitene del Bergoglio, ne ha rovinati più lui che il petrolio
caifamp - l'è ì fratello di Videla, l'è ì fratello di Videla
leojesus - ma bergoglio 'un giocava nel Catania? 
e come ciliegina finale:
bennyferrara - oggi il 13 marzo 2013 il mondo si emoziona e si commuove per la grande notizia: Lupatelli ha rinnovato fino al 2014.

martedì 12 marzo 2013

Narcolessia in stato avanzato


Ma Giorgino del Colle nonchè garante della Costituzione e presidente del CSM (il cui compito è quello di garantire autonomia ed indipendenza della magistratura) che osserva la manifestazione non autorizzata dei 150 parlamentari del PDL di invasione del Tribunale di Milano e non dice una parola anzi riceve il segretario del partito al Quirinale e telefona a Letta per mediare, non vi fa tenerezza e simpatia nei suoi evidenti sintomi di narcolessia?

domenica 10 marzo 2013

Il nubifragio non ci ferma...

Nemmeno il nubifragio di oggi pomeriggio a Roma riesce nell'impresa di fermare questa Viola. La squadra torna a giocare come nella partita contro l'Inter e come qualche mese fa. Comincia in modo un pò appannato tanto che con Bollins sul divano ci chiediamo "ma che sarà davvero il caso di continuare con questo 4-3-3 ?" ma ben presto la risposta arriva dal campo. 
Con una giocata da "PICCOLA STELLA", e nemmeno piccola, Borja Valero inventa una finta spaziale e apre la porta della Lazio a JoJo che piazza di destro la palla nell'angolino lontano da Marchetti. E' vantaggio, che la Viola gestisce nel migliore dei modi per quasi tutto il primo tempo subendo il ritorno della Lazio soltanto negli ultimi minuti del primo tempo. 
Nella ripresa, uno schema su punizione ed una mezza dormita di Marchetti ci regalano il due a zero che, salvo due occasioni in cui VivianoUnoDiNoi ci mette una grande pezza, poi la squadra amministra senza troppe paure e con un Borja Valero spaziale in mezzo al campo che al 85' Montella fa uscire per un'ovazione meritata. 
Grinta, corsa, cuore e bel posizionamento in campo fanno di questa Viola l'unica padrona del campo dell'Olimpico di stasera ed adesso la corsa ad un posto europeo si fa importante e noi ci siamo.
Grazie ragazzi, continuiamo la corsa e continuiamola così che ci toglieremo diverse soddisfazioni. Avanti!
Campionato - 28^ Giornata
LAZIO - FIORENTINA = 0-2
Goal: Jovetic, Ljiaic
Viviano 7
Compie due grandi interventi nel secondo tempo e si merita un applauso che cercava da tanto.
Tomovic 6+
Forse il difensore meno sicuro, ma comunque positivo.
Rodriguez 6,5
Torna difensore roccioso e preciso anche se non luccicante come qualche mese fa.
Savic 6,5
Non va per il sottile in diverse occasioni ma è sempre presente e tiene in linea di galleggiamento la difesa.
Pasqual 6,5
Spinge molto e lascia meno spazi del solito in difesa. 
Migliaccio 6,5
Bella partita di sostanza e muscoli, puntuale nelle chiusure e prezioso di testa.
Pizarro 7,5
Uno dei migliori, se non ci fosse super Borja. Detta i tempi soprattutto nel secondo tempo dove sale in cattedra dopo un primo tempo più normale.
Borja Valero 8
Immenso. Il migliore. Finta eccellente sul primo gol e partita semplicemente mostruosa.
Cuadrado 6,5
Buona partita ma meno frizzante del solito, accelera spesso ma non sempre con precisione.
Jovetic 7,5
Trova un prezioso gol e tiene botta là davanti praticamente da solo. Tornato ai livelli che gli competono.
Ljiaic 7
Ancora in gol ed ancora partita positiva, finalmente decisivo e importante.
Llama 6
Il meno positivo della truppa ma sono vietate le insufficienze in partite del genere.
Romulo sv
Sissoko sv
All. Montella 7,5
La viola gioca benissimo e non perde mai la bussola anche quando la Lazio si fa pericolosa; sempre padrona del campo e alla ricerca del gioco.

venerdì 8 marzo 2013

Buon otto marzo

Kiave di lettura n° 21

Sono colpevole, lo ammetto. Mi ritrovo di nuovo ad un otto marzo e di nuovo con colpevole ritardo. Il ritardo di un anno passato senza dediche, post o parole direttamente dedicate alle rappresentanti del gentil sesso. E pur se i pensieri sull'argomento non ci sono soltanto in questa data, e (cit. Galga) "oggi vi faccio gli auguri ma preferisco rispettarvi come donne ogni giorno dell'anno" mi sento di essere un pò in colpa perchè non mi piace esprimermi soltanto in una giornata convenzionale
Come mi sento schifato e direttamente tirato in ballo quando leggo con orrore i casi di violenza, femminicidio o soprusi di vario genere nei confronti di mamme, mogli, fidanzate, colleghe, amiche o semplici conoscenti lontane solo nella cartina geografica o distanti una pagina di giornale o di web ma tragicamente vicine nel sentimento e nel dolore che ogni volta un omicidio o una violenza provoca.
"LE DONNE LO SANNO" che gli uomini non sono tutti così ed anche io sono consapevole che il rispetto quotidiano vale milioni di volte di più che mazzi di mimose o post dedicati, ma a volte un sano esame di coscienza male non fa. Come scrivevo un anno fa oggi viene spontaneo fare "un augurio sincero per quel sesso che di debole non ha niente se non purtroppo, a volte, i partner che gli stanno accanto" il punto è mantenere "un filo continuo di rispetto e di impegno ad essere coerente con quel gesto di oggi del regalo del mazzo di mimosa" e se sono sicuro (sperando di non giudicarmi troppo positivamente...) di aver mantenuto l'impegno sul rispetto dovuto (e voluto) al genere femminile, qualcosa di meglio potevo fare sull'interessamento a quello che succede purtroppo costantemente tutti i giorni e/o anche più semplicemente ad un pensiero più espresso in questo blog-luogo.
Cercando di migliorare da questo punto di vista per il futuro, cerco tra le parole già usate quelle che meglio possono chiudere questa Kiave di lettura tutta colorata di rosa.
Spulciando tra quello che ho scritto un pò di tempo fa, trovo il miglior modo per augurare a tutte le donne una giornata speciale, ma soprattutto che sia solo una delle tante/tutte che meritano tutte completamente SPECIALI; parole al 50% del Poeta ed al 50% del sottoscritto.

al limite del piacere
al limite dell'orrore
conoscono posti in cui non vai
non vai
le donne lo sanno
che niente è perduto 
che il cielo è leggero
però non è vuoto
le donne lo sanno
le donne l'han sempre saputo
Magari portandosi e portandoti al limite, arrivano e ti portano in posti in cui da solo non arriveresti mai, facendoti capire che il cielo che immaginavi vuoto e perduto in realtà era soltanto mancante di altre presenze che lo illuminassero, un cielo che quindi si trasforma da senza piacere ed un pò vuoto ad un cielo semplicemente LEGGERO.

BIGNAMI: Buon otto marzo a tutte, care donne.....

lunedì 4 marzo 2013

Il pallone è Larrondo

Bisognava ripartire (di nuovo) e ce l'abbiamo fatta, ma quanta fatica. Anche se schierato in formazione ridotta, il gruppo a dopo sezione focaccia non ha modificato il suo giro ed il suo pre-partita e si è quindi presentato pronto alla sfida con il "ceo" anche in anticipo rispetto alla solita tabella di marcia in una giornata in cui "ma icchè le son ferme le lancette?".
La Viola schierata con un nuovo tridente sembra in difficoltà a livello di proposizione di gioco e se Tomovic "nenad tra cent'anni tu lo rivedi uno così" (cit. Enry) e Compper "si deve abituare al gioco? tu vedrai come si abitua a tornare in panchina" (sempre cit. Enry) il problema sembra essere a centrocampo ed in attacco dove "io lo metterei Aquilani" e "peccato 'un giochi Jovetic". Le occasioni arrivano ma la squadra soffre il contropiede del Chievo e così al gol dell'omonero su punizione (con relativa messaggiata con il suo pr Bollins da casa) risponde il gol veronese in contropiede. 
La partita si fa dura e se il pareggio sembra "STARCI UN PO' STRETTO" per le occasioni in realtà la squadra soffre la velocità gialloblu, tanto che all'inizio del secondo tempo Montella torna al vecchio modulo con l'inserimento di RomulEnry che promette "di farci divertire come sulle spiagge di Salvator di Bahia" al posto di un Ljiaic poco pimpante ma non il peggiore. Ammetto di non aver capito troppo il cambio, come gli altri che poi arriveranno ma la squadra sembra più quadrata e meno ballerina e comincia a prendere in mano il match fino a farlo proprio con un gol casuale e viziato da un fuorigioco. A segnarlo è Larrondo che sembrava l'unico a non poterci dare quella gioia per la  sua pesantezza e poca reattività ma evidentemente davvero "il pallone è Larrondo" (cit. Maso) ed alla fine i tre punti hanno proprio la sua firma. La vittoria arriva un pò così ma per quanto espresso in campo è meritata anche se la partita non passerà certo agli annali per la sua bellezza. Serviva vincere per rimanere attaccati alla corsa europea e quel terzo posto a tre punti (e il quarto e quinto posto a due) è troppo più importante di qualsiasi altro discorso in questo momento. Continuiamo così e sicuramente tornerà anche il gioco, FORZA viola crediamoci.... 
Campionato - 27^ giornata
FIORENTINA - CHIEVO = 2-1
GOAL: Pasqual, Cofie, Larrondo
Viviano 6
Poco impegnato durante tutta la partita, non sembra certissimo sul gol subito.
Tomovic 6
Senza infamia e senza lode, partita sufficiente.
Rodriguez 6
Parte male con un appoggio troppo pericoloso che fa rischiare il gol in apertura, poi risale la china e dà sicurezza al tutto reparto.
Compper 6-
Parte molto titubante e sembra essere un pesce fuor d'acqua, poi trova i giusti tempi ed alla fine l'esordio non è cosi male.
Pasqual 7-
Mi tocca dirlo. Il migliore con Borja. Trova il gol, batte la punizione del secondo gol e piazza un paio di cross interessanti. Dietro balla un pò e dalla sua parte si sviluppa l'azione del gol del Chievo.
Aquilani 5
Poco o niente, la sua assenza si fa sentire molto in fase di finalizzazione.
Pizarro 5,5
Non è in giornata, anche se dà comunque geometria ed i giusti tempi alla squadra.
Borja Valero 7
Il migliore, corre ed imposta anche per gli altri del centrocampo un pò assenti. Peccato per la poca precisione sotto porta.
Ljiaic 5,5
Non ripete le belle prestazioni delle ultime due domeniche precedenti, sostituito anche se non il solo a non essere in giornata.
Toni 6,5
L'unico ad essere in partita del gruppo degli attaccanti, colpisce un palo e propizia il gol di Larrondo.
Jovetic 5
Ancora una volta assente e questa volta anche sostituito.
Romulo 5,5
Riporta la squadra al 3-5-2 ma lui non convince granchè non azzeccando un cross in tutto il secondo tempo. 
Larrondo 6
Sembra non incidere, si mangia un gol enorme poi segna il gol vittoria, quasi più per caso che per volontà.
Migliaccio sv
All. Montella 6
Sbaglia schema nel primo tempo, ma poi rimedia nella ripresa cambiando volto alla squadra. Non convincono totalmente le sue scelte ma la squadra lo segue ed alla fine merita la vittoria anche se in modo molto sofferto.

venerdì 1 marzo 2013

E' stato Marchino

Kiave di lettura n° 20

Come se il finesettimana fosse stato leggero, martedì il calendario proponeva anche il nuovo spettacolo di Marco Travaglio "E' stato la mafia" ed ovviamente non si poteva farlo passare senza andare ad applaudirlo. 
Ormai conosco lo stile del buon Marchino, grazie ad una ormai lunga frequentazione dei suoi spettacoli per non dire della fedeltà a livello televisivo che mi fa perdere pochissimi suoi interventi e del quotidiano appuntamento con i suoi editoriali giornalieri, ma ogni volta non posso mancare. E così con il solito compagno di avventura e con un'esordiente della comitiva travagliata ci siamo presentati martedì in quel dell'Obihall con una difficile domenica elettorale sulle spalle ed in contemporanea con una Viola in quel di Bologna
Sorvolerò su quest'ultima (anche perchè gli inviati mi hanno puntualmente aggiornato, grazie a tutti i collegati ed i messaggiatori, ma non hanno risposto positivamente all'invito di fare loro da pagellatori e commentatori) mentre sulle elezioni credo (e temo per voi) che ci tornerò sopra in qualche altro post.
Ma torniamo a Travaglio. Spettacolo nuovo che, come è facile intuire dal titolo, analizza il rapporto Stato-Mafia partendo da lontano per arrivare ad oggi. La serata viene aperta da un "consigli per il voto", che visto lo spettacolo successivo alle votazioni è diventato "ecco cosa avete votato". Vengono elencati i cosiddetti incandidabili, i loro relativi partiti e le loro condanne/situazioni giudiziarie
Ovviamente, visto il nuovo spirito di pulizia che aleggia, il numero sarà stato praticamente pari a zero e l'introduzione durerà pochi secondi, penserà un abitante del Paese papalla che magicamente ha ascoltato solo alcuni leader politici in fase prelettorale
Chi invece segue le inchieste del FQ e di altri (non troppi) giornalisti d'inchiesta sa bene cosa si deve aspettare e già si mette le mani nei capelli. Elenco che sembra infinito, con il PDL che ovviamente la fa da padrone ma anche gli altri dicono la loro con condannati/indagati/alleati e sostenitori dei suddetti
L'elenco è letto con lo stile travagliesco ormai noto che sottolinea i procedimenti più particolari o più importanti e colora con espressioni e commenti quelli più singolari. Solo due partiti vengono saltati dall'elenco per mancanza di persone in questa lista e mi riempie di orgoglio sapere che sono i due su cui ho messo la "X" (e ne avevo bisogno perchè, confermando quanto già scritto, non sono per niente convinto/soddisfatto del voto che ho dato). Dopo questo prologo comincia lo spettacolo vero e proprio che ha come "trama" la storia italiana dal '91 ad oggi per quanto riguarda tutto quello che è relativo alla mafia ed alle sue implicazioni
E non sono solo gli scenari dei cattivi dell'immaginario collettivo ma sono soprattutto i coinvolgimenti di quelli che "tutti gli anni tra maggio e luglio vanno a piangere a Palermo le morti di Falcone e Borsellino invocando giustizia e poi quella giustizia fanno di tutto per oscurarla".
Il racconto è intervallato da alcuni brani scelti in maniera perfetta per l'evoluzione dello spettacolo ed interpretati ancora meglio da Isabella Ferrari. Gaber, Flaiano, Pasolini, Calamandrei ed uno spettacoloso e sempre troppo poco rimpianto Pertini che fa commentare Travaglio al rientro in scena "ah, allora un tempo ce l'avevamo un presidente della Repubblica....".
Questo commento apre la parte più viva ed intensa dello spettacolo, che, dopo un inizio un pò complicato da seguire in alcuni punti per i molti nomi ed i molti protagonisti un pò lontani raccontati, poi  prende intensità ed esplode in un continuo racconti di fatti e vicende che fanno cadere le braccia (a dir poco). Chi ha seguito le vicende di questa estate e dell'inchiesta di Palermo sulla trattativa Stato-Mafia e le implicazioni di certe intercettazioni ai danni di Mancino capisce il riferimento al presidente Pertini
Come in ogni suo spettacolo, fa male sentire certe cose, molto male; il modo di elencarle di Travaglio fa sorridere sul momento ma l'attimo dopo apre crepe importanti dentro tanto da mettere in dubbio la volontà di continuare a sentirsele dire. Poi però prevale la voglia di dire "PICCHIA QUEI TASTI LI', FORZA COLPISCILI CHE SONO PRONTO" e non puoi che andare avanti ad ascoltarlo e provare di nuovo un forte orgoglio nel sentire confermato che gli unici due partiti che da quest'estate difendono l'attività dei magistrati palermitani e chiedono spiegazioni al Presidente della Repubblica per la voglia di bruciare le intercettazioni sono quelli su cui sono finite le mie "X". 
Lo spettacolo dura circa tre ore e venti e va in crescendo come intensità, come interesse e come forza. Travaglio riesce nella sua solita impresa di rendere alla portata di tutti storie intrecciate e complicate e di tenerti attaccato al racconto, anche quando conosci buona parte delle cose che dice o quando l'intreccio delle storie è tale da rischiare il mal di testa.
Non era certamente la serata più indicata per staccare un pò dallo shock elettorale ma nonostante questo   Travaglio ed il suo spettacolo hanno confermato a pieno la fiducia concessa e come spesso gli accade accende la luce su qualcosa che troppi, quasi tutti vogliono spegnere.  
Tutti quei legami che sono rimasti nell'ombra per tanti, troppi anni e che in tanti, troppi politici si sono impegnati a tenere ben nascosti perchè dalle conseguenze molto molto pericolose. "E' stato la mafia" è uno spettacolo che vale la pena vedere anche a costo di rodersi un pò il fegato, perchè riesce a far accendere il cervello e riempirlo di informazioni, notizie e soprattutto consapevolezza. Quello che servirebbe più spesso.......