Dopo un Ferragosto fiorentino, ieri sera non potevo mancare ad un importantissimo appuntamento. Infatti alle undici iniziava un vero e proprio "film da non perdere", per capirsi di quelli che andrebbero trasmessi "A RETI UNIFICATE" per raggiungere il maggior numero di italiani. Febbre da cavallo.
Film di Steno dell'anno del sottoscritto, "febbre da cavallo" è uno di quei film che più guardo e più guarderei, di quelli per cui attiverei la funzione "loop". Un grande Enrico Montesano (Pomata) ed un favoloso Gigi Proietti (Mandrake) sono i protagonisti di un film che è una delle pellicole diventate cult dopo aver fatto una fugace apparizione nelle sale cinematografiche. Le innumerevoli volte che è andato in onda su reti televisive secondarie lo hanno fatto restare "vivo" nella memoria degli amanti di quel genere di film che non è la commedia vera e propria o perlomeno quella che io intendo come tale (o Monicelli si rigira nella tomba) ma una sorta di commedia....passatemi il termine...meno impegnata. Il film rimane indelebile soprattutto per le innumerevoli scene che gli aficionados del genere conoscono ormai a memoria: dal "fischio maschio senza raschio" alla mandrakata a Manzotin, dal vigile dalla multa facile ai vari stratagemmi per trovare i soli per giocare alle corse, dal "ventresca" e soci alla sorella del Pomata e la sua caratteristica principale. Dalle scene alle battute che sono ormai salvate nella memoria più sicura di tutti i conoscitori del film (ogni volta col Biondino è una sfida aperta a chi se ne ricorda di più..): da "Mi chiamo Rinaldi Otello. Sì, tre chili di trippa e due de budello" a "c'ho certi cazzi Mafà che nemmeno tu che sei pratica l'hai visti mai", da "Ti spunta un fioreeee in boccaaaaa" a "Sordatino, Kingghe e d'Artagnan", da "fai conto un Dastin 'Offman, steve mecqueenn, ar pacino....che sò cavalli?...no, fantini....allora che c'è frega!" a "ah gabbriè er momento è grave....e lì l'opera d'arte dell'eloquio di Proietti che non è riproducibile per scritto".
Difficile da spiegare o da raccontare data la semplicità della trama che alla fine non è nemmeno troppo fondamentale. E' un gruppo di giocatori incalliti che cercano ogni mezzo, lecito o meno lecito, per avere le "ventimila" da giocare sul cavallo vincente, contro ogni buon senso, rapporto o corretto comportamento. Da lì una serie di mandrakate, intoppi, scommesse perse e voglia di rivincita che fa da unico percorso della banda di Mandrake. Il film è tutto qui ma è molto di più. E' una serie di battute, una dietro l'altra...da gustare in un unico modo...vedendolo e rivedendolo come ho fatto ieri sera e come sempre ridendo come uno scemo su battute di cui ormai anticipo anche i tempi.
Un'ora e mezzo da non perdere....e le una fatte stanotte per vederlo tutto sono state ampiamente giustificate!! : - )
Un'ora e mezzo da non perdere....e le una fatte stanotte per vederlo tutto sono state ampiamente giustificate!! : - )
BIGNAMI: uno di quei film che non può mancare in un'ideale videoteca....film che fa riposare il cervello e mettere in moto i sorrisi più "semplici"....da tenere per i momenti un pò grigi per cambiare il colore dell'umore o per i momenti già luminosi per evidenziarli ulteriormente....
Mi pare giusto riportare la risposta del "citato" Biondino...
RispondiEliminaSe fossi stato a casa l'avrei visto di sicuro. Ormai l'è uno di quei film che non si possono perdere nemmeno alla 300esima visione.
E ora ti saluto....cicatun cicatun cicatututun.
Mica me lo ricordavo così divertente, mi sa che lo devo rivedere!
RispondiEliminaLo devi ASSOLUTAMENTE rivedere!!!
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