#KdL - KIAVE di LETTURA n° 485 |
Ma purtroppo non è andata così e sarebbe bello sapere cosa "IN QUESTA FANTASIA E COME NON E' ANDATA E COSA NON E' STATO" e perché nel 2022 ancora gli argomenti al centro di questa giornata di domani saranno sostanzialmente gli stessi.
Sicurezza, scarsità di opportunità lavorative, necessità di sminuirsi e snaturarsi pur di lavorare, morti svolgendo il proprio lavoro, mobbing, attività sottopagate e non riconosciute, precariato e discriminazioni di vario tipo e genere.
Probabilmente gli stessi punti delle manifestazioni di dieci/venti/trenta (e si potrebbe continuare) anni fa. Sicuramente la stessa sequenza di argomenti che rimbalzano da anni infiniti nei programmi politici/governativi di schieramenti di vario colore e di varia tipologia non solo politica ma anche tecnica/larghe coalizioni. Risultati? Nessuno, quelli nei vari programmi non erano evidentemente previsti. Ed infatti non sono arrivati.
Ogni epoca, ogni fase economica, ogni crisi arrivata sono servite a rimbalzare ed ottenere il solito risultato di giustificare i non avvenuti miglioramenti e di dare alle costanti mancanze una sorta di autorizzazione a rimanere immutate. Nei giorni, nei mesi, negli anni. Nei luoghi di lavoro, nelle vite dei lavoratori e degli aspiranti tali, nelle classi dirigenti ed operaie.
Così i lavoratori non hanno sicurezze, la disoccupazione non tende a sparire, pur di "far qualcosa" tanti/troppi son costretti ad accettare di tutto, le persone rischiano la vita per uno stipendio che in molti casi è misero rispetto a quanto realizzato e/o vissuto come costantemente l'ultimo della serie, molti lavoratori sono considerati "strumenti meccanici" per l'ottenimento di risultati aziendali o di soddisfazione dell'ego miope di un capo/padrone ancora più miope, donne indirettamente costrette a non avere figli per lavorare o ad accettare di essere considerate in qualche modo punibili se li hanno, i lavoratori complicati (per gestione, ideologie, orientamenti) sono più o meno esplicitamente accantonati o relegati in ruoli non propri né consoni.
Così la festa del primo maggio non può fare quel salto. Sperato e necessario. Così gli argomenti di confronto di questa giornata sono sempre gli stessi. Per un giorno, poi prevale altro fino all’anno dopo.
Buon primo maggio a tutti.
Nessun commento:
Posta un commento